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Libro biblico numero 7: Giudici

Libro biblico numero 7: Giudici

Libro biblico numero 7: Giudici

Scrittore: Samuele

Dove fu scritto: Israele

Quando fu completato: ca. 1100 a.E.V.

Tempo a cui si riferisce: ca. 1450–ca. 1120 a.E.V.

1. Sotto quali aspetti il periodo dei Giudici fu notevole?

ECCO una pagina della storia d’Israele piena d’azione, che oscilla fra i disastrosi connubi con la religione demonica e le misericordiose liberazioni del popolo pentito operate da Geova mediante giudici da Lui incaricati. Infondono fede i potenti atti di Otniel, Eud, Samgar e degli altri giudici che vennero dopo. Lo scrittore di Ebrei infatti dice: “Mi mancherà il tempo se proseguo narrando di Gedeone, Barac, Sansone, Iefte, . . . i quali mediante la fede sconfissero regni, operarono giustizia, . . . da uno stato debole furono resi potenti, divennero valorosi in guerra, misero in fuga eserciti di stranieri”. (Ebr. 11:32-34) A completare il numero dei 12 fedeli giudici di questo periodo, ci sono anche Tola, Iair, Ibzan, Elon e Abdon. (Samuele di solito non è annoverato fra i giudici). Geova combatteva le battaglie dei giudici, e il suo spirito li avvolgeva quando compivano atti prodigiosi. I giudici attribuivano tutto il merito e la gloria al loro Dio.

2. Perché il nome ebraico del libro di Giudici è appropriato?

2 Nella Settanta il libro è chiamato Kritài, e nella Bibbia ebraica Shofetìm, che è tradotto “Giudici”. Shofetìm deriva dal verbo shafàt, che significa “giudicare, vendicare, punire, governare”, e che ben esprime l’incarico di questi uomini nominati teocraticamente da “Dio Giudice di tutti”. (Ebr. 12:23) Furono uomini suscitati da Geova in specifiche circostanze per liberare il suo popolo dal giogo straniero.

3. Quando fu scritto Giudici?

3 Quando fu scritto Giudici? Due espressioni del libro ci aiutano a trovare la risposta. La prima è questa: “Ma i gebusei continuano a dimorare a Gerusalemme . . . fino a questo giorno”. (Giud. 1:21) Poiché il re Davide espugnò “la fortezza di Sion” togliendola ai gebusei nell’ottavo anno del suo regno, cioè nel 1070 a.E.V., Giudici dev’essere stato scritto prima di quella data. (2 Sam. 5:4-7) La seconda espressione ricorre quattro volte: “In quei giorni non c’era re in Israele”. (Giud. 17:6; 18:1; 19:1; 21:25) Il racconto fu quindi scritto in un tempo in cui c’era un “re in Israele”, cioè dopo che Saul era divenuto il primo re nel 1117 a.E.V. Il libro deve perciò essere datato fra il 1117 e il 1070 a.E.V.

4. Chi fu lo scrittore di Giudici?

4 Chi fu lo scrittore? Senza dubbio un devoto servitore di Geova. Samuele si distingue come principale sostenitore dell’adorazione di Geova in questo periodo di transizione dai giudici ai re, ed è anche il primo della linea dei fedeli profeti. Come tale, Samuele dovrebbe logicamente essere stato lo scrittore della storia dei giudici.

