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Pace e sicurezza in tutta la terra, una speranza fidata

Pace e sicurezza in tutta la terra, una speranza fidata

Capitolo IX

Pace e sicurezza in tutta la terra, una speranza fidata

1, 2. Quali condizioni, predette nella Bibbia, farebbero di questa terra il luogo più piacevole in cui vivere?

QUESTA terra potrebbe essere un luogo molto piacevole e interessante in cui vivere se in tutta la terra prevalessero condizioni davvero pacifiche e sicure. Benché sia lungi dall’essere ora in tali condizioni, la Bibbia preannuncia che la terra diverrà tuttavia per il genere umano una splendida dimora, in cui la famiglia umana sarà in grado di godere pienamente la vita.

2 Quali sono esattamente le benedizioni promesse e come possiamo esser certi che si adempiranno?

SOLIDA BASE DI FEDE

3, 4. (a) Che cosa apprendiamo dalla fidatezza delle fondamentali leggi che regolano l’universo? (b) Chi è il Fattore di quelle leggi e quindi in che cos’altro abbiamo buona ragione di riporre fiducia?

3 Ci sono leggi fondamentali che regolano l’universo. Molte di esse le consideriamo come cosa ovvia. Il sorgere e il tramontare del sole, le fasi della luna e le stagioni vengono e vanno in maniera da contribuire alla stabilità della vita umana. Gli uomini preparano calendari e predispongono attività anni in anticipo, sapendo che si può fare affidamento sui movimenti del sole, della luna e dei pianeti. Che cosa possiamo imparare da ciò?

4 Il Fattore di quelle leggi è degno di fede; si può fare affidamento su ciò che dice e su ciò che fa. È nel suo nome, quale Creatore del cielo e della terra, che sono fatte le promesse della Bibbia riguardo a un giusto nuovo ordine. (Isaia 45:18, 19) Nel quotidiano programma della vita di una persona, è normale riporre un certo grado di fiducia in altre persone, in quelle che portano generi alimentari da vendere al mercato, in quelle che consegnano la posta e negli intimi amici. Non dovremmo noi riporre assai più fiducia in Dio e nella certezza dell’adempimento delle sue promesse? — Isaia 55:10, 11.

5. C’è qualche motivo egoistico in ciò che Dio ha promesso così che abbiamo ragione di dubitare che farà quanto ha detto?

5 È vero che gli uomini, per ragioni egoistiche, spesso si mostrano instabili. Ma tutte le promesse di Dio contenute nella Bibbia sono chiaramente per il nostro bene, non per soddisfare alcun egoismo da parte Sua. Egli non ha bisogno che gli diamo alcuna cosa; né credendo nella sua Parola operiamo per il guadagno egoistico di alcun uomo. Ma Dio prova in effetti diletto in quelli che ripongono fede in lui perché lo amano e perché ne apprezzano le vie. — Salmo 50:10-12, 14, 15 [49:10-12, 14, 15, Ri] .

6. Quale specie di fede la Bibbia ci aiuta ad acquistare?

6 La Bibbia si rivolge quindi anche alla nostra facoltà di ragionare; non richiede una fede cieca o credulità. Infatti, definisce la vera fede come “la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”. (Ebrei 11:1) Nella Bibbia, Dio ci dà una salda base di fede. Questa base diviene sempre più evidente allorché cresciamo nella conoscenza della Parola di Dio e vediamo come risulta verace nella nostra stessa vita e nell’adempimento delle sue profezie. — Salmo 34:8-10 [33:9-11, Ri].

7. Mentre esaminiamo le promesse bibliche di benedizioni future, che cosa non dovremmo attenderci che per crederci si richieda da noi?

7 Le promesse bibliche di future benedizioni vanno assai oltre ciò che gli uomini osano offrire. Tuttavia tali promesse non richiedono che crediamo a cose contrarie a ogni esperienza umana. Né sono in contrasto con ciò che è normale per i desideri dell’uomo. Considerate alcune di queste splendide benedizioni e vedetene la veracità.

LA TERRA DIVERRÀ UNA DIMORA PARADISIACA

8, 9. (a) Quale idea dovrebbe essere comunicata alla nostra mente dal termine “paradiso”? (b) È mai esistita una tal cosa sulla terra? (c) Che cosa mostra che è proposito di Dio che il Paradiso prevalga su tutta la terra?

