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Salvezza ed esultanza sotto il dominio del Messia

Salvezza ed esultanza sotto il dominio del Messia

Capitolo tredici

Salvezza ed esultanza sotto il dominio del Messia

Isaia 11:1–12:6

1. Descrivete la condizione spirituale del popolo del patto di Dio ai giorni di Isaia.

AI GIORNI di Isaia il popolo del patto di Dio era in una cattiva condizione spirituale. Anche sotto il governo di re fedeli, come Uzzia e Iotam, molti adoravano sugli alti luoghi. (2 Re 15:1-4, 34, 35; 2 Cronache 26:1, 4) Quando diventò re, Ezechia dovette eliminare dal paese tutto quello che aveva a che fare con l’adorazione di Baal. (2 Cronache 31:1) Non è strano che Geova esortasse il suo popolo a ritornare a lui e avvertisse della disciplina avvenire!

2, 3. Che incoraggiamento dà Geova a coloro che desiderano servirlo nonostante la dilagante infedeltà?

2 Eppure non tutti erano assolutamente ribelli. Geova aveva dei profeti fedeli e probabilmente c’erano degli ebrei che prestavano loro ascolto. Per costoro Geova aveva parole confortanti. Dopo aver descritto le terribili devastazioni che Giuda avrebbe subìto durante l’invasione assira, il profeta Isaia fu ispirato a scrivere uno dei brani più belli dell’intera Bibbia, una descrizione delle benedizioni avvenire sotto il dominio del Messia. * Risulta che alcuni aspetti di queste benedizioni ebbero un adempimento in piccola scala quando gli ebrei tornarono dalla cattività di Babilonia. Ma la profezia nel suo insieme ha un adempimento maggiore oggi. È vero, Isaia e altri ebrei fedeli dell’epoca non videro queste benedizioni durante la loro vita. Ma le attesero con fede e vedranno un adempimento delle parole di Isaia dopo la risurrezione. — Ebrei 11:35.

3 Anche gli odierni servitori di Geova hanno bisogno di incoraggiamento. Il rapido declino dei valori morali nel mondo, la feroce opposizione al messaggio del Regno e le debolezze personali li mettono tutti alla prova. Le meravigliose parole di Isaia relative al Messia e al suo dominio possono rafforzare il popolo di Dio e aiutarlo a superare queste prove.

Il Messia, un Condottiero capace

4, 5. Cosa profetizzò Isaia riguardo alla venuta del Messia, e quale applicazione delle parole di Isaia fece a quanto pare Matteo?

4 Secoli prima del tempo di Isaia altri scrittori biblici ebrei avevano additato la venuta del Messia, il vero Condottiero, che Geova avrebbe mandato a Israele. (Genesi 49:10; Deuteronomio 18:18; Salmo 118:22, 26) Adesso, tramite Isaia, Geova aggiunge ulteriori particolari. Isaia scrive: “Un ramoscello deve spuntare dal ceppo di Iesse; e dalle sue radici un germoglio sarà fecondo”. (Isaia 11:1; confronta Salmo 132:11). “Ramoscello” e “germoglio” indicano entrambi che il Messia sarà il discendente di Iesse tramite il figlio Davide, che fu unto con olio re di Israele. (1 Samuele 16:13; Geremia 23:5; Rivelazione 22:16) Quando sarebbe arrivato, il vero Messia, questo “germoglio” della casa di Davide, avrebbe prodotto buon frutto.

5 Il Messia promesso è Gesù. L’evangelista Matteo alluse alle parole di Isaia 11:1 quando disse che, essendo chiamato “Nazareno”, Gesù adempiva le parole dei profeti. Poiché era cresciuto nella cittadina di Nazaret, Gesù veniva chiamato Nazareno, nome a quanto pare affine al termine ebraico usato in Isaia 11:1 per “germoglio”. * — Matteo 2:23, nota in calce; Luca 2:39, 40.

6. Che tipo di governante è predetto che sarà il Messia?

6 Che tipo di governante sarà il Messia? Sarà simile all’assiro crudele e ostinato che distruggerà il regno settentrionale delle dieci tribù di Israele? Certamente no. Del Messia, Isaia dice: “Su di lui deve posarsi lo spirito di Geova, lo spirito di sapienza e di intendimento, lo spirito di consiglio e di potenza, lo spirito di conoscenza e del timore di Geova; e da parte sua ci sarà gioia nel timore di Geova”. (Isaia 11:2, 3a) Il Messia non è unto con olio, ma con lo spirito santo di Dio. Questo avviene al battesimo di Gesù, quando Giovanni il Battezzatore vede lo spirito santo di Dio scendere su di lui in forma di colomba. (Luca 3:22) Lo spirito di Geova ‘si posa su’ Gesù, che ne dà prova agendo con sapienza, intendimento, consiglio, potenza e conoscenza. Che ottime qualità per un governante!

