‘Babilonia la Grande è caduta!’
Capitolo 30
‘Babilonia la Grande è caduta!’
1. Cosa annuncia il secondo angelo, e chi è Babilonia la Grande?
È L’ORA del giudizio di Dio! Ascoltate dunque il messaggio divino: “E un altro, un secondo angelo, seguì, dicendo: ‘È caduta! È caduta Babilonia la Grande, che ha fatto bere a tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione!’” (Rivelazione 14:8) Per la prima volta, ma non per l’ultima, Rivelazione richiama l’attenzione su Babilonia la Grande. In seguito, nel capitolo 17, essa è descritta come una lussuriosa meretrice. Di chi si tratta? Come vedremo, essa è un impero mondiale di natura religiosa, una contraffazione che Satana usa per combattere contro il seme della donna di Dio. (Rivelazione 12:17) Babilonia la Grande è l’intero impero mondiale della falsa religione. Include tutte le religioni che perpetuano le dottrine e le pratiche religiose dell’antica Babilonia e che manifestano il suo spirito.
2. (a) Come fu che la religione babilonica si diffuse in ogni parte della terra? (b) Qual è la parte più notevole di Babilonia la Grande, e quando emerse come potente organizzazione?
2 Fu a Babilonia, più di 4.000 anni fa, che Geova confuse le lingue dei mancati costruttori della Torre di Babele. I vari gruppi linguistici furono dispersi fino alle estremità della terra e portarono con sé le credenze e le pratiche apostate che sono tuttora alla base della maggioranza delle religioni. (Genesi 11:1-9) Babilonia la Grande è la componente religiosa dell’organizzazione di Satana. (Confronta Giovanni 8:43-47). La sua parte più notevole è oggi l’apostata cristianità, che emerse nel IV secolo dopo Cristo come potente organizzazione illegale, con credi e formalismi attinti non dalla Bibbia, ma in gran parte dalla religione babilonica. — 2 Tessalonicesi 2:3-12.
3. Perché si può dire che Babilonia la Grande è caduta?
3 Forse chiederete: ‘Dato che la religione esercita ancora una grande influenza sulla terra, perché l’angelo annuncia che Babilonia la Grande è caduta?’ Ebbene, cosa avvenne dopo la caduta dell’antica Babilonia nel 539 a.E.V.? Israele fu liberato affinché tornasse in patria e vi ripristinasse la vera adorazione. Così il ritorno nel 1919 dell’Israele spirituale a una radiosa prosperità spirituale, tuttora in espansione, costituisce una prova che in quell’anno Babilonia la Grande cadde. Essa non ha più il potere di trattenere il popolo di Dio. Per di più incontra serie difficoltà nel suo stesso seno. Dal 1919 la sua corruzione, la sua disonestà e la sua immoralità sono state ampiamente smascherate. Nella maggior parte dell’Europa sono pochi quelli che vanno ancora in chiesa, e in alcuni paesi socialisti la religione è considerata “l’oppio del popolo”. Svergognata agli occhi di tutti quelli che amano la verace Parola di Dio, Babilonia la Grande si trova ora, per così dire, nel braccio della morte in attesa dell’esecuzione del giusto giudizio di Geova contro di lei.
L’umiliante caduta di Babilonia
4-6. Com’è che ‘Babilonia la Grande ha fatto bere a tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione’?
4 Esaminiamo più da vicino le circostanze relative all’umiliante caduta di Babilonia la Grande. Qui l’angelo ci dice che “Babilonia la Grande . . . ha fatto bere a tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione”. Cosa Geremia 25:15, 16) Nel VI e nel VII secolo a.E.V. Geova si servì dell’antica Babilonia per far bere un simbolico calice di tribolazione a molte nazioni, incluso l’apostata regno di Giuda, così che persino il Suo stesso popolo fu portato in esilio. Poi, a sua volta, Babilonia cadde, perché il suo re si era esaltato contro Geova, “il Signore dei cieli”. — Daniele 5:23.
