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Una vita devota reca felicità

Una vita devota reca felicità

Capitolo 13

Una vita devota reca felicità

1. Perché si può dire che la via di Geova reca felicità?

GEOVA è il “felice Dio” e desidera che godiate la vita. (1 Timoteo 1:11) Camminando nella sua via ne avrete beneficio e proverete una tranquillità profonda e durevole, come un fiume che scorre all’infinito. Camminare nella via di Dio spinge anche a compiere azioni giuste, continue “come le onde del mare”. Questo reca vera felicità. — Isaia 48:17, 18.

2. Perché i cristiani possono essere felici anche se a volte vengono maltrattati?

2 Qualcuno potrebbe obiettare: ‘A volte per fare ciò che è giusto si soffre’. È vero, ed è quanto accadde agli apostoli di Gesù. Però, pur essendo perseguitati, essi si rallegrarono e continuarono “a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo”. (Atti 5:40-42) Da questo possiamo imparare importanti lezioni. Una è che vivere una vita devota non garantisce che saremo sempre trattati bene. “Infatti”, scrisse l’apostolo Paolo, “tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione unitamente a Cristo Gesù saranno anche perseguitati”. (2 Timoteo 3:12) Questo avviene perché Satana e il suo mondo si oppongono a chi vive in modo devoto. (Giovanni 15:18, 19; 1 Pietro 5:8) Ma la vera felicità non dipende da fattori esterni. Piuttosto deriva dalla convinzione che stiamo facendo ciò che è giusto e perciò abbiamo l’approvazione di Dio. — Matteo 5:10-12; Giacomo 1:2, 3; 1 Pietro 4:13, 14.

3. Come dovrebbe influire l’adorazione di Geova sulla vita di una persona?

3 Alcuni pensano di poter meritare il favore di Dio con occasionali atti di devozione, ma di potersi dimenticare di lui negli altri momenti. La vera adorazione di Geova Dio non è così. Influisce sulla condotta di una persona per tutta la giornata, di giorno in giorno, anno dopo anno. Perciò viene chiamata anche ‘la Via’. (Atti 19:9; Isaia 30:21) È un modo di vivere devoto che richiede che parliamo e agiamo in armonia con la Parola di Dio.

4. Perché è utile fare i cambiamenti necessari per vivere secondo le vie di Dio?

4 Quando chi studia la Bibbia da poco capisce che per piacere a Geova deve fare dei cambiamenti, potrebbe chiedersi: ‘Vale veramente la pena di vivere una vita devota?’ Potete essere certi che ne vale la pena. Perché? Perché “Dio è amore”, e perciò le sue vie sono per il nostro bene. (1 Giovanni 4:8) Dio è anche sapiente e sa cosa è meglio per noi. Essendo onnipotente, Geova Dio è in grado di rafforzarci affinché possiamo appagare il nostro desiderio di piacergli abbandonando una cattiva abitudine. (Filippesi 4:13) Consideriamo alcuni princìpi che caratterizzano una vita devota e vediamo come mettendoli in pratica si può essere felici.

L’ONESTÀ RECA FELICITÀ

5. Cosa dice la Bibbia della menzogna e del furto?

5 Geova è il “Dio di verità”. (Salmo 31:5) Senza dubbio desiderate seguire il suo esempio ed essere conosciuti come persone veritiere. L’onestà produce stima di sé e dà un senso di benessere. Ma dato che in questo mondo peccaminoso la disonestà è così diffusa, ai cristiani viene ricordato: “Dite la verità ciascuno al suo prossimo . . . Il ladro non rubi più, ma piuttosto fatichi . . . affinché abbia qualcosa da distribuire a qualcuno nel bisogno”. (Efesini 4:25, 28) I dipendenti cristiani rendono un’onesta giornata di lavoro. Senza il permesso del datore di lavoro, non prendono niente che gli appartenga. Sul lavoro, a scuola, a casa, un adoratore di Geova deve essere ‘onesto in ogni cosa’. (Ebrei 13:18) Chi ha l’abitudine di mentire o di rubare non può avere il favore di Dio. — Deuteronomio 5:19; Rivelazione 21:8.

