Vai direttamente al contenuto

Vai direttamente all’indice

Tenete saldo il nome di Gesù

Tenete saldo il nome di Gesù

Capitolo 9

Tenete saldo il nome di Gesù

PERGAMO

1. A quale congregazione fu inviato il successivo messaggio di Gesù, e in che specie di città vivevano quei cristiani?

PARTENDO da Smirne e percorrendo 80 chilometri in direzione nord lungo la strada costiera e quindi 24 chilometri verso l’interno lungo la valle del fiume Caico, si arriva a Pergamo, l’attuale Bergama. La città era famosa per il suo tempio di Zeus, o Giove. Nel XIX secolo gli archeologi trasportarono l’altare di quel tempio in Germania, dove, insieme a numerose statue e bassorilievi di divinità pagane, è ancora visibile nel Pergamon Museum di Berlino. Che messaggio il Signore Gesù avrebbe inviato a una congregazione circondata da tutta quell’idolatria?

2. In che modo Gesù dichiara la propria identità, e cosa significa il fatto che egli ha la ‘spada a due tagli’?

2 Gesù comincia col dichiarare la propria identità: “E all’angelo della congregazione che è a Pergamo scrivi: Queste son le cose che dice colui che ha la lunga spada affilata a due tagli”. (Rivelazione 2:12) Qui Gesù ripete la descrizione di sé fatta in Rivelazione 1:16. In qualità di Giudice e Giustiziere, egli annienterà i persecutori dei suoi discepoli. Che confortante rassicurazione! Riguardo al giudizio, comunque, anche quelli all’interno della congregazione devono essere avvertiti che Geova, agendo per mezzo di questo “messaggero del patto”, Gesù Cristo, ‘sarà un pronto testimone’ contro tutti quei sedicenti cristiani che praticano idolatria, immoralità, menzogna e disonestà e che trascurano i bisognosi. (Malachia 3:1, 5; Ebrei 13:1-3) I consigli e le riprensioni che Dio impartisce mediante Gesù devono essere presi a cuore!

3. Quale falsa adorazione era praticata a Pergamo, e perché si può dire che “il trono di Satana” era lì?

3 Gesù dice ora alla congregazione: “So dove dimori, cioè dov’è il trono di Satana”. (Rivelazione 2:13a) Sì, quei cristiani erano circondati dal culto satanico. Oltre al tempio di Zeus, c’era un santuario di Esculapio, dio della medicina. Pergamo era anche rinomata come centro del culto imperiale. La parola ebraica tradotta “Satana” significa “uno che fa (oppone) resistenza”, e il suo “trono” rappresenta il suo dominio sul mondo permesso da Dio per un periodo di tempo. (Giobbe 1:6, Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, nota in calce) La diffusione dell’idolatria a Pergamo indicava che il “trono” di Satana era ben radicato in quella città. Come doveva essere adirato Satana per il fatto che i cristiani del luogo non si inchinavano a lui partecipando al culto nazionalistico!

4. (a) Quale lode rivolge Gesù ai cristiani di Pergamo? (b) Cosa scrisse il legato romano Plinio all’imperatore Traiano a proposito del trattamento riservato ai cristiani? (c) Nonostante il pericolo, quale condotta seguivano i cristiani di Pergamo?

4 Sì, “il trono di Satana” era proprio lì a Pergamo. Eppure, prosegue Gesù, “continui a tenere saldo il mio nome, e non hai negato la tua fede in me neanche ai giorni di Antipa, mio testimone, il fedele, che fu ucciso al vostro lato, dove Satana dimora”. (Rivelazione 2:13b) Che lode incoraggiante! Senza dubbio il martirio di Antipa era stato la conseguenza del suo rifiuto di partecipare a pratiche demoniche e al culto dell’imperatore romano. Non molto tempo dopo che Giovanni ricevette questa profezia, Plinio il Giovane, legato personale dell’imperatore romano Traiano, scrisse a Traiano spiegandogli quale procedura seguiva con coloro che erano accusati di essere cristiani, procedura che l’imperatore approvò. Quelli che negavano di essere cristiani venivano rilasciati, dice Plinio, “se invocavano gli dèi secondo la formula che io avevo imposta, e se facevano sacrifici con incenso e vino dinnanzi alla immagine tua [o Traiano], . . . e inoltre maledicevano il Cristo”. (Carteggio con Traiano e Panegirico di Traiano, BUR, 1963, p. 82) Chiunque era riconosciuto come cristiano veniva giustiziato. Nonostante questo pericolo, i cristiani di Pergamo non avevano rinnegato la loro fede. ‘Tenevano saldo il nome di Gesù’, in quanto continuavano a onorare il suo alto incarico di Rivendicatore di Geova e di Giudice da Lui costituito. Lealmente seguivano le orme di Gesù come testimoni del Regno.