significa questo? Ha relazione con una vittoria. Per esempio, Geova disse a Geremia: “Prendi dalla mia mano questo calice del vino del furore, e lo devi far bere a tutte le nazioni alle quali ti manderò. E devono bere e scuotersi da una parte all’altra e agire come uomini folli a causa della spada che mando fra loro”. (5 Anche Babilonia la Grande ha ottenuto delle vittorie, la maggior parte delle quali però di natura più insidiosa. ‘Ha fatto bere tutte le nazioni’ usando le astuzie di una prostituta, commettendo fornicazione religiosa con loro. Ha adescato governanti politici inducendoli a stringere con lei alleanze e rapporti amichevoli. Mediante lusinghe religiose ha tramato per opprimere altri in senso politico, commerciale ed economico. Ha fomentato persecuzioni, guerre e crociate religiose, come pure conflitti fra nazioni per ragioni puramente politiche e commerciali. E ha santificato queste guerre attribuendole alla volontà di Dio.
6 L’ingerenza della religione nelle guerre e nella politica del XX secolo è cosa risaputa — ad esempio nel Giappone scintoista, nell’India induista, nel Vietnam buddista, in paesi “cristiani” come l’Irlanda del Nord e l’America Latina, e in altri — per non parlare del ruolo avuto nelle due guerre mondiali dai cappellani militari, che esortavano i giovani di entrambe le parti belligeranti a scannarsi a vicenda. Un classico esempio degli amoreggiamenti di Babilonia la Grande è il ruolo che ebbe nella guerra civile spagnola (1936-39), in cui persero la vita almeno 600.000 persone. Quel bagno di sangue fu provocato da sostenitori del clero cattolico e dai loro alleati, in parte perché le ricchezze e la posizione della chiesa erano
minacciate dal legittimo governo della Spagna.7. Chi è stato il principale bersaglio di Babilonia la Grande, e quali sistemi ha essa usato contro questo bersaglio?
7 Dato che Babilonia la Grande è la componente religiosa del seme di Satana, il suo principale bersaglio è sempre stato la “donna” di Geova, la “Gerusalemme di sopra”. Nel I secolo la congregazione dei cristiani unti fu chiaramente identificata come seme della donna. (Genesi 3:15; Galati 3:29; 4:26) Babilonia la Grande fece di tutto per sopraffare quella casta congregazione seducendola affinché commettesse fornicazione religiosa. Gli apostoli Paolo e Pietro avvertirono che molti sarebbero venuti meno e che ne sarebbe derivata una grande apostasia. (Atti 20:29, 30; 2 Pietro 2:1-3) I messaggi indirizzati da Gesù alle sette congregazioni indicavano che, verso la fine della vita di Giovanni, Babilonia la Grande cominciava ad avere un certo successo nei suoi tentativi di corrompere. (Rivelazione 2:6, 14, 15, 20-23) Ma Gesù aveva già indicato fino a che punto le sarebbe stato permesso di arrivare.
Il grano e le zizzanie
8, 9. (a) Cosa indicava la parabola di Gesù del grano e delle zizzanie? (b) Cosa accadde “mentre gli uomini dormivano”?
8 Nella sua parabola del grano e delle zizzanie, Gesù parlò di un uomo che seminò seme eccellente in un campo. Ma “mentre gli uomini dormivano”, venne un nemico e vi seminò sopra le zizzanie. Così il grano finì per essere nascosto dalle zizzanie. Gesù spiegò la parabola dicendo: “Il seminatore del seme eccellente è il Figlio dell’uomo; il campo è il mondo; in quanto al seme eccellente, questi sono i figli del regno; ma le zizzanie sono i figli del malvagio, e il nemico che le seminò è il Diavolo”. Mostrò poi che al grano e alle zizzanie sarebbe stato permesso di crescere insieme fino al “termine del sistema di cose”, quando gli angeli avrebbero ‘raccolto fuori’ le simboliche zizzanie. — Matteo 13:24-30, 36-43.
Atti 20:31) Ben presto le zizzanie divennero molto più numerose del grano e lo sottrassero alla vista. Per vari secoli sembrò come se il seme della donna fosse completamente scomparso sotto le voluminose vesti di Babilonia la Grande.
9 Ciò contro cui Gesù e gli apostoli Paolo e Pietro avevano messo in guardia accadde. “Mentre gli uomini dormivano”, cioè dopo che gli apostoli si erano addormentati nella morte o quando i sorveglianti cristiani erano divenuti sonnacchiosi nel custodire il gregge di Dio, l’apostasia babilonica fiorì proprio all’interno della congregazione. (10. Cosa ebbe luogo verso gli anni ’70 del XIX secolo, e quale fu la reazione di Babilonia la Grande a questo riguardo?