7. Che promessa fece Gesù ai suoi fedeli seguaci?

7 Anche i seguaci di Gesù possono ricevere lo spirito santo. In uno dei suoi discorsi Gesù dichiarò: “Se dunque voi, benché siate malvagi, sapete dare doni buoni ai vostri figli, quanto più il Padre che è in cielo darà spirito santo a quelli che glielo chiedono!” (Luca 11:13) Quindi non dovremmo mai esitare a chiedere a Dio spirito santo, né dovremmo cessare di coltivarne il frutto salutare: “amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé”. (Galati 5:22, 23) Geova promette di esaudire la richiesta dei seguaci di Gesù dando loro “sapienza dall’alto” per aiutarli a risolvere i problemi della vita. — Giacomo 1:5; 3:17.

8. In che modo Gesù prova gioia nel timore di Geova?

8 Cos’è il timore di Geova che il Messia manifesta? Gesù non ha certo terrore di Dio, non ha paura di essere condannato. Piuttosto, il Messia ha un timore reverenziale di Dio, un amorevole rispetto per lui. La persona timorata di Dio desidera sempre ‘fare le cose che gli piacciono’, come fa Gesù. (Giovanni 8:29) A parole e con l’esempio, Gesù insegna che non c’è gioia più grande di quella di camminare ogni giorno avendo sano timore di Geova.

Un giudice giusto e misericordioso

9. Che esempio dà Gesù a coloro che devono giudicare all’interno della congregazione cristiana?

9 Isaia predice altre caratteristiche del Messia: “Non giudicherà da ciò che solo appare ai suoi occhi, né riprenderà semplicemente secondo la cosa udita dai suoi orecchi”. (Isaia 11:3b) Se doveste comparire in tribunale, non sareste grati di avere un giudice simile? In qualità di Giudice di tutta l’umanità, il Messia non si fa influenzare da falsi ragionamenti, astute scappatoie legali, dicerie o elementi esteriori come la ricchezza. Si accorge dell’inganno e guarda oltre le apparenze, vedendo “la persona segreta del cuore”, “l’uomo nascosto”. (1 Pietro 3:4, nota in calce) L’eccellente esempio di Gesù serve da modello per tutti coloro che devono giudicare nella congregazione cristiana. — 1 Corinti 6:1-4.

10, 11. (a) In che maniera Gesù corregge i suoi seguaci? (b) Quale giudizio emette Gesù nei confronti dei malvagi?

10 Le eccellenti qualità del Messia come influiranno sulle sue decisioni giudiziarie? Isaia spiega: “Deve giudicare con giustizia i miseri, e deve dare riprensione con rettitudine a favore dei mansueti della terra. E deve colpire la terra con la verga della sua bocca; e con lo spirito delle sue labbra metterà a morte il malvagio. E la giustizia dev’essere la cintura dei suoi fianchi, e la fedeltà la cintura dei suoi lombi”. — Isaia 11:4, 5.

11 Quando i suoi seguaci hanno bisogno di correzione, Gesù la impartisce nella maniera che reca loro il massimo beneficio: un ottimo esempio per gli anziani cristiani. Viceversa coloro che praticano la malvagità possono aspettarsi un giudizio severo. Quando Dio chiamerà questo sistema di cose a rendere conto, il Messia ‘colpirà la terra’ con la sua voce autorevole, emettendo un giudizio di distruzione nei confronti di tutti i malvagi. (Salmo 2:9; confronta Rivelazione 19:15). Finalmente non ci saranno più malvagi a turbare la pace dell’umanità. (Salmo 37:10, 11) Gesù, con i fianchi e i lombi cinti di giustizia e di fedeltà, ha il potere di far questo. — Salmo 45:3-7.