5. (a) Quale controparte moderna del culto dell’imperatore è stata fonte di dure prove per i cristiani nel nostro tempo? (b) Quale aiuto La Torre di Guardia ha provveduto ai cristiani?

5 In varie occasioni Gesù aveva rivelato che Satana domina l’attuale sistema malvagio, ma che, a motivo dell’integrità di Gesù, Satana non aveva presa su di lui. (Matteo 4:8-11; Giovanni 14:30) Nel nostro tempo nazioni potenti, in particolare il “re del nord” e il “re del sud”, sono state impegnate in una lotta per il dominio mondiale. (Daniele 11:40) Il fervore patriottico viene alimentato e il culto dell’imperatore ha una controparte moderna nell’ondata di nazionalismo che ha travolto la terra. Gli articoli sulla neutralità pubblicati nella Torre di Guardia del 1° novembre 1939 (inglese) e, di nuovo, nei numeri del 15 maggio 1980 e del 1° settembre 1986, hanno chiaramente esposto l’insegnamento biblico a questo riguardo, fornendo così un indirizzo a quei cristiani che desiderano camminare nel nome di Geova e vincere il mondo, come fece coraggiosamente Gesù. — Michea 4:1, 3, 5; Giovanni 16:33; 17:4, 6, 26; 18:36, 37; Atti 5:29.

6. Come Antipa, in che modo nei tempi moderni i testimoni di Geova hanno assunto un atteggiamento fermo?

6 C’era urgente bisogno di questi consigli. Di fronte all’irrazionale fervore patriottico, i testimoni di Geova, sia gli unti che i loro compagni, dovettero mantenersi saldi nella fede. Negli Stati Uniti centinaia di ragazzi e insegnanti furono espulsi dalle scuole per essersi rifiutati di salutare la bandiera, mentre in Germania i Testimoni erano spietatamente perseguitati perché non salutavano la svastica. Come già detto, al tempo di Hitler i nazisti uccisero migliaia di leali servitori di Geova perché si rifiutavano di prendere parte a tale idolatria nazionalistica. Negli anni ’30, all’apice del culto imperiale nel Giappone scintoista, due ministri pionieri piantarono numerosi semi del Regno a Taiwan, allora occupata dai giapponesi. Le autorità militari li misero in prigione, dove uno di loro morì per il brutale trattamento. In seguito l’altro fu rilasciato, solo per essere fucilato alla schiena: un moderno Antipa. Ancora oggi ci sono paesi dove il culto dei simboli nazionalistici è obbligatorio e lo stato esige esclusiva devozione. Molti giovani Testimoni sono stati imprigionati e non pochi sono stati messi a morte per il loro coraggioso atteggiamento di neutralità cristiana. Se sei un giovane e vai incontro a questi problemi, studia quotidianamente la Parola di Dio così da aver “fede per conservare in vita l’anima”, con la prospettiva della vita eterna. — Ebrei 10:39–11:1; Matteo 10:28-31.