6. In che modo l’onestà di un cristiano devoto può rendere gloria a Geova?

6 L’onestà reca molte benedizioni. Selina è una vedova africana bisognosa che ama Geova e i suoi giusti princìpi. Un giorno trovò una borsa contenente un libretto di assegni e una grossa somma di denaro. Consultando l’elenco telefonico, riuscì a trovare il proprietario: un esercente che era stato derubato. L’uomo non poteva credere ai suoi occhi quando Selina, benché stesse male, andò da lui e gli restituì il tutto. “Una simile onestà va ricompensata”, disse porgendole una somma di denaro. Cosa ancora più importante, l’uomo elogiò la religione di Selina. Sì, le azioni oneste adornano l’insegnamento biblico, glorificano Geova Dio e recano felicità ai suoi onesti adoratori. — Tito 2:10; 1 Pietro 2:12.

LA GENEROSITÀ RECA FELICITÀ

7. Che c’è di male nel gioco d’azzardo?

7 Essendo generosi si prova felicità, mentre le persone avide non “erediteranno il regno di Dio”. (1 Corinti 6:10) Una comune forma di avidità è il gioco d’azzardo, che è un tentativo di arricchirsi a spese di altri. Geova non approva coloro che sono “avidi di guadagno disonesto”. (1 Timoteo 3:8) Anche se il gioco d’azzardo è legale e uno gioca per passatempo, potrebbe diventarne schiavo e incoraggiare un vizio che ha rovinato la vita a molti. Il gioco d’azzardo spesso causa difficoltà alla famiglia del giocatore, che potrebbe ritrovarsi senza il denaro per comprare cose necessarie come cibo e vestiario. — 1 Timoteo 6:10.

8. In che modo Gesù diede un ottimo esempio di generosità, e come possiamo essere generosi?

8 Grazie alla loro amorevole generosità i cristiani provano gioia nell’aiutare altri, specie i compagni di fede bisognosi. (Giacomo 2:15, 16) Prima di venire sulla terra, Gesù aveva osservato la generosità di Dio nei confronti dell’umanità. (Atti 14:16, 17) Gesù stesso diede il suo tempo, i suoi talenti e anche la sua vita a favore del genere umano. Quindi con cognizione di causa poté dire: “C’è più felicità nel dare che nel ricevere”. (Atti 20:35) Inoltre Gesù parlò bene della povera vedova che aveva generosamente messo due monetine nella cassa del tesoro del tempio, perché aveva dato “tutto quello che aveva”. (Marco 12:41-44) Gli antichi israeliti e i cristiani del I secolo sono esempi di gioiosa generosità nel dare sostegno materiale alla congregazione e all’opera del Regno. (1 Cronache 29:9; 2 Corinti 9:11-14) Oltre a fare contribuzioni per lo stesso scopo, i cristiani odierni sono felici di offrire lode a Dio e di impiegare la propria vita nel suo servizio. (Romani 12:1; Ebrei 13:15) Geova li benedice perché usano tempo, energie e altre risorse, incluse quelle finanziarie, per sostenere la vera adorazione e promuovere l’opera mondiale di predicare la buona notizia del Regno. — Proverbi 3:9, 10.

ALTRI FATTORI CHE FAVORISCONO LA FELICITÀ

9. Che c’è di male nell’eccessivo consumo di bevande alcoliche?

9 Per essere felici i cristiani devono anche ‘custodire le loro capacità di pensare’. (Proverbi 5:1, 2) Questo richiede che leggano la Parola di Dio e sana letteratura biblica e ne facciano oggetto di meditazione. Ma ci sono cose da evitare. Per esempio, eccedendo nel bere alcolici si può avere il cervello annebbiato. In un simile stato mentale molti cadono in una condotta immorale, diventano violenti e causano incidenti mortali. Non sorprende che la Bibbia dica che gli ubriaconi non erediteranno il Regno di Dio! (1 Corinti 6:10) Decisi a rimanere “di mente sana”, i veri cristiani evitano l’ubriachezza, e ciò favorisce la felicità in mezzo a loro. — Tito 2:2-6.