Mutate condizioni sulla terra

12. Che preoccupazioni potrebbe avere un ebreo che pensa di tornare da Babilonia nella Terra Promessa?

12 Immaginate un israelita appena venuto a conoscenza del decreto di Ciro che gli ebrei tornino a Gerusalemme a ricostruire il tempio. Lascerà la sicurezza di Babilonia per compiere il lungo viaggio di ritorno in patria? Durante i 70 anni di assenza, i campi abbandonati si sono ricoperti di erbacce. Adesso lupi, leopardi, leoni e orsi si aggirano liberamente per quei campi in cerca di prede. Anche i cobra vi hanno fatto la loro dimora. Per sopravvivere gli ebrei di ritorno dovranno dipendere dagli animali domestici: i greggi e gli armenti daranno latte, lana e carne, e i buoi tireranno l’aratro. Questi cadranno vittime dei predatori? I bambini saranno morsi dai serpenti? Che dire del pericolo di cadere in imboscate durante il viaggio?

13. (a) Quale incoraggiante quadro dipinge Isaia? (b) Come sappiamo che la pace descritta da Isaia comporta qualcosa di più della protezione dagli animali feroci?

13 A questo punto Isaia dipinge un quadro incoraggiante delle condizioni che Dio porterà nel paese, dicendo: “In effetti il lupo risiederà temporaneamente con l’agnello, e il leopardo stesso giacerà col capretto, e il vitello e il giovane leone fornito di criniera e l’animale ingrassato tutti insieme; e un semplice ragazzino li condurrà. E la vacca e l’orso stessi pasceranno; i loro piccoli giaceranno insieme. E perfino il leone mangerà la paglia proprio come il toro. E il lattante certamente giocherà sulla buca del cobra; e un bambino svezzato effettivamente metterà la sua propria mano sull’apertura per la luce di una serpe velenosa. Non faranno danno né causeranno rovina in tutto il mio monte santo; perché la terra sarà certamente piena della conoscenza di Geova come le acque coprono il medesimo mare”. (Isaia 11:6-9) Queste parole non toccano il cuore? Notate che la pace descritta qui è il risultato della conoscenza di Geova. Quindi comporta qualcosa di più della semplice protezione dagli animali feroci. La conoscenza di Geova non cambierà gli animali, ma influirà sulle persone. Gli israeliti non dovranno temere né bestie feroci né uomini bestiali durante il viaggio di ritorno e nel loro paese restaurato. — Esdra 8:21, 22; Isaia 35:8-10; 65:25.

14. Quale adempimento maggiore ha Isaia 11:6-9?

14 Questa profezia, però, ha un adempimento maggiore. Nel 1914 Gesù, il Messia, fu intronizzato sul celeste monte Sion. Nel 1919 quelli che rimanevano dell’“Israele di Dio” furono liberati dalla cattività babilonica e presero parte al ripristino della vera adorazione. (Galati 6:16) Di conseguenza fu aperta la strada per un adempimento moderno della profezia di Isaia relativa al Paradiso. L’“accurata conoscenza”, la conoscenza di Geova, ha trasformato la personalità di molti. (Colossesi 3:9, 10) Persone un tempo violente sono diventate pacifiche. (Romani 12:2; Efesini 4:17-24) Questi sviluppi riguardano ora milioni di persone perché la profezia di Isaia ha finito per includere un numero sempre crescente di cristiani che hanno una speranza terrena. (Salmo 37:29; Isaia 60:22) Questi hanno imparato ad attendere il tempo in cui l’intera terra sarà rinnovata e diventerà un paradiso pacifico, sicuro, secondo l’originale proposito di Dio. — Matteo 6:9, 10; 2 Pietro 3:13.

15. È ragionevole aspettarsi che le parole di Isaia abbiano un adempimento letterale nel nuovo mondo? Spiegate.

15 In quel Paradiso restaurato, la profezia di Isaia avrà un adempimento ulteriore, forse più letterale? Sembra ragionevole pensarlo. La profezia dà a tutti coloro che vivranno sotto il governo del Messia la stessa certezza che diede agli israeliti di ritorno: né loro né i loro figli si sentiranno minacciati da alcun male da parte di esseri umani o di animali. Sotto il governo del Regno del Messia tutti gli abitanti della terra godranno di condizioni pacifiche come quelle di cui godevano Adamo ed Eva in Eden. Naturalmente le Scritture non rivelano ogni particolare di come era la vita in Eden, o di come sarà nel Paradiso. Ma possiamo avere fiducia che sotto il saggio e amorevole governo del Re Gesù Cristo tutto sarà proprio come deve essere.

