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Libro biblico numero 20: Proverbi

Libro biblico numero 20: Proverbi

Libro biblico numero 20: Proverbi

Pronunciati da: Salomone, Agur, Lemuel

Dove fu scritto: Gerusalemme

Quando fu completato: ca. 717 a.E.V.

1. Quale sapienza si trova nel libro di Proverbi?

QUANDO nel 1037 a.E.V. Salomone, figlio di Davide, divenne re di Israele, pregò Geova di dargli “sapienza e conoscenza” per ‘giudicare questo grande popolo’. Geova lo esaudì dandogli ‘conoscenza e sapienza e un cuore che aveva intendimento’. (2 Cron. 1:10-12; 1 Re 3:12; 4:30, 31) Di conseguenza, Salomone “pronunciava tremila proverbi”. (1 Re 4:32) Parte di questa sapienza da lui pronunciata fu messa per iscritto nel libro biblico di Proverbi. Poiché la sua sapienza era in realtà quella che “Dio gli aveva posto in cuore”, studiando Proverbi studiamo in realtà la sapienza di Geova Dio. (1 Re 10:23, 24) Questi proverbi riassumono verità eterne. Oggi sono attuali come quando vennero pronunciati la prima volta.

2. Perché quello di Salomone era un tempo adatto per provvedere la guida divina esposta in Proverbi?

2 Il regno di Salomone era un tempo adatto per provvedere questa guida divina. Si legge che Salomone “sedeva sul trono di Geova”. Il regno teocratico di Israele era all’apice del suo splendore e Salomone aveva una “dignità regale” senza pari. (1 Cron. 29:23, 25) Era un tempo di pace e abbondanza, un tempo di sicurezza. (1 Re 4:20-25) Comunque, anche sotto quel governo teocratico il popolo aveva i problemi e le difficoltà derivanti dall’imperfezione umana. Era logico che si rivolgesse al saggio re Salomone perché lo aiutasse a risolvere i suoi problemi. (1 Re 3:16-28) Mentre emetteva il giudizio nei numerosi casi che gli venivano sottoposti, egli proferiva detti proverbiali che si adattavano alle varie situazioni della vita quotidiana. Questi detti brevi ma di grande effetto erano tenuti in alta considerazione da quelli che desideravano condurre la propria vita in armonia con la volontà di Dio.

3. Come fu compilato Proverbi?

3 La Bibbia non dice che Salomone abbia scritto i Proverbi. Dice che ‘pronunciò’ proverbi e che “fece una completa ricerca, per mettere in ordine molti proverbi”, mostrando così che egli si interessava di preservare i proverbi per uso futuro. (1 Re 4:32; Eccl. 12:9) Al tempo di Davide e di Salomone negli elenchi dei funzionari di corte c’erano dei segretari. (2 Sam. 20:25; 2 Re 12:10) Non sappiamo se questi scribi di corte abbiano scritto e raccolto i suoi proverbi, ma le espressioni di un re del suo calibro sarebbero state di certo tenute in alta considerazione e messe per iscritto. In genere si conviene che il libro sia una raccolta compilata da collezioni precedenti.

4. (a) Com’è generalmente diviso il libro di Proverbi? (b) Chi pronunciò la maggior parte dei proverbi?

4 Il libro di Proverbi può essere diviso in cinque parti: (1) i capitoli 1–9, che iniziano con le parole: “I proverbi di Salomone figlio di Davide”; (2) i capitoli 10–24, descritti come “Proverbi di Salomone”; (3) i capitoli 25–29, che cominciano con le parole: “Anche questi sono proverbi di Salomone che gli uomini di Ezechia re di Giuda trascrissero”; (4) il capitolo 30, che inizia con l’espressione: “Le parole di Agur figlio di Iache”; e (5) il capitolo 31, che riporta “Le parole di Lemuel il re, il messaggio ponderoso che sua madre gli diede nella correzione”. Salomone pronunciò quindi la maggior parte dei proverbi. In quanto ad Agur e a Lemuel, non si sa nulla di preciso circa la loro identità. Secondo alcuni commentatori Lemuel potrebbe essere stato un altro nome di Salomone.