7. Come hanno affrontato il problema del culto nazionalistico alcuni giovani in India, e con quale risultato?

7 Giovani studenti hanno dovuto affrontare problemi analoghi. Nel 1985, nello stato indiano del Kerala, tre ragazzi figli di testimoni di Geova si rifiutarono di cantare l’inno nazionale perché ciò avrebbe violato la loro fede basata sulla Bibbia. Mentre gli altri cantavano, loro stavano rispettosamente in piedi, ma nonostante ciò furono espulsi dalla scuola. Il padre si appellò contro questo provvedimento portando la questione fino alla Corte Suprema dell’India, dove i due giudici emanarono una sentenza favorevole ai ragazzi, dichiarando coraggiosamente: “La nostra tradizione, la nostra filosofia, la nostra costituzione ci insegnano e attuano la tolleranza. Non sminuiamone il valore”. La pubblicità data a questo caso dalla stampa, con articoli favorevoli, è servita a informare l’intera nazione, la cui popolazione ammontava all’epoca a quasi un quinto di quella della terra, che in quel paese ci sono cristiani che adorano il vero Dio Geova e che si attengono lealmente ai princìpi biblici.

Influenze corruttrici

8. Quale rimprovero ritenne necessario esprimere Gesù nei confronti dei cristiani di Pergamo?

8 I cristiani di Pergamo mantenevano dunque l’integrità. “Tuttavia”, dice Gesù, “ho contro di te alcune cose”. Cosa avevano fatto per meritare questo rimprovero? Gesù prosegue: “Hai là quelli che si attengono all’insegnamento di Balaam, che insegnava a Balac a porre una pietra d’inciampo davanti ai figli d’Israele, a mangiare cose sacrificate agli idoli e a commettere fornicazione”. — Rivelazione 2:14.

9. Chi era Balaam, e in che modo il suo consiglio pose “una pietra d’inciampo davanti ai figli d’Israele”?

9 Ai giorni di Mosè, Balac re di Moab aveva assoldato Balaam, un profeta non israelita che conosceva qualcosa delle vie di Geova, perché maledicesse Israele. Geova si oppose a Balaam, costringendolo a pronunciare benedizioni sugli israeliti e maledizioni sui loro nemici. Balaam placò il conseguente risentimento di Balac proponendo un attacco più insidioso: le donne moabite avrebbero dovuto sedurre gli uomini d’Israele inducendoli a commettere grave immoralità sessuale e a partecipare al culto idolatrico di un falso dio, il Baal di Peor! Questa tattica funzionò. La giusta ira di Geova divampò, ed egli inviò un flagello che uccise 24.000 di quei fornicatori israeliti e che si arrestò solo quando il sacerdote Fineas intervenne con decisione per togliere il male da Israele. — Numeri 24:10, 11; 25:1-3, 6-9; 31:16.

10. Quali pietre d’inciampo si erano infiltrate nella congregazione di Pergamo, e perché quei cristiani forse pensavano che Dio sarebbe passato sopra alle loro trasgressioni?

10 Ai giorni di Giovanni esistevano forse a Pergamo simili pietre d’inciampo? Sì! Immoralità e idolatria si erano infiltrate nella congregazione. Quei cristiani non prestavano ascolto agli avvertimenti di Dio dati mediante l’apostolo Paolo. (1 Corinti 10:6-11) Avendo resistito alla persecuzione, forse pensavano che Geova sarebbe passato sopra alle loro trasgressioni di natura sessuale. Così Gesù rese chiaro che dovevano rifuggire da tale malvagità.

11. (a) A che cosa devono stare attenti i cristiani, e quale modo di pensare devono evitare? (b) Nel corso degli anni, quante persone sono state disassociate dalla congregazione cristiana, e per lo più a causa di che cosa?

11 Similmente oggi i cristiani devono stare attenti a non ‘mutare l’immeritata benignità di Dio in una scusa per condotta dissoluta’. (Giuda 4) Siamo tenuti a odiare ciò che è male e a ‘trattare con durezza il nostro corpo’ per seguire una virtuosa condotta cristiana. (1 Corinti 9:27; Salmo 97:10; Romani 8:6) Non dovremmo mai pensare che lo zelo nel servizio di Dio e l’integrità sotto persecuzione costituiscano una licenza per commettere immoralità sessuale. Nel corso degli anni, in tutto il mondo, i trasgressori disassociati dalla congregazione cristiana, per lo più a causa di immoralità sessuale, sono stati decine di migliaia. Certi anni il loro numero ha addirittura superato quello di coloro che perirono nell’antico Israele a causa del Baal di Peor. Ci sia consentito di non abbassare la guardia così da non fare mai quella fine! — Romani 11:20; 1 Corinti 10:12.