8 Per molti la parola “paradiso” rende l’idea di qualche cosa di non terrestre, perfino d’irreale. Ma “paradiso” viene da parole simili usate nei tempi antichi (ebraico, par·desʹ; persiano, pai·ri·daeʹza; greco, pa·raʹdei·sos), parole che erano usate per descrivere cose allora effettivamente esistenti sulla terra. Queste parole hanno tutte la basilare idea di un ‘bel parco’ o ‘giardino simile a un parco’. Come nei tempi antichi, così oggi ci sono molti luoghi del genere, alcuni dei quali sono parchi di grandi proporzioni. E l’uomo ne desidera naturalmente la bellezza. La Bibbia promette che verrà il giorno in cui questo intero pianeta sarà un simile giardino o paradiso.

9 Quando Dio creò la prima coppia umana diede loro come dimora il Giardino di Eden, il cui nome significa Paradiso di Delizia. Il paradiso non doveva essere limitato, comunque, a quella sola località. Come la Bibbia narra: “Dio li benedisse e Dio disse loro: ‘Siate fecondi e moltiplicatevi ed empite la terra e soggiogatela’”. (Genesi 1:28; 2:8, 9) Questo avrebbe compreso l’estensione dei confini del Paradiso alle estremità della terra. La disubbidiente condotta di Adamo ed Eva non recò la fine di quel proposito espresso da Dio. Mostrando che una terra paradisiaca era ancora proposito di Dio, Cristo Gesù promise a un uomo che morì accanto a lui e che aveva mostrato fede in Gesù quale Figlio di Dio, che avrebbe avuto l’opportunità di vivere in tale Paradiso terrestre. (Luca 23:39-43) Come avverrà questo?

10. In Rivelazione 11:18, quali ostacoli al Paradiso promette Dio di rimuovere?

10 Dio promette che nella “grande tribolazione” avvenire rimuoverà tutti gli ostacoli a tale paradiso, riducendo in rovina quelli che rovinano la terra. (Rivelazione 11:18) Dio farà così ciò che i governi umani non avrebbero mai potuto fare. Spazzerà via tutti quelli che egoisticamente inquinano e devastano la terra per soddisfare l’avidità commerciale, tutti quelli che fanno guerre devastatrici per sete di potere, tutti quelli che fanno cattivo uso della terra perché sono privi di gratitudine e di rispetto verso i munifici doni provveduti da Dio.

11. (a) Quale avvenimento storico mostra che la restaurazione sulla terra di uno stato paradisiaco non è contraria all’esperienza umana? (b) In quale promessa benedizione questo rafforza la nostra fede?

11 L’intera terra si adornerà allora di bellezza; la sua aria, la sua acqua e il suo suolo saranno quindi freschi e puliti. Questa restaurazione del Paradiso non è qualche cosa da non credersi o contraria all’esperienza umana. Molti secoli fa, quando la nazione d’Israele fu uscita dalla cattività di Babilonia, Geova Dio la restaurò nella sua patria. Quando tornarono, il paese era una distesa desolata. Tuttavia, a causa della benedizione che Dio versò su loro e sul loro lavoro, il paese presto si mutò così che i popoli vicini esclamarono: ‘È divenuto simile al giardino di Eden!’ Dov’eran cresciuti i cespugli di spine e le pungenti ortiche, ora fiorivano il ginepro e il mirto. Il paese divenne fecondamente produttivo, allontanando la minaccia della fame e della carestia. (Ezechiele 36:29, 30, 35; Isaia 35:1, 2; 55:13) Ciò che Dio fece allora in quella piccola zona della Palestina promette di farlo in proporzioni mondiali, così che tutti i viventi godranno le delizie della vita divinamente provveduta nel Paradiso. — Salmo 67:6, 7 [66:7, 8, Ri]; Isaia 25:6.

FINE DELLA POVERTÀ E DELLA SCHIAVITÙ ECONOMICA

12. A quali condizioni economiche e lavorative si deve porre rimedio per provare vera gioia di vivere?

12 È ben noto che la povertà e la schiavitù al sistema economico si trovano in tutta la terra. Non potrebbe esserci vera gioia di vivere nel nuovo ordine di Dio se non si ponesse rimedio a questa condizione, se milioni di persone continuassero a fare un lavoro per provvedere solo lo stretto necessario alla vita, o se continuassero a fare un lavoro monotono che farebbe dell’uomo un impersonale dente d’ingranaggio in una grande macchina.