5. Quando fu scritto e compilato Proverbi?

5 Quando fu scritto e compilato Proverbi? La maggior parte del libro fu scritta senza dubbio durante il regno di Salomone (1037-998 a.E.V.), prima che egli si sviasse. A causa dell’incertezza sull’identità di Agur e Lemuel, non è possibile datare i loro proverbi. Poiché una delle collezioni risale al regno di Ezechia (745-717 a.E.V.), la raccolta finale non può essere stata fatta prima del suo regno. Le ultime due parti furono anch’esse raccolte sotto la direttiva del re Ezechia? Troviamo una risposta in un’illuminante nota in calce a Proverbi 31:31 nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti: “Alcune ed[izioni] del testo ebr[aico] hanno il trigramma, o tre lettere, chehth, zàyin, qohf (חזק), che rappresenta la firma apposta dal re Ezechia al lavoro di copiatura eseguito dai suoi scribi per indicare che il lavoro era stato completato”.

6. Cosa sono i proverbi, e perché il nome ebraico del libro è appropriato?

6 Nelle Bibbie ebraiche il libro fu prima chiamato Mishlèh, “proverbi”, dalla parola iniziale del libro. Mishlèh è il plurale, in stato costrutto, del sostantivo ebraico mashàl, che generalmente si ritiene derivi da un verbo che significa “essere simile” o “essere paragonabile”. Questo ben descrive il contenuto del libro, poiché i proverbi sono detti concisi che spesso contengono similitudini o paragoni e che hanno lo scopo di indurre l’ascoltatore a pensare. Per la loro concisione i proverbi sono facili da seguire e interessanti, ed è facile insegnarli, impararli e ricordarli. L’idea rimane impressa.

7. Cos’ha di particolare lo stile di Proverbi?

7 Anche lo stile del libro è molto interessante. È lo stile poetico ebraico. Quasi tutto il libro consiste di parallelismi poetici, quindi i versi non sono in rima. Questo stile consiste di elementi ritmici che esprimono idee o pensieri paralleli. La sua bellezza e la sua efficacia didattica stanno in questo ritmo del pensiero. I pensieri possono essere sinonimi o antitetici, ma l’efficacia del parallelismo amplia il pensiero, amplifica l’idea e fa sì che il significato venga trasmesso. Esempi di parallelismo sinonimico si trovano in Proverbi 11:25; 16:18, e 18:15, mentre esempi di parallelismo antitetico, più frequente, si trovano in Proverbi 10:7, 30; 12:25; 13:25 e 15:8. Un altro tipo di composizione si trova proprio alla fine del libro. (Prov. 31:10-31) Questi 22 versetti sono disposti in modo tale che, in ebraico, ciascuno comincia con la successiva lettera dell’alfabeto ebraico. Si tratta del tipo di acrostico usato anche in parecchi salmi. Per bellezza questo stile non ha uguali negli scritti antichi.

8. In che modo l’uso che i primi cristiani fecero di Proverbi ne comprova l’autenticità?

8 L’autenticità di Proverbi è comprovata dal fatto che i primi cristiani fecero ampio uso di questo libro nell’enunciare regole di condotta. Giacomo a quanto pare conosceva molto bene Proverbi e ne usò i princìpi basilari negli eccellenti consigli che diede sulla condotta cristiana. (Confronta Proverbi 14:29; 17:27 con Giacomo 1:19, 20; Proverbi 3:34 con Giacomo 4:6; Proverbi 27:1 con Giacomo 4:13, 14). Citazioni dirette di Proverbi si trovano pure nei seguenti passi: Romani 12:20Proverbi 25:21, 22; Ebrei 12:5, 6Proverbi 3:11, 12; 2 Pietro 2:22Proverbi 26:11.

