Vai direttamente al contenuto

Vai direttamente all’indice

Fino a che punto ha fatto progresso la preparazione?

Fino a che punto ha fatto progresso la preparazione?

Capitolo XII

Fino a che punto ha fatto progresso la preparazione?

1, 2. (a) Di solito che cosa intendono le persone con l’espressione: “Dio è morto”? (b) Perché alcuni dicono questo?

FINORA nel nostro studio si è detto molto del proposito di Dio. Ma che cosa ha fatto egli per portare a compimento tale proposito? Alcuni, non vedendo migliorare le condizioni del mondo, dicono che “Dio è morto”, intendendo che non faccia nulla per aiutare il genere umano.

2 Si rivela tale attitudine perché ci vuole un certo grado di fede per vedere i progressivi preparativi di Dio per un giusto nuovo sistema di cose che governerà la terra. “La fede”, dice la Bibbia, “è la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”. — Ebrei 11:1.

3. Come appaiono le cose alla persona senza fede?

3 La persona senza fede non ha vera aspettazione o speranza riguardo a Dio, perché non crede in ciò che Dio promette. A una tale persona le cose che vede superficialmente appaiono contrarie a ciò che cerca chi ha fede. Ma perché Dio richiede fede?

4. Perché Dio richiede fede?

4 Dio è come un padre che vuol essere amato dai figli per la sua bontà e vuole che essi accettino le sue promesse senza dover vedere ogni cosa prima di credere al loro padre. Il figlio che non ha fede in un padre buono sarà anche disubbidiente e infine recherà sulla famiglia afflizione e vergogna. Un tale figlio non merita l’affetto paterno. Ma, proprio come farebbe un padre buono, Dio risponde alle sue creature terrene che si rivolgono a lui con fede e le aiuta. — Salmo 119:65-68.

5, 6. (a) Illustrate come gli avvenimenti possono essere molto ingannevoli per quelli privi di fede. (b) Quale fu la differenza fra i cristiani e la maggioranza dei Giudei nel 66-70 E.V.?

5 Un’illustrazione dell’ingannevole aspetto superficiale delle cose, in paragone con il modo in cui la fede vede la vera situazione, si trova nella distruzione di Gerusalemme del 70 E.V. Circa trentatré anni prima che accadesse, Gesù preannunciò che sarebbe venuto un tempo in cui Gerusalemme sarebbe stata circondata da eserciti. Quando ciò sarebbe accaduto, egli disse, i cristiani se ne sarebbero dovuti immediatamente uscire dalla città, poiché la distruzione di Gerusalemme sarebbe stata vicina. (Luca 21:20-24) Secondo lo storico giudeo del primo secolo Giuseppe Flavio, nel 66 E.V. i Romani al comando del generale Cestio Gallo circondarono Gerusalemme, con l’intenzione di prendere la città. Quindi, per qualche ragione inspiegata, Gallo si ritirò. Quei Giudei e altri che eran divenuti cristiani immediatamente fuggirono, perché riconobbero che questo era con esattezza ciò che Gesù aveva profetizzato. Comunque, altri Giudei inseguirono le truppe di Gallo e inflissero loro gravi perdite.

6 La maggioranza dei Giudei di Gerusalemme tripudiarono alla loro vittoria. Il pericolo sembrava passato. Ma i cristiani non cercarono di tornare a Gerusalemme. Questo poté sembrare stolto ai Giudei che erano rimasti. Tuttavia, meno di quattro anni dopo i Romani tornarono al comando del generale Tito e distrussero completamente la città e più di nove decimi dei suoi abitanti. Sì, quelli che avevano fede videro ciò che non appariva in superficie e salvarono la propria vita. Videro qualcosa che i Giudei in genere non videro, benché ne avessero avuto l’opportunità. Come popolo, i Giudei avevano rigettato Gesù Cristo, e così avevano rigettato la sapienza che li avrebbe salvati. — Confronta Geremia 8:9.

7. Come possiamo sapere che Dio ha operato per adempiere la sua promessa?

7 Abbiamo bisogno di acquistare la giusta comprensione di ciò che Dio ha fatto per porre fine alle sofferenze del genere umano, proprio come ha promesso. Come possiamo far questo? Esaminando il racconto storico. Se lo prendiamo in esame, vediamo che Dio ha progressivamente attuato il suo proposito dal principio delle afflizioni del genere umano. Vediamo non semplici teorie o supposizioni, ma “l’evidente dimostrazione di realtà” su cui edificare ferma fede.

