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Il Re regna!

Il Re regna!

Capitolo 14

Il Re regna!

1, 2. (a) Quale significato maggiore ebbe l’anno 1914? (b) Come la rivista Torre di Guardia determinò con esattezza il 1914 molti anni prima?

INDUBBIAMENTE, l’anno 1914 segnò una delle più importanti svolte nell’attività delle nazioni e del genere umano. Ma fu assai più significativo di quanto non comprenda la maggioranza degli storici. Fu un tempo in cui ebbero luogo sensazionali avvenimenti relativi alla ‘venuta’ del regno di Dio. Già da anni, accurati studenti biblici attendevano quell’anno con vivo interesse. In base a che cosa?

2 Trentaquattro anni prima del 1914, la rivista Zion’s Watch Tower and Herald of Christ’s Presence (Torre di Guardia di Sion e Araldo della presenza di Cristo), nei suoi numeri del dicembre 1879 e marzo 1880, additava il 1914 come una data segnata nella profezia della Bibbia. Nel suo numero del giugno 1880 un articolo richiamò l’attenzione sull’appressarsi della fine dei “Tempi dei Gentili (Luca xxi. 24)”. Sebbene in quel tempo lo scrittore non comprendesse tutto il significato degli avvenimenti che stavano per aver luogo, mostrò con la cronologia biblica che nel “1914 E.V.” doveva finire un periodo di “sette tempi”, o 2.520 anni, di dominio nel governo delle nazioni empie, cominciato con la prima desolazione dell’antica Gerusalemme. Egli dichiarò: “Il lungo periodo di 2.520 anni e . . . dura esperienza [del popolo di Dio] sotto il dominio delle bestie (governi umani, Dan. vii.) è chiaramente rappresentato in Dan. iv. dai ‘sette tempi’ di Nabucodonosor e dalla sua triste esperienza fra le bestie”. Che cosa sono, dunque, i “sette tempi”?

INTERPRETAZIONE DI UN SOGNO

3. Quale verità fondamentale è dichiarata in Daniele 4:25?

3 Il capitolo 4 del libro biblico di Daniele descrive un notevole sogno profetico. Illustra che “l’Altissimo domina sul regno del genere umano, e che egli lo dà a chi vuole”. (Daniele 4:25) Nabucodonosor, re di Babilonia, ebbe il sogno e lo narrò al profeta Daniele perché lo interpretasse.

4-6. (a) Quale sogno ebbe Nabucodonosor? (b) Come lo interpretò Daniele? (c) In che modo fu adempiuto? (d) Quando fu ristabilito, quale riconoscimento fece Nabucodonosor?

4 Nabucodonosor vide in visione un albero enorme che era visibile fino all’estremità della terra. Provvedeva per tutti cibo e ombra. Ma un “santo” dal cielo decretò che l’albero fosse tagliato e il suo ceppo legato con ferro e rame, i due metalli più forti del tempo. Dovevano passare “sette tempi” mentre l’albero era in questo stato di restrizione.

5 Interpretando questa visione profetica, Daniele spiegò che l’albero nella sua grandezza raffigurava Nabucodonosor. Egli doveva essere ‘tagliato’ o abbassato. Sarebbero passati “sette tempi” durante i quali Nabucodonosor sarebbe stato come le bestie del campo. Ma proprio come l’“albero” non fu distrutto completamente, così dopo i “sette tempi” il re sarebbe stato ristabilito. — Daniele 4:19-27.

6 Questo è precisamente ciò che accadde a Nabucodonosor. Fu abbassato, e divenne come un animale allontanato dalla dimora umana, che mangiava la vegetazione. Quei “sette tempi” furono evidentemente sette anni, durante i quali Nabucodonosor fece ‘la sua triste esperienza fra le bestie’. I suoi propri capelli si allungarono, come le penne delle aquile, e le sue unghie crebbero da essere simili agli artigli degli uccelli. Ma infine riacquistò la sua sanità e fu ristabilito nel suo regno. Quando ciò avvenne, lodò e glorificò “il Re dei cieli” come Colui che realmente esercita il dominio e il cui “regno è di generazione in generazione”. — Daniele 4:28-37.

7-9. (a) In quale profezia Gesù si riferì alla fine dei Tempi dei Gentili? (b) Quali domande dovrebbero dunque essere di essenziale interesse per noi?

