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Nessun aiuto da questo mondo

Nessun aiuto da questo mondo

Capitolo ventiquattro

Nessun aiuto da questo mondo

Isaia 31:1-9

1, 2. (a) Perché gli abitanti di Gerusalemme sono atterriti? (b) Data la difficile situazione di Gerusalemme, quali domande sono appropriate?

GLI abitanti di Gerusalemme sono atterriti, e a ragione! L’Assiria, il più potente impero dell’epoca, ha attaccato ‘tutte le città fortificate di Giuda e le ha prese’. Ora la macchina bellica dell’Assiria minaccia la capitale di Giuda. (2 Re 18:13, 17) Cosa faranno il re Ezechia e il resto degli abitanti di Gerusalemme?

2 Poiché le altre città del paese sono già cadute, Ezechia sa che Gerusalemme non può tener testa alla potente forza militare dell’Assiria. Inoltre gli assiri hanno fama di essere estremamente crudeli e violenti. L’esercito di quella nazione incute un tale timore che i nemici a volte si danno alla fuga senza opporre la minima resistenza! Data la terribile situazione di Gerusalemme, dove possono cercare aiuto i suoi abitanti? C’è modo di sfuggire all’esercito assiro? E come mai il popolo di Dio si è venuto a trovare in circostanze simili? Per rispondere a queste domande dobbiamo riandare al passato e vedere come Geova aveva trattato la nazione del suo patto anni prima.

L’apostasia in Israele

3, 4. (a) Quando e come la nazione di Israele fu divisa in due regni? (b) Quale cattivo inizio diede Geroboamo al regno settentrionale delle dieci tribù?

3 Dal tempo in cui Israele lasciò l’Egitto fino alla morte di Salomone figlio di Davide — un periodo di poco più di 500 anni — le 12 tribù di Israele furono unite in un’unica nazione. Dopo la morte di Salomone, Geroboamo capeggiò la ribellione delle dieci tribù settentrionali contro la casa di Davide, e da allora in poi la nazione fu divisa in due regni. Questo avvenne nel 997 a.E.V.

4 Geroboamo fu il primo re del regno settentrionale di Israele, e guidò i suoi sudditi sul sentiero dell’apostasia sostituendo al sacerdozio aaronnico e alla legittima adorazione di Geova un sacerdozio illegittimo e un sistema di adorazione dei vitelli. (1 Re 12:25-33) Questo era ripugnante per Geova. (Geremia 32:30, 35) Per questa e per altre ragioni Geova permise che l’Assiria soggiogasse Israele. (2 Re 15:29) Il re Oshea cercò di spezzare il giogo assiro cospirando con l’Egitto, ma il piano non riuscì. — 2 Re 17:4.

Israele si rivolge a un rifugio illusorio

5. A chi si rivolge Israele per avere aiuto?

5 Geova desidera far tornare in sé gli israeliti. * Perciò manda il profeta Isaia a dare il seguente avvertimento: “Guai a quelli che scendono in Egitto per avere aiuto, quelli che confidano nei semplici cavalli, e che ripongono la loro fiducia nei carri da guerra, perché sono numerosi, e nei destrieri, perché sono molto potenti, ma che non hanno guardato al Santo d’Israele e non hanno ricercato Geova stesso”. (Isaia 31:1) Che tragedia! Israele ha più fiducia nei cavalli e nei carri da guerra che nell’Iddio vivente, Geova. Per Israele, che ragiona in modo carnale, i cavalli dell’Egitto sono numerosi e potenti. Di sicuro l’Egitto sarà un alleato prezioso contro l’esercito assiro! Ma gli israeliti scopriranno presto che l’alleanza carnale con l’Egitto è vana.