10. (a) Perché i cristiani non fanno uso di tabacco? (b) Quali benefìci si hanno liberandosi da abitudini che causano dipendenza?

10 Un corpo pulito contribuisce alla felicità. Eppure molti diventano schiavi di sostanze dannose. Prendete, per esempio, l’uso del tabacco. L’Organizzazione Mondiale della Sanità riferisce che il fumo “uccide ogni anno tre milioni di persone”. Può essere difficile smettere di fumare a motivo dei temporanei sintomi di astinenza. D’altra parte molti ex fumatori riscontrano di avere una salute migliore e più denaro per soddisfare le necessità della famiglia. Davvero, liberandosi del vizio del fumo o della dipendenza da altre sostanze nocive si può avere un corpo pulito, una coscienza pura e vera felicità. — 2 Corinti 7:1.

FELICITÀ NEL MATRIMONIO

11. Cosa è richiesto perché il matrimonio sia legale e rimanga onorevole?

11 Coloro che vivono insieme come marito e moglie dovrebbero assicurarsi che il loro matrimonio sia stato dovutamente registrato presso le autorità civili. (Marco 12:17) Devono anche considerare il vincolo coniugale una seria responsabilità. È vero, la separazione potrebbe rendersi necessaria in caso di deliberato rifiuto di provvedere il sostentamento, gravi maltrattamenti o assoluto pericolo per la spiritualità. (1 Timoteo 5:8; Galati 5:19-21) Ma le parole dell’apostolo Paolo in 1 Corinti 7:10-17 incoraggiano i coniugi a stare insieme. Certo, per essere veramente felici, devono rimanere fedeli l’uno all’altro. Paolo scrisse: “Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”. (Ebrei 13:4) Con l’espressione “letto matrimoniale” si intendono i rapporti sessuali tra un uomo e una donna legalmente sposati fra loro. Nessun’altra relazione sessuale, come la poligamia, può essere considerata “onorevole fra tutti”. Inoltre la Bibbia condanna i rapporti prematrimoniali e l’omosessualità. — Romani 1:26, 27; 1 Corinti 6:18.

12. Quali sono alcuni cattivi frutti della fornicazione?

12 La fornicazione può dare momenti di piacere, ma non reca vera felicità. Dispiace a Dio e può ferire la coscienza. (1 Tessalonicesi 4:3-5) Le tristi conseguenze dei rapporti sessuali illeciti possono essere l’AIDS e altre malattie trasmesse per via sessuale. “È stato calcolato che ogni anno in tutto il mondo oltre 250 milioni di persone contraggono la gonorrea e circa 50 milioni la sifilide”, afferma una relazione medica. Poi c’è il problema delle gravidanze indesiderate. Secondo la Federazione internazionale per la pianificazione familiare, ogni anno in tutto il mondo più di 15 milioni di ragazze di età compresa fra i 15 e i 19 anni rimangono incinte, e un terzo di loro abortisce. Uno studio ha indicato che in un paese africano le complicazioni in seguito all’aborto causano il 72 per cento di tutti i decessi fra le adolescenti. Può darsi che alcuni fornicatori non contraggano malattie ed evitino gravidanze, ma non sfuggiranno al danno emotivo. Molti perdono la stima di sé e arrivano a odiare se stessi.