13-15. (a) Dove troviamo un esempio storico che ci mostra quale sia la volontà di Dio per l’uomo a questo riguardo? (b) Come tale disposizione contribuiva alla sicurezza e alla gioia di vivere di ogni individuo e di ogni famiglia?

13 La volontà di Dio per l’uomo si vede a questo riguardo nel modo in cui diresse le cose con l’antico Israele. Lì, ogni famiglia ricevette un possedimento ereditario del paese. (Giudici 2:6) Benché potessero venderlo e benché gli individui pure si potessero vendere come servi se contraevano debiti, Geova prese tuttavia provvedimenti per impedire che si formassero enormi proprietà terriere o che il popolo fosse tenuto schiavo per lunghi periodi. In che modo?

14 Per mezzo dei provvedimenti della Legge che diede al suo popolo. Il settimo anno di schiavitù era ‘l’anno della liberazione’ in cui qualsiasi Israelita così tenuto in schiavitù doveva essere rimesso in libertà. Inoltre, ogni cinquantesimo anno era un anno di “Giubileo” per l’intera nazione, un anno in cui “proclamare la libertà nel paese a tutti i suoi abitanti”. (Deuteronomio 15:1-9; Levitico 25:10) Quindi ogni possedimento ereditario che era stato venduto veniva restituito al suo proprietario originale e tutti quelli che erano stati in schiavitù venivano rilasciati, nonostante che non fossero trascorsi sette anni. Era un gioioso tempo di felice riunione familiare e di ‘nuovo inizio’ economico. Così, nessuna terra poteva vendersi per sempre, ma la sua vendita era, in effetti, solo un ‘contratto di locazione’ che scadeva, tutt’al più, nell’anno del Giubileo. — Levitico 25:8-24.

15 Tutto questo contribuiva splendidamente alla stabilità economica della nazione e alla sicurezza e alla pace di ogni famiglia. Quando era osservato, impediva alla nazione di cadere nella triste condizione in cui vediamo oggi tanti paesi nei quali esistono solo due classi, gli estremamente ricchi e gli estremamente poveri. I benefici per l’individuo rafforzavano la nazione, poiché nessuno doveva essere privo di privilegi e oppresso dalle cattive condizioni economiche. Come fu riferito durante il regno del re Salomone, che si era rivolto a Geova per avere sapienza: “Giuda e Israele continuarono a dimorare in sicurtà, ognuno sotto la sua propria vite e sotto il suo proprio fico”. (1 Re 4:25 [3 Re 4:25, Ri]) Oggi molti non possono realmente usare i loro talenti e iniziative, perché sono intrappolati in un sistema economico che li segrega, costringendoli a soddisfare i desideri di una sola persona o di un piccolo gruppo di persone. Sotto la legge di Dio la persona industriosa era aiutata a offrire le sue piene capacità per il benessere e il godimento di tutti. Questo ci dà almeno un’idea in piccole proporzioni della misura di libertà personale e del senso di valore e dignità personale che godranno coloro che avranno ottenuto la vita nel nuovo ordine di Dio.

16. In quanto alle condizioni di vita e alla propria situazione economica, che cosa provvederà il regno di Dio a tutti noi che ne siamo sudditi?

16 In tutta la terra si vedrà un maggiore adempimento della profezia di Michea 4:3, 4. Gli amanti della pace che vivranno sotto il giusto dominio di Dio “sederanno, ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, e non ci sarà nessuno che li faccia tremare; poiché la medesima bocca di Geova degli eserciti ha parlato”. Nessuno dei sudditi del regno di Dio vivrà in squallidi tuguri o in appartamenti affollati. Avranno terra e case loro proprie. (Isaia 65:21, 22) Il re, Cristo Gesù, promise molto tempo fa che ‘quelli d’indole mite erediteranno la terra’ ed egli ha ‘ogni autorità in cielo e sulla terra’ per fare in modo che questo si adempia. — Matteo 5:5; 28:18.