Restaurata la pura adorazione tramite il Messia

16. Cosa costituì un segnale per il popolo di Dio nel 537 a.E.V.?

16 La pura adorazione fu attaccata inizialmente in Eden quando Satana riuscì a indurre Adamo ed Eva a disubbidire a Geova. Satana non ha ancora rinunciato al suo obiettivo di allontanare da Dio quante più persone è possibile. Ma Geova non permetterà mai che la pura adorazione scompaia dalla terra. Ne va di mezzo il suo nome, e coloro che lo servono gli stanno a cuore. Perciò tramite Isaia fa una promessa straordinaria: “Deve avvenire in quel giorno che la radice di Iesse sarà eretta come segnale per i popoli. A lui anche le nazioni si rivolgeranno interrogativamente, e il suo luogo di riposo dovrà divenire glorioso”. (Isaia 11:10) Nel 537 a.E.V. Gerusalemme, la città che Davide aveva costituito capitale della nazione, servì da segnale per invitare un fedele rimanente di ebrei dispersi a ritornare e ricostruire il tempio.

17. In che senso Gesù ‘sorse per governare le nazioni’ nel I secolo e nei nostri giorni?

17 La profezia, però, indica qualcosa di più. Come si è già visto, addita il governo del Messia, l’unico vero Condottiero per persone di tutte le nazioni. L’apostolo Paolo citò Isaia 11:10 per dimostrare che ai suoi giorni persone delle nazioni avrebbero avuto un posto nella congregazione cristiana. Citando questo versetto dalla versione dei Settanta, scrisse: “Isaia dice: ‘Ci sarà la radice di Iesse, e uno che sorgerà per governare le nazioni; in lui le nazioni riporranno la loro speranza’”. (Romani 15:12) Ma la profezia va ancora oltre, fino ai nostri giorni quando persone delle nazioni mostrano il loro amore per Geova sostenendo gli unti fratelli del Messia. — Isaia 61:5-9; Matteo 25:31-40.

18. Nei nostri giorni, in che modo Gesù è diventato un punto di riferimento?

18 Nell’adempimento moderno “quel giorno” menzionato da Isaia iniziò nel 1914 quando il Messia, Gesù Cristo, fu intronizzato quale Re del celeste Regno di Dio. (Luca 21:10; 2 Timoteo 3:1-5; Rivelazione 12:10) Da quel momento in poi è diventato un chiaro segnale, un punto di riferimento, per l’Israele spirituale e per le persone di tutte le nazioni che desiderano ardentemente un governo giusto. Sotto la direttiva del Messia, la buona notizia del Regno è stata portata a tutte le nazioni, come lui stesso aveva predetto. (Matteo 24:14; Marco 13:10) Questa buona notizia ha un effetto potente. “Una grande folla, che nessun uomo [può] numerare, di ogni nazione” si sottomette al Messia unendosi all’unto rimanente nella pura adorazione. (Rivelazione 7:9) Via via che continuano a unirsi al rimanente nella spirituale “casa di preghiera” di Geova, i molti nuovi accrescono la gloria del “luogo di riposo” del Messia, il grande tempio spirituale di Dio. — Isaia 56:7; Aggeo 2:7.

Un popolo unito serve Geova

19. In quali due occasioni Geova ristabilisce un rimanente del suo popolo disperso in tutta la terra?

19 Isaia ricorda quindi agli israeliti che già una volta Geova aveva salvato la nazione di fronte all’oppressione di un nemico potente. Questa parte della storia di Israele — la liberazione della nazione dalla cattività in Egitto da parte di Geova — è cara al cuore di tutti gli ebrei fedeli. Isaia scrive: “Deve avvenire in quel giorno che Geova offrirà di nuovo la sua mano, una seconda volta, per acquistare il rimanente del suo popolo che rimarrà dall’Assiria e dall’Egitto e da Patros e da Cus e da Elam e da Sinar e da Amat e dalle isole del mare. E certamente alzerà un segnale per le nazioni e raccoglierà i dispersi d’Israele; e radunerà gli sparsi di Giuda dalle quattro estremità della terra”. (Isaia 11:11, 12) Come se lo prendesse per mano, Geova condurrà un fedele rimanente sia di Israele che di Giuda fuori delle nazioni in cui è stato disperso e lo porterà sano e salvo in patria. In piccola scala questo avviene nel 537 a.E.V. Quanto più glorioso, però, è l’adempimento maggiore! Nel 1914 Geova innalzò l’intronizzato Gesù Cristo come “segnale per le nazioni”. Dal 1919 i rimanenti dell’“Israele di Dio” cominciarono ad accorrere a questo segnale, ansiosi di prendere parte alla pura adorazione sotto il Regno di Dio. Questa straordinaria nazione spirituale viene da “ogni tribù e lingua e popolo e nazione”. — Rivelazione 5:9.