6. Perché rivolgendosi all’Egitto Israele tradisce una sfacciata mancanza di fede in Geova?

6 Tramite il patto della Legge sia Israele che Giuda sono dedicati a Geova. (Esodo 24:3-8; 1 Cronache 16:15-17) Rivolgendosi all’Egitto per avere aiuto, Israele rivela mancanza di fede in Geova e disprezzo per le leggi che sono parte di quel patto santo. Perché? Perché inclusa nelle clausole del patto è la promessa di Geova di proteggere gli israeliti se gli rendono esclusiva devozione. (Levitico 26:3-8) Mantenendo la promessa, Geova ha dimostrato più volte di essere una “fortezza nel tempo dell’angustia”. (Salmo 37:39; 2 Cronache 14:2, 9-12; 17:3-5, 10) Inoltre, tramite Mosè, il mediatore del patto della Legge, Geova aveva detto ai futuri re di Israele di non aumentare i loro cavalli. (Deuteronomio 17:16) L’ubbidienza a questa disposizione dimostrerebbe che questi re si rivolgono al “Santo d’Israele” per avere protezione. Purtroppo i governanti di Israele non hanno questo genere di fede.

7. Cosa possono imparare oggi i cristiani dalla mancanza di fede di Israele?

7 Tutto questo contiene una lezione per i cristiani odierni. Israele cercava il sostegno visibile dell’Egitto anziché il sostegno molto più potente che offre Geova. Similmente oggi i cristiani potrebbero essere tentati di confidare in fonti di sicurezza carnali — conti in banca, posizione sociale, conoscenze nel mondo — anziché in Geova. Ovviamente i capifamiglia cristiani prendono sul serio la responsabilità di provvedere alla famiglia in senso materiale. (1 Timoteo 5:8) Ma non ripongono fede nelle cose materiali. E si guardano da “ogni sorta di concupiscenza”. (Luca 12:13-21) L’unica “sicura altezza in tempi di angustia” è Geova Dio. — Salmo 9:9; 54:7.

8, 9. (a) Anche se dal punto di vista strategico i piani di Israele sembrano validi, quale sarà il risultato, e perché? (b) Che differenza c’è fra le promesse umane e le promesse di Geova?

8 Isaia in effetti deride i capi israeliti che hanno escogitato il trattato con l’Egitto, dicendo: “Egli è anche saggio e recherà ciò che è calamitoso, e non ha revocato le sue proprie parole; e certamente si leverà contro la casa dei malfattori e contro l’aiuto di quelli che praticano ciò che è nocivo”. (Isaia 31:2) I capi di Israele forse pensano di essere saggi. Ma non è il Creatore dell’universo sommamente saggio? In apparenza il piano di Israele di chiedere aiuto all’Egitto è valido dal punto di vista strategico. Nondimeno stringere un’alleanza politica del genere costituisce adulterio spirituale agli occhi di Geova. (Ezechiele 23:1-10) Di conseguenza Isaia dice che Geova “recherà ciò che è calamitoso”.

9 Le promesse umane sono notoriamente inaffidabili e la protezione umana è poco sicura. Geova, invece, non deve ‘revocare le proprie parole’. Manterrà senza dubbio quello che promette. La sua parola non torna a lui senza risultati. — Isaia 55:10, 11; 14:24.

10. Cosa accadrà sia all’Egitto che a Israele?

10 Gli egiziani si dimostreranno una protezione sicura per Israele? No. Isaia dice a Israele: “Gli egiziani, però, sono uomini terreni, e non Dio; e i loro cavalli sono carne, e non spirito. E Geova stesso stenderà la sua mano, e colui che offre aiuto dovrà inciampare, e colui che è aiutato dovrà cadere, e nello stesso tempo perverranno tutti alla fine”. (Isaia 31:3) Sia chi aiuta (l’Egitto) che chi è aiutato (Israele) inciamperanno, cadranno e perverranno alla loro fine quando Geova stenderà la mano per eseguire il suo giudizio tramite l’Assiria.

