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La vera adorazione si diffonde in tutto il mondo

La vera adorazione si diffonde in tutto il mondo

Capitolo ventuno

La vera adorazione si diffonde in tutto il mondo

Isaia 60:1-22

1. Quale messaggio incoraggiante contiene il capitolo 60 di Isaia?

IL CAPITOLO 60 di Isaia si presenta come un dramma avvincente. Nei primi versetti una scena toccante richiama la nostra attenzione. Segue in rapida successione una serie di avvenimenti, che ci porta a un finale commovente. Il capitolo descrive con grande vivezza il ripristino della vera adorazione nell’antica Gerusalemme e la sua odierna espansione in tutto il mondo. Inoltre addita le benedizioni eterne in serbo per tutti i leali servitori di Dio. Ciascuno di noi può avere una parte nell’adempimento di questa affascinante profezia di Isaia. Esaminiamola dunque con attenzione.

La luce risplende nelle tenebre

2. Quale comando viene dato a una donna che giace nelle tenebre, e perché è urgente che ubbidisca?

2 Le parole iniziali di questo capitolo di Isaia sono rivolte a una donna che si trova in tristi condizioni: evidentemente prostrata nelle tenebre. Improvvisamente una luce penetra nell’oscurità mentre Geova, tramite Isaia, grida: “Sorgi, o donna, spandi luce, poiché la tua luce è venuta e su di te ha rifulso la medesima gloria di Geova”. (Isaia 60:1) Sì, la “donna” deve alzarsi e riflettere la gloria di Dio! Perché è così urgente? La profezia prosegue: “Ecco, le tenebre stesse copriranno la terra, e fitta oscurità i gruppi nazionali; ma su di te rifulgerà Geova, e su di te si vedrà la sua propria gloria”. (Isaia 60:2) La “donna” deve ‘spandere luce’ a beneficio di chi intorno a lei brancola ancora nelle tenebre. Quale sarà il risultato? “Le nazioni verranno certamente alla tua luce, e i re alla lucentezza del tuo fulgore”. (Isaia 60:3) Queste parole iniziali costituiscono la sostanza di quello che sarà spiegato con ricchezza di particolari nei versetti successivi: la vera adorazione deve diffondersi in tutto il mondo!

3. (a) Chi è la “donna”? (b) Perché la “donna” giace nelle tenebre?

3 Pur parlando di avvenimenti futuri, Geova dice alla “donna” che la sua luce “è venuta”. Questo sottolinea che la profezia si adempirà di sicuro. La “donna” in questione è Sion, o Gerusalemme, la capitale di Giuda, che rappresenta l’intera nazione. (Isaia 52:1, 2; 60:14) Al tempo del primo adempimento di questa profezia la “donna” giace nelle tenebre, dove si trova da quando Gerusalemme fu distrutta nel 607 a.E.V. Ma nel 537 a.E.V. un fedele rimanente di esuli ebrei ritorna a Gerusalemme e ripristina la pura adorazione. Alla fine Geova fa rifulgere la luce sulla sua “donna” e il suo popolo ristabilito diventa fonte di luce fra le nazioni spiritualmente nelle tenebre.

Un adempimento maggiore

4. Da chi è rappresentata oggi sulla terra la “donna”, e a chi si applicano per estensione le parole profetiche?

4 Il nostro interesse per queste parole profetiche va oltre il loro adempimento sull’antica Gerusalemme. Oggi la celeste “donna” di Geova è rappresentata sulla terra dall’“Israele di Dio”. (Galati 6:16) Nel corso della sua esistenza, dalla Pentecoste del 33 E.V. fino a oggi, questa nazione spirituale ha raggiunto il totale di 144.000 componenti unti con lo spirito, “che sono stati comprati dalla terra” con la prospettiva di regnare insieme a Cristo in cielo. (Rivelazione 14:1, 3) L’adempimento moderno del capitolo 60 di Isaia si incentra su quelli dei 144.000 che sono in vita sulla terra durante gli “ultimi giorni”. (2 Timoteo 3:1) La profezia riguarda anche i compagni di questi cristiani unti, la “grande folla” di “altre pecore”. — Rivelazione 7:9; Giovanni 10:11, 16.

5. Quando quelli dell’Israele di Dio ancora sulla terra si ritrovarono nelle tenebre, e quando rifulse su di loro la luce di Geova?