POSTO UN FONDAMENTO

8. Perché Dio ha impiegato molto tempo per recare il suo dominio sopra la terra?

8 Geova ha promesso di governare l’intera terra, recando pace e unità. Ma egli non regnerà semplicemente con la forza. Si propone di avere un popolo illuminato, istruito, che lo conoscerà e si sottometterà volontariamente alla sua amministrazione. (Salmo 110:3) In vista di ciò, ci è voluto un lungo tempo per stabilire un fondamento per un intero mondo del genere umano che lo serva. Dio ha dovuto provvedere la conoscenza delle norme e dei princìpi della sua giusta amministrazione e del modo in cui essa opera.

9. Perché il modo in cui Dio ci insegna è migliore che se parlasse ad alta voce dal cielo?

9 Ma Geova è un Dio invisibile. (1 Timoteo 1:17) Come avrebbe fatto capire agli uomini di carne e sangue? Non con una semplice manifestazione di potenza, parlando dal cielo con tono tremendo. No, Dio avrebbe rivelato i suoi princìpi e le sue qualità trattando con le persone. Quanto è più istruttivo, convincente e commovente non solo udire e leggere le dichiarazioni di Dio riportate da uomini fedeli, ma, in più, vedere nella narrazione storica la prova che ciò che disse fu anche adempiuto.

10. Quando Dio mostrò la prima volta sorprendentemente al mondo che non è un Dio inattivo, ma si interessa dell’attività degli uomini?

10 Nella prima parte della storia del genere umano, fino al tempo del Diluvio, Geova Dio fece seguire agli uomini la via che preferivano: riporre fede in lui o no. Ma quando distrusse quel mondo egli dimostrò che non era un Dio “morto” o inattivo. La ragione fu che esso era divenuto così corrotto da mettere in pericolo la pura adorazione e la vita di quelli che volevano fare ciò che era giusto. Dio preservò nell’arca quei pochi che in quel tempo riconobbero la sua sovranità. — Genesi 6:11-13, 17-20; 1 Pietro 3:20.

11, 12. (a) Dopo il Diluvio, cosa fece Dio? (b) Ponendo un fondamento per il suo governo sopra la terra, quali cose ha permesso agli uomini di vedere?

11 Dopo il Diluvio, Dio si accinse a porre un fondamento per la sua futura amministrazione delle attività della terra mediante il promesso “seme”, il Messia. Frattanto, Dio lasciò che le nazioni seguissero il loro corso indipendente e dessero prova dell’incapacità degli uomini di governarsi.

12 Nel porre il fondamento del suo governo sopra la terra, Geova ha provveduto queste cose necessarie: (1) una ferma base per la fede nell’amministrazione che egli avrebbe costituita, (2) conoscenza dei princìpi del suo governo, (3) la dimostrazione delle sue qualità come Governatore Universale e (4) la sicura e infallibile identificazione del Messia, Colui che sarebbe stato il Liberatore del genere umano e il Re che avrebbe dominato nel nome di Geova. (Galati 3:24) Nello stesso tempo un confronto con il dominio umano ha mostrato che il dominio di Dio è superiore, degno e giusto.

ELETTA UNA NAZIONE PER IL BENEFICIO DI TUTTI

13, 14. Cosa compì Dio a nostro beneficio impiegando l’antica nazione d’Israele?

13 Quale mezzo impiegò Dio per porre tale fondamento? Prima, elesse una nazione, la nazione dell’antico Israele, perché divenisse una dimostrazione vivente dei suoi princìpi e delle sue opere. In tal modo Geova rivelò se stesso e le sue meravigliose qualità di giustizia e sapienza quando punì Israele per i loro peccati, poiché mostrarono d’essere per lo più disubbidienti. (Romani 10:21) Quindi, egli manifestò anche il suo amore, la sua misericordia e la sua longanimità verso di loro ogni volta che si pentirono.

14 Per di più, la storia israelita dimostra cosa accade quando si ubbidisce o si disubbidisce alle sagge e giuste leggi di Dio; mentre la storia del mondo rivela il risultato per quelli che vivono senza il beneficio della legge divina. — 1 Corinti 12:2; Efesini 4:17-19.

RAGIONE DELL’ELEZIONE DI ISRAELE

15. Mostrò Dio parzialità impiegando la nazione d’Israele? Spiegate.

15 Perché fu eletto Israele, invece di qualche altra nazione? Non perché essi fossero migliori, ma perché Dio amò Abraamo loro antenato. (Deuteronomio 7:7, 8; 2 Re 13:23) Circa quattrocento anni dopo il Diluvio, Geova trovò che l’uomo Abraamo accettava Dio in parola, con fede e ubbidienza incrollabili. (Genesi 15:1, 6; Romani 4:18-22) Di conseguenza, la progenie che venne da Abraamo per mezzo della sua fedele moglie Sara ricevette l’incomparabile benedizione d’essere eletta come il popolo che Geova Dio avrebbe impiegato per adempiere quanto si era proposto. Il “seme” promesso sarebbe venuto da Abraamo, Isacco e Giacobbe.