7 Tuttavia, cosa ha a che fare tutto questo con l’anno 1914 della nostra era volgare?

“I FISSATI TEMPI DELLE NAZIONI”

8 Mentre descriveva ‘il segno del termine del sistema di cose’ Gesù Cristo disse:

“Gerusalemme sarà calpestata dalle nazioni, finché i fissati tempi delle nazioni non siano compiuti”. (Luca 21:24)

Le “nazioni” a cui si riferì Gesù erano le nazioni non giudaiche o “gentili”. La versione cattolica della Bibbia di Fulvio Nardoni usa qui l’espressione “tempi dei Gentili”. Così, molti si sono chiesti: ‘Che cosa sono i Tempi dei Gentili? A quale periodo di tempo pensava Gesù? Quando cominciò, e quando sarebbe finito?’

9 Abbiamo già visto che la grande profezia di Gesù sul “segno” ha oggi un significato essenziale per noi. Abbiamo dunque bisogno di conoscere le risposte anche a queste domande.

CHE COSA SIGNIFICA “GERUSALEMME”?

10-12. (a) Secondo un erudito, di che cosa furono un tipo gli avvenimenti del 29-70 E.V.? (b) Quale significato più ampio potrebbe avere “Gerusalemme” in Luca 21:24? (c) Come una ben nota enciclopedia ci aiuta con questo punto di vista? (d) Così “Gerusalemme” che cosa rappresenta?

10 Commentando la profezia di Gesù, il prof. A. T. Robertson * osserva che Gesù usò “la distruzione del tempio e di Gerusalemme, che in effetti accadde in quella generazione nel 70 d.C., anche come un simbolo della sua seconda venuta e della fine del mondo o conclusione dell’epoca”. Perciò, possiamo chiedere: Indipendentemente da ciò che accadde a Gerusalemme nel 70 E.V., quale significato più ampio o di lunga portata poté Gesù attribuire a “Gerusalemme” in Luca 21:24?

11 Gesù considerò Gerusalemme come la città capitale d’Israele, dove re unti da Geova della discendenza di Davide si erano seduti “sul trono di Geova”, regnando per Geova Dio. Inoltre, il suo tempio era il centro della vera adorazione per tutta la terra. (I Cronache 28:5; 29:23; II Cronache 9:8) La Cyclopædia di M’Clintock e Strong osserva: “Gerusalemme era stata resa la residenza imperiale del re di tutto Israele; e il Tempio, spesso chiamato ‘la casa di Geova’, costituiva nello stesso tempo la residenza del Re dei re, il supremo capo dello stato teocratico, . . . Gerusalemme non era, in realtà, politicamente importante; non era la capitale di un impero potente che dirigesse gli affari di altri stati, ma era tenuta in alta considerazione per il brillante avvenire predetto da Davide quando dichiarò la sua fede nella venuta di un Messia [Salmo 2:6; 110:2]”. — Volume IV, pagina 838.

12 Il fatto che i re della discendenza di Davide sedessero “sul trono del regno di Geova” sottolineava la verità che il regno in effetti era di Dio. Il regno d’Israele accentrato in Gerusalemme era un regno tipico di Dio. “Gerusalemme” rappresentava così il regno di Dio.

13, 14. Quando e come cominciò il ‘calpestamento’ di Luca 21:24?

13 Ricorda, ora, le parole di Gesù: “Gerusalemme sarà calpestata dalle nazioni, finché i fissati tempi delle nazioni non siano compiuti”. (Luca 21:24) Quando cominciò questo ‘calpestamento’? È chiaro che cominciò molto tempo prima che Gesù nascesse in Betleem, poiché i re umani della discendenza di Davide avevano smesso da tempo di regnare in Gerusalemme. La dinastia dei re davidici terminò quando il re Sedechia fu detronizzato dagli invasori babilonesi al comando di Nabucodonosor.

14 L’accurata storia biblica ci narra ciò che accadde a causa della malvagità del popolo e del re Sedechia. Essa afferma: “Il furore di Geova salì contro il suo popolo, fino a che non ci fu alcuna guarigione. Egli fece dunque salire contro di loro il re dei Caldei [babilonesi], che uccideva i loro giovani con la spada . . . [Dio] diede tutto nella . . . mano [di Nabucodonosor]. E tutti gli utensili, grandi e piccoli, della casa del vero Dio e i tesori della casa di Geova e i tesori del re e dei suoi principi, ogni cosa portò a Babilonia. E bruciava la casa del vero Dio e abbatteva le mura di Gerusalemme”. (II Cronache 36:11, 12, 16-20) Qui cominciò il ‘calpestamento’.

“CALPESTATA” PER QUANTO TEMPO?