5 All’inizio del XX secolo, per un po’ di tempo i componenti dell’Israele di Dio ancora sulla terra si ritrovarono per così dire prostrati nelle tenebre. Verso la fine della prima guerra mondiale erano nella situazione descritta simbolicamente nel libro di Rivelazione: i loro cadaveri giacevano “sull’ampia via della grande città che in senso spirituale è chiamata Sodoma ed Egitto”. (Rivelazione 11:8) Nel 1919, però, Geova fece rifulgere su di loro la sua luce. Perciò si alzarono e fecero risplendere questa luce, proclamando intrepidamente la buona notizia del Regno di Dio. — Matteo 5:14-16; 24:14.

6. Come ha reagito il mondo in generale alla proclamazione della presenza regale di Gesù, ma chi è stato attratto dalla luce di Geova?

6 Sotto l’influenza di Satana, il capo dei “governanti mondiali di queste tenebre”, l’umanità in generale ha rigettato l’annuncio della presenza regale di Gesù Cristo, “la luce del mondo”. (Efesini 6:12; Giovanni 8:12; 2 Corinti 4:3, 4) Tuttavia milioni di persone sono state attratte dalla luce di Geova, inclusi “re” (coloro che diventano unti eredi del Regno celeste) e “nazioni” (la grande folla di altre pecore).

L’espansione produce vera gioia

7. Che vista incoraggiante si presenta alla “donna”?

7 Sviluppando il tema enunciato in Isaia 60:3, Geova dà un altro comando alla “donna”: “Alza gli occhi tutt’intorno e vedi!” Quando la “donna” ubbidisce, le si presenta una vista incoraggiante: i suoi figli vengono a casa! “Sono stati tutti radunati; son venuti a te. Da lontano i tuoi propri figli continuano a venire, e le tue figlie che saranno portate sul fianco”. (Isaia 60:4) Con la proclamazione del Regno su scala internazionale iniziata nel 1919 migliaia di altri “figli” e “figlie” unti si unirono all’Israele di Dio. In questo modo Geova fece i passi per completare il predetto numero dei 144.000, che regneranno con Cristo. — Rivelazione 5:9, 10.

8. Per quale motivo sin dal 1919 l’Israele di Dio ha provato felicità?

8 Questo aumento fu rallegrante. “In quel tempo vedrai e certamente diverrai raggiante, e il tuo cuore realmente palpiterà e si espanderà, perché verso di te si dirigerà la dovizia del mare; le medesime risorse delle nazioni verranno a te”. (Isaia 60:5) Il radunamento degli unti negli anni ’20 e ’30 fu motivo di grande felicità per l’Israele di Dio. Eppure si è avuto un ulteriore motivo di gioia. Specie dalla metà degli anni ’30 persone che un tempo facevano parte del “mare” dell’umanità estraniata da Dio sono venute da tutte le nazioni per adorare insieme all’Israele di Dio. (Isaia 57:20; Aggeo 2:7) Costoro non servono Dio ciascuno a modo suo. Anzi si uniscono alla “donna” e divengono parte dell’unito gregge di Dio. Di conseguenza tutti i suoi servitori hanno una parte nell’espansione della vera adorazione.

Nazioni si dirigono verso Gerusalemme

9, 10. Chi si dirige verso Gerusalemme, e come li accoglie Geova?

9 Geova descrive l’espansione usando illustrazioni familiari ai contemporanei di Isaia. La “donna”, dall’alto del monte Sion, prima scruta l’orizzonte a oriente. Cosa vede? “La stessa ondeggiante massa di cammelli ti coprirà, i giovani cammelli di Madian e di Efa. Tutti quelli di Saba, verranno. Porteranno oro e olibano. E annunceranno le lodi di Geova”. (Isaia 60:6) Le carovane di cammelli dei mercanti di varie tribù si snodano lungo le strade che portano a Gerusalemme. (Genesi 37:25, 28; Giudici 6:1, 5; 1 Re 10:1, 2) Ovunque ci sono cammelli, come una marea che copre il paese! Le carovane portano doni preziosi, indicando che i mercanti vengono con intenzioni pacifiche. Desiderano adorare Geova e dargli il meglio.

