Città isolate
Città appartenenti a una determinata popolazione o tribù ma interamente circondate dal territorio di un’altra tribù; dette anche enclavi. Alcuni esempi moderni di enclavi sono Campione d’Italia in territorio svizzero e la sede extraterritoriale delle Nazioni Unite nella città di New York. Una parte dell’antica Gerusalemme costituì per quattro secoli un’enclave gebusea in territorio israelita finché Davide infine non la conquistò. — Gsè 15:63; Gdc 1:21; 19:11, 12; 2Sa 5:6-9.
Quando la Terra Promessa fu suddivisa fra le dodici tribù, alcune città appartenenti a una tribù vennero a trovarsi entro il territorio di un’altra tribù. Secondo Giosuè 16:9, “i figli di Efraim ebbero città isolate [o “enclavi”] in mezzo all’eredità dei figli di Manasse” (NM, nt.), cioè “città riservate agli Efraimiti in mezzo al possesso dei figli di Manasse”. (Mar; vedi anche Gsè 17:8, 9). Alcuni dei figli di Manasse risiedevano in città situate all’interno dei confini di Issacar e Aser. — Gsè 17:11; 1Cr 7:29.
L’eredità di Simeone consisteva di città situate entro il territorio di Giuda, “perché la porzione dei figli di Giuda risultò troppo grande per loro”. (Gsè 19:1-9; CARTINE, vol. 1, pp. 744, 947) Le 48 città amministrate dai leviti, incluse le 6 città di rifugio, erano tutte enclavi nel territorio di altre tribù. (Gsè 21:3-41) Così si adempì la profezia pronunciata in punto di morte da Giacobbe riguardo a Simeone e Levi, in quanto ‘ebbero una parte in Giacobbe, ma furono dispersi in Israele’. — Ge 49:7.