10 Verso gli anni ’70 del XIX secolo cristiani unti cominciarono a fare decisi sforzi per dissociarsi dalle pratiche immorali di Babilonia la Grande. Abbandonarono false dottrine che la cristianità aveva assimilato dal paganesimo e usarono intrepidamente la Bibbia per predicare che nel 1914 sarebbero finiti i tempi dei Gentili. Il principale strumento di Babilonia la Grande, il clero della cristianità, si oppose a questi tentativi di ripristinare la vera adorazione. Durante la prima guerra mondiale approfittò dell’isterismo bellico per cercare di annientare quel piccolo gruppo di cristiani fedeli. Nel 1918, quando le loro attività erano state quasi del tutto fermate, sembrò che Babilonia la Grande fosse riuscita nel suo intento riportando la meglio su di loro.
11. Quale fu un risultato della caduta dell’antica Babilonia?
11 Come abbiamo già detto, nel 539 a.E.V. l’orgogliosa città di Babilonia subì una caduta disastrosa dalla sua posizione di potere. Allora si udì il grido: “È caduta! Babilonia è caduta!” La grande sede di quell’impero mondiale era caduta davanti agli eserciti della Media-Persia guidati da Ciro il Grande. Quantunque la città in sé sopravvivesse alla conquista, la sua caduta dalla posizione di potere fu reale, e un risultato d’essa fu che i suoi prigionieri ebrei vennero liberati. Tornarono a Gerusalemme per ristabilirvi la pura adorazione. — Isaia 21:9; 2 Cronache 36:22, 23; Geremia 51:7, 8.
12. (a) Nel nostro tempo, in che senso si può dire che Babilonia la Grande è caduta? (b) Cosa dimostra che Geova ha completamente rigettato la cristianità?
12 Anche nel nostro tempo si è udito il grido che Babilonia la Grande è caduta! Il temporaneo successo riportato nel 1918 dalla cristianità babilonica fu nettamente capovolto nel 1919, quando il rimanente degli unti, la classe di Giovanni, fu ristabilito mediante una risurrezione spirituale. Babilonia la Grande era caduta per quanto concerneva il tenere in qualsiasi modo prigioniero il popolo di Dio. Come locuste, gli unti fratelli di Cristo uscirono a sciami dall’abisso, pronti per entrare in azione. (Rivelazione 9:1-3; 11:11, 12) Essi erano il moderno “schiavo fedele e discreto”, e il Signore li costituì sopra tutti i suoi averi sulla terra. (Matteo 24:45-47) Il fatto che venissero così impiegati dimostrò che Geova aveva completamente rigettato la cristianità nonostante la sua pretesa di rappresentarlo sulla terra. La pura adorazione fu ripristinata e si aprì la strada per portare a termine il suggellamento del rimanente dei 144.000, i rimanenti del seme della donna, la millenaria nemica di Babilonia la Grande. Tutto ciò costituì una schiacciante sconfitta per quell’organizzazione religiosa satanica.
La perseveranza dei santi
13. (a) Cosa annuncia il terzo angelo? (b) Quale giudizio esprime Geova nei confronti di quelli che ricevono il marchio della bestia selvaggia?
13 A questo punto parla il terzo angelo. Ascoltate! “E un altro angelo, un terzo, li seguì, dicendo ad alta voce: ‘Se qualcuno adora la bestia selvaggia e la sua immagine, e riceve il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano, berrà anche lui del vino dell’ira di Dio che è versato non diluito nel calice della sua ira’”. (Rivelazione 14:9, 10a) In Rivelazione 13:16, 17 veniva rivelato che durante il giorno del Signore coloro che non avrebbero adorato l’immagine della bestia selvaggia avrebbero sofferto, o sarebbero stati addirittura uccisi. Ora apprendiamo che Geova ha deciso di portare in giudizio quelli che ‘hanno il marchio, il nome della bestia selvaggia o il numero del suo nome’. Essi saranno costretti a bere un amaro ‘calice dell’ira’ del furore di Geova. Che significherà questo per loro? Nel 607 a.E.V., quando Geova costrinse Gerusalemme a bere “il suo calice di furore”, la città subì “spoliazione e abbattimento, e fame e spada” per mano dei babilonesi. (Isaia 51:17, 19) Similmente quando quelli che idoleggiano potenze politiche della terra e la loro immagine, le Nazioni Unite, berranno il calice dell’ira di Geova, una calamità si abbatterà su di loro. (Geremia 25:17, 32, 33) Saranno completamente distrutti.