9. Che armonia c’è fra Proverbi e il resto della Bibbia?

9 Inoltre Proverbi si rivela in armonia con il resto della Bibbia, dimostrando così di far parte di “tutta la Scrittura”. Si riscontra il più completo accordo fra i princìpi in esso contenuti e la Legge di Mosè, l’insegnamento di Gesù e gli scritti dei suoi discepoli e apostoli. (Vedi Proverbi 10:161 Corinti 15:58 e Galati 6:8, 9; Proverbi 12:25Matteo 6:25; Proverbi 20:20Esodo 20:12 e Matteo 15:4). Anche quando tocca aspetti come la preparazione della terra quale dimora dell’uomo, rivela pieno accordo con altri scrittori biblici. — Prov. 3:19, 20; Gen. 1:6, 7; Giob. 38:4-11; Sal. 104:5-9.

10, 11. Cosa dimostra ulteriormente l’ispirazione divina del libro?

10 L’ispirazione divina del libro è dimostrata anche dalla sua accuratezza scientifica, sia che il proverbio riguardi princìpi chimici o princìpi di carattere medico-sanitario. Sembra che Proverbi 25:20 accenni alle reazioni acido-alcaline. Proverbi 31:4, 5 è in armonia con le attuali cognizioni scientifiche secondo cui l’alcool inibisce i processi mentali. Molti medici e dietologi convengono che il miele è un alimento sano, e questo ci ricorda il proverbio: “Figlio mio, mangia il miele, poiché è buono”. (Prov. 24:13) Le recenti osservazioni della medicina psicosomatica non sono una novità per Proverbi. “Il cuore che è gioioso fa bene come un rimedio”. — 17:22; 15:17.

11 In realtà il libro di Proverbi tiene conto a tal punto di ogni necessità e situazione umana che uno studioso dichiarò: “Non c’è nessuna relazione nella vita per la quale non si trovi un’appropriata istruzione, nessuna tendenza buona o cattiva che non riceva il giusto incentivo o la giusta correzione. La consapevolezza umana è dappertutto messa in diretta relazione col Divino, . . . e l’uomo cammina come alla presenza del suo Fattore e Giudice . . . In questo antico libro si trova ogni tipo di umanità; e benché dipinta tremila anni or sono, è ancora così aderente alla realtà da sembrare il ritratto di quella attuale”. — W. Smith, Dictionary of the Bible, 1890, vol. III, p. 2616.

CONTENUTO DI PROVERBI

12. (a) Da quale unico poema è formata la prima parte di Proverbi? (b) Che cosa insegna riguardo alla sapienza e alla condotta umana? (c) Qual è secondo Proverbi 1:7 il tema dell’intero libro?

12 Prima parte (1:1–9:18). Si tratta di un unico poema fatto di brevi discorsi — come quelli che un padre farebbe al figlio — sulla necessità che la sapienza guidi il cuore, cioè l’intera persona interiore, e diriga i desideri. Insegna il valore della sapienza e le sue benedizioni: felicità, piacevolezza, pace e vita. (1:33; 3:13-18; 8:32-35) Mette questo in contrasto con la mancanza di sapienza e le sue conseguenze: sofferenza e infine morte. (1:28-32; 7:24-27; 8:36) Considerando le infinite situazioni e possibilità della vita, presenta un basilare studio della condotta umana e delle conseguenze presenti e future di tale condotta. Le parole di Proverbi 1:7 indicano il tema dell’intero libro: “Il timore di Geova è il principio della conoscenza”. Ogni azione deve mostrare che si tiene conto di Geova. Viene continuamente ripetuta la necessità di non dimenticare le leggi di Dio, di tenersi stretti ai suoi comandamenti e di non abbandonarli.