5. Come si può determinare il periodo di tempo a cui si riferisce Giudici?

5 A quale periodo di tempo si riferisce Giudici? Lo si può determinare in base a 1 Re 6:1, secondo cui Salomone cominciò a costruire la casa di Geova nel quarto anno del suo regno, che era anche “il quattrocentottantesimo anno dopo l’uscita dei figli d’Israele dal paese d’Egitto”. (Poiché “quattrocentottantesimo” è un numero ordinale, rappresenta 479 anni interi). I periodi di tempo noti inclusi nei 479 anni sono: 40 anni sotto Mosè nel deserto (Deut. 8:2), 40 anni del regno di Saul (Atti 13:21), 40 anni del regno di Davide (2 Sam. 5:4, 5) e i primi 3 anni interi del regno di Salomone. Sottraendo questo totale di 123 anni dai 479 anni di 1 Re 6:1, rimangono 356 anni per il periodo fra l’ingresso di Israele in Canaan e l’inizio del regno di Saul. * Gli avvenimenti narrati nel libro di Giudici, che vanno in gran parte dalla morte di Giosuè fino al tempo di Samuele, abbracciano circa 330 anni di questo periodo di 356 anni.

6. Che cosa prova l’autenticità di Giudici?

6 L’autenticità di Giudici è indiscutibile. Gli ebrei lo riconobbero sempre come parte del canone biblico. Scrittori sia delle Scritture Ebraiche che di quelle Greche Cristiane fanno riferimento alla sua narrazione, come in Salmo 83:9-18; Isaia 9:4; 10:26 ed Ebrei 11:32-34. Con sincerità, non nasconde nulla delle mancanze e delle ricadute di Israele, mentre nello stesso tempo esalta l’infinita amorevole benignità di Geova. È Geova, non qualche semplice giudice umano, a ricevere la gloria quale Liberatore di Israele.

7. (a) In che modo l’archeologia sostiene il racconto di Giudici? (b) Perché Geova decretò giustamente lo sterminio degli adoratori di Baal?

7 Inoltre, le scoperte archeologiche sostengono la veridicità di Giudici. Le più sorprendenti riguardano la natura della religione cananea di Baal. Salvo ciò che diceva la Bibbia, si sapeva poco del baalismo finché nel 1929 non iniziarono gli scavi nel sito dell’antica città di Ugarit (l’attuale Ras Shamra, sulla costa della Siria di fronte all’estremità nordorientale di Cipro). Qui si scoprì che la religione di Baal era caratterizzata da materialismo, estremo nazionalismo e adorazione del sesso. Ciascuna città cananea aveva evidentemente il proprio tempio di Baal, nonché santuari conosciuti col nome di alti luoghi. All’interno dei santuari ci potevano essere immagini di Baal, e all’esterno, vicino agli altari, si trovavano colonne di pietra, forse simboli fallici di Baal. Detestabili sacrifici umani insanguinavano questi santuari. Quando gli israeliti si contaminarono col baalismo, cominciarono anch’essi a sacrificare i loro figli e le loro figlie. (Ger. 32:35) C’era un palo sacro che rappresentava Asheràh, madre di Baal. La dea della fertilità, Astoret, moglie di Baal, era adorata con dissoluti riti sessuali, in cui erano presenti sia uomini che donne i quali esercitavano la prostituzione “sacra”. Non c’è da meravigliarsi che Geova avesse comandato di sterminare il baalismo e i suoi animaleschi seguaci. “Il tuo occhio non li deve commiserare; e non devi servire i loro dèi”. — Deut. 7:16. *

CONTENUTO DI GIUDICI

8. Come si divide logicamente il libro di Giudici?

8 Il libro si divide in maniera logica in tre parti. I primi due capitoli descrivono le condizioni di Israele in quel tempo. I capitoli da 3 a 16 descrivono le liberazioni effettuate dai 12 giudici. I capitoli da 17 a 21 descrivono quindi alcuni avvenimenti relativi a lotte intestine in Israele.

