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I Purana e l’induismo oggi

I Purana e l’induismo oggi

Capitolo 7

I Purana e l’induismo oggi

L’induismo odierno si basa sugli scritti noti come i Purana. A differenza dei Veda, questi promuovono l’uso di immagini, riti da svolgere nei templi e pellegrinaggi ai luoghi sacri. Mediante queste pratiche gli adoratori cercano di ottenere la benedizione di Dio per sottrarsi al ciclo della rinascita.

2 “I Purāṇa sono stati definiti ‘i Veda della gente comune’, perché espongono buona parte del materiale tradizionale e ortodosso sotto forma di miti e leggende, storie e simboli”, spiega una pubblicazione.1 Anche se i Purana non sono universalmente accettati dai brahmani ortodossi e dai riformatori, sono popolari presso gli indù comuni. Possono aiutarvi ad adorare Dio secondo verità? Vediamo cosa insegnano.

La creazione nei Purana

3 Condizionati dai concetti vedici, i compilatori del Vishnu Purana credevano che l’universo consistesse di sette piani superiori, con la terra in basso, e sette piani inferiori, abitati da esseri metà uomo e metà serpente.

4 Nel Bhagavata Purana si suppone che il sole e la luna ruotino intorno alla terra. Viene detto che la luna, a motivo della maggiore velocità, superi il sole nella sua orbita. La terra, che poggia su un cobra, è divisa in continenti separati da oceani d’acqua, vino e ghi. — Bhagavata Purana 5:16-22, 25.

La ricerca di Dio

5 I Purana, come i Veda e le Upanisad, continuano la ricerca del vero Dio. Pur adorando molte divinità, i saggi desiderano ardentemente sapere: “Quale divinità deve adorare il devoto che desidera la liberazione . . . ? Chi è il dio degli dèi?” Queste sono domande veramente importanti.

6 In risposta il Brahma Purana rileva che, anche se si adorano Brahma, Vishnu o Shiva, il vero Creatore è qualcun altro.2 A conferma di ciò, nel Bhagavata Purana Brahma afferma che sia lui che Shiva devono ancora comprendere la natura del Creatore. — Bhagavata Purana 2:6.

7 Senza una rivelazione da parte di Dio, però, i saggi non potevano conoscerLo. Di conseguenza alcuni devoti finirono per immaginare che fosse un essere umano, un animale o perfino metà uomo e metà bestia. Il Bhagavata Purana descrive Vishnu come un pesce “color oro, con un corno e un corpo lungo dieci milioni di yojana”.3 * Il Vayu Purana lo raffigura come un cinghiale scuro alto 6.400 chilometri.

8 I compilatori delle leggende puraniche immaginavano inoltre che gli dèi avessero debolezze umane. Il Brahmavai Purana afferma che i saggi non adorano Brahma perché fu maledetto per aver commesso un grave errore.4 * Altri Purana, è stato detto, descrivono Shiva come “un cattivo capofamiglia [che] lasciava morire di fame i suoi, mentre lui stesso si dava all’oppio e ad altre droghe”.5

9 Turbato dalle notizie circa le relazioni di una divinità con le lattaie locali, nel Bhagavata Purana un re chiede: ‘Come può il signore divino, nato per sostenere la virtù e reprimere il vizio, praticare l’opposto, cioè la corruzione delle mogli altrui?’7 A ciò il saggio risponde che se gli esseri superiori si allontanano dalla virtù, questo non può essere considerato peccato, come non si può incolpare il fuoco se consuma cose impure.8

Pratiche religiose

10 Il culto puranico si incentra in templi o santuari progettati in modo particolare. La loro pianta segue un mandala, che, secondo Swami Harshananda, “è uno schema geometrico con potenzialità occulte”.9 L’oggetto più sacro del tempio è lo yantra, una lamina d’oro con diagrammi occulti. Nel passato era usato dai seguaci del tantrismo che praticavano i riti fallici raffigurati sulle pareti dei grandi templi indù e giaini.

11 Gli idoli vengono immersi nell’acqua o nel latte dai devoti che sperano di ottenere ricchezza o buona salute. Poi, secondo il Brahmavai Purana, sulla fronte dei celebranti si applica il tilak per assicurare il potere magico dei riti.10 Si accendono lampade e si offrono fiori per scacciare gli spiriti malvagi, mentre si cantano mantra per lodare gli dèi o ricercare il loro favore.

12 Lo Skanda Purana fa risalire l’uso degli idoli a una maledizione invocata sugli dèi dalla dea Parvati per la loro intrusione nella sua privacy. Un’enciclopedia afferma: “Questo sembra spiegare la pratica [indù] di adorare blocchi di pietra come dèi, oltre che idoli scolpiti”.11

Cosa volete fare?

13 I Purana sono considerati Smriti dagli indù perché non sono scritti divinamente ispirati, ma hanno origine umana. Perciò se desideriamo ardentemente che Dio accetti l’adorazione che gli rendiamo e ci benedica, dobbiamo continuare la ricerca della Sruti. Quale assistenza ci possono dare i guru?

[Note in calce]

^ par. 7 Yojana: antica misura lineare che variava da 6 a 16 chilometri.

^ par. 8 “In tutta l’India, solo un tempio importante — a Pushkar nel Rajasthan — è dedicato a Brahma”.6 — India, 1986, Time-Life Books, pagina 38.

[Riquadro a pagina 17]

I Purana soddisfano queste norme?

Dovrebbero:

1. Magnificare Dio e rispondere alle domande che ci facciamo su di lui

2. Insegnare dottrine vere e norme morali giuste

3. Non contenere miti

4. Essere liberi da demonismo

5. Offrire la soluzione dei nostri problemi e avere un effetto benefico sulla nostra vita

[Immagine a pagina 16]

I riti celebrati nei templi e le feste religiose indù si basano sui Purana