10 I mercanti non sono gli unici ad arrivare. “Tutti i greggi di Chedar, si raduneranno a te. I montoni di Nebaiot, ti serviranno”. Sì, anche tribù di pastori si dirigono verso Gerusalemme. Portano in dono i loro beni più preziosi, greggi di pecore, e sono pronti a servire. Come li accoglierà Geova? Egli dice: “Con approvazione saliranno sul mio altare, e io abbellirò la mia propria casa di bellezza”. (Isaia 60:7) Geova accetta i loro doni, che saranno usati nella pura adorazione. — Isaia 56:7; Geremia 49:28, 29.

11, 12. (a) Quale vista si presenta alla “donna” che guarda a occidente? (b) Perché tanti vengono in gran fretta a Gerusalemme?

11 Geova ora ordina alla “donna” di guardare l’orizzonte a occidente, e chiede: “Chi sono questi che vengono volando proprio come una nube, e come colombe alle loro colombaie?” Lui stesso risponde: “In me continueranno a sperare le isole stesse, anche le navi di Tarsis come da principio, per portare i tuoi figli da lontano, e con essi il loro argento e il loro oro, al nome di Geova tuo Dio e al Santo d’Israele, poiché egli ti avrà abbellita”. — Isaia 60:8, 9.

12 Immaginate di trovarvi insieme alla “donna” e di guardare a occidente oltre il Mar Grande. Cosa vedete? In lontananza si scorgono miriadi di puntini bianchi simili a una nube che sfiora la superficie dell’acqua. Sembrano uccelli, ma appena si avvicinano, vedete che sono navi con le vele spiegate. Sono venute “da lontano”. * (Isaia 49:12) Le imbarcazioni che si affrettano verso Sion sono così numerose che sembrano uno stormo di colombe diretto alle colombaie. Perché hanno tanta fretta? Sono ansiose di consegnare il loro carico di adoratori di Geova provenienti da porti lontani. Senz’altro tutti i nuovi arrivati — sia israeliti che stranieri, dall’oriente o dall’occidente e da paesi vicini o lontani — vengono in gran fretta a Gerusalemme per dedicare tutto quello che hanno al nome di Geova, il loro Dio. — Isaia 55:5.

13. Nei tempi moderni, chi sono i “figli” e le “figlie”, e chi sono le “risorse delle nazioni”?

13 Che vivace descrizione fa Isaia 60:4-9 dell’espansione mondiale che c’è stata da quando la “donna” di Geova cominciò a far rifulgere la luce in mezzo alle tenebre di questo mondo! Prima vennero i “figli” e le “figlie” della Sion celeste, che diventarono cristiani unti. Questi nel 1931 si dichiararono pubblicamente testimoni di Geova. Poi miriadi di persone mansuete, “le medesime risorse delle nazioni” e “la dovizia del mare”, si affrettarono a unirsi al rimanente dei fratelli di Cristo. * Oggi tutti questi servitori di Geova provenienti da ogni parte della terra e da ogni condizione sociale si uniscono all’Israele di Dio nel lodare il Sovrano Signore, Geova, e nell’esaltare il suo nome, il nome più eccelso di tutto l’universo.

14. In che senso i nuovi arrivati ‘salgono sull’altare di Dio’?

14 Cosa significa, però, che questi nuovi arrivati delle nazioni ‘salgono sull’altare di Dio’? Un sacrificio si pone su un altare. L’apostolo Paolo usò un’espressione che implica un sacrificio quando scrisse: “Vi supplico . . . di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare”. (Romani 12:1) I veri cristiani sono disposti a spendersi. (Luca 9:23, 24) Dedicano tempo, energie e capacità per promuovere la pura adorazione. (Romani 6:13) Così facendo offrono sacrifici di lode graditi a Dio. (Ebrei 13:15) Come è incoraggiante che oggi milioni di adoratori di Geova, giovani e vecchi antepongano gli interessi del Regno di Dio ai loro desideri e mostrino un sincero spirito di abnegazione! — Matteo 6:33; 2 Corinti 5:15.

I nuovi arrivati partecipano all’espansione

15. (a) Nell’antichità, in che modo Geova manifestò misericordia verso gli stranieri? (b) Nei nostri giorni, in che modo gli “stranieri” hanno preso parte all’edificazione della vera adorazione?