12. Come per i servitori di Dio dei tempi antichi, quali princìpi valgono per i cristiani d’oggi?

12 Gesù rimproverò inoltre i cristiani di Pergamo perché ‘mangiavano cose sacrificate agli idoli’. Di che si trattava? Viste le parole di Paolo ai corinti, forse alcuni abusavano della loro libertà cristiana e turbavano deliberatamente la coscienza altrui. Cosa ancora più probabile, però, partecipavano in qualche modo a vere e proprie cerimonie idolatriche. (1 Corinti 8:4-13; 10:25-30) Oggi i cristiani fedeli devono mostrare amore altruistico nell’esercizio della loro libertà cristiana, stando attenti a non fare inciampare altri. Devono senz’altro evitare moderne forme di idolatria, come il culto delle stelle del cinema, della televisione e dello sport, badando anche di non fare del denaro — o persino del proprio ventre — il proprio dio! — Matteo 6:24; Filippesi 1:9, 10; 3:17-19.

Evitate il settarismo!

13. Quali parole di riprensione rivolge successivamente Gesù ai cristiani di Pergamo, e perché la congregazione ne aveva bisogno?

13 Gesù riprende ancora i cristiani di Pergamo, dicendo: “Così anche tu hai quelli che si attengono in modo simile all’insegnamento della setta dei nicolaiti”. (Rivelazione 2:15) Precedentemente Gesù aveva lodato gli efesini perché odiavano le attività di questa setta. Ma i cristiani di Pergamo avevano bisogno di consigli su come mantenere la congregazione libera dal settarismo. Occorreva maggiore fermezza nel sostenere le norme cristiane così da preservare l’unità per cui Gesù aveva pregato in Giovanni 17:20-23. Era necessario ‘esortare mediante l’insegnamento che è sano e riprendere quelli che contraddicevano’. — Tito 1:9.

14. (a) Fin dall’inizio, contro chi ha dovuto lottare la congregazione cristiana, e come li descrisse l’apostolo Paolo? (b) Quali parole di Gesù dovrebbe prendere a cuore chiunque fosse divenuto propenso a seguire un gruppo dissidente?

14 Fin dall’inizio, la congregazione cristiana ha dovuto lottare contro orgogliosi apostati, i quali, con parlare mellifluo e ingannevole, “causano divisioni e occasioni d’inciampo contro l’insegnamento” impartito mediante il canale di Geova. (Romani 16:17, 18) L’apostolo Paolo mise in guardia contro questa minaccia in quasi tutte le sue lettere. * Nei tempi moderni, pur avendo Gesù riportato la vera congregazione alla sua purezza e unità cristiana, il pericolo del settarismo permane. Perciò, chiunque fosse divenuto propenso a seguire un gruppo dissidente, formando così una setta, dovrebbe prendere a cuore le successive parole di Gesù: “Perciò pentiti. Se no, vengo presto da te, e guerreggerò con loro con la lunga spada della mia bocca”. — Rivelazione 2:16.

15. Come ha inizio il settarismo?

15 Come ha inizio il settarismo? Forse uno che si reputa maestro semina dubbi, mettendo in discussione alcune verità bibliche (ad esempio, il fatto che viviamo negli ultimi giorni), e così un gruppo dissidente si separa e lo segue. (2 Timoteo 3:1; 2 Pietro 3:3, 4) Oppure qualcuno critica il modo in cui Geova fa compiere la sua opera e, facendo leva sullo spirito di chi non è disposto a prodigarsi, asserisce che non sia né scritturale né necessario andare di casa in casa a predicare il messaggio del Regno. Svolgendo questo servizio a imitazione di Gesù e degli apostoli, costoro sarebbero aiutati a rimanere umili; invece preferiscono separarsi e prendersela comoda, limitandosi forse a leggere occasionalmente la Bibbia come gruppo privato. (Matteo 10:7, 11-13; Atti 5:42; 20:20, 21) Elaborano le loro proprie idee circa la Commemorazione della morte di Gesù, il comando scritturale di astenersi dal sangue, la celebrazione di feste e l’uso di tabacco. Inoltre sminuiscono l’importanza del nome di Geova; ben presto ricadono nel permissivismo di Babilonia la Grande. Cosa anche peggiore, alcuni vengono istigati da Satana a ‘battere i propri compagni di schiavitù’, attaccando quelli che un tempo erano i loro fratelli. — Matteo 24:49; Atti 15:29; Rivelazione 17:5.