DUREVOLI SALUTE E VITA

17-19. (a) Che cosa mostra che buona salute e lunga vita sono desideri naturali del genere umano? (b) Quali fatti intorno alla vita umana e intorno alla vegetazione fanno sembrare strano il breve periodo di vita dell’uomo? (c) Che cosa nel cervello umano mostra che è assai ragionevole credere che l’uomo fu progettato per vivere per sempre?

17 Nessuna di queste condizioni, comunque, potrebbe rendere veramente pacifica e sicura la vostra vita finché malattie, vecchiaia e morte offuscano il futuro. È irragionevole o contrario all’esperienza umana sperare che la liberazione venga da queste cose? Per certo non è contrario alla natura umana desiderare che ciò avvenga, poiché gli uomini hanno impiegato tutta la vita e indicibili somme di denaro nella ricerca dei mezzi per conseguirlo.

18 Anziché essere irragionevole la speranza della salute e della vita durevoli, non è forse irragionevole l’opposto? Che, appena gli uomini hanno raggiunto un’età in cui cominciano ad avere un’eccellente base di conoscenza, esperienza e abilità per fare opere meritorie, debbano quindi morire? D’altra parte, ci sono alberi che vivono per migliaia d’anni. Perché dovrebbe l’uomo, dotato d’intelligenza, vivere solo per una frazione del tempo di qualche vegetazione priva di coscienza e d’intelligenza? Non dovrebbe egli vivere ragionevolmente molto, molto più a lungo?

19 Il libro Science Year del 1967 afferma che per gli specialisti dello studio dell’invecchiamento “il processo d’invecchiamento è ancora in gran parte un mistero”.32 È pure avvolto nel mistero per gli scienziati il fatto che il cervello umano è ovviamente progettato per assimilare virtualmente illimitate quantità di informazioni. Come indica il biochimico Isaac Asimov, il “sistema di archiviazione” del cervello è “perfettamente in grado di accogliere qualsiasi carico di apprendimento e di memoria che l’essere umano sia attendibilmente in grado di mettervi, e anche un miliardo di volte più di tale quantità”.33 Questo significa che il vostro cervello è in grado di ricevere non solo qualsiasi carico possiate riporvi nella durata di una vita di settanta od ottant’anni, ma mille milioni di volte di più! Non c’è da meravigliarsi se l’uomo ha tale sete di conoscenza, tale desiderio di apprendere per fare e realizzare. Tuttavia egli è ostacolato dalla brevità della sua vita. È ragionevole che l’uomo debba avere tale stupendo organo quale è il cervello umano e quindi non poter mai fare uso di più che una minuscola frazione del suo potenziale? Non è assai più ragionevole che, come mostra la Bibbia, Geova Dio progettò l’uomo perché vivesse per sempre sulla terra, dandogli un cervello mirabilmente adatto a tale scopo?

20. Che cosa dice la Bibbia che Dio ha promesso di fare per il genere umano riguardo agli effetti del peccato, compresa la stessa morte?

20 La Bibbia mostra che in origine l’uomo aveva l’opportunità di vivere per sempre, ma la perse a causa della ribellione; che “per mezzo di un solo uomo [Adamo] il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato”. (Romani 5:12) L’esperienza umana concorda con questo, poiché il peccato e la morte sono universali fra il genere umano. Ma la Bibbia contiene anche la promessa di Dio che, nel Paradiso restaurato, “la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena”. (Rivelazione 21:3, 4; 7:16, 17) Essa mostra chiaramente che la vita eterna, senza gli effetti del peccato, è il proposito di Dio per il genere umano. (Romani 5:21; 6:23) Per giunta, promette che le benedizioni del nuovo ordine di Dio si offriranno ai molti milioni di persone morte nel passato. Come? Mediante una risurrezione dai morti, sì, essendo vuotata la comune tomba di tutto il genere umano. Riguardo a ciò, Gesù Cristo fiduciosamente predisse: “L’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori”. — Giovanni 5:28, 29.

21, 22. Perché la prospettiva di riacquistare piena salute non è una speranza irraggiungibile?