9. Quale situazione viene descritta nei primi due capitoli di Giudici?

9 Condizioni in Israele al tempo dei Giudici (1:1–2:23). Le tribù d’Israele sono descritte mentre si spargono per stabilirsi nei territori loro assegnati. Comunque, invece di scacciare completamente i cananei, gli israeliti ne mettono molti ai lavori forzati, lasciando che abitino in mezzo a loro. Perciò l’angelo di Geova dichiara: “Vi devono divenire lacci, e i loro dèi serviranno ad adescarvi”. (2:3) Pertanto, allorché sorge una nuova generazione che non conosce Geova né le sue opere, subito il popolo lo abbandona per servire i Baal e altri dèi. Poiché la mano di Geova è contro di loro per la calamità, essi vengono a trovarsi “in gravi angustie”. A causa della loro ostinazione e del loro rifiuto di ascoltare perfino i giudici, Geova non caccia nemmeno una delle nazioni che ha lasciato sussistere per mettere alla prova Israele. Questa situazione di fondo ci aiuta a capire gli avvenimenti successivi. — 2:15.

10. Con quale potenza giudica Otniel, e con che risultato?

10 Il giudice Otniel (3:1-11). Afflitti dalla dominazione cananea, i figli di Israele cominciano a invocare l’aiuto di Geova, il quale suscita Otniel come primo giudice. Otniel giudica forse con potenza e sapienza umane? No, poiché leggiamo: “Lo spirito di Geova venne ora su di lui” perché sottomettesse i nemici di Israele. “Dopo ciò il paese non ebbe disturbo per quarant’anni”. — 3:10, 11.

11. Com’è impiegato Eud da Geova per liberare Israele?

11 Il giudice Eud (3:12-30). Dopo che i figli di Israele sono stati sottoposti per 18 anni a Eglon re di Moab, Geova ode di nuovo le loro invocazioni di aiuto e suscita il giudice Eud. Ottenuta udienza privata dal re, il mancino Eud estrae la spada che egli stesso si è fatta e che tiene nascosta sotto la veste, e uccide Eglon conficcandogliela in profondità nel grasso ventre. Israele si raduna prontamente accanto a Eud per combattere contro Moab, e il paese ha di nuovo riposo da Dio, per 80 anni.

12. Cosa mostra che la vittoria di Samgar è dovuta alla potenza di Dio?

12 Il giudice Samgar (3:31). Samgar salva Israele abbattendo 600 filistei. Che la vittoria sia dovuta alla potenza di Geova è indicato dall’arma che Samgar usa: un semplice pungolo da bovini.

13. Quali drammatici avvenimenti giungono al culmine con il canto di vittoria di Barac e Debora?

13 Il giudice Barac (4:1–5:31). Israele viene quindi assoggettato dal re cananeo Iabin e dal capo del suo esercito, Sisera, che si vanta di avere 900 carri muniti di falci di ferro. Israele comincia di nuovo a invocare Geova, ed Egli suscita il giudice Barac, abilmente sostenuto dalla profetessa Debora. Affinché Barac e il suo esercito non abbiano di che vantarsi, Debora fa sapere che la battaglia sarà diretta da Geova, e profetizza: “Geova venderà Sisera nella mano di una donna”. (4:9) Barac raduna gli uomini di Neftali e di Zabulon sul monte Tabor. Il suo esercito di 10.000 uomini scende quindi a dare battaglia. La forte fede fa ottenere la vittoria. ‘Geova getta Sisera e tutti i suoi carri da guerra e tutto il campo in confusione’, sopraffacendoli con un rovescio di pioggia nella valle del Chison. “Non ne rimase nemmeno uno”. (4:15, 16) Iael, moglie di Heber il chenita, porta a termine il massacro: uccide Sisera, che si era rifugiato nella tenda di lei, inchiodandogli la testa a terra con un piolo da tenda. ‘Così Dio sottomise Iabin’. (4:23) Debora e Barac esprimono la loro gioia con un canto, esaltando l’invincibile potenza di Geova, che ha fatto perfino combattere le stelle dalle loro orbite contro Sisera. Davvero è un’occasione per ‘benedire Geova’! (5:2) Seguono 40 anni di pace.

14, 15. Quale segno dell’appoggio di Geova riceve Gedeone, e come questo appoggio è messo ulteriormente in risalto dalla sconfitta finale dei madianiti?