16, 17. Trattando con l’antico Israele, fece Dio ingiustizia alle altre nazioni? Spiegate.

16 Le altre nazioni di quel tempo seguirono la propria via di autogoverno disubbidendo a Dio. Dio permise loro di godere il sole e la pioggia e i frutti della terra. (Atti 14:16, 17; Matteo 5:45) Ma Dio non entrò in trattative con loro, eccetto quando individui che erano fra loro si rivolsero a lui con fede, o quando queste nazioni intervennero in questioni della sua nazione eletta. — Deuteronomio 32:8.

17 Ma Geova non aveva dimenticato le altre nazioni. Mentre trattava esclusivamente con Israele, egli attuava il proposito di benedire più tardi le persone di queste nazioni, nonostante che ne fossero completamente ignare. — Genesi 22:18.

18. Essendo stato impiegato e benedetto da Dio, fu Israele sotto un più grave giudizio?

18 Nessuno può lamentarsi perché Dio elesse una nazione per provvederci oggi questo fondamento di fede e comprensione. In questo periodo Israele fu benedetto al di sopra delle altre nazioni, è vero. Ma, poiché fu posto su di essa il nome di Geova, quella nazione andò anche incontro a una responsabilità molto grave che altre nazioni non ebbero. Israele dovette rendere conto direttamente a Dio. Quando il popolo trasgrediva le leggi di Geova, era severamente disciplinato. — Deuteronomio 28:15-68.

19. Quale ulteriore beneficio ci fu recato dall’impiego che Dio fece dell’antico Israele, come mostra Romani 3:1, 2?

19 Un’altra cosa che si compì impiegando una sola nazione fu la preservazione della verità. Dio fece questo tenendo Israele separato dai popoli increduli che li circondavano, disciplinando quella nazione e tenendola insieme sotto il suo Patto della legge. Inoltre affidò loro i suoi “sacri oracoli”, che ora troviamo nella Bibbia. (Romani 3:1, 2) Nel frattempo le altre nazioni, sotto il dominio umano, servirono di continuo un’ampia varietà di dèi falsi di loro propria fattura e con un confuso miscuglio di dottrine. — Salmi 96:5; 115:2-8.

20. (a) A che cosa servì primariamente la legge che fu data a Israele? (Romani 10:4) (b) Quali altre buone cose ci derivano dallo studio delle Scritture Ebraiche?

20 Per di più, in tutto questo tempo Geova fece in modo di provvedere al genere umano il dono più eccellente: il principale “seme” della promessa, Cristo Gesù, il Re del regno di Dio per dominare la terra. Per mezzo di lui, Dio recherà la vita a tutti gli uomini ubbidienti. (Atti 17:30, 31) Come splende la sapienza di Dio che fornì un’indubbia identificazione e perciò una base per la fede nel Messia quando infine egli arrivò! L’Altissimo fornì questa positiva identificazione nella genealogia, nella cronologia e nelle profezie delle Scritture Ebraiche. (Giovanni 5:39) Per giunta, il racconto storico conservato nelle Scritture Ebraiche non solo dà conforto e speranza, ma anche serve da guida nella vita attuale. Esso provvede sia modelli che esempi “a noi sui quali sono arrivati i termini dei sistemi di cose”. — 1 Corinti 10:11; Ebrei 10:1.

GESÙ ELEGGE QUELLI CHE SARANNO ASSOCIATI CON LUI NEL REGNO

21, 22. Perché, quando fu sulla terra, Gesù fu selettivo nell’elezione dei suoi intimi discepoli? (Luca 9:57-62)

21 Infine comparve il Messia da lungo tempo atteso. In qualità di unto di Dio, Gesù Cristo fu selettivo, proprio come lo era stato Dio, nella scelta delle persone che sarebbero state suoi intimi discepoli. (Luca 8:38, 39) È vero che egli fu qui per provvedere il riscatto, per la salvezza di tutti gli uomini che lo avrebbero accettato. (Matteo 20:28; Giovanni 3:16) Ma sapeva che solo più tardi egli sarebbe stato il Capo di un regno che avrebbe recato a tutto il genere umano i benefici del suo sacrificio. E proprio come un governante non ancora insediato nell’incarico pensa prima agli uomini che porrà negli importanti posti amministrativi alle proprie dipendenze, così Gesù si interessò prima di quelli che sarebbero stati associati con lui nel governo del Regno. — Luca 22:28, 29; Giovanni 17:12.