21 I moderni scienziati medici producono oggi “farmaci miracolosi” e compiono operazioni chirurgiche che sarebbero sembrate incredibili secoli fa. Dovremmo dubitare che il Creatore dell’uomo possa fare cose assai più grandi e stupende ridonando alle persone di cuore retto vigorosa salute, invertendo perfino il processo d’invecchiamento, tutto senza ricorrere a ospedali, sale operatorie e organi artificiali? Nella sua considerazione, Dio ci ha mostrato l’evidenza che tali benedizioni non sono per noi una speranza irraggiungibile.

22 Egli diede al suo Figlio l’autorità di compiere sulla terra potenti opere di guarigione. Queste opere ci assicurano che nessuna debolezza, difetto o malattia è al di là del potere di guarigione di Dio. Quando un uomo la cui carne era piena di lebbra implorò Gesù di sanarlo, Gesù toccò compassionevolmente l’uomo e disse: “Sii reso puro”. E, come il racconto storico dice, “immediatamente la sua lebbra fu purificata”. (Matteo 8:2, 3) Gesù non fece queste cose in qualche luogo isolato, fuori della vista del pubblico. Lo storico Matteo Levi riferisce: “Grandi folle gli si avvicinarono, conducendo con sé zoppi, storpi, ciechi, muti, e molti altri, e li gettarono praticamente ai suoi piedi, ed egli li guarì; così che la folla provò meraviglia . . . e glorificarono l’Iddio d’Israele”. (Matteo 15:30, 31) Leggete da voi stesso il racconto di Giovanni 9:1-21 come esempio di quanto è reale e verace la narrazione storica di tali guarigioni. Questi avvenimenti sono attestati da molti testimoni, compreso un medico, Luca. — Marco 7:32-37; Luca 5:12-14, 17-25; 6:6-11; Colossesi 4:14.

23, 24. Perché non è irragionevole credere che i morti potranno tornare e in effetti torneranno in vita sotto il regno di Dio?

23 Per ragioni simili non dobbiamo considerare incredibile la chiara promessa della Bibbia che “vi sarà una risurrezione” dei morti. (Atti 24:15) Oggi gli uomini possono registrare la voce, l’aspetto e le azioni di una persona in un piccolo tratto di film o di nastro televisivo, così che anche anni dopo la sua morte questi possono riprodursi. Non dovrebbe Colui che creò l’uomo, il quale logicamente conosce la precisa struttura atomica e molecolare dell’uomo, essere in grado di fare assai di più? Se i calcolatori elettronici costruiti dall’uomo possono accumulare e coordinare letteralmente miliardi di dati, non dovrebbe Dio essere in grado di ricordare precisamente la personalità degli individui in modo da ridonare a questi la vita? — Giobbe 14:13.

24 Ancora, Geova Dio ci ha benignamente dato i mezzi per rafforzare la nostra fede in tale stupenda speranza. Egli concesse a suo Figlio il potere di dimostrare in piccole proporzioni ciò che farà in grandi proporzioni durante il suo giusto dominio sulla terra. Cristo Gesù risuscitò persone morte, spesso alla piena vista degli astanti. L’uomo Lazzaro, che risuscitò vicino a Gerusalemme, era stato perfino morto abbastanza a lungo che il suo corpo aveva cominciato a decomporsi. Così si vede che la speranza della risurrezione ha una solida base. — Luca 7:11-17; 8:40-42, 49-56; Giovanni 11:38-44.

LA TERRA PUÒ CONTENERE TALE POPOLAZIONE

25, 26. Allorché i morti risusciteranno, avranno tutti posto per vivere?

25 Può questo pianeta offrire agevole spazio vitale a una tale popolazione che risulterebbe dalla risurrezione dei morti? Nel 1960, il dott. Albert L. Elder, in qualità di presidente della Società Chimica Americana, dichiarò:

“Ci vollero più di 5000 anni della storia umana fin verso il 1820 per raggiungere la popolazione mondiale di 1,1 miliardi. Entro il seguente secolo, la popolazione si raddoppiò. Ora, è di circa 2,8 miliardi e potrebbe raggiungere i 3 miliardi all’inizio degli anni sessanta [come avvenne]. Così, in meno di 50 anni c’è stato un aumento di popolazione equivalente a quello che si ebbe durante i primi 50 secoli”.34

26 I viventi di oggi rappresentano perciò una notevole parte del totale che è vissuto sulla terra. Infatti, nel 1966 si affermò: “Ora si calcola che il 25 per cento di tutta la popolazione che è vissuta finora è in vita oggi”.35 In base a ciò la popolazione totale in tutta la storia umana si potrebbe calcolare di circa 14.000.000.000 di persone. La superficie di asciutto della terra è di oltre 145.000.000 di chilometri quadrati. Questo consentirebbe più di diecimila metri quadrati per persona. Non solo questo provvederebbe spazio per produrre da mangiare, ma permetterebbe anche di avere foreste, monti e così via, senza indebito affollamento nella terra paradisiaca. E poi bisogna ricordare che la Bibbia mostra che non tutti quelli che ora sono in vita sussisteranno e vivranno in quel nuovo ordine.