14 Il giudice Gedeone (6:1–9:57). I figli di Israele fanno di nuovo il male, e il paese è devastato dalle incursioni madianite. Geova, per mezzo del suo angelo, affida a Gedeone l’incarico di giudice, dopo di che gli dà personalmente ulteriore assicurazione dicendo: “Io mostrerò d’essere con te”. (6:16) Il primo coraggioso atto di Gedeone è quello di abbattere l’altare di Baal nella propria città. Le forze congiunte del nemico attraversano il Giordano e penetrano in Izreel; ‘lo spirito di Geova avvolge Gedeone’, che chiama a raccolta Israele per la battaglia. (6:34) Esponendo un vello alla rugiada nell’aia, Gedeone riceve due volte un segno che Dio è con lui.

15 Geova dice a Gedeone che il suo esercito di 32.000 uomini è troppo numeroso e che le dimensioni potrebbero indurre gli uomini a vantarsi della vittoria. Prima vengono mandati a casa i timorosi, e rimangono solo 10.000 uomini. (Giud. 7:3; Deut. 20:8) Questi sono poi sottoposti a una prova: tutti quelli che per bere si piegano sulle ginocchia vengono congedati; restano solo 300 uomini desti e vigili. Di notte Gedeone fa una ricognizione nel campo madianita e si rassicura allorché ode un uomo che interpreta un sogno, dicendo che “questo non è altro che la spada di Gedeone . . . Il vero Dio gli ha dato in mano Madian e tutto il campo”. (Giud. 7:14) Gedeone adora Dio e quindi apposta i suoi uomini in tre schiere intorno al campo madianita. La quiete della notte è improvvisamente rotta dal suono dei corni, dal frantumarsi di grosse giare per l’acqua, dalle luci delle torce e dall’urlo dei 300 uomini di Gedeone che gridano: “La spada di Geova e di Gedeone!” (7:20) Nel campo nemico scoppia il pandemonio. Gli uomini combattono l’uno contro l’altro e si danno alla fuga. Israele si lancia all’inseguimento, abbattendoli e uccidendo i loro principi. Gli uomini di Israele ora chiedono a Gedeone di governare su di loro, ma egli si rifiuta, dicendo: “Geova è colui che vi governerà”. (8:23) Comunque, con il bottino di guerra Gedeone fa un efod, che in seguito diviene oggetto di grande venerazione e finisce così per costituire un laccio per lui e per la sua casa. Durante il tempo in cui Gedeone è giudice, il paese ha riposo per 40 anni.

16. Quale rovina si abbatte sull’usurpatore Abimelec?

16 Dopo la morte di Gedeone, Abimelec, uno dei suoi figli nato da una concubina, usurpa il potere e assassina i suoi 70 fratellastri. Iotam, il figlio minore di Gedeone, è l’unico che si salva, e proclama la condanna di Abimelec dalla cima del monte Gherizim. Mediante l’apologo degli alberi, Iotam paragona la “regalità” di Abimelec a quella di un comune pruno. Abimelec viene presto coinvolto in una lotta interna a Sichem e subisce una morte umiliante per mano di una donna, che gli sfracella il cranio gettando una macina da mulino dalla torre di Tebez. — Giud. 9:53; 2 Sam. 11:21.

17. Che cosa viene detto dei giudici Tola e Iair?

17 I giudici Tola e Iair (10:1-5). Questi sono i giudici successivi che recano la liberazione mediante la potenza di Geova, giudicando rispettivamente per 23 e 22 anni.

18. (a) Quale liberazione reca Iefte? (b) Quale voto a Geova adempie fedelmente Iefte, e come?