15 I nuovi arrivati sostengono la “donna” di Geova sia con i loro beni che con le loro fatiche. “Stranieri realmente edificheranno le tue mura, e i loro propri re ti serviranno; poiché nella mia indignazione ti avrò colpita, ma nella mia buona volontà certamente avrò misericordia di te”. (Isaia 60:10) Nel VI secolo a.E.V. Geova manifestò misericordia agli stranieri permettendo loro di dare una mano nel lavoro di costruzione a Gerusalemme. (Esdra 3:7; Neemia 3:26) Nell’odierno maggiore adempimento gli “stranieri”, la grande folla, sostengono l’unto rimanente nell’edificare la vera adorazione. Aiutano a edificare qualità cristiane in chi studia la Bibbia con loro e così edificano le congregazioni cristiane e rafforzano le “mura” dell’organizzazione di Geova. (1 Corinti 3:10-15) Edificano anche in senso letterale, lavorando sodo alla costruzione di Sale del Regno, Sale delle Assemblee e case Betel. Così si uniscono ai loro fratelli unti nel prendersi cura delle necessità dell’organizzazione di Geova in espansione. — Isaia 61:5.

16, 17. (a) In che modo le “porte” dell’organizzazione di Dio sono state tenute aperte? (b) In che modo dei “re” hanno servito Sion? (c) Cosa succederà a chi cerca di chiudere le “porte” che Geova desidera che siano lasciate aperte?

16 Ogni anno, grazie al programma di edificazione spirituale, centinaia di migliaia di “stranieri” cominciano ad associarsi all’organizzazione di Geova, e la via è aperta per molti altri ancora. Geova dice: “Le tue porte saranno tenute effettivamente aperte di continuo; non saranno chiuse né di giorno né di notte, per portarti le risorse delle nazioni, e i loro re prenderanno la direttiva”. (Isaia 60:11) Ma chi sono i “re” che prendono la direttiva per portare a Sion le risorse delle nazioni? Nell’antichità Geova indusse il cuore di certi sovrani a ‘servire’ Sion. Ciro, per esempio, prese l’iniziativa di far tornare gli ebrei a Gerusalemme per ricostruire il tempio. In seguito Artaserse provvide i fondi e incaricò Neemia di ricostruire le mura di Gerusalemme. (Esdra 1:2, 3; Neemia 2:1-8) Davvero “il cuore del re è come ruscelli d’acqua nella mano di Geova”. (Proverbi 21:1) Il nostro Dio può indurre anche sovrani potenti ad agire secondo la sua volontà.

17 Nei tempi moderni molti “re”, o autorità secolari, hanno cercato di chiudere le “porte” dell’organizzazione di Geova. Altri, invece, hanno servito Sion prendendo decisioni che hanno aiutato a tenere aperte queste “porte”. (Romani 13:4) Nel 1919 le autorità secolari rimisero in libertà Joseph F. Rutherford e i suoi collaboratori detenuti ingiustamente. (Rivelazione 11:13) Governi umani ‘inghiottirono’ l’ondata di persecuzione scatenata da Satana dopo la sua caduta dal cielo. (Rivelazione 12:16) Alcuni governi hanno incoraggiato la tolleranza religiosa, a volte proprio a favore dei testimoni di Geova. Grazie a questo tipo di servizio moltitudini di mansueti sono potuti entrare più facilmente nell’organizzazione di Geova dalle “porte” aperte. E che dire degli oppositori che cercano di chiudere queste “porte”? Non ci riusciranno mai. Geova dice di loro: “Qualsiasi nazione e qualsiasi regno che non ti serviranno periranno; e le nazioni stesse perverranno immancabilmente alla devastazione”. (Isaia 60:12) Tutti coloro che combattono contro la “donna” di Dio — sia individui che organizzazioni — periranno al più tardi nella veniente guerra di Armaghedon. — Rivelazione 16:14, 16.

18. (a) Cosa si intende con la promessa che in Israele cresceranno alberi rigogliosi? (b) Cos’è oggi il ‘luogo dei piedi di Geova’?