20. Di che unità godrà il popolo di Dio al ritorno da Babilonia?

20 Isaia a questo punto descrive l’unità della nazione ristabilita. Riferendosi al regno settentrionale come Efraim e al regno meridionale come Giuda, dice: “La gelosia di Efraim si deve allontanare, e anche quelli che mostrano ostilità a Giuda saranno stroncati. Efraim stesso non sarà geloso di Giuda, né Giuda mostrerà ostilità verso Efraim. E devono volare alla spalla dei filistei a ovest; insieme prederanno i figli dell’Oriente. Edom e Moab saranno quelli sui quali stenderanno la mano, e i figli di Ammon saranno loro sudditi”. (Isaia 11:13, 14) Quando torneranno da Babilonia, gli ebrei non saranno più divisi in due nazioni. Discendenti di tutte le tribù di Israele torneranno uniti nel loro paese. (Esdra 6:17) Non si mostreranno più a vicenda risentimento e ostilità. Come popolo unito prenderanno trionfalmente posizione contro i nemici appartenenti alle nazioni circostanti.

21. Come l’unità del popolo di Dio oggi è davvero notevole?

21 Ancora più sorprendente è l’unità dell’“Israele di Dio”. Da quasi 2.000 anni le 12 simboliche tribù dell’Israele spirituale godono di un’unità basata sull’amore per Dio e per i fratelli e le sorelle spirituali. (Colossesi 3:14; Rivelazione 7:4-8) Oggi il popolo di Geova — gli israeliti spirituali e coloro che hanno una speranza terrena — gode pace e unità mondiale sotto il governo del Messia, condizioni sconosciute nelle chiese della cristianità. I testimoni di Geova presentano un fronte spirituale unito contro i tentativi di Satana di ostacolare la loro adorazione. Come un sol uomo, assolvono l’incarico dato loro da Gesù di predicare e insegnare in tutte le nazioni la buona notizia del Regno del Messia. — Matteo 28:19, 20.

Le barriere saranno superate

22. In che modo Geova “stroncherà la lingua del mare egiziano” e “agiterà la sua mano verso il Fiume”?

22 Molte barriere, sia letterali che simboliche, ostacolano il ritorno degli israeliti dall’esilio. Come si supereranno? Isaia dice: “Geova certamente stroncherà la lingua del mare egiziano, e agiterà la sua mano verso il Fiume nell’ardore del suo spirito. E lo deve colpire nei suoi sette torrenti, e in effetti farà in modo che si cammini con i sandali”. (Isaia 11:15) Sarà Geova a rimuovere tutti gli impedimenti al ritorno del suo popolo. Persino una barriera formidabile come una lingua del Mar Rosso (quale il golfo di Suez) o intransitabile come il possente Eufrate, sarà per così dire prosciugata così che la si possa attraversare senza doversi togliere i sandali.

23. In che modo ‘ci sarà una strada maestra dall’Assiria’?

23 Ai giorni di Mosè, Geova aveva preparato una via affinché Israele uscisse indenne dall’Egitto e arrivasse nella Terra Promessa. Farà qualcosa di simile adesso: “Ci dev’essere dall’Assiria una strada maestra per il rimanente del suo popolo che rimarrà, proprio come ce ne fu una per Israele nel giorno in cui salì dal paese d’Egitto”. (Isaia 11:16) Geova guiderà gli esuli di ritorno come se camminassero lungo una strada maestra dal luogo del loro esilio fino in patria. Oppositori cercheranno di fermarli, ma il loro Dio, Geova, sarà con loro. Oggi i cristiani unti e i loro compagni sono similmente soggetti a un rabbioso attacco, ma vanno avanti con coraggio! Sono usciti dalla moderna Assiria, il mondo di Satana, e aiutano altri a fare lo stesso. Sanno che la pura adorazione avrà la meglio e prospererà. Non è opera dell’uomo, ma di Dio.

Esultanza senza fine per i sudditi del Messia!