18 Il giudice Iefte (10:6–12:7). Poiché gli israeliti continuano a volgersi all’idolatria, l’ira di Geova divampa nuovamente contro di loro. Essi vengono ora oppressi dagli ammoniti e dai filistei. Iefte è richiamato dall’esilio perché guidi Israele nel combattimento. Ma chi è il vero giudice in questa controversia? Le parole di Iefte stesso forniscono la risposta: “Geova, il Giudice, giudichi oggi tra i figli d’Israele e i figli di Ammon”. (11:27) Lo spirito di Geova scende ora su Iefte, ed egli fa voto che, al ritorno in pace da Ammon, dedicherà a Geova la prima persona che gli verrà incontro uscendo da casa sua. Iefte sottomette Ammon facendo una grande strage. Quando torna a casa a Mizpa, è sua figlia a corrergli per prima incontro gioiosa per la vittoria di Geova. Iefte adempie il suo voto, non con un sacrificio umano secondo i riti pagani di Baal, ma dedicando quest’unica figlia all’esclusivo servizio nella casa di Geova, a Sua lode.

19. Quali avvenimenti portano alla prova di “Scibbolet”?

19 Gli uomini di Efraim ora protestano, lamentandosi di non essere stati chiamati per combattere contro Ammon, e minacciano Iefte, che è costretto a respingerli. In tutto vengono uccisi 42.000 efraimiti, molti ai guadi del Giordano, dove sono identificati perché incapaci di pronunciare correttamente la parola d’ordine “Scibbolet”. Iefte continua a giudicare Israele per sei anni. — 12:6.

20. Quali tre giudici vengono quindi menzionati?

20 I giudici Ibzan, Elon e Abdon (12:8-15). Benché si sappia poco di loro, viene detto che furono giudici rispettivamente per sette, dieci e otto anni.

21, 22. (a) Quali potenti atti compie Sansone, e con quale potenza? (b) Com’è sopraffatto Sansone dai filistei? (c) Quali avvenimenti terminano con la più grande impresa di Sansone, e chi si ricorda di lui in quell’ora?

21 Il giudice Sansone (13:1–16:31). Israele cade di nuovo sotto la dominazione filistea. Questa volta Geova suscita come giudice Sansone. I suoi genitori lo dedicano come nazireo dalla nascita, e questo richiede che il rasoio non passi mai sui suoi capelli. Mentre cresce, Geova lo benedice, e ‘a suo tempo lo spirito di Geova comincia a sospingerlo’. (13:25) Il segreto della sua forza non è nei muscoli, ma nella potenza datagli da Geova. È quando ‘lo spirito di Geova diviene operante su di lui’ che egli acquista il potere di uccidere a mani nude un leone e in seguito di ripagare l’inganno dei filistei abbattendo 30 di loro. (14:6, 19) I filistei continuano ad agire con inganno quando Sansone si fidanza con una ragazza filistea. Allora egli prende 300 volpi e, voltandole coda contro coda, mette una torcia fra le due code e le manda a bruciare i campi di grano, le vigne e gli oliveti dei filistei. Compie quindi una grande strage di filistei, “ammucchiando gambe su cosce”. (15:8) I filistei persuadono i suoi compagni israeliti, uomini di Giuda, a legare Sansone e a consegnarlo loro, ma di nuovo ‘lo spirito di Geova diviene operante su di lui’, e i suoi ceppi si fondono, per così dire, e cadono dalle sue mani. Sansone abbatte mille filistei, “un mucchio, due mucchi!” (15:14-16) L’arma usata? Una mascella d’asino fresca. Geova dà ristoro al suo servitore esausto, facendo zampillare miracolosamente l’acqua nel luogo della battaglia.