15-17. (a) Chi perse il “diritto legale” al regno di Davide, e come? (b) Chi avrebbe riacquistato quel diritto, e per quanto tempo? (c) Quindi, quale domanda pertinente sorge? (d) Perché sarebbe appropriato che Daniele rispondesse a questa domanda?

15 Il profeta Ezechiele predisse la detronizzazione di Sedechia, l’ultimo re della discendenza di re davidici che regnò dalla Gerusalemme terrestre, con queste parole:

“Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘Rimuovi il turbante, e togli la corona. Questa non sarà la stessa. . . . Una rovina, una rovina, una rovina ne farò. Anche in quanto a questo, per certo non diverrà di nessuno finché venga colui che ha il diritto legale, e a lui lo devo dare’”. — Ezechiele 21:26, 27NW.

16 Nonostante che il re Sedechia perdesse allora il “diritto legale” al regno davidico, il promesso Messia avrebbe riacquistato tale “diritto” e avrebbe regnato nel regno di Dio “per sempre”. (Luca 1:32, 33) Ma quanto tempo sarebbe trascorso fino all’inizio del dominio del regno messianico, che era stato tipificato dal regno terreno d’Israele con la sua capitale a Gerusalemme?

17 Geova Dio lo sapeva, e ne avrebbe potuto indicare il periodo di tempo nella sua Parola, esattamente come aveva preannunciato molte altre cose future. Nel suo discorso sul “termine del sistema di cose”, Gesù si riferì diverse volte alla profezia di Daniele, in cui Dio aveva accuratamente preannunciato molti sviluppi futuri che si sarebbero avuti in cielo e sulla terra. (Confronta Matteo 24:3, 15, 21, 30 con Daniele 9:27; 11:31; 12:1; 7:13). Inoltre, non aveva forse la profezia delle “settanta settimane”, in Daniele 9:24-27, provveduto l’accurata cronologia della prima venuta del Messia? Non sarebbe stato appropriato che lo stesso profeta desse la cronologia della seconda venuta del Messia? Troviamo queste informazioni profetiche che ci riguardano direttamente nel quarto capitolo di Daniele.

ADEMPIMENTO MAGGIORE

18. (a) Perché è possibile che la storia secolare manchi di menzionare la pazzia di Nabucodonosor? (b) Perché dovremmo prestare ascolto a ciò che dice qui la Parola di Dio?

18 Abbiamo già esaminato l’iniziale applicazione tipica della profezia di Daniele sui “sette tempi” e abbiamo notato che si applicò ai sette anni letterali della pazzia di Nabucodonosor. Il fatto che la storia secolare non dia nessun particolareggiato resoconto dell’assenza di sette anni di Nabucodonosor dal trono non dovrebbe sorprendere. Gli antichi annali d’Egitto, Assiria e Babilonia sono noti per la loro omissione di tutto ciò che poteva essere imbarazzante per il governante, il che è una ragione per cui non sono degni di fede come l’ispirata Parola di Dio. È la Parola di Dio che ci assicura che la visione del sogno fu adempiuta. Il linguaggio della profezia indica pure che ci sarebbe stato un adempimento di portata ancora maggiore, e questo similmente ha avuto luogo. In che modo?

19. Perché, logicamente, questa visione ci aiuterebbe a determinare la durata dei Tempi dei Gentili?

19 Si noti che il sogno fu dato al re di Babilonia, lo stesso governante mondiale che fu impiegato per rovesciare il regno tipico di Dio sulla terra, stabilendo così il dominio del mondo da parte del governo gentile. E, la visione fu data evidentemente non molti anni dopo che c’era stato questo enorme cambiamento, quando era cessato un regno tipico per mezzo del quale Geova aveva esercitato la sovranità. In più, il capitolo 4 di Daniele dà ripetutamente risalto al tema “che l’Altissimo domina sul regno del genere umano e che lo dà a chi vuole”. (Daniele 4:17, 26, 34, 35) Così abbiamo buone ragioni di esaminare questa visione per sapere qual è la durata del dominio gentile sulla terra.

20. Quale domanda facciamo, e dove possiamo rivolgerci per la risposta?

20 Contando da che il regno tipico di Dio, col suo re davidico, fu rovesciato, quanto tempo sarebbe trascorso finché Dio avrebbe di nuovo espresso la sua sovranità per mezzo di un regno che comprendesse la discendenza reale di Davide, col Messia come re dominante? Il capitolo 4 di Daniele permette di determinare la durata dei Tempi dei Gentili o dei “fissati tempi delle nazioni”, durante i quali quelle nazioni avrebbero calpestato “Gerusalemme”, o il regno di Dio. — Luca 21:24.