13. Indicate i concetti principali che caratterizzano la prima parte di Proverbi.

13 I concetti principali che caratterizzano questa prima parte sono saggezza, conoscenza, timore di Geova, disciplina e discernimento. Vengono dati avvertimenti contro le cattive compagnie, il rifiuto della disciplina di Geova e le relazioni indebite con donne estranee. (1:10-19; 3:11, 12; 5:3-14; 7:1-27) Due volte viene detto che la sapienza è in luoghi pubblici, e pertanto accessibile, disponibile. (1:20, 21; 8:1-11) Essa viene personificata e parla in maniera esortativa agli inesperti, facendo in parte luce anche sulla creazione della terra. (1:22-33; 8:4-36) Che libro sorprendente è Proverbi! Questa parte termina richiamando il tema iniziale: “Il timore di Geova è l’inizio della sapienza”. (9:10) Dal principio alla fine mostra che riconoscere Geova in tutte le nostre vie e aderire alla sua giustizia è la via della vita e può proteggerci da molte cose spiacevoli.

14. Quali parallelismi antitetici imprimono con efficacia nella nostra mente gli insegnamenti pratici di Proverbi?

14 Seconda parte (10:1–24:34). Qui troviamo un’ampia raccolta di massime, non collegate fra loro, che applicano la sapienza alle complesse situazioni della vita. Insegnandoci come metterla correttamente in pratica, questa parte del libro mira ad accrescere la nostra felicità e a rendere la vita più piacevole. I parallelismi antitetici imprimono questi insegnamenti nella nostra mente. Ecco un elenco parziale degli argomenti trattati solo nei capitoli 10, 11 e 12:

amore contro odio

sapienza contro stoltezza

onestà contro inganno

fedeltà contro calunnia

verità contro falsità

generosità contro avarizia

diligenza contro pigrizia

camminare nell’integrità contro vie perverse

buoni consigli contro mancanza di abile direzione

moglie capace contro moglie che fa vergogna

giustizia contro malvagità

modestia contro presunzione

Basta considerare questo elenco in relazione alla vita quotidiana per convincerci che Proverbi è un libro davvero pratico!

15. Fate alcuni esempi dell’ampia varietà di situazioni della vita umana trattate in Proverbi.

15 Il resto di questa parte (13:1–24:34) continua a rammentarci le norme di Geova affinché abbiamo perspicacia e discernimento. Un elenco degli argomenti trattati in questo libro mostrerà l’ampia varietà di situazioni della vita umana che esso prende in esame. È molto utile disporre di questi consigli biblici su argomenti come simulazione, presunzione, rispetto della parola data, accortezza, compagnie, correzione ed educazione dei figli, punto di vista umano su ciò che è giusto, essere lenti all’ira, aiuto per gli afflitti, frode, preghiera, scherni, autosufficienza, orgoglio, profitto ingiusto, corruzione, contesa, padronanza di sé, isolamento, silenzio, parzialità, lite, umiltà, lusso, cura dei genitori, bevande inebrianti, disonestà, qualità di una moglie, doni, prestiti, benignità, fiducia, confini della proprietà, come edificare la famiglia, invidia, rappresaglia, vanità, risposta mite, meditazione e veri compagni. Che abbondanza di consigli a cui attingere per essere correttamente guidati nelle attività quotidiane! Può darsi che a qualcuno diversi di questi argomenti sembrino insignificanti, ma in realtà sono una prova che la Bibbia non trascura le nostre necessità nemmeno in cose che potrebbero sembrare di scarsa importanza. Sotto questo aspetto Proverbi è di inestimabile valore.

16. Quali edificanti consigli vengono dati nella terza parte di Proverbi?

16 Terza parte (25:1–29:27). Vengono dati edificanti consigli su argomenti come onore, pazienza, nemici, trattare con gli stupidi, divertirsi, adulazione, gelosia, male causato da un amico, fame, calunnia, cura delle responsabilità, interesse, confessione, conseguenze del governo malvagio, arroganza, benedizioni del governo giusto, delinquenza minorile, rapporti con i servitori, perspicacia e visione.

17. (a) Quale “messaggio ponderoso” trasmette Agur? (b) Quale serie di cose, a gruppi di quattro, egli descrive?