18 Dopo questo avvertimento relativo al giudizio, la profezia promette esaltazione e prosperità. Parlando alla sua “donna”, Geova dice: “A te verrà la medesima gloria del Libano, il ginepro, il frassino e il cipresso nello stesso tempo, per abbellire il luogo del mio santuario; e io glorificherò il medesimo luogo dei miei piedi”. (Isaia 60:13) Gli alberi rigogliosi simboleggiano bellezza e fecondità. (Isaia 41:19; 55:13) In questo versetto le espressioni “santuario” e “luogo dei miei piedi” si riferiscono al tempio di Gerusalemme. (1 Cronache 28:2; Salmo 99:5) Tuttavia l’apostolo Paolo spiegò che il tempio di Gerusalemme era una rappresentazione tipica che prefigurava un tempio spirituale più grande, la disposizione per accostarsi a Geova e adorarlo sulla base del sacrificio di Cristo. (Ebrei 8:1-5; 9:2-10, 23) Oggi Geova glorifica il ‘luogo dei suoi piedi’, i cortili terreni di questo grande tempio spirituale. Questi diventano così invitanti che persone di tutte le nazioni vi affluiscono per praticarvi la vera adorazione. — Isaia 2:1-4; Aggeo 2:7.

19. Cosa saranno costretti a riconoscere gli oppositori, e al più tardi quando?

19 A questo punto, rivolgendosi di nuovo agli oppositori, Geova dice: “A te dovranno venire i figli di quelli che ti affliggono, inchinandosi; e tutti quelli che ti mancano di rispetto si dovranno piegare alle medesime piante dei tuoi piedi, e ti dovranno chiamare la città di Geova, Sion del Santo d’Israele”. (Isaia 60:14) Sì, vedendo che grazie alla benedizione di Dio i suoi servitori hanno un grande aumento e che il loro modo di vivere è molto migliore, alcuni oppositori saranno costretti a inchinarsi e invocare la “donna”. Vale a dire, al più tardi ad Armaghedon saranno costretti a riconoscere che l’unto rimanente e i suoi compagni rappresentano davvero la celeste organizzazione di Dio, “la città di Geova, Sion del Santo d’Israele”.

Uso delle risorse disponibili

20. Che grande cambiamento avviene nella situazione della “donna”?

20 Che grande cambiamento avviene nella situazione della “donna” di Geova! Geova dice: “Invece di mostrar tu d’essere una lasciata interamente e odiata, senza alcuno che vi passi, io certamente ti porrò anche come oggetto d’orgoglio a tempo indefinito, un’esultanza di generazione in generazione. E succhierai realmente il latte delle nazioni, e succhierai il petto dei re; e certamente conoscerai che io, Geova, sono il tuo Salvatore, e il Potente di Giacobbe è il tuo Ricompratore”. — Isaia 60:15, 16.

21. (a) In che modo l’antica Gerusalemme diventa “oggetto d’orgoglio”? (b) Quali benedizioni hanno ricevuto gli unti servitori di Geova dal 1919, e in che modo hanno succhiato “il latte delle nazioni”?

21 Per 70 anni l’antica Gerusalemme è praticamente inesistente, “senza alcuno che vi passi”. Ma a iniziare dal 537 a.E.V. Geova la ripopola, rendendola “oggetto d’orgoglio”. Similmente, verso la fine della prima guerra mondiale, l’Israele di Dio ebbe un periodo di desolazione in cui si sentì ‘lasciato interamente’. Ma nel 1919 Geova liberò dalla cattività i suoi unti servitori, e da allora li ha benedetti concedendo loro prosperità spirituale ed espansione senza precedenti. Hanno succhiato “il latte delle nazioni”, usando le loro risorse per promuovere la vera adorazione. Per esempio, il saggio uso della tecnologia moderna ha reso possibile la traduzione e la pubblicazione di Bibbie e letteratura biblica in centinaia di lingue. Di conseguenza ogni anno centinaia di migliaia di persone studiano la Bibbia con i testimoni di Geova e apprendono che Geova, tramite Cristo, è il loro Salvatore e Ricompratore. — Atti 5:31; 1 Giovanni 4:14.

Progresso organizzativo

22. Che particolare tipo di progresso promette Geova?

22 La crescita numerica del popolo di Geova è accompagnata dal progresso organizzativo. Geova dice: “Invece del rame farò venire l’oro, e invece del ferro farò venire l’argento, e invece del legno, il rame, e invece delle pietre, il ferro; e certamente nominerò la pace tuoi sorveglianti e la giustizia tuoi soprintendenti”. (Isaia 60:17) Sostituire il rame con l’oro è un miglioramento, e lo stesso dicasi degli altri materiali qui menzionati. In armonia con ciò, nel corso degli ultimi giorni il popolo di Geova ha visto miglioramenti nelle disposizioni organizzative.