21. Cosa indicano Daniele 4:15-17 e Giobbe 14:7 circa la situazione che seguì la detronizzazione di Sedechia?

21 Questo calpestamento risale all’anno in cui Nabucodonosor rimosse il re Sedechia dal trono in Gerusalemme. Da allora in poi, l’esercizio della sovranità di Geova com’era rappresentato nella discendenza dei re giudaici fu ‘tagliato’. Fu sotto restrizione, come il ceppo legato dell’albero del sogno di Nabucodonosor. Potenze gentili simili a bestie esercitarono il dominio su tutta la terra. Ma esisteva per l’“albero” una speranza, che ‘germogliasse di nuovo’. E allora i viventi avrebbero ‘saputo che l’Altissimo domina sul regno del genere umano’. — Daniele 4:15-17; Giobbe 14:7; confronta Isaia 11:1, 2; 53:2.

22. Quando e in che modo l’“albero” del Regno fiorì di nuovo?

22 In questo regno restaurato, l’Altissimo domina per mezzo del suo Messia. No, non alla Sua prima comparsa come uomo perfetto sulla terra, quando i giudei lo disprezzarono e lo rigettarono come re. Ma i legami del ceppo sono sciolti, e l’“albero” del Regno fiorisce di nuovo, quando questo “infimo del genere umano” arriva nella sua gloria come celeste Re del popolo di tutte le nazioni. Quindi, finiti i Tempi dei Gentili, il regno del mondo diviene “il regno del nostro Signore e del suo Cristo”. — Rivelazione 11:15; Daniele 4:17, 25.

QUAL È LA DURATA DEI “SETTE TEMPI”?

23. Perché i Tempi dei Gentili devono giungere fino al nostro giorno?

23 È dunque ovvio che i “sette tempi” che si applicano ai Tempi dei Gentili devono essere assai più lunghi di sette anni letterali. Ricorda che Gesù parlò del ‘compimento’ o della fine di questi Tempi dei Gentili in relazione col “termine del sistema di cose”. (Luca 21:7, 24; Matteo 24:3) Devono giungere perciò fino al nostro giorno. Esattamente quanto durano?

24. Come possiamo interpretare la durata dei “sette tempi”?

24 Esaminando il capitolo 12 di Rivelazione, notiamo dai versetti 6 e 14 che un periodo di 1.260 giorni è “un tempo e dei tempi e la metà di un tempo”, o 1 + 2 + 1/2 per un totale di 3 tempi e 1/2. Così, “un tempo” sarebbe pari a 360 giorni, o a 12 mesi lunari con una media di 30 giorni ciascuno. I “sette tempi” sarebbero 2.520 giorni; e il calcolo profetico della Bibbia di “un giorno per un anno, un giorno per un anno”, indica che questi sarebbero ammontati effettivamente a un periodo di 2.520 anni di calendario. (Numeri 14:34; Ezechiele 4:6) Questa è pertanto la durata dei “sette tempi”, i Tempi dei Gentili.

25. Come si calcolano i “settant’anni” di Geremia 25:11 nel determinare l’inizio dei Tempi dei Gentili?

25 Siamo aiutati a fissare la data di calendario dell’inizio dei Tempi dei Gentili consultando la Parola di Dio. Come abbiamo già notato, Geova permise ai babilonesi di vincere il suo popolo, distruggere Gerusalemme e il suo tempio, rimuovere Sedechia del “trono del regno di Geova” e portare i giudei in esilio a Babilonia. (I Cronache 28:5) Gli avvenimenti che seguirono “nel settimo mese” indussero i pochi giudei che erano rimasti nel paese a fuggire in Egitto, così che Giuda rimase quindi completamente desolato. (II Re 25:1-26; Geremia 39:1-10; 41:1–43:7) Geremia, profeta di Geova, aveva predetto che la desolazione sarebbe durata 70 anni. (Geremia 25:8-11) Quindi Geova avrebbe ‘chiesto conto al re di Babilonia del suo errore’ e ‘avrebbe ricondotto il Suo popolo in questo luogo’, nella loro patria. — Geremia 25:12; 29:10.

26. (a) Di che cosa Daniele fu un testimone oculare, e che cosa comprese? (b) Come possiamo sapere il mese e l’anno in cui si adempì la profezia circa la restaurazione? (c) Specificamente, qual è quella data?