17 Quarta parte (30:1-33). Questo è “il messaggio ponderoso” attribuito ad Agur. Dopo aver umilmente ammesso che egli stesso non è importante, lo scrittore accenna all’incapacità dell’uomo di creare la terra e ciò che è in essa. Afferma che la Parola di Dio è raffinata e definisce Dio uno scudo. Chiede che la parola menzognera sia allontanata da lui e che non gli vengano date né ricchezze né povertà. Descrive una generazione impura, altera e avida che invoca il male sui propri genitori. Vengono identificate quattro cose che non hanno detto “Basta!” e quattro cose che sono troppo difficili da comprendere. (30:15, 16) È menzionata una donna adultera che spudoratamente si dichiara innocente. Vengono poi descritte quattro cose sotto cui la terra non può resistere, quattro cose istintivamente sagge e quattro cose che eccellono nella loro andatura. Con appropriati paragoni lo scrittore avverte che “lo stringere l’ira è ciò che fa uscire la lite”. — 30:33.

18. Cosa ha da dire il re Lemuel circa (a) la donna cattiva, e (b) la moglie capace?

18 Quinta parte (31:1-31). Ecco un altro “messaggio ponderoso”, quello del re Lemuel. Si notano due stili di composizione. La prima parte spiega che una donna cattiva può condurre alla rovina, avverte che la bevanda inebriante può pervertire il giudizio e invita a giudicare rettamente. La parte successiva, in forma di acrostico, è una classica descrizione della moglie capace. Vi sono menzionati alcuni particolari che ne evidenziano il valore, indicando che è fidata e che compensa col bene il suo proprietario. Ecco alcune sue qualità: è operosa, mattiniera, oculata negli acquisti, generosa con i poveri e previdente, e parla con saggezza. È anche desta, rispettata dai figli e lodata dal marito. Soprattutto, teme Geova.

PERCHÉ È UTILE

19. In che modo il libro stesso di Proverbi dichiara il suo utile scopo?

19 L’utile scopo di Proverbi è dichiarato nei versetti iniziali: “Per conoscere la sapienza e la disciplina, per discernere i detti d’intendimento, per ricevere la disciplina che dà perspicacia, giustizia e giudizio e rettitudine, per dare agli inesperti accortezza, al giovane conoscenza e capacità di pensare”. (1:2-4) In armonia con lo scopo dichiarato, il libro dà risalto a conoscenza, sapienza e intendimento, qualità utili ciascuna sotto un particolare aspetto.

20. Cosa dice Proverbi riguardo alla conoscenza?

20 (1) La conoscenza è molto necessaria all’uomo, poiché non è bene che l’uomo cada nell’ignoranza. Non si può mai acquistare accurata conoscenza senza avere timore di Geova, poiché la conoscenza inizia con questo timore. La conoscenza è da preferirsi all’oro scelto. Perché? Perché per mezzo della conoscenza i giusti vengono liberati; essa ci trattiene dall’affrettarci a peccare. Quanto abbiamo bisogno di ricercarla, di acquistarla! È preziosa. Pertanto, “porgi l’orecchio e odi le parole dei saggi, per applicare il tuo medesimo cuore alla mia conoscenza”. — 22:17; 1:7; 8:10; 11:9; 18:15; 19:2; 20:15.

21. Qual è l’insegnamento divino in merito alla sapienza?

21 (2) La sapienza, la capacità di usare correttamente la conoscenza alla lode di Geova, “è la prima cosa”. Acquistala. Geova ne è la Fonte. La sapienza vivificante inizia dunque con la conoscenza e il timore di Geova Dio: questo è il grande segreto della sapienza. Bisogna quindi temere Dio, non l’uomo. La sapienza personificata emana un proclama, esortando tutti a correggere le proprie vie. La sapienza grida forte nelle medesime strade. Geova invita tutti gli inesperti e quelli che mancano di cuore a convertirsi e a cibarsi del pane della sapienza. Poi, avendo timore di Geova, saranno felici anche se hanno poco. Numerose sono le benedizioni derivanti dalla sapienza; i suoi effetti sono assai benefici. Sapienza e conoscenza, ecco i necessari presupposti della capacità di pensare, quella che ci salvaguarderà. Come il miele fa bene ed è gradevole, così la sapienza. Vale più dell’oro; è un albero di vita. Chi è senza sapienza perisce, poiché la sapienza conserva in vita; significa vita. — 4:7; 1:7, 20-23; 2:6, 7, 10, 11; 3:13-18, 21-26; 8:1-36; 9:1-6, 10; 10:8; 13:14; 15:16, 24; 16:16, 20-24; 24:13, 14.