23, 24. Quali miglioramenti ci sono stati nelle disposizioni organizzative del popolo di Geova dal 1919 in poi?

23 Fino al 1919 le congregazioni avevano anziani e diaconi eletti in modo democratico. A partire da quell’anno venne nominato teocraticamente un direttore del servizio per soprintendere alle attività di servizio della congregazione, ma ci furono casi in cui alcuni anziani eletti rifiutarono di riconoscerlo. Nel 1932 le cose cambiarono. Tramite La Torre di Guardia fu detto alle congregazioni di non eleggere più anziani e diaconi. Dovevano invece eleggere un comitato di servizio che operasse insieme al direttore del servizio. Fu un grande miglioramento.

24 Nel 1938 venne introdotto altro “oro” quando si stabilì che tutti i servitori della congregazione dovevano essere nominati teocraticamente. La cura della congregazione era affidata a un servitore della compagnia (poi servitore di congregazione) assistito da vari servitori, tutti nominati sotto la direttiva dello “schiavo fedele e discreto”. * (Matteo 24:45-47) Nel 1972, però, si capì che secondo il metodo scritturale la sorveglianza della congregazione andava affidata a un corpo di anziani piuttosto che a un solo uomo. (Filippesi 1:1) Ci sono stati altri cambiamenti sia a livello di congregazione sia a livello di Corpo Direttivo. Un esempio si è avuto il 7 ottobre 2000, quando è stato annunciato che i fratelli del Corpo Direttivo che servivano come direttori della Watch Tower Society of Pennsylvania e di società affiliate si erano dimessi spontaneamente. In questo modo il Corpo Direttivo, che rappresenta lo schiavo fedele e discreto, è in grado di prestare maggiore attenzione alla sorveglianza spirituale della “congregazione di Dio” e dei suoi compagni, le altre pecore. (Atti 20:28) Tutte queste disposizioni hanno apportato miglioramenti. Hanno rafforzato l’organizzazione di Geova e benedetto i suoi adoratori.

25. Chi è responsabile del progresso organizzativo dei servitori di Geova, e quali ne sono stati i benefìci?

25 Chi è responsabile di questi miglioramenti? Sono dovuti alla capacità organizzativa o all’ingegno di qualche essere umano? No, poiché Geova disse: “Farò venire l’oro”. Tutto questo progresso è il risultato della guida di Geova. Sottomettendosi alla sua guida e facendo aggiustamenti, i suoi servitori hanno dei benefìci. Fra loro regna la pace, e l’amore per la giustizia li spinge a servirlo.

26. Quale segno distintivo dei veri cristiani notano anche gli oppositori?

26 La pace di Dio trasforma le persone. Geova promette: “Non si udrà più la violenza nel tuo paese, la spoliazione o l’abbattimento entro le tue linee di confine. E certamente chiamerai le tue proprie mura Salvezza e le tue porte Lode”. (Isaia 60:18) È vero! Perfino gli oppositori ammettono che la pace è un segno distintivo dei veri cristiani. (Michea 4:3) Questa pace con Dio e fra gli stessi testimoni di Geova rende ogni luogo di adunanza cristiano un’oasi ristoratrice in un mondo violento. (1 Pietro 2:17) Fa pregustare la pace che esisterà quando tutti gli abitanti della terra saranno “persone ammaestrate da Geova”. — Isaia 11:9; 54:13.

La gloriosa luce dell’approvazione divina

27. Quale luce risplende di continuo sulla “donna” di Geova?

27 Geova descrive l’intensità della luce che rifulge su Gerusalemme dicendo: “Per te il sole non mostrerà più d’essere luce di giorno, e per fulgore la luna stessa non ti darà più luce. E Geova deve divenire per te una luce di durata indefinita, e il tuo Dio la tua bellezza. Il tuo sole non tramonterà più, né la tua luna decrescerà; poiché Geova stesso diverrà per te una luce di durata indefinita, e i giorni del tuo cordoglio saranno giunti a compimento”. (Isaia 60:19, 20) Geova continuerà a essere “una luce di durata indefinita” per la sua “donna”. Non “tramonterà” mai come il sole né “decrescerà” come la luna. * La luce della sua approvazione risplende di continuo sui cristiani unti, i rappresentanti umani della “donna” di Dio. Essi, insieme alla grande folla, godono di una luce spirituale talmente splendente che neanche le tenebre che regnano sulla scena politica o economica del mondo possono offuscarla. E confidano nel luminoso futuro che Geova ha in serbo per loro. — Romani 2:7; Rivelazione 21:3-5.