26 Daniele stesso visse in esilio in Babilonia per molti anni. La notte che Babilonia cadde nelle mani dei medo-persiani, egli fu testimone oculare dell’adempimento della sua stessa profezia, e delle altre profezie, contro quella città. (Daniele 5:17, 25-30; Isaia 45:1, 2) Gli storici calcolano che Babilonia cadde all’inizio di ottobre dell’anno 539 a.E.V. Subito dopo, Daniele comprese dalla profezia di Geremia che i 70 anni di cattività e desolazione di Gerusalemme stavano per terminare. (Daniele 9:2) E aveva ragione! Nel primo anno di Ciro il Persiano, che molti storici fanno risalire alla primavera del 538 a.E.V., Ciro emanò un decreto che permetteva ai giudei di tornare a ripopolare la loro patria e a ricostruirvi il tempio di Geova. (II Cronache 36:20-23; Esdra 1:1-5) Il racconto storico ispirato ci narra che i giudei risposero prontamente al decreto di Ciro, in modo che “quando arrivò il settimo mese i figli d’Israele erano nelle loro città”. (Esdra 3:1) Secondo il nostro calendario questo fu l’ottobre 537 a.E.V., data che segna pertanto il completamento dei predetti 70 anni di desolazione.

27. (a) Quando i 70 anni dovettero dunque avere inizio, e con quale avvenimento? (b) Quanto durarono i “sette tempi”, e perciò quando devono esser finiti? (c) In quella data esatta, quale altra grande profezia cominciò ad adempiersi? (d) Quali informazioni La Torre di Guardia ha sostenuto per più di 100 anni?

27 Questa informazione storica è per noi importante nel determinare il principio dei “fissati tempi delle nazioni”. Poiché i 70 anni di desolazione di Giuda e Gerusalemme finirono nel 537 a.E.V., cominciarono nel 607 a.E.V. Questo sarebbe l’anno in cui Sedechia smise di sedere sul “trono del regno di Geova” in Gerusalemme. Perciò, segna anche la data del principio dei Tempi dei Gentili. Contando dall’ottobre 607 a.E.V., i “sette tempi” di 2.520 anni ci portano all’inizio dell’ottobre 1914 E.V., quando, come abbiamo già visto, cominciò ad adempiersi la grande profezia di Gesù sul “termine del sistema di cose”. Le fidate informazioni della Parola di Dio sono la base di questa conclusione, che la rivista Torre di Guardia ha sostenuto per più di 100 anni.

28, 29. (a) In quanto agli annali secolari che cosa dovrebbe renderci grati per i particolari preservati nella Parola di Dio? (b) Perché ci sono ragioni vigorose per preferire l’ottobre 1914 a qualsiasi altra data per la fine dei Tempi dei Gentili?

28 Possiamo essere davvero grati che Geova abbia preservato nella sua Parola ispirata un accurato quadro dei particolari necessari circa i giudei, i babilonesi e i medo-persiani del sesto secolo a.E.V. Altrimenti sarebbe difficile ricomporre l’esatta cronologia degli avvenimenti di quel tempo, poiché gli annali secolari di quel periodo sono certamente incompleti.

29 Comunque, primariamente in base a tali annali secolari, alcuni immaginano che Gerusalemme fosse distrutta nel 587/6 a.E.V. e che i giudei venissero sotto il dominio babilonese nell’anno di ascesa al trono di Nabucodonosor che calcolano fosse il 605 a.E.V. * Così ritengono che il 605 a.E.V. sia la data in cui cominciò ad adempiersi Geremia 25:11: “Tutto il paese sarà una desolazione; e serviranno fra i gentili per settant’anni”. (Greek Septuagint di Bagster) Se fosse così e i Tempi dei Gentili si contassero da allora, la fine dei profetici “sette tempi” si porrebbe nel 1916, anno in cui era in corso la guerra mondiale. Ma, com’è stato dichiarato, crediamo che ci siano ragioni assai più vigorose per accettare le informazioni dell’ispirata Parola di Dio, secondo cui i Tempi dei Gentili iniziarono nell’ottobre 607 a.E.V. e finirono nell’ottobre del 1914 E.V.