16. (a) Perché chi sta vacillando a causa dell’influenza degli apostati dovrebbe pentirsi prontamente? (b) Cosa accadrà a quelli che rifiutano di pentirsi?

16 Chiunque stia vacillando a causa dell’influenza degli apostati dovrebbe ascoltare con prontezza l’esortazione di Gesù a pentirsi! La propaganda apostata va respinta come veleno, perché tale essa è! Si basa sull’invidia e sull’odio, in contrasto con le giuste, caste e amabili verità con cui Gesù alimenta la sua congregazione. (Luca 12:42; Filippesi 1:15, 16; 4:8, 9) In quanto a quelli che rifiutano di pentirsi, il Signore Gesù ‘guerreggia’ effettivamente con loro ‘con la lunga spada della sua bocca’. Egli sta vagliando il suo popolo per mantenere l’unità a favore della quale pregò l’ultima sera che trascorse con i suoi discepoli. (Giovanni 17:20-23, 26) Poiché gli apostati rifiutano l’aiuto e gli amorevoli consigli dati dalle stelle nella sua mano destra, Gesù li giudica e li punisce “con la massima severità”, consegnandoli alle “tenebre di fuori”. Vengono disassociati, affinché non agiscano più da lievito fra il popolo di Dio. — Matteo 24:48-51; 25:30; 1 Corinti 5:6, 9, 13; Rivelazione 1:16.

‘La manna nascosta e un sassolino bianco’

17. Quale ricompensa attende gli unti cristiani che ‘vincono’, e cosa dovevano debellare i cristiani di Pergamo?

17 Una grande ricompensa attende tutti coloro che prendono a cuore i consigli di Gesù impartiti sotto la guida dello spirito santo di Geova. Ascoltate! “Chi ha orecchio oda ciò che lo spirito dice alle congregazioni: A chi vince darò della manna nascosta, e gli darò un sassolino bianco, e sul sassolino un nuovo nome scritto che nessuno conosce tranne colui che lo riceve”. (Rivelazione 2:17) Così i cristiani di Pergamo, come quelli di Smirne, erano incoraggiati a ‘vincere’. Per potervi riuscire, quelli di Pergamo, dov’era il trono di Satana, dovevano fuggire l’idolatria. Dovevano debellare l’immoralità, il settarismo e l’apostasia messi in relazione con Balac, Balaam e la setta dei nicolaiti. Se l’avessero fatto, quei cristiani unti sarebbero stati invitati a mangiare della “manna nascosta”. Cosa significa questo?

18, 19. (a) Cos’era la manna che Geova provvide agli israeliti? (b) Quale manna era nascosta? (c) Cosa è simboleggiato dal mangiare la manna nascosta?

18 Ai giorni di Mosè, Geova provvide la manna per sostenere gli israeliti durante il viaggio nel deserto. Quella manna non era nascosta, poiché ogni mattina — ad eccezione del sabato — appariva miracolosamente, come brina a fiocchi che copriva la terra. Era un provvedimento divino per mantenere in vita gli israeliti. A ricordo di ciò, Geova comandò a Mosè di conservare parte di questo “pane” in una giara d’oro posta all’interno della sacra arca del patto, ‘per tutte le generazioni’ d’Israele. — Esodo 16:14, 15, 23, 26, 33; Ebrei 9:3, 4.