27. Potrebbe la terra produrre abbastanza da mangiare per tutte quelle persone?

27 Ma potrebbe la terra produrre abbastanza da mangiare per tante persone? Gli scienziati affermano oggi che lo potrebbe anche ora nelle condizioni attuali. La rivista Time (13 luglio 1970) riferì che l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione “sostiene ora che il potenziale agricolo del mondo è abbastanza grande da alimentare 157 miliardi di persone”. Questo è di gran lunga più del numero totale delle persone che si calcola siano vissute sulla terra.

28. Perché non c’è pericolo che, vivendo le persone per sempre, la terra divenga col passar del tempo sovrappopolata?

28 Dovremmo notare che il proposito di Dio in origine espresso alla prima coppia umana fu di ‘empire la terra e soggiogarla’, portando i limiti dell’Eden alle parti più remote della terra. (Genesi 1:28) Questo significherebbe non sovrappopolare la terra, ma empirla in convenienti proporzioni, fino al punto che sarebbe ancora permesso di fare della terra ‘soggiogata’ un giardino terrestre come l’originale dimora paradisiaca dell’uomo. Così, questo comando divino indica che, nel tempo e nella maniera stabiliti da Dio, cesserebbe infine la riproduzione fra il genere umano. A Dio, che dotò l’uomo delle facoltà di riprodursi, questo non presenta nessun grosso problema.

SICURO FONDAMENTO DI FELICITÀ DUREVOLE

29, 30. (a) Quale effetto hanno sulla felicità della persona i rapporti con altri? (b) Come sappiamo che quelli che otterranno la vita eterna nel nuovo ordine di Dio saranno solo persone che contribuiranno veramente alla pace e alla sicurezza del loro simili?

29 Anche se poteste vivere in bei luoghi, avere prosperità materiale, fare un lavoro interessante e godere relativamente buona salute, questo non vi garantirebbe ancora durevole felicità. Ci sono oggi persone che hanno queste cose eppure sono infelici. Perché? A causa della loro relazione con le persone che le circondano, persone che forse sono egoiste, litigiose, ipocrite o odiose. La felicità durevole nel nuovo ordine di Dio verrà in gran parte dalla mutata attitudine delle persone in tutta la terra. Il loro amore e il loro rispetto verso Dio e la loro osservanza dei suoi propositi recheranno prosperità spirituale. Senza ciò, la prosperità materiale diviene vana, insoddisfacente e vuota.

30 Ancor più che dalle cose materiali, il diletto viene dall’essere fra persone gentili, umili, amichevoli, che potete davvero amare e stimare e che hanno gli stessi sentimenti verso di voi. (Salmo 133:1 [132:1, Ri]; Proverbi 15:17) L’amore verso Dio è ciò che assicura il vero amore verso il prossimo, che renderà la vita così piacevole nel suo giusto nuovo ordine. Quelli che Dio favorirà con la vita eterna avranno tutti dato prova del proprio amore verso di lui e verso il prossimo. Con tali persone come vicini, amici e compagni di lavoro, potrete godere vera pace e sicurezza e durevole felicità. — 1 Giovanni 4:7, 8, 20, 21.

31. Se davvero vogliamo vivere nel nuovo ordine di Dio, che cosa dobbiamo fare ora?

31 Sapendo che vi si offre tale splendida prospettiva, il corso della saggezza suggerisce di scoprire che cosa si richiede per afferrarla. Ora è il tempo di mettere la vostra vita in armonia con le giuste esigenze che Dio ha stabilite nella sua Parola per quelli che saranno risparmiati nella “grande tribolazione” avvenire. — 2 Pietro 3:11-13.

[Domande per lo studio]