La caduta di Samaria

11. Quali peccati ha accumulato Israele, e con quale risultato finale?

11 Nella sua misericordia Geova manda ripetutamente dei profeti a incoraggiare Israele a pentirsi e a ritornare alla pura adorazione. (2 Re 17:13) Nonostante ciò Israele aggrava la situazione aggiungendo al peccato di adorare i vitelli la divinazione, l’adorazione immorale di Baal e l’uso dei pali sacri e degli alti luoghi. Gli israeliti fanno persino “passare i loro figli e le loro figlie attraverso il fuoco”, sacrificando il frutto della propria carne a dèi demonici. (2 Re 17:14-17; Salmo 106:36-39; Amos 2:8) Per mettere fine alla malvagità di Israele, Geova decreta: “Samaria e il suo re saranno certamente ridotti al silenzio, come un ramoscello rotto sulla superficie delle acque”. (Osea 10:1, 7) Nel 742 a.E.V. gli eserciti assiri attaccano Samaria, capitale di Israele. Dopo tre anni di assedio Samaria cade e nel 740 a.E.V. il regno delle dieci tribù cessa di esistere.

12. Quale opera Geova fa compiere oggi, e cosa accadrà a coloro che ignorano l’avvertimento?

12 Nei nostri giorni Geova fa compiere un’opera di predicazione mondiale per avvertire il “genere umano che tutti, in ogni luogo, si pentano”. (Atti 17:30; Matteo 24:14) Coloro che rigettano il mezzo di salvezza offerto da Dio diventeranno come “un ramoscello rotto”, saranno distrutti come l’apostata nazione di Israele. Viceversa coloro che sperano in Geova “possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”. (Salmo 37:29) Come è saggio, quindi, evitare gli errori dell’antico regno di Israele! Riponiamo dunque piena fiducia in Geova per essere salvati.

Il potere salvifico di Geova

13, 14. Quali confortanti parole ha Geova per Sion?

13 A pochi chilometri dal confine meridionale di Israele c’è Gerusalemme, capitale di Giuda. Gli abitanti di Gerusalemme sono ben consapevoli di ciò che è accaduto a Samaria. Adesso sono minacciati dallo stesso terribile nemico che ha provocato la fine della loro vicina a nord. Impareranno da ciò che è accaduto a Samaria?

14 Le successive parole di Isaia confortano gli abitanti di Gerusalemme. Egli li assicura che Geova ama ancora il popolo del suo patto dicendo: “Geova mi ha detto questo: ‘Proprio come il leone ruggisce, sì, il giovane leone fornito di criniera, sulla sua preda, quando si convoca contro di esso un intero numero di pastori, e nonostante la loro voce non si atterrirà e nonostante la loro agitazione non si umilierà; nello stesso modo Geova degli eserciti scenderà a far guerra sul monte Sion e sul suo colle’”. (Isaia 31:4) Come un giovane leone che difende la sua preda, Geova proteggerà gelosamente la sua città santa, Sion. Nessuna vanteria, nessuna parola minacciosa e nessun altro genere di agitazione da parte delle truppe assire distoglieranno Geova dal suo proposito.

15. Come Geova tratta in modo tenero e compassionevole gli abitanti di Gerusalemme?

15 Notate, a questo punto, il modo tenero e compassionevole in cui Geova tratterà gli abitanti di Gerusalemme: “Come uccelli che volano, nello stesso modo Geova degli eserciti difenderà Gerusalemme. Difendendola, certamente anche la libererà. Risparmiandola, la dovrà anche far scampare”. (Isaia 31:5) Mamma uccello sta sempre sul chi vive per difendere i suoi piccoli. Con ali spiegate si libra sulla nidiata e con occhio vigile è pronta a scorgere qualsiasi segno di pericolo. Se un predatore si avvicina, si precipita a difendere i piccoli. In modo simile Geova si prenderà tenera cura degli abitanti di Gerusalemme a motivo degli assiri invasori.

“Tornate”

16. (a) Quale amorevole invito fa Geova al suo popolo? (b) Quando la rivolta degli abitanti di Giuda diventa particolarmente evidente? Spiegate.