22 Sansone trascorre poi la notte in casa di una prostituta di Gaza, dove i filistei silenziosamente lo accerchiano. Comunque, lo spirito di Geova è di nuovo con lui allorché egli a mezzanotte si leva, divelle i battenti della porta della città e gli stipiti laterali e li porta fino in cima a un monte di fronte a Ebron. Dopo questo episodio s’innamora della perfida Dalila. Volontario strumento dei filistei, lei lo assilla finché egli rivela che la vera fonte della sua grande forza è la sua devozione a Geova come nazireo, simboleggiata dai suoi lunghi capelli. Mentre Sansone dorme, Dalila gli fa tagliare i capelli. Questa volta egli si sveglia invano per dare battaglia, poiché “Geova si era ritirato da lui”. (16:20) I filistei lo afferrano, gli cavano gli occhi e lo mettono a macinare come schiavo nella prigione. Quando viene il tempo di una grande festa in onore del loro dio Dagon, i filistei fanno uscire Sansone per divertirsi alle sue spalle. Senza far caso al fatto che i suoi capelli sono abbondantemente ricresciuti, gli permettono di stare fra le due possenti colonne della casa usata per l’adorazione di Dagon. Sansone invoca Geova: “Sovrano Signore Geova, ricordati di me, ti prego, e rafforzami, ti prego, solo questa volta”. E Geova si ricorda di lui. Sansone afferra le colonne e ‘si curva con potenza’ — la potenza di Geova — ‘e la casa cade, così che i morti che mette a morte alla sua propria morte sono più di quelli che aveva messo a morte durante la sua vita’. — 16:28-30.

23. Quali avvenimenti sono narrati nei capitoli da 17 a 21, e quando hanno luogo?

23 Ora giungiamo ai capitoli da 17 a 21, che descrivono alcune lotte intestine che purtroppo piagano Israele in questo tempo. Questi avvenimenti hanno luogo abbastanza presto nel periodo dei Giudici, com’è indicato dal fatto che sono ancora vivi Gionatan e Fineas, nipoti di Mosè e Aaronne.

24. In che modo alcuni daniti istituiscono una religione indipendente?

24 Mica e i daniti (17:1–18:31). Mica, uomo di Efraim, stabilisce una religione indipendente, un’idolatrica “casa di dèi”, con tanto di immagine scolpita e sacerdote levita. (17:5) Certi uomini della tribù di Dan passano di lì mentre sono diretti a nord in cerca di un’eredità. Essi portano via a Mica gli arredi religiosi e il sacerdote, poi marciano verso nord per distruggere l’ignara città di Lais. Al suo posto edificano una città, Dan, e vi pongono l’immagine scolpita di Mica. Seguono così una religione di loro propria scelta per tutti i giorni che la casa della vera adorazione di Geova rimane a Silo.

25. In che modo le lotte intestine in Israele giungono al culmine a Ghibea?

25 Il peccato di Beniamino a Ghibea (19:1–21:25). Il successivo avvenimento narrato induce in seguito Osea a scrivere: “Dai giorni di Ghibea hai peccato, o Israele”. (Osea 10:9) Tornando a casa con la propria concubina, un levita di Efraim passa la notte presso un vecchio a Ghibea di Beniamino. Uomini buoni a nulla della città circondano la casa, chiedendo di avere rapporti con il levita. Comunque, accettano in cambio la sua concubina e ne abusano per tutta la notte. La mattina la donna viene trovata morta sulla soglia. Il levita ne porta a casa il corpo, lo taglia in 12 pezzi e li manda in tutto Israele. Le 12 tribù sono in tal modo messe alla prova. Puniranno Ghibea ed elimineranno così da Israele quella condizione immorale? Beniamino condona il vile delitto. Le altre tribù si congregano dinanzi a Geova a Mizpa, dove decidono di salire a sorte contro Beniamino a Ghibea. Dopo due sanguinose sconfitte, le altre tribù riescono con un’imboscata ad annientare quasi tutta la tribù di Beniamino: solo 600 uomini trovano scampo presso la rupe di Rimmon. In seguito Israele si rammarica che una tribù sia stata stroncata. Si trova il modo di provvedere mogli per i beniaminiti superstiti tra le figlie di Iabes-Galaad e di Silo. Questo pone fine a un susseguirsi di lotte e intrighi in Israele. Le parole conclusive di Giudici infatti ripetono: “In quei giorni non c’era re in Israele. Ciascuno era solito fare ciò che era retto ai suoi propri occhi”. — Giud. 21:25.