19 Che simbolo appropriato! Quella manna era nascosta nel Santissimo del tabernacolo, dove la luce miracolosa sospesa sul coperchio dell’Arca simboleggiava la presenza stessa di Geova. (Esodo 26:34) Nessuno era autorizzato ad entrare in quel luogo sacro per mangiare la manna nascosta. Comunque, Gesù disse che i suoi unti seguaci vincitori avrebbero mangiato la “manna nascosta”. Come Cristo prima di loro, sarebbero entrati “non in un luogo santo fatto con mani, che è una copia della realtà, ma nel cielo stesso”. (Ebrei 9:12, 24) Alla loro risurrezione, essi rivestono l’incorruzione e l’immortalità, un meraviglioso provvedimento di Geova simboleggiato dal fatto che ricevono l’imperitura “manna nascosta”. Che privilegio per questo piccolo gruppo di vincitori! — 1 Corinti 15:53-57.

20, 21. (a) Cosa simboleggia il fatto che ai cristiani unti venga dato un sassolino bianco? (b) Dal momento che ci sono solo 144.000 sassolini bianchi, quale speranza nutre la grande folla?

20 Questi ricevono anche “un sassolino bianco”. Nei tribunali romani si usavano dei sassolini per emettere la sentenza. * Un sassolino bianco significava assoluzione, mentre uno nero significava condanna, spesso a morte. Il fatto che Gesù desse ai cristiani di Pergamo “un sassolino bianco” stava a indicare che li considerava innocenti, puri e retti. Ma le parole di Gesù possono anche avere un altro significato. In epoca romana i sassolini erano pure usati a mo’ di biglietti d’ingresso per avvenimenti importanti. Quindi il sassolino bianco potrebbe indicare qualcosa di veramente speciale in serbo per l’unto cristiano che vince: l’autorizzazione a occupare un posto d’onore in cielo al matrimonio dell’Agnello. Di questi sassolini ne esistono soltanto 144.000. — Rivelazione 14:1; 19:7-9.

21 Significa questo che se appartenete alla grande folla di adoratori loro compagni venite trascurati? Niente affatto! Pur non ricevendo il sassolino bianco per accedere al cielo, se perseverate potrete venir fuori dalla grande tribolazione per partecipare alla rallegrante opera di restaurare il Paradiso sulla terra. Insieme a voi prenderanno parte a quest’opera i fedeli risuscitati dei tempi precristiani e i componenti delle altre pecore morti in epoca più recente. Alla fine tutti gli altri morti redenti saranno risuscitati per vivere sulla terra paradisiaca. — Salmo 45:16; Giovanni 10:16; Rivelazione 7:9, 14.

22, 23. Qual è il significato del nome scritto sul sassolino dato ai cristiani unti, e quale incoraggiamento questo dovrebbe costituire?

22 Cos’è il nuovo nome scritto sul sassolino? Il nome è un mezzo per identificare una persona e distinguerla dagli altri. Questi cristiani unti ricevono il sassolino dopo aver terminato da vincitori la loro vita terrena. Chiaramente, quindi, il nome sul sassolino ha a che fare col loro privilegio di essere uniti a Cristo in cielo, un incarico molto intimo di regale servizio che può essere pienamente apprezzato e goduto solo da quelli che ereditano il Regno celeste. È quindi un nome, o la designazione di un incarico, “che nessuno conosce tranne colui che lo riceve”. — Confronta Rivelazione 3:12.

23 Che incentivo per la classe di Giovanni a ‘udire ciò che lo spirito dice alle congregazioni’ e a metterlo in pratica! E come questo incoraggia i loro compagni, la grande folla, a prestare fedelmente servizio con loro mentre possono godere della loro compagnia qui sulla terra e insieme partecipare all’opera di far conoscere il Regno di Geova!

[Note in calce]

^ par. 20 Vedi Atti 26:10 e relativa nota in calce nella Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti.

[Domande per lo studio]

[Immagini a pagina 43]

Queste testimonianze del diffuso culto pagano sono esposte al Pergamon Museum di Berlino

[Immagine a pagina 45]

Della manna era nascosta nell’arca del patto. Per gli unti vincitori ricevere la simbolica manna nascosta significa ricevere l’immortalità

[Immagine a pagina 45]

Il sassolino bianco è riservato a quelli ammessi al matrimonio dell’Agnello