14. Anche prima di essere distrutti, cosa devono subire quelli che adorano la bestia selvaggia e la sua immagine, e che descrizione ne fa Giovanni?
14 Ma prima ancora che questo avvenga, quelli che hanno il marchio della bestia devono subire i tormentosi effetti della disapprovazione di Geova. Parlando di chi adora la bestia selvaggia e la sua immagine, l’angelo dice a Giovanni: “E sarà tormentato con fuoco e zolfo dinanzi ai santi angeli e dinanzi all’Agnello. E il fumo del loro tormento ascende per i secoli dei secoli, e non hanno riposo né giorno né notte, quelli che adorano la bestia selvaggia e la sua immagine, e chiunque riceve il marchio del suo nome”. — Rivelazione 14:10b, 11.
15, 16. Qual è il significato delle parole “fuoco e zolfo” in Rivelazione 14:10?
15 Secondo alcuni l’uso dell’espressione “fuoco e zolfo” sarebbe una prova dell’esistenza dell’inferno di fuoco. Ma uno sguardo a una profezia analoga mostra qual è il vero significato di queste parole nel loro contesto. Ai giorni di Isaia, Geova avvertì la nazione di Edom che sarebbe stata punita per la sua inimicizia nei confronti di Israele. Egli disse: “I suoi torrenti si devono cambiare in pece, e la sua polvere in zolfo; e il suo paese deve divenire come pece ardente. Di notte e di giorno non sarà estinta; a tempo indefinito il suo fumo continuerà ad ascendere. Di generazione in generazione sarà inaridita; per i secoli dei secoli nessuno l’attraverserà”. — Isaia 34:9, 10.
16 Edom fu forse scagliata in qualche mitico inferno di fuoco per bruciarvi in eterno? Ovviamente no. Piuttosto, la nazione scomparve del tutto dalla scena mondiale come se fosse stata interamente consumata da fuoco e zolfo. Il risultato finale della punizione non fu il tormento eterno, bensì “vuoto . . . vacuo . . . un nulla”. (Isaia 34:11, 12) Il fumo che ‘ascende a tempo indefinito’ lo illustra vividamente. Quando una casa viene distrutta da un incendio, il fumo continua per qualche tempo ad ascendere dalla cenere dopo che le fiamme si sono estinte, fornendo agli astanti la prova che c’è stato un incendio distruttivo. Il popolo di Dio ricorda ancora oggi la lezione implicita nella distruzione di Edom. Sotto questo aspetto ‘il fumo del suo incendio’ sta ancora ascendendo in senso simbolico.
17, 18. (a) Che fine faranno quelli che ricevono il marchio della bestia selvaggia? (b) In che modo quelli che adorano la bestia selvaggia vengono tormentati? (c) In che senso “il fumo del loro tormento ascende per i secoli dei secoli”?
17 Anche quelli che hanno il marchio della bestia selvaggia saranno completamente distrutti, come col fuoco. Come rivela in seguito la profezia, i loro cadaveri saranno lasciati insepolti per essere mangiati da animali e uccelli. (Rivelazione 19:17, 18) È quindi chiaro che non vengono letteralmente torturati per sempre! In che senso vengono ‘tormentati con fuoco e zolfo’? Nel senso che la proclamazione della verità li smaschera e li avverte dell’imminente giudizio di Dio. Perciò essi diffamano i servitori di Dio e, dov’è possibile, persuadono abilmente la politica bestia selvaggia a perseguitare i testimoni di Geova e addirittura ad ucciderli. Alla fine questi oppositori saranno distrutti come con fuoco e zolfo. Allora ‘il fumo del loro tormento ascenderà per i secoli dei secoli’, in quanto il giudizio di Dio contro di loro servirà da pietra di paragone, se mai qualcuno sfidasse di nuovo la legittimità della sovranità di Geova. Quella contesa sarà stata risolta per tutta l’eternità.