22 Conformemente, Gesù, per mezzo della preghiera e della guida dello spirito di Dio, elesse prima i suoi apostoli. (Luca 6:12-16) Questi dovevano essere il fondamento di un corpo amministrativo che avrebbe funzionato sotto la sua direttiva.

23. (a) Quale speranza fu offerta per mezzo della predicazione di Gesù e dei suoi apostoli? (b) Mentre erano sulla terra, dovevano questi uomini dominare su altri uomini? (1 Corinti 4:8)

23 Leggendo le Scritture Greche Cristiane osserviamo che la speranza offerta a tutti quelli che accettarono la predicazione di Gesù e dei suoi apostoli era quella di partecipare con Gesù Cristo al dominio del suo regno celeste. (2 Timoteo 2:12; Ebrei 3:1; 1 Pietro 1:1-4) Comunque, mentre erano sulla terra questi discepoli non sarebbero stati governanti, ma sarebbero stati semplicemente conosciuti come “la congregazione di Dio”. Avrebbero solo dichiarato al popolo le eccellenze di Dio. — 1 Pietro 2:9.

24. Quale primaria opera di Dio è stata compiuta dal tempo della risurrezione di Cristo a ora?

24 Così, il lungo periodo di tempo dopo la morte di Cristo e la sua assunzione del potere reale sarebbe stato occupato per eleggere, ammaestrare, esaminare, provare e rendere idonei quelli che avrebbero regnato con Cristo. Le esigenze erano molto rigide. Secondo le Scritture, Dio limitava a 144.000 persone il numero di questo eletto corpo amministrativo alle dipendenze di Gesù Cristo. — Rivelazione 14:1-3.

25. Qual’è lo scopo delle severe prove subìte dai futuri membri del governo del regno di Cristo?

25 Geova ammaestra e disciplina questi futuri re e sacerdoti per mezzo di molte prove a cui sono sottoposti. In questo modo divengono esattamente adatti per il posto che egli riserva loro nel suo governo. (Efesini 2:10; Romani 8:29) Inoltre, a causa di questo perfetto ammaestramento e di queste prove può assicurarsi della loro eterna lealtà e incorruttibilità nel governo. Di loro si dice: “Nella loro bocca non fu trovata falsità; sono senza macchia”. (Rivelazione 14:5) Ciò significa che la loro devozione e la loro integrità sono indefettibili. (Confronta Romani 7:25) Sono degni di fiducia sotto ogni aspetto. Geova può sicuramente dar loro la vita immortale nei cieli. (1 Corinti 15:50-54) Ma ora consideriamo come Dio tenne presente anche il resto del genere umano intanto che esaminava e approvava quelli che avrebbe impiegati come suo corpo governante.

CERTEZZA DI GOVERNANTI MISERICORDIOSI

26. Come Cristo divenne idoneo come Sommo Sacerdote e Re del genere umano?

26 Gesù Cristo, il Capo della congregazione, fu sottoposto al più severo esame perché desse prova delle sue qualità. Di lui si afferma: “Abbiamo come sommo sacerdote non uno che non possa compatire le nostre debolezze, ma uno che è stato provato sotto ogni aspetto come noi, ma senza peccato”. (Ebrei 4:15) Quale sapienza e rettitudine da parte di Dio! Il Governante che egli pone sul genere umano non terrà perciò mai un comportamento ingiusto o parziale.

27. Quali esperienze lo hanno preparato come un governante nel quale possiamo avere piena fede?

27 Inoltre, a causa della precedente esperienza che ebbe in cielo, dove operò con il Padre suo nella creazione di tutte le altre cose, Cristo comprende la costituzione degli uomini e delle donne. (Giovanni 1:10; 2:25) Ma oltre a ciò, divenuto uomo di sangue e carne sulla terra, rese servizio a Dio in condizioni avverse. Egli comprende pienamente i problemi umani. Sa cosa significa soffrire. (Ebrei 5:7-9) Tutti possono avere piena fede nel regno di Cristo, sapendo che egli ha subìto con successo le stesse prove e conosce i bisogni degli uomini. — Ebrei 4:16; Giovanni 16:33.

28. Perché il periodo di 1.900 anni concesso finora da Dio non è stato una perdita di tempo?

28 Considerate pure la sapienza che Dio manifestò nella maniera in cui elesse il corpo dei 144.000 re e sacerdoti associati. Non è stata una perdita di tempo. Nell’ampio periodo dei passati diciannove secoli sono stati eletti questi uomini e donne provenienti da ogni ceto sociale, da ogni razza e lingua e da ogni condizione. Non c’è proprio nessun problema che alcuni di essi non abbiano affrontato e superato. Anche questi saranno compassionevoli e misericordiosi governanti associati, in grado di aiutare gli uomini e le donne di ogni genere.