22. In che senso l’intendimento è una salvaguardia?

22 (3) Oltre alla conoscenza e alla sapienza, è essenziale avere intendimento; quindi “con tutto ciò che acquisti, acquista intendimento”. L’intendimento è la capacità di vedere una cosa in relazione con le parti che la compongono; significa discernimento, tenendo sempre presente Dio, poiché l’uomo non può appoggiarsi al proprio intendimento. È assolutamente impossibile avere intendimento o discernimento se si agisce in opposizione a Geova! Per far nostro l’intendimento dobbiamo cercarlo come cercheremmo un tesoro nascosto. Per avere intendimento dobbiamo acquistare conoscenza. La ricerca della conoscenza da parte di chi ha intendimento viene ricompensata, e la sapienza sta davanti a lui. Egli è salvaguardato dalle infinite trappole di questo mondo, per esempio dalle innumerevoli persone cattive che possono cercare di adescarlo affinché cammini con loro nella via delle tenebre. Siano rese grazie a Geova Dio, la Fonte della conoscenza, della sapienza e dell’intendimento che danno vita! — 4:7; 2:3, 4; 3:5; 15:14; 17:24; 19:8; 21:30.

23. Che tipo di saggi consigli considereremo ora?

23 Il libro di Proverbi, in armonia con il suo utile scopo, presenta un’abbondanza di consigli saggi e ispirati per aiutarci ad acquistare intendimento e a salvaguardare il cuore, “poiché da esso procedono le fonti della vita”. (4:23) Riportiamo di seguito una selezione dei saggi consigli messi in risalto in tutto il libro.

24. Cosa viene detto circa i malvagi e i giusti?

24 Malvagi e giusti a confronto: I malvagi saranno presi nelle loro vie perverse, e i loro tesori non li salveranno nel giorno della furia. I giusti hanno la prospettiva della vita e saranno ricompensati da Geova. — 2:21, 22; 10:6, 7, 9, 24, 25, 27-32; 11:3-7, 18-21, 23, 30, 31; 12:2, 3, 7, 28; 13:6, 9; 14:2, 11; 15:3, 8, 29; 29:16.

25. Come mette in guardia Proverbi contro l’immoralità?

25 Bisogno di purezza morale: Salomone mette in guardia di continuo contro l’immoralità. Gli adulteri riceveranno piaga e disonore, e il loro biasimo non sarà cancellato. Le “acque rubate” possono sembrare dolci a un giovane, ma la prostituta scende alla morte e porta con sé le sue vittime inesperte. Quelli che cadono nella profonda fossa dell’immoralità sono condannati da Geova. — 2:16-19; 5:1-23; 6:20-35; 7:4-27; 9:13-18; 22:14; 23:27, 28.

26. Cosa viene detto riguardo alla padronanza di sé?

26 Bisogno di padronanza di sé: L’ubriachezza e la ghiottoneria sono condannate. Tutti quelli che vogliono avere l’approvazione di Dio devono essere moderati nel mangiare e nel bere. (20:1; 21:17; 23:21, 29-35; 25:16; 31:4, 5) Quelli che sono lenti all’ira abbondano in discernimento e sono migliori di un uomo potente che cattura una città. (14:17, 29; 15:1, 18; 16:32; 19:11; 25:15, 28; 29:11, 22) Ci vuole padronanza di sé anche per evitare invidia e gelosia, la quale è marciume alle ossa. — 14:30; 24:1; 27:4; 28:22.

27. (a) Qual è un uso stolto della lingua? (b) Perché è essenziale fare saggio uso delle labbra e della lingua?