18 Chi porta oggi questo tormentoso messaggio? Ricorderete che le simboliche locuste hanno autorità di tormentare gli uomini che non hanno il suggello di Dio sulla loro fronte. (Rivelazione 9:5) Evidentemente i tormentatori sono loro, sotto la guida angelica. La persistenza delle simboliche locuste è tale che “non hanno riposo né giorno né notte, quelli che adorano la bestia selvaggia e la sua immagine, e chiunque riceve il marchio del suo nome”. E infine, dopo la loro distruzione, l’eclatante prova di quella rivendicazione della sovranità di Geova — “il fumo del loro tormento” — ascenderà per i secoli dei secoli. Possa la classe di Giovanni perseverare fino a che quella rivendicazione non sia completa! L’angelo conclude dicendo: “Qui sta la perseveranza dei santi, quelli che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù”. — Rivelazione 14:12.
19. Perché i santi hanno bisogno di perseveranza, e da quali parole di Giovanni vengono rafforzati?
19 Sì, la “perseveranza dei santi” sta nel fatto che adorano Geova con esclusiva devozione tramite Gesù Cristo. Il loro messaggio non è popolare. Li fa essere oggetto di opposizione, persecuzione, addirittura martirio. Ma essi vengono rafforzati da ciò che Giovanni successivamente riferisce: “E udii una voce dal cielo dire: ‘Scrivi: Felici i morti che da ora in poi muoiono unitamente al Signore. Sì, dice lo spirito, si riposino dalle loro fatiche, poiché le cose che fecero vanno direttamente con loro’”. — Rivelazione 14:13.
20. (a) In che modo la promessa riferita da Giovanni è in armonia con la profezia di Paolo riguardante la presenza di Gesù? (b) Quale speciale privilegio viene promesso agli unti che muoiono dopo l’espulsione di Satana dal cielo?
20 Questa promessa è in piena armonia con la profezia di Paolo riguardante la presenza di Gesù: “Quelli che sono morti unitamente a Cristo sorgeranno per primi. In seguito noi viventi che sopravvivremo [gli unti in vita nel giorno del Signore] saremo rapiti, insieme con loro, nelle nubi per incontrare il Signore nell’aria”. (1 Tessalonicesi 4:15-17) Dopo l’espulsione di Satana dal cielo, quelli morti unitamente a Cristo sorsero per primi. (Confronta Rivelazione 6:9-11). In seguito, agli unti che muoiono durante il giorno del Signore è promesso uno speciale privilegio. La loro risurrezione alla vita spirituale in cielo è istantanea, “in un batter d’occhio”. (1 Corinti 15:52) Che meraviglia! E le loro giuste opere continuano ininterrotte nel reame celeste.
La messe della terra
21. Cosa dice Giovanni della “messe della terra”?
21 Anche altri devono trarre beneficio da questo giorno di giudizio, come aggiunge Giovanni: “E vidi, ed ecco, una nube bianca, e seduto sulla nube uno simile a un figlio dell’uomo, con una corona d’oro sulla testa e una falce affilata in mano. E un altro angelo [il quarto] uscì dal santuario del tempio, gridando ad alta voce a colui che sedeva sulla nube: ‘Metti dentro la tua falce e mieti, perché è venuta l’ora di mietere, poiché la messe della terra è completamente matura’. E colui che sedeva sulla nube mise la sua falce sulla terra, e la terra fu mietuta”. — Rivelazione 14:14-16.
22. (a) Chi è colui che porta una corona d’oro ed è seduto su una nube bianca? (b) Quand’è che la raccolta raggiunge il culmine, e come?
22 Non ci sono dubbi sull’identità di colui che siede sulla nube bianca. Seduto su una nube bianca, simile a un figlio dell’uomo e con una corona d’oro, questi è chiaramente Gesù, il Re messianico che fu visto in visione anche da Daniele. (Daniele 7:13, 14; Marco 14:61, 62) Ma di quale messe parla qui la profezia? Quand’era sulla terra, Gesù paragonò l’opera di fare discepoli alla mietitura del campo mondiale dell’umanità. (Matteo 9:37, 38; Giovanni 4:35, 36) Questa mietitura o raccolta raggiunge il culmine nel giorno del Signore, quando Gesù è incoronato Re ed esegue il giudizio per conto del Padre suo. Così il tempo in cui egli domina, a partire dal 1914, è anche il gioioso tempo in cui raccogliere la messe. — Confronta Deuteronomio 16:13-15.