30. Quali sono gli avvenimenti che insieme identificano il periodo dal 1914 come gli “ultimi giorni”?

30 Possiamo esser felici che molto tempo fa Dio facesse scrivere nella sua Parola profezie che ci fanno calcolare così chiaramente il tempo della venuta di Gesù come Messia nel 29 E.V., e anche della sua “presenza” come glorioso Re celeste dal 1914 E.V. Mentre il “termine del sistema di cose” fa il suo corso, vediamo intensificarsi tutto intorno a noi le condizioni a cui Gesù ci disse di badare. Le guerre mondiali, le carestie, le pestilenze, i terremoti, l’illegalità, la mancanza di amore, gli odii e la persecuzione di quelli che sostengono i princìpi biblici, tutte queste cose messe insieme hanno identificato per noi gli “ultimi giorni”. — II Timoteo 3:1; Matteo 24:3-12; Marco 13:7-13.

QUANDO COMINCIA IL MILLENNIO?

31. (a) Quale consiglio dà Gesù per il nostro giorno, e perché? (b) Quale domanda possiamo essere inclini a fare, e qual è la risposta di Geova?

31 Fino a quando durerà questa paurosa situazione? Con Cristo Gesù ora intronizzato come Re guerriero, c’è buona ragione di credere che non passerà molto tempo prima che egli esegua il giudizio sui nemici di Dio. “In quanto a quel giorno o all’ora nessuno sa”, quindi non ci guadagniamo nulla a fare speculazioni. Ciò nondimeno, dovremmo prestare ascolto al consiglio di Gesù: “Siate vigilanti”. (Marco 13:32; Matteo 24:42) Mentre vediamo peggiorare le condizioni sulla terra e osserviamo come in genere le persone siano insensibili alla buona notizia del Regno, possiamo essere inclini, come fece il profeta di Dio, a chiedere circa la nostra predicazione: “Fino a quando, o Geova?” A cui Geova risponde:

“Finché le città effettivamente crollino in rovina, per essere senza abitanti, e le case siano senza uomo terreno, e la terra stessa sia rovinata nella desolazione”. (Isaia 6:10-12)

Nel suo tempo fissato Geova eseguirà questo giudizio, prima sulla cristianità e poi su tutti gli altri settori del mondo di Satana. Immediatamente seguirà il regno di 1.000 anni di pace di Cristo. — Rivelazione 20:1-3, 6.

QUAL È “QUESTA GENERAZIONE”?

32. Quale domanda sorge dopo aver considerato Matteo 24:34?

32 Nella sua grande profezia del “segno”, Gesù ci assicura: “Veramente vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute”. (Matteo 24:34) Poiché egli non attribuisce a una generazione nessuna specifica durata di tempo, che cosa dobbiamo intendere per “questa generazione”?

33. (a) Quale fu la “generazione” del tempo di Gesù? (b) Corrispondentemente, che si può dire della “generazione” del 1914-1918?

33 Nel giorno di Gesù, alcuni discepoli che udirono le sue parole, e altri suoi contemporanei, sopravvissero alla “tribolazione” finale del sistema di cose giudaico. Essi erano la “generazione” del tempo di Gesù. Al tempo di questo scritto, nei soli Stati Uniti ci sono più di 10.000.000 di persone ancora viventi che nel 1914-1918 erano abbastanza grandi da poter osservare “il principio dei dolori d’afflizione”. Alcuni di questi potranno vivere ancora per parecchi anni. Ma Gesù ci assicura che, prima che “questa generazione” passi, egli verrà come “Figlio dell’uomo” per eseguire il giudizio sul sistema di cose di Satana. (Matteo 24:8, 21, 37-39) Dovremmo stare svegli, in attesa di tale ‘venuta del Regno’. — Luca 21:31-36.

[Note in calce]

^ par. 10 Word Pictures in the New Testament, Vol. I, pag. 188.

^ par. 29 Vedi l’Appendice a pagina 186.

[Domande per lo studio]

[Riquadro a pagina 135]

CALCOLO DEI “SETTE TEMPI”

7 “tempi” = 7 × 360 = 2.520 anni

(essendo un “tempo” o anno biblico una via di mezzo fra un anno lunare di 354 giorni e l’anno solare di 365 giorni e 1/4)

607 a.E.V.—1 a.E.V. = 606 anni

1 a.E.V.—1 E.V. = 1 anno

1 E.V.—1914 E.V. = 1.913 anni

607 a.E.V.—1914 E.V. = 2.520 anni

[Riquadro a pagina 140]

“LA GENERAZIONE DEL 1914”

In un libro col titolo suddetto, Robert Wohl “dice che le generazioni non sono matematicamente definibili in termini di numeri d’anni, ma si raggruppano intorno a grandi crisi storiche, di cui la prima guerra mondiale è l’esempio massimo”. — “The Economist”, 15 marzo 1980