13. Quali ulteriori problemi causa l’adulterio, e cosa attende coloro che continuano a essere fornicatori e adulteri?

13 Anche se l’adulterio può essere perdonato, per il coniuge innocente è un valido motivo scritturale di divorzio. (Matteo 5:32; confronta Osea 3:1-5). L’eventuale naufragio del matrimonio in seguito a questo tipo di immoralità può lasciare profonde ferite emotive nel coniuge innocente e nei figli. Per il bene della famiglia umana, la Parola di Dio fa notare che la Sua condanna si abbatterà sui fornicatori e sugli adulteri impenitenti. Inoltre indica chiaramente che coloro che praticano l’immoralità sessuale “non erediteranno il regno di Dio”. — Galati 5:19, 21.

‘NON FARE PARTE DEL MONDO’

14. (a) Quali sono alcune forme di idolatria che la persona devota evita? (b) Quali indicazioni troviamo in Giovanni 17:14 e Isaia 2:4?

14 Chi desidera avere il favore di Geova e godere le benedizioni del Regno evita ogni forma di idolatria. La Bibbia mostra che è sbagliato fare e adorare immagini, incluse quelle di Gesù, o di sua madre, Maria. (Esodo 20:4, 5; 1 Giovanni 5:21) Perciò i veri cristiani non venerano icone, croci e immagini. Evitano anche le forme più sottili di idolatria, come gli atti di devozione alla bandiera e il canto di inni che glorificano nazioni. Quando si insiste che compiano atti del genere, essi ricordano le parole che Gesù rivolse a Satana: “Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio”. (Matteo 4:8-10) Gesù disse che i suoi seguaci “non fanno parte del mondo”. (Giovanni 17:14) Questo significa essere neutrali nelle questioni politiche e vivere pacificamente in armonia con Isaia 2:4, che dice: “Egli [Geova Dio] certamente renderà giudizio fra le nazioni e metterà le cose a posto rispetto a molti popoli. E dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare. Nazione non alzerà la spada contro nazione, né impareranno più la guerra”.

15. Cos’è Babilonia la Grande, e cosa fanno molti nuovi studenti biblici per uscire da essa?

15 ‘Non fare parte del mondo’ significa anche troncare ogni rapporto con “Babilonia la Grande”, l’impero mondiale della falsa religione. Dall’antica Babilonia, l’adorazione impura si diffuse fino a estendere il suo malefico dominio spirituale sull’intera popolazione della terra. “Babilonia la Grande” abbraccia tutte le religioni le cui dottrine e pratiche non sono in armonia con la conoscenza di Dio. (Rivelazione 17:1, 5, 15) Nessun fedele adoratore di Geova svolgerà attività interconfessionali partecipando all’adorazione con religioni diverse o avendo legami spirituali con una qualsiasi parte di Babilonia la Grande. (Numeri 25:1-9; 2 Corinti 6:14) Perciò molti nuovi studenti biblici inviano una lettera all’organizzazione religiosa a cui appartenevano spiegando di non volerne più fare parte. Questo li fa avvicinare maggiormente al vero Dio, come viene promesso: “‘Uscite di mezzo a loro e separatevi’, dice Geova, ‘e cessate di toccare la cosa impura’; ‘e io vi accoglierò’”. (2 Corinti 6:17; Rivelazione 18:4, 5) Non desiderate vivamente essere accolti così dal nostro Padre celeste?

RICORRENZE ANNUALI

16. Perché i veri cristiani non celebrano il Natale?

16 Una vita devota ci libera dall’obbligo spesso oneroso di celebrare feste mondane. Per esempio, la Bibbia non rivela il giorno esatto della nascita di Gesù. ‘Pensavo che Gesù fosse nato il 25 dicembre!’, potrebbe dire qualcuno. Questo non è possibile dato che morì nella primavera del 33 E.V. a 33 anni e mezzo. Inoltre al momento della sua nascita i pastori “dimoravano all’aperto e di notte facevano la guardia ai loro greggi”. (Luca 2:8) In Israele la fine di dicembre è una stagione fredda e piovosa, durante la quale i greggi la notte vengono tenuti al coperto per ripararli dal freddo invernale. In realtà il 25 dicembre i romani celebravano la nascita del “sole invitto”. Secoli dopo che Gesù Cristo era stato sulla terra, i cristiani apostati adottarono questa data per celebrare la sua nascita. Per questo i veri cristiani non celebrano il Natale né alcun’altra festa basata su false credenze religiose. Poiché rendono a Geova esclusiva devozione, non osservano neanche le feste che idoleggiano nazioni o esseri umani peccatori.