23. (a) Da chi viene l’ordine di cominciare a mietere? (b) Quale raccolta ha avuto luogo dal 1919 a ora?
23 Pur essendo Re e Giudice, Gesù attende l’ordine da Geova, il suo Dio, prima di cominciare a mietere. Quest’ordine giunge dal “santuario del tempio” mediante un angelo. Immediatamente Gesù ubbidisce. Dapprima, a cominciare dal 1919, fa completare dai suoi angeli la mietitura dei 144.000. (Matteo 13:39, 43; Giovanni 15:1, 5, 16). Successivamente ha luogo il radunamento della grande folla di altre pecore. (Giovanni 10:16; Rivelazione 7:9) La storia mostra che fra il 1931 e il 1935 cominciò a manifestarsi un buon numero di queste altre pecore. Nel 1935 Geova fece sì che la classe di Giovanni comprendesse la vera identità della grande folla di Rivelazione 7:9-17. Da allora in poi fu data grande enfasi al radunamento di questa folla. Nel 2005 il suo numero superava i sei milioni di persone, e continua a crescere. Senz’altro colui che è simile a un figlio dell’uomo ha raccolto una messe abbondante e gioiosa durante questo tempo della fine. — Confronta Esodo 23:16; 34:22.
Calcata la vite della terra
24. Cos’ha in mano il quinto angelo, e cosa grida il sesto?
24 Completata la raccolta della salvezza, è tempo di procedere a un altro tipo di raccolta. Giovanni riferisce: “E un altro angelo ancora [il quinto] uscì dal santuario del tempio che è nel cielo, avendo anche lui una falce affilata. E un altro angelo ancora [il sesto] uscì dall’altare e aveva autorità sul fuoco. E chiamò ad alta voce colui che aveva la falce affilata, dicendo: ‘Metti dentro la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vite della terra, perché la sua uva è divenuta matura’”. (Rivelazione 14:17, 18) Alle schiere angeliche è davvero affidata durante il giorno del Signore una grande opera di raccolta, dovendo separare i buoni dai cattivi!
25. (a) Cosa indica il fatto che il quinto angelo esca dal santuario del tempio? (b) Perché è appropriato che il comando di cominciare la vendemmia venga da un angelo ‘uscito dall’altare’?
25 Il quinto angelo viene dalla presenza di Geova nel santuario del tempio; perciò anche questa raccolta finale ha luogo per volontà di Geova. L’ordine di iniziare la sua opera viene comunicato a questo angelo con un messaggio trasmesso mediante un altro angelo, ‘uscito dall’altare’. Questo fatto è molto significativo, dato che le fedeli anime sotto l’altare avevano chiesto: “Fino a quando, Sovrano Signore santo e verace, ti tratterrai dal giudicare e dal vendicare il nostro sangue su quelli che dimorano sulla terra?” (Rivelazione 6:9, 10) Con la vendemmia della vite della terra questo grido di vendetta sarà esaudito.
26. Cos’è la “vite della terra”?
26 Ma cos’è la “vite della terra”? Nelle Scritture Ebraiche la nazione giudaica era chiamata la vite di Geova. (Isaia 5:7; Geremia 2:21) Similmente Gesù Cristo e quelli che presteranno servizio con lui nel Regno di Dio sono paragonati a una vite. (Giovanni 15:1-8) In questo contesto la caratteristica basilare della vite è il fatto che porta frutto, e la vera vite cristiana ha prodotto frutto in abbondanza alla lode di Geova. (Matteo 21:43) Perciò la “vite della terra” dev’essere non questa vera vite, ma l’imitazione che Satana ne ha fatto, il suo corrotto sistema visibile di governo sul genere umano, con i suoi vari “grappoli” di frutti demonici prodotti nel corso dei secoli. Babilonia la Grande, di cui l’apostata cristianità è una parte così preminente, ha esercitato una grande influenza su questa vite velenosa. — Confronta Deuteronomio 32:32-35.