24, 25. Con quali espressioni di lode e di gratitudine griderà il popolo di Geova?

24 Con espressioni gioiose Isaia ora descrive l’esultanza del popolo di Geova per l’adempimento della Sua parola: “In quel giorno di sicuro dirai: ‘Ti ringrazierò, o Geova, poiché sebbene ti adirassi con me, la tua ira gradualmente si ritirò, e mi confortavi’”. (Isaia 12:1) La disciplina impartita da Geova al suo popolo ribelle è severa. Ma raggiunge lo scopo di sanare la relazione della nazione con lui e di ripristinare la pura adorazione. Geova assicura ai suoi fedeli adoratori che alla fine li salverà. A ragione essi esprimono apprezzamento!

25 Gli israeliti ristabiliti hanno la completa conferma della loro fiducia in Geova e gridano: “‘Ecco, Dio è la mia salvezza. Confiderò e non avrò terrore; poiché Iah Geova è la mia forza e la mia potenza, ed è stato per me la salvezza’. Con esultanza di sicuro attingerete acqua alle sorgenti della salvezza”. (Isaia 12:2, 3) Il termine ebraico tradotto “potenza” nel versetto 2 è reso “lode” nella Settanta. Gli adoratori prorompono in cantici di lode per la salvezza avuta da “Iah Geova”. “Iah”, forma abbreviata del nome Geova, è usato nella Bibbia per esprimere profondi sentimenti di lode e di gratitudine. L’espressione “Iah Geova”, raddoppiando il nome divino, eleva l’intensità della lode a Dio a un livello ancora superiore.

26. Chi oggi fa conoscere fra le nazioni le gesta di Dio?

26 I sinceri adoratori di Geova non possono tenere per sé la loro gioia. Isaia predice: “In quel giorno certamente direte: ‘Rendete grazie a Geova! Invocate il suo nome. Fate conoscere fra i popoli le sue gesta. Menzionate che il suo nome dev’essere innalzato. Innalzate melodie a Geova, poiché ha fatto cose eccelse. Questo si fa conoscere in tutta la terra’”. (Isaia 12:4, 5) Dal 1919 i cristiani unti — aiutati in seguito dai loro compagni, le “altre pecore” — ‘dichiarano le eccellenze di colui che li ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce’. Essi sono “una razza eletta, . . . una nazione santa” separata a questo scopo. (Giovanni 10:16; 1 Pietro 2:9) Gli unti dichiarano che il santo nome di Geova è innalzato e lo fanno conoscere in tutta la terra. Sono in testa a tutti gli adoratori di Geova nel rallegrarsi del suo provvedimento per la loro salvezza. È proprio come dice Isaia: “Strilla e grida di gioia, o abitatrice di Sion, poiché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele”! (Isaia 12:6) Il Santo di Israele è Geova Dio stesso.

Pensate al futuro con fiducia!

27. Mentre attendono la realizzazione della loro speranza, in che cosa confidano i cristiani?

27 Oggi milioni di persone sono accorse al “segnale per i popoli”, Gesù Cristo intronizzato nel Regno di Dio. Costoro si rallegrano di essere sudditi di quel Regno e sono entusiasti di conoscere Geova Dio e suo Figlio. (Giovanni 17:3) Provano grande felicità nella loro unita fratellanza cristiana e cercano con tutte le forze di preservare la pace che distingue i veri servitori di Geova. (Isaia 54:13) Convinti che Iah Geova è un Dio che mantiene le promesse, confidano nella speranza che hanno e provano grande gioia nel parlarne ad altri. Possa ogni servitore di Geova Dio impegnare tutta la sua forza per servirlo e per aiutare altri a fare la stessa cosa. Tutti prendano a cuore le parole di Isaia e si rallegrino della salvezza tramite il Messia di Geova!

[Note in calce]

^ par. 2 “Messia”, che deriva dall’ebraico mashìach, significa “Unto”. L’equivalente greco è Christòs, cioè “Cristo”. — Matteo 2:4, nota in calce.

^ par. 5 Il termine ebraico per “germoglio” è nètser e quello per “Nazareno” è Notsrì.

[Domande per lo studio]

[Immagini a pagina 158]

Il Messia è “un ramoscello” di Iesse tramite il re Davide

[Immagine a tutta pagina a pagina 162]

[Immagine a pagina 170]

Isaia 12:4, 5, come appare nei Rotoli del Mar Morto (Il nome di Dio è evidenziato)