17. Perché le persone devote non festeggiano il compleanno, e perché i bambini cristiani sono felici lo stesso?

17 La Bibbia menziona specificamente la celebrazione di due soli compleanni, entrambi di uomini che non servivano Dio. (Genesi 40:20-22; Matteo 14:6-11) Dato che le Scritture non rivelano la data di nascita dell’uomo perfetto Gesù Cristo, perché dovremmo prestare particolare attenzione al giorno della nascita di esseri umani imperfetti? (Ecclesiaste 7:1) Naturalmente i genitori devoti non aspettano un giorno particolare per mostrare amore ai figli. Una ragazzina cristiana di 13 anni ha osservato: “In famiglia ci divertiamo molto. . . . Voglio molto bene ai miei genitori e quando i compagni chiedono perché non osservo le feste dico loro che ogni giorno è festa per me”. Un ragazzo cristiano di 17 anni ha detto: “Quanto ai regali, in casa nostra si fanno tutto l’anno”. Si prova più felicità quando i regali vengono fatti spontaneamente.

18. Qual è l’unica ricorrenza annuale che Gesù comandò ai suoi seguaci di osservare, e che cosa ci ricorda?

18 C’è un solo giorno che deve essere osservato in modo speciale ogni anno da coloro che cercano di vivere una vita devota. È la Commemorazione della morte di Cristo, chiamata anche Pasto Serale del Signore. A questo proposito Gesù comandò ai suoi seguaci: “Continuate a far questo in ricordo di me”. (Luca 22:19, 20; 1 Corinti 11:23-25) Quando istituì questa celebrazione la sera del 14 nisan del 33 E.V., Gesù usò pane non lievitato e vino rosso, che rappresentano il suo corpo umano senza peccato e il suo sangue perfetto. (Matteo 26:26-29) I cristiani unti con lo spirito santo di Dio prendono questi emblemi. Essi sono stati introdotti nel nuovo patto e nel patto per il Regno, e hanno una speranza celeste. (Luca 12:32; 22:20, 28-30; Romani 8:16, 17; Rivelazione 14:1-5) Comunque tutti quelli che sono presenti la sera che corrisponde al 14 nisan dell’antico calendario ebraico ne traggono benefìci. Viene ricordato loro l’amore mostrato da Geova Dio e da Gesù Cristo con l’espiatorio sacrificio di riscatto che rende possibile la vita eterna per coloro che hanno il favore di Dio. — Matteo 20:28; Giovanni 3:16.

LAVORO E SVAGO

19. Che problema incontrano i cristiani nel guadagnarsi da vivere?

19 I veri cristiani hanno l’obbligo di lavorare sodo e provvedere ai propri bisogni. Facendo questo i capifamiglia provano un senso di soddisfazione. (1 Tessalonicesi 4:11, 12) Naturalmente se un cristiano svolgesse un lavoro che contrasta con la Bibbia, questo lo priverebbe della felicità. Ma a volte è difficile trovare un impiego che sia in armonia con le norme bibliche. Ad alcuni commessi, per esempio, viene richiesto di imbrogliare i clienti. Viceversa molti datori di lavoro acconsentiranno a rispettare la coscienza di un lavoratore onesto, non volendo perdere una persona degna di fiducia. Qualunque cosa succeda, però, potete essere certi che Dio benedirà i vostri sforzi di trovare un lavoro che vi permetta di avere una coscienza pura. — 2 Corinti 4:2.