FONDAMENTO PER UNA “NUOVA TERRA”

29. Quali ulteriori preparativi deve fare Dio affinché il suo regno adempia la sua volontà “come in cielo, anche sulla terra”? (Matteo 6:10)

29 Sono completati i preparativi di Dio con la semplice elezione degli ultimi di quelli che diverranno con Cristo re e sacerdoti celesti? Significa questo che potrà quindi cominciare il regno di mille anni e che potrà aver luogo la risurrezione dei morti? No, poiché Dio deve prima purificare la terra distruggendo il corrotto sistema di cose che esiste ora. Tuttavia, quando fa ciò, non lascia un “vuoto”. Non lascerà cioè la terra come un globo desolato, senza vita, senza persone che lo servano, come non la lasciò così al Diluvio. (Isaia 45:18) Piuttosto, Dio avrà persone che sopravvivranno e che cominceranno a recare condizioni paradisiache. Esse saranno presenti quando verrà il tempo di accogliere i morti che torneranno, e li aiuteranno nella via della vita.

30. Quale altro gruppo radunerà Dio, onde sopravviva alla distruzione dell’attuale sistema di cose?

30 Chi saranno i superstiti di quella distruzione? L’apostolo Giovanni, descrivendo la visione che Cristo gli diede, dopo aver parlato dei 144.000 eredi del Regno, dice: “Dopo queste cose vidi, ed ecco, una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua”. L’angelo che recava la visione quindi spiegò chi era questa folla non numerata: “Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro lunghe vesti e le han rese bianche nel sangue dell’Agnello”. — Rivelazione 7:9, 14; Isaia 2:2-4.

31. Quale parte avrà la “grande folla” nel progressivo proposito di Dio?

31 Queste persone formeranno un nucleo, il “fondamento” di una “nuova terra”. (Confronta Isaia 51:16) Essendo sopravvissute alla “grande tribolazione”, cominceranno immediatamente a lavorare sotto la direttiva dei “nuovi cieli” di Cristo e dei suoi 144.000 re e sacerdoti associati, per assoggettare la terra. Sosterranno sulla terra la vera adorazione come rappresentanti di Dio e avvieranno i morti risuscitati nella vera adorazione. Faranno logicamente in modo che siano pronti per queste persone cibo e alloggio e impartiranno un giusto insegnamento.

32. Chi formerà la “grande folla”, e quando sono eletti e radunati?

32 Poiché la “grande folla” deve sopravvivere alla “grande tribolazione”, è ovvio che sia raccolta di fra le persone in vita al tempo esattamente anteriore alla fine di questo attuale sistema di cose. Quest’opera di radunamento, dunque, fa anche parte dell’opera preparatoria di Dio prima che cominci il regno millenario di Cristo. Comunque, il radunamento della “grande folla” non richiede secoli, come lo richiesero le opere di Dio presso Israele e, più tardi, il suo radunamento dei 144.000 coeredi di Cristo. Ciò nondimeno, richiede tempo. Questa elezione e questo radunamento hanno luogo ora, e saranno senza dubbio completati entro la vita di una sola generazione. Alcuni di tale generazione sopravvivranno ed entreranno nel periodo del regno di mille anni di Cristo. — Luca 21:32.

33, 34. (a) Durante circa 6.000 anni della storia umana, Dio che cosa ha compiuto? (b) Si potrebbe giustamente dire che “Dio è morto” o che egli sia lento?

33 Riassumendo, vediamo che Dio non ha certamente perduto tempo. (2 Pietro 3:9) Egli ha fornito prove documentate che l’uomo non può governare il mondo con successo. Nei progressivi passi compiuti verso l’istituzione del suo governo del Regno ha dimostrato le sue qualità di pazienza e di bontà. Ha mostrato quale specie di governo amministra. E ci ha dato abbondanti prove che Gesù Cristo è il principale del promesso “seme” di Abraamo, il Messia, il Re che dominerà la terra con giustizia. — Galati 3:16.

34 Di conseguenza, quelli che con sincerità vogliono conoscere Geova Dio lo possono. Essi possono acquistare ferma fede nei suoi propositi, poiché hanno realtà su cui basare tale fede.

[Domande per lo studio]

[Immagine a pagina 141]

Sopravvivranno alla grande tribolazione le persone che ora dimostrano fede nelle promesse di Dio