27 Uso saggio e stolto della lingua: La lingua perversa, il calunniatore, il falso testimone e il falsificatore saranno smascherati, poiché sono detestabili a Geova. (4:24; 6:16-19; 11:13; 12:17, 22; 14:5, 25; 17:4; 19:5, 9; 20:17; 24:28; 25:18) Se la bocca proferisce cose buone è fonte di vita; ma la bocca dello stolto ne provoca la rovina. “Morte e vita sono in potere della lingua, e chi l’ama ne mangerà i frutti”. (18:21) La calunnia, la lingua ingannevole, l’adulazione e le parole affrettate sono condannate. È indice di sapienza dichiarare la verità, onorare Dio. — 10:11, 13, 14; 12:13, 14, 18, 19; 13:3; 14:3; 16:27-30; 17:27, 28; 18:6-8, 20; 26:28; 29:20; 31:26.

28. Quale danno causa l’orgoglio, ma quali benefici derivano dall’umiltà?

28 Stoltezza dell’orgoglio e bisogno di umiltà: Chi è orgoglioso si eleva a un’altezza che in realtà non ha, così che crolla. Il cuore orgoglioso è detestabile a Geova, ma egli dà agli umili sapienza, gloria, ricchezze e vita. — 3:7; 11:2; 12:9; 13:10; 15:33; 16:5, 18, 19; 18:12; 21:4; 22:4; 26:12; 28:25, 26; 29:23.

29. Come va considerata la pigrizia, e di che valore è la diligenza?

29 Diligenza, non indolenza: Ci sono molte descrizioni del pigro. Egli dovrebbe andare dalla formica per divenire saggio. Il diligente invece prospererà. — 1:32; 6:6-11; 10:4, 5, 26; 12:24; 13:4; 15:19; 18:9; 19:15, 24; 20:4, 13; 21:25, 26; 22:13; 24:30-34; 26:13-16; 31:24, 25.

30. Che importanza attribuisce Proverbi alle buone compagnie?

30 Buone compagnie: È stolto accompagnarsi con quelli che non temono Geova, con i malvagi e gli stupidi, con gli irruenti, i maldicenti o i ghiottoni. È bene invece accompagnarsi con i saggi per divenire ancora più saggi. — 1:10-19; 4:14-19; 13:20; 14:7; 20:19; 22:24, 25; 28:7.

31. Qual è il consiglio saggio circa la riprensione?

31 Bisogno di riprensione e correzione: “Geova riprende colui che ama”, e quelli che prestano ascolto a questa disciplina sono sulla via che conduce alla gloria e alla vita. Chi odia la riprensione perverrà al disonore. — 3:11, 12; 10:17; 12:1; 13:18; 15:5, 31-33; 17:10; 19:25; 29:1.

32. Quali eccellenti consigli vengono dati per essere una buona moglie?

32 Consigli per essere una buona moglie: I Proverbi ammoniscono ripetute volte la moglie di non essere litigiosa e di non agire in modo vergognoso. La moglie discreta, capace e timorata di Dio ha la legge di amorevole benignità sulla lingua; chi trova una moglie del genere ottiene buona volontà da Geova. — 12:4; 18:22; 19:13, 14; 21:9, 19; 27:15, 16; 31:10-31.

33. Quali consigli utili vengono dati sull’educazione dei figli?

33 Educazione dei figli: Bisogna insegnare loro regolarmente i comandi di Dio affinché ‘non dimentichino’ ed educarli dall’infanzia nell’istruzione di Geova. Non si deve risparmiare la verga quando è necessaria; in quanto espressioni di amore, la verga e la riprensione danno al ragazzo sapienza. I genitori che educano i figli nella via di Dio avranno figli saggi che procureranno loro allegrezza e molte soddisfazioni. — 4:1-9; 13:24; 17:21; 22:6, 15; 23:13, 14, 22, 24, 25; 29:15, 17.