20. Perché dobbiamo essere selettivi nella scelta dello svago?

20 Poiché Dio vuole che i suoi servitori siano felici, è necessario alternare l’intenso lavoro con ristoratori periodi di svago e di riposo. (Marco 6:31; Ecclesiaste 3:12, 13) Il mondo di Satana promuove svaghi tutt’altro che cristiani. Ma per avere il favore di Dio dobbiamo essere selettivi circa i libri che leggiamo, i programmi radio e la musica che ascoltiamo, e i concerti, i film, gli spettacoli teatrali, i programmi televisivi e le videocassette che guardiamo. Se lo svago che sceglievamo un tempo contrasta con i consigli scritturali che troviamo in Deuteronomio 18:10-12, Salmo 11:5 ed Efesini 5:3-5, facendo dei cambiamenti avremo il favore di Geova e saremo più felici.

RISPETTO PER LA VITA E IL SANGUE

21. Come dovrebbe influire il rispetto per la vita sul modo in cui consideriamo l’aborto, e anche sulle nostre abitudini e il nostro comportamento?

21 Per provare vera felicità dobbiamo considerare sacra la vita umana, come la considera Geova. La sua Parola ci vieta di commettere omicidio. (Matteo 19:16-18) La Legge che Dio diede a Israele indica che egli considera il nascituro una vita preziosa, non qualcosa da eliminare. (Esodo 21:22, 23) Inoltre non dobbiamo attribuire poco valore alla vita facendo uso di tabacco, danneggiando il nostro corpo con la droga o l’alcool, o correndo rischi inutili. Non dovremmo neanche svolgere attività pericolose né ignorare le misure di sicurezza, cose che potrebbero renderci colpevoli di spargimento di sangue. — Deuteronomio 22:8.

22. (a) Come considera Dio il sangue e il suo uso? (b) Soltanto il sangue di chi salva veramente la vita?

22 Geova disse a Noè e alla sua famiglia che il sangue rappresenta l’anima, cioè la vita. Perciò Dio vietò loro di mangiare sangue. (Genesi 9:3, 4) Poiché siamo loro discendenti, quella legge vale anche per tutti noi. Geova disse agli israeliti che il sangue doveva essere versato per terra e non doveva essere usato dall’uomo per i suoi scopi. (Deuteronomio 12:15, 16) E la legge di Dio sul sangue venne ripetuta nel I secolo quando i cristiani ricevettero il comando di ‘astenersi dal sangue’. (Atti 15:28, 29) Dato che rispettano la santità della vita, i cristiani devoti non accettano trasfusioni di sangue, neanche se altri insistono che la trasfusione potrebbe salvare loro la vita. Molte terapie alternative che i testimoni di Geova accettano si sono dimostrate molto efficaci e non comportano i rischi delle trasfusioni di sangue. I cristiani sanno che solo il sangue versato da Gesù salva veramente la vita. Mediante la fede in esso si può avere il perdono e la prospettiva della vita eterna. — Efesini 1:7.

23. Quali sono alcune ricompense di un modo di vivere devoto?

23 Chiaramente vivere una vita devota richiede sforzo. Può provocare gli scherni di familiari o conoscenti. (Matteo 10:32-39; 1 Pietro 4:4) Ma una vita del genere offre ricompense che superano di gran lunga qualsiasi prova. Ci permette di avere una coscienza pura e di godere la sana compagnia di altri adoratori di Geova. (Matteo 19:27, 29) E poi, immaginate di vivere per sempre nel giusto nuovo mondo di Dio. (Isaia 65:17, 18) Che gioia si prova nel seguire i consigli della Bibbia e quindi nel rallegrare il cuore di Geova! (Proverbi 27:11) Una vita devota reca senz’altro felicità! — Salmo 128:1, 2.

COSA AVETE IMPARATO?

Per quali ragioni una vita devota reca felicità?

Quali cambiamenti possono essere necessari per vivere in modo devoto?

Perché desiderate vivere una vita devota?

[Domande per lo studio]

[Immagine alle pagine 124 e 125]

Attività spirituali alternate a periodi di relax contribuiscono alla felicità dei cristiani devoti