PERCHÉ È UTILE

26. Quali vigorosi avvertimenti di Giudici valgono anche oggi?

26 Lungi dall’essere un semplice resoconto di lotte e spargimenti di sangue, il libro di Giudici esalta Geova come il grande Liberatore del suo popolo. Mostra in che modo egli esprime la sua incomparabile misericordia e longanimità al popolo che porta il suo nome quando questo si rivolge a lui con cuore pentito. Giudici è molto utile per la sua esplicita difesa dell’adorazione di Geova e i suoi vigorosi avvertimenti circa la follia della religione demonica, dell’unione delle fedi e delle compagnie immorali. La severa condanna da parte di Geova dell’adorazione di Baal dovrebbe indurci a non avere nulla a che fare con le espressioni attuali del materialismo, del nazionalismo e dell’immoralità sessuale. — 2:11-18.

27. Come possiamo trarre profitto dal buon esempio dei giudici?

27 Un esame dell’intrepida e coraggiosa fede dei giudici dovrebbe suscitare nel nostro cuore una fede simile. Non c’è da meravigliarsi se in Ebrei 11:32-34 essi sono menzionati con tanta approvazione! Combatterono per santificare il nome di Geova, ma non con le loro proprie forze. Conoscevano la fonte della loro potenza, lo spirito di Geova, e lo riconobbero con umiltà. In modo simile, oggi possiamo prendere “la spada dello spirito”, la Parola di Dio, con la fiducia che Dio ci darà potenza come la diede a Barac, Gedeone, Iefte, Sansone e altri. Sì, nel superare grossi ostacoli, con l’aiuto dello spirito di Geova possiamo essere forti spiritualmente come Sansone lo fu fisicamente, purché preghiamo Geova e ci appoggiamo a lui. — Efes. 6:17, 18; Giud. 16:28.

28. In che modo il libro di Giudici addita la santificazione del nome di Geova per mezzo del Seme del Regno?

28 Il profeta Isaia due volte fa riferimento a Giudici per mostrare come Geova, immancabilmente, infrangerà il giogo che i Suoi nemici pongono sul Suo popolo, proprio come lo infranse ai giorni di Madian. (Isa. 9:4; 10:26) Questo ci fa anche rammentare il cantico di Debora e Barac, che termina con la fervida preghiera: “Così periscano, o Geova, tutti i tuoi nemici, e siano quelli che ti amano come quando il sole sorge nella sua potenza”. (Giud. 5:31) E chi sono quelli che lo amano? Mostrando che sono gli eredi del Regno, Gesù Cristo stesso usò un’espressione simile in Matteo 13:43: “In quel tempo i giusti risplenderanno così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro”. Così il libro di Giudici addita un tempo avvenire in cui eserciterà il potere il giusto Giudice e Seme del Regno, Gesù. Per mezzo di lui Geova glorificherà e santificherà il proprio nome, in armonia con la preghiera del salmista riguardo ai nemici di Dio: “Fa a loro come a Madian, come a Sisera, come a Iabin nella valle del torrente Chison . . . affinché conoscano che tu, il cui nome è Geova, tu solo sei l’Altissimo su tutta la terra”. — Sal. 83:9, 18; Giud. 5:20, 21.

[Note in calce]

^ par. 5 La maggioranza delle traduzioni moderne attesta che i “circa quattrocentocinquant’anni” di Atti 13:20 non corrispondono al periodo dei Giudici, ma lo precedono; sembra che comprendano il periodo che va dalla nascita di Isacco nel 1918 a.E.V. alla divisione della Terra Promessa nel 1467 a.E.V. (Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. 1, p. 622) L’ordine in cui i giudici sono menzionati in Ebrei 11:32 è diverso da quello del libro di Giudici, ma questo non indica necessariamente che gli avvenimenti di Giudici non seguano un ordine cronologico, poiché Samuele non venne certo dopo Davide.

[Domande per lo studio]