34. Di quale vantaggio è assumersi la responsabilità di aiutare altri?

34 Responsabilità di aiutare altri: Questa responsabilità è spesso messa in risalto nei Proverbi. Il saggio deve diffondere la conoscenza per il bene degli altri. Si deve anche essere generosi nel mostrare favore a quelli di pochi mezzi, e chi fa questo presta in realtà a Geova, che garantisce la ricompensa. — 11:24-26; 15:7; 19:17; 24:11, 12; 28:27.

35. Andando al nocciolo dei problemi, quale consiglio dà Proverbi?

35 Fiducia in Geova: Proverbi va al nocciolo dei nostri problemi consigliandoci di riporre fiducia in Dio. Dobbiamo tener conto di Geova in tutte le nostre vie. L’uomo può fare piani circa la via da seguire, ma è Geova che deve dirigere i suoi passi. Il nome di Geova è una forte torre, il giusto vi corre e riceve protezione. Dobbiamo sperare in Geova e rivolgerci alla sua Parola per ottenere guida. — 3:1, 5, 6; 16:1-9; 18:10; 20:22; 28:25, 26; 30:5, 6.

36. Sotto quali aspetti il libro di Proverbi può essere definito attuale, pratico e utile?

36 Il libro di Proverbi è davvero utile per insegnare e per disciplinare noi stessi e altri! Pare che non venga trascurato nessun campo delle relazioni umane. Qualcuno si isola da quelli che adorano Dio insieme a lui? (18:1) Una persona che ha un incarico di responsabilità trae conclusioni affrettate prima di avere udito entrambi i lati di una questione? (18:17) Qualcuno fa scherzi pericolosi e di cattivo gusto? (26:18, 19) Qualcun altro tende a essere parziale? (28:21) Il commerciante nel suo negozio, l’agricoltore nel suo campo, il marito, la moglie, il figlio: tutti ricevono sana istruzione. I genitori sono aiutati a evidenziare i numerosi lacci nascosti sul sentiero dei giovani. I saggi possono insegnare agli inesperti. I proverbi sono pratici dovunque viviamo; le istruzioni e i consigli del libro non diventano mai antiquati. “Il libro di Proverbi”, disse una volta l’educatore americano William Lyon Phelps, “è più attuale del giornale di questa mattina”. * Il libro di Proverbi è attuale, pratico e utile perché è ispirato da Dio.

37. Qual è una caratteristica comune a Proverbi e agli insegnamenti del più grande Salomone?

37 Essendo utile per correggere, il libro di Proverbi, il cui contenuto è attribuibile in gran parte a Salomone, indirizza gli uomini all’Iddio Onnipotente. Altrettanto fece Gesù Cristo, di cui in Matteo 12:42 è detto che è “più di Salomone”.

38. In che modo Proverbi accresce il nostro intendimento del Regno di Dio e dei suoi giusti princìpi?

38 Possiamo essere davvero grati che questo grande Saggio sia stato scelto da Geova quale Seme del Regno! Sarà il suo trono a essere “fermamente stabilito mediante la giustizia”, per un regno pacifico assai più glorioso perfino di quello del re Salomone. Del dominio di questo Regno si dirà: “Amorevole benignità e verità salvaguardano il re; e mediante l’amorevole benignità egli ha sostenuto il suo trono”. Ciò significherà un eterno e giusto governo per il genere umano, circa il quale Proverbi dice pure: “Dove il re giudica i miseri in verità, il suo trono sarà fermamente stabilito per ogni tempo”. Comprendiamo pertanto con gioia che i Proverbi non solo illuminano il sentiero che porta alla conoscenza, alla sapienza e all’intendimento, come pure la via che conduce alla vita eterna, ma, cosa più importante, magnificano Geova come Fonte della vera sapienza, che egli dispensa per mezzo di Cristo Gesù, l’Erede del Regno. Proverbi accresce notevolmente il nostro intendimento del Regno di Dio e dei giusti princìpi secondo i quali esso già governa. — Prov. 25:5; 16:12; 20:28; 29:14.

[Nota in calce]

^ par. 36 Treasury of the Christian Faith, a cura di Stuber e Clark, 1949, p. 48.

[Domande per lo studio]