27. (a) Cosa accade quando l’angelo con la falce vendemmia la vite della terra? (b) Quali profezie delle Scritture Ebraiche indicano le proporzioni di questa vendemmia?
27 Il giudizio dev’essere eseguito! “E l’angelo mise la sua falce nella terra e vendemmiò la vite della terra, e la scagliò nel grande strettoio dell’ira di Dio. E lo strettoio fu calcato fuori della città, e dallo strettoio uscì sangue fino ai freni dei cavalli, per una Rivelazione 14:19, 20) L’indignazione di Geova contro questa vite fu preannunciata molto tempo fa. (Sofonia 3:8) Una profezia del libro di Isaia non lascia dubbi sul fatto che intere nazioni saranno distrutte quando verrà calcato lo strettoio. (Isaia 63:3-6) Anche Gioele profetizzò che “folle” enormi, nazioni intere, sarebbero state calpestate a loro distruzione nello “strettoio”, nel “bassopiano della decisione”. (Gioele 3:12-14) Davvero una vendemmia straordinaria, che non si ripeterà mai più! Secondo la visione di Giovanni, non solo vengono vendemmiati i grappoli, ma l’intera vite simbolica è recisa e scagliata nello strettoio per essere calpestata. Così la vite della terra sarà eliminata e non rinascerà mai più.
distanza di milleseicento stadi”. (28. Chi esegue la pigiatura della vite della terra, e cosa significa che lo strettoio venga “calcato fuori della città”?
28 Nella visione la pigiatura è eseguita da cavalli, in quanto il sangue che esce dalla vite raggiunge i “freni dei cavalli”. Dato che la parola “cavalli” ha di solito attinenza con operazioni belliche, deve trattarsi di un tempo di guerra. Gli eserciti del cielo guidati da Gesù nella guerra finale contro il sistema di cose di Satana vengono visti calcare lo “strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente”. (Rivelazione 19:11-16) Chiaramente sono loro quelli che eseguono la pigiatura della vite della terra. Lo strettoio è “calcato fuori della città”, cioè fuori della Sion celeste. In realtà è appropriato che la vite della terra venga calcata sulla terra. Ma sarà anche ‘calcata fuori della città’ nel senso che nessun danno ne deriverà ai rimanenti del seme della donna, che rappresentano sulla terra la Sion celeste. Questi, insieme alla grande folla, saranno nascosti al sicuro all’interno della disposizione organizzativa di Geova sulla terra. — Isaia 26:20, 21.
29. Quanto è profondo il fiume di sangue che scorre dallo strettoio, che distanza raggiunge e cosa indica tutto questo?
29 Questa drammatica visione trova corrispondenza nello stritolamento dei regni della terra per opera della pietra del Regno menzionata in Daniele 2:34, 44. Ci sarà uno sterminio. Il fiume di sangue che scorre dallo strettoio è molto profondo, in quanto arriva sino ai freni dei cavalli, e si estende per una distanza enorme: 1.600 stadi. * Questo numero, che si ottiene moltiplicando il quadrato di quattro per il quadrato di dieci (4 × 4 × 10 × 10), sottolinea enfaticamente che i segni della distruzione saranno evidenti in tutta la terra. (Isaia 66:15, 16) La distruzione sarà completa e irreversibile. Mai più, sì, mai più, la satanica vite della terra rimetterà radice! — Salmo 83:17, 18.
30. Quali sono i frutti della vite di Satana, e quale dovrebbe essere la nostra determinazione?
Deuteronomio 29:18; 32:5; Isaia 42:5, 8) Che privilegio essere attivamente associati alla classe di Giovanni nella raccolta dei buoni frutti che Gesù sta portando alla lode di Geova! (Luca 10:2) Vorremo essere determinati a non lasciarci mai contaminare dalla vite di questo mondo, evitando così di essere calpestati insieme alla vite della terra quando sarà eseguito l’avverso giudizio di Geova.
30 Per noi che siamo inoltrati nel tempo della fine, la visione di queste due raccolte è molto significativa. Non abbiamo che da guardarci intorno per vedere i frutti della vite di Satana. Aborti e altri tipi di assassinio; omosessualità, adulterio e altre forme di immoralità; disonestà e mancanza di affezione naturale: tutto ciò rende questo mondo spregevole agli occhi di Geova. La vite di Satana produce “frutto di pianta velenosa e assenzio”. La sua condotta rovinosa e idolatra disonora il grande Creatore dell’umanità. ([Nota in calce]
^ par. 29 1.600 stadi sono quasi 300 chilometri. — Rivelazione 14:20, Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, nota in calce.