28. (a) Cosa viene promesso agli abitanti di Gerusalemme che ritornano? (b) Di cosa presero possesso i cristiani unti nel 1919? (c) Per quanto tempo i giusti possederanno il paese?

28 Riguardo agli abitanti di Gerusalemme, Geova prosegue dicendo: “In quanto al tuo popolo, saranno tutti giusti; a tempo indefinito avranno il possesso del paese, germoglio della mia piantagione, opera delle mie mani, perché io sia abbellito”. (Isaia 60:21) Quando tornò da Babilonia, l’Israele naturale prese “possesso del paese”. Ma in quel caso “a tempo indefinito” significò fino al I secolo E.V. quando gli eserciti di Roma distrussero Gerusalemme e la nazione ebraica. Nel 1919 il rimanente dei cristiani unti fu liberato dalla cattività spirituale e prese possesso di un paese spirituale. (Isaia 66:8) Questo paese, o sfera di attività, si distingue per una paradisiaca prosperità spirituale che non svanirà. A differenza dell’antico Israele, l’Israele spirituale come gruppo non si dimostrerà infedele. Inoltre la profezia di Isaia avrà anche un adempimento letterale quando la terra diventerà un vero e proprio paradiso caratterizzato da ‘abbondanza di pace’. Allora i giusti con la speranza terrena possederanno il paese per sempre. — Salmo 37:11, 29.

29, 30. In che modo “il piccolo” è diventato “mille”?

29 Alla fine del capitolo 60 di Isaia troviamo una promessa solenne, che Geova garantisce con il suo nome: “Il piccolo stesso diverrà mille, e l’esiguo una nazione potente. Io stesso, Geova, l’affretterò al suo proprio tempo”. (Isaia 60:22) Quando ripresero l’attività nel 1919, gli unti che erano stati dispersi erano “il piccolo”. * Ma il loro numero si moltiplicò via via che venivano introdotti i restanti israeliti spirituali. E l’aumento diventò fenomenale quando iniziò il radunamento della grande folla.

30 In poco tempo la pace e la giustizia che esistevano fra il popolo di Dio attrassero tante persone sincere che “il piccolo” diventò letteralmente “una nazione potente”, più popolosa di parecchi stati sovrani del mondo. È chiaro che Geova, tramite Gesù Cristo, ha diretto l’opera del Regno e l’ha affrettata. Com’è emozionante vedere l’espansione mondiale della vera adorazione e prendervi parte! È bello sapere che questo aumento glorifica Geova, che profetizzò queste cose tanto tempo fa.

[Note in calce]

^ par. 12 Tarsis si trovava probabilmente nell’attuale Spagna. Tuttavia, secondo alcune opere di consultazione, l’espressione “navi di Tarsis” si riferisce al tipo di navi — “imbarcazioni da lungo corso con un albero alto” — “in grado di fare rotta per Tarsis”, in altre parole, navi ritenute idonee per compiere lunghe traversate e raggiungere porti lontani. — 1 Re 22:48.

^ par. 13 Anche se prima del 1930 cristiani zelanti con la speranza terrena si erano uniti all’Israele di Dio, il loro numero cominciò ad aumentare notevolmente dopo quell’anno.

^ par. 24 All’epoca le congregazioni locali si chiamavano compagnie.

^ par. 27 L’apostolo Giovanni usa un linguaggio simile nel descrivere la “nuova Gerusalemme”, i 144.000 nella gloria celeste. (Rivelazione 3:12; 21:10, 22-26) Questo è appropriato perché la “nuova Gerusalemme” rappresenta tutti i componenti dell’Israele di Dio dopo che hanno ricevuto la ricompensa celeste, divenendo insieme a Gesù Cristo la parte principale della “donna” di Dio, “la Gerusalemme di sopra”. — Galati 4:26.

^ par. 29 Nel 1918 coloro che partecipavano all’opera di predicazione ogni mese non erano in media neanche 4.000.

[Domande per lo studio]

[Immagine a pagina 305]

La “donna” riceve il comando di ‘sorgere’

[Immagine alle pagine 312 e 313]

“Le navi di Tarsis” portano il loro carico di adoratori di Geova