16 Geova ricorda ora ai suoi servitori che hanno peccato e li incoraggia ad abbandonare le loro vie errate: “Tornate a Colui contro il quale i figli d’Israele sono andati profondamente nella loro rivolta”. (Isaia 31:6) Le dieci tribù del regno di Israele non sono state sole nella ribellione. Gli abitanti di Giuda, anch’essi “figli d’Israele”, sono andati “profondamente nella loro rivolta”. Questo sarà evidente soprattutto quando, poco dopo che Isaia avrà concluso il suo messaggio profetico, diventerà re Manasse, figlio di Ezechia. La Bibbia dice che “Manasse seduceva Giuda e gli abitanti di Gerusalemme per fare peggio delle nazioni che Geova aveva annientato”. (2 Cronache 33:9) Immaginate! Geova annienta nazioni pagane perché sono disgustanti nella loro sozzura, eppure gli abitanti di Giuda, che sono in una relazione di patto con Geova, sono anche peggiori degli abitanti di quelle nazioni.

17. In che senso le condizioni odierne sono paragonabili a quelle di Giuda sotto Manasse?

17 All’alba del XXI secolo le condizioni mondiali sono sotto molti aspetti simili a quelle di Giuda ai giorni di Manasse. Il mondo è sempre più diviso da odi religiosi, razziali ed etnici. Raccapriccianti fatti di sangue, tortura, stupro e cosiddette operazioni di pulizia etnica hanno fatto milioni di vittime. Senza dubbio singoli e nazioni, specie le nazioni della cristianità, sono andati “profondamente nella loro rivolta”. Possiamo essere certi, però, che Geova non lascerà che la malvagità continui all’infinito. Perché? A motivo di ciò che avvenne ai giorni di Isaia.

Liberata Gerusalemme

18. Che avvertimento dà Rabsache a Ezechia?

18 I re assiri attribuivano ai loro dèi il merito della vittoria sul campo di battaglia. In un’iscrizione il monarca assiro Assurbanipal afferma di essere stato guidato ‘da Assur, Bel, Nebo, i grandi dèi, suoi signori, che (sempre) marciavano al suo fianco, quando sconfisse i valenti soldati . . . in una grande battaglia campale’. (Ancient Near Eastern Texts) Ai giorni di Isaia, Rabsache, che rappresenta Sennacherib re d’Assiria, rivolgendosi al re Ezechia manifesta una credenza simile nell’intervento degli dèi nelle guerre umane. Avverte il re di Giuda di non confidare in Geova per essere salvato e fa notare che gli dèi di altre nazioni non sono stati in grado di proteggerle dalla potente macchina bellica assira. — 2 Re 18:33-35.

19. Qual è la reazione di Ezechia agli scherni di Rabsache?

19 Qual è la reazione del re Ezechia? La Bibbia dice: “Appena il re Ezechia ebbe udito, immediatamente si strappò le vesti e si coprì di sacco ed entrò nella casa di Geova”. (2 Re 19:1) Ezechia riconosce che Uno solo può aiutarlo in questo terribile frangente. Si umilia e ricerca la guida di Geova.

20. Come agirà Geova a favore degli abitanti di Giuda, e cosa dovrebbero imparare da ciò?

20 Geova dà le informazioni richieste. Tramite il profeta Isaia, dice: “In quel giorno rigetteranno ciascuno i suoi inutili dèi d’argento e i suoi dèi d’oro senza valore, che le vostre mani han fatto per voi stessi come peccato”. (Isaia 31:7) Quando Geova combatterà per il suo popolo, gli dèi di Sennacherib saranno smascherati per quello che sono: inutili. Questa è una lezione che gli abitanti di Giuda dovrebbero prendere a cuore. Nonostante la fedeltà del re Ezechia, il paese di Giuda, come Israele, è pieno di idoli. (Isaia 2:5-8) Per ristabilire la loro relazione con Geova, gli abitanti di Giuda dovranno pentirsi dei loro peccati e rigettare “ciascuno i suoi inutili dèi”. — Vedi Esodo 34:14.