[Domande per lo studio]
[Riquadro a pagina 208]
‘Il vino della sua fornicazione’
Una parte notevole di Babilonia la Grande è la Chiesa Cattolica Romana. Questa chiesa, governata dal papa di Roma, sostiene che i papi siano tutti successori dell’apostolo Pietro. Ecco alcuni fatti noti sul conto di questi presunti successori:
Formoso (891-96): “Nove mesi dopo la sua morte, il corpo di Formoso fu estratto dal sepolcro papale e portato in giudizio davanti al cosiddetto ‘concilio del cadavere’, presieduto da Stefano [il nuovo papa]. Il papa defunto fu accusato di ambizione smodata per l’ufficio di pontefice, e tutti i suoi atti vennero dichiarati nulli. . . . Il cadavere fu spogliato degli abiti pontificali; le dita della mano destra gli vennero amputate”. — New Catholic Encyclopedia, 1967, vol. XIII, p. 696.
Stefano VI (896-97): “Pochi mesi dopo [il processo al cadavere di Formoso] un’insurrezione popolare pose fine al pontificato di Stefano, che fu deposto, imprigionato e strangolato”. — New Catholic Encyclopedia, vol. XIII, p. 696.
Sergio III (904-11): “I suoi due immediati predecessori . . . erano stati strangolati in prigione. . . . A Roma egli godeva dell’appoggio della famiglia di Teofilatto, dalla cui figlia, Marozia, pare abbia avuto un figlio (il futuro papa Giovanni XI)”. — New Catholic Encyclopedia, vol. XIII, p. 112.
Stefano VII (928-31): “Negli ultimi anni del proprio pontificato, papa Giovanni X . . . era incorso nelle ire di Marozia, proclamatasi senatrice dei romani, ed era stato imprigionato e assassinato. Marozia conferì quindi il papato a Leone VI, che morì sei mesi e mezzo dopo. Gli succedette Stefano VII, probabilmente eletto grazie all’influenza di Marozia. . . . Durante i due anni del suo pontificato, fu succube di Marozia”. — New Catholic Encyclopedia, vol. XIII, p. 696.
Giovanni XI (931-35): “Alla morte di Stefano VII . . . , Marozia, della casa di Teofilatto, fece eleggere papa suo figlio Giovanni, un giovane poco più che ventenne. . . . Nel suo pontificato, Giovanni fu dominato dalla madre”. — New Catholic Encyclopedia, vol. VII, p. 1011.
Giovanni XII (955-64): “Non aveva neanche diciott’anni, e le testimonianze dell’epoca sono concordi sul suo disinteresse per le cose spirituali, la sua dedizione a piaceri triviali e la sua vita sfrenata e dissoluta”. — The Oxford Dictionary of Popes, di J. N. D. Kelly, Oxford University Press, 1986, p. 126.
Benedetto IX (1032-44; 1045; 1047-48): “È famoso per aver venduto la dignità pontificia al suo padrino e per averla rivoluta indietro due volte”. — The New Encyclopædia Britannica, Micropædia, 1987, vol. 2, p. 93.
Così, lungi dal seguire l’esempio di fedeltà di Pietro, questi e altri papi esercitarono un’influenza malefica. Lasciarono che la violenza e la fornicazione, sia spirituale che letterale, nonché un’influenza simile a quella di Izebel, corrompessero la chiesa da essi governata. (Giacomo 4:4) Nel 1917 il libro Il mistero compiuto (inglese), pubblicato dagli Studenti Biblici, denunciò apertamente e con dovizia di particolari molti di questi fatti. Questo fu uno dei modi in cui gli Studenti Biblici di quel tempo ‘colpirono la terra con ogni sorta di piaga’. — Rivelazione 11:6; 14:8; 17:1, 2, 5.
[Immagine a pagina 206]
Il Cristo intronizzato esegue il giudizio col sostegno degli angeli
[Immagine a pagina 207]
Dopo la caduta di Babilonia nel 539 a.E.V., i suoi prigionieri furono liberati