21. Come descrive profeticamente Isaia l’esecuzione dei giudizi di Geova contro l’assiro?

21 A questo punto Isaia descrive profeticamente l’esecuzione dei giudizi di Geova contro il terribile nemico di Giuda: “L’assiro dovrà cadere di spada, non quella di un uomo; e una spada, non quella dell’uomo terreno, lo divorerà. E deve fuggire a causa della spada, e i suoi propri giovani saranno per gli stessi lavori forzati”. (Isaia 31:8) Al momento della resa dei conti gli abitanti di Gerusalemme non devono neanche estrarre la spada dal fodero. Il fior fiore delle truppe dell’Assiria viene divorato non dalle spade degli uomini, ma dalla spada di Geova. In quanto al re assiro Sennacherib, “deve fuggire a causa della spada”. Dopo la morte di 185.000 suoi guerrieri per mano dell’angelo di Geova, ritorna in patria. In seguito, mentre si inchina al suo dio Nisroc, viene assassinato dai suoi stessi figli. — 2 Re 19:35-37.

22. Cosa possono imparare oggi i cristiani dagli avvenimenti riguardanti Ezechia e l’esercito assiro?

22 Nessuno, neanche Ezechia, poteva prevedere come Geova avrebbe liberato Gerusalemme dall’esercito assiro. Comunque il modo in cui Ezechia affrontò quella situazione critica costituisce un ottimo esempio per coloro che incontrano prove oggi. (2 Corinti 4:16-18) Data l’orribile fama degli assiri che minacciavano Gerusalemme, è comprensibile che Ezechia fosse spaventato. (2 Re 19:3) Eppure aveva fede in Geova e ricercò la Sua guida, non quella dell’uomo. Che benedizione fu per Gerusalemme! Oggi anche i cristiani timorati di Dio potrebbero essere molto turbati quando sono sotto stress. In molte situazioni è comprensibile avere paura. Ma se ‘gettiamo su Geova tutta la nostra ansietà’, egli avrà cura di noi. (1 Pietro 5:7) Ci aiuterà a vincere la paura e ci rafforzerà per affrontare la situazione stressante.

23. Come mai è Sennacherib, non Ezechia, a essere preso dalla paura?

23 Alla fine è Sennacherib, non Ezechia, a essere preso dalla paura. A chi può rivolgersi? Isaia predice: “‘La sua propria rupe passerà per l’assoluto spavento, e a causa del segnale i suoi principi si dovranno atterrire’, è l’espressione di Geova, la cui luce è in Sion e la cui fornace è a Gerusalemme”. (Isaia 31:9) Gli dèi di Sennacherib — la sua “rupe”, il rifugio in cui ha confidato — lo abbandonano. ‘Passano’, o vengono meno, “per l’assoluto spavento”, per così dire. Inoltre anche i principi di Sennacherib sono di ben poco aiuto. Anch’essi sono terrorizzati.

24. Che chiaro messaggio si può imparare da quanto accadde all’assiro?

24 Questa parte delle profezie di Isaia costituisce un chiaro messaggio per gli eventuali oppositori di Dio. Non c’è arma, né potenza, né stratagemma che possa vanificare i propositi di Geova. (Isaia 41:11, 12) Al tempo stesso coloro che pretendono di servire Dio ma si allontanano da lui per cercare protezione nelle cose materiali saranno delusi. Coloro che “non hanno guardato al Santo d’Israele” vedranno Geova ‘recare ciò che è calamitoso’. (Isaia 31:1, 2) Davvero il solo rifugio reale e duraturo è Geova Dio. — Salmo 37:5.

[Nota in calce]

^ par. 5 Probabilmente i primi tre versetti del capitolo 31 di Isaia sono rivolti principalmente a Israele. Gli altri sei sembra si riferiscano a Giuda.

[Domande per lo studio]

[Immagine a pagina 319]

Chi confida nelle cose materiali rimarrà deluso

[Immagine a pagina 322]

Come un leone difende la sua preda, Geova proteggerà la sua città santa

[Immagini a pagina 324]

Il mondo è profondamente diviso da odi religiosi, razziali ed etnici

[Immagine a pagina 326]

Ezechia andò alla casa di Geova per cercare aiuto