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Creazione di “nuovi cieli e nuova terra”

Creazione di “nuovi cieli e nuova terra”

Capitolo XVII

Creazione di “nuovi cieli e nuova terra”

1. (a) Perché oggi ci interessiamo di un sogno che ebbe l’imperatore Nabucodonosor dell’antica Babilonia? (b) Rammentando all’imperatore i particolari del sogno, che cosa disse Daniele di una particolare “pietra” e di ciò che questa avrebbe compiuto?

OGGI vediamo adempiersi ciò che il governante imperiale della Potenza Mondiale Babilonese vide in un sogno profetico più di duemilacinquecento anni fa! Quel sogno mandato da Dio ci aiuta a capire ciò che avviene nel nostro tempo di crescente afflizione mondiale. Possiamo esser grati che questo sogno, completamente dimenticato dall’imperatore Nabucodonosor tanto che non lo poteva rievocare, fosse rivelato al profeta Daniele perché con l’aiuto di Dio Onnipotente lo ricordasse e lo interpretasse all’assai turbato imperatore. Giungendo al culmine del suo racconto dell’“immagine” del sogno, che raffigurava la successione delle superpotenze politiche della storia del mondo, dall’Impero Babilonese alla duplice Potenza Mondiale Anglo-Americana d’oggi, Daniele proseguì, dicendo:

“Tu continuasti a guardare finché una pietra fu tagliata non da mani, e urtò l’immagine ai piedi di ferro e argilla modellata e li stritolò. Allora il ferro, l’argilla modellata, il rame, l’argento e l’oro, tutti insieme, furono stritolati e divennero come la pula dall’aia d’estate, e il vento li portò via così che non se ne trovò nessuna traccia. E in quanto alla pietra che urtò l’immagine, divenne un ampio monte e riempì l’intera terra”. — Daniele 2:34, 35.

2. Che cosa fu simboleggiato da quella “pietra”?

2 Non può esserci nessun’altra spiegazione. La “pietra” simboleggiò il regno messianico nelle mani dell’unto Figlio del Sovrano Signore dell’universo, Geova Dio.

3. Spiegate la relazione di questo regno messianico con il re Davide, e come il regno assunse un aspetto spirituale.

3 Questo regno messianico ebbe le sue radici nel regno terrestre di Davide, che Geova fece ungere re sulla nazione d’Israele. La sede del suo governo divenne, infine, Gerusalemme o Sion. Con lui Geova Dio fece un patto per un regno messianico che sarebbe restato nella discendenza della sua famiglia e sarebbe divenuto un regno eterno. A suo tempo questo regno assunse l’aspetto di un regno spirituale quando arrivò sulla scena terrestre l’Erede permanente di Davide. Ciò accadde perché il celeste Figlio di Dio nacque miracolosamente come Gesù nella discendenza reale di Davide. Assumendo questa parentela naturale, egli divenne l’erede naturale col diritto al trono del re Davide. (Matteo da 1:1 a 2:6) In armonia con ciò, immediatamente dopo che Gesù fu battezzato in acqua all’età di trent’anni, Geova Dio lo unse con spirito santo perché fosse il futuro Re su Israele, “la casa di Giacobbe”. Dio lo generò anche perché fosse un Figlio spirituale di Dio e lo riconobbe come tale. — Matteo 3:13-17; Luca 1:32, 33; 3:21-23; Atti 10:38.

4. Come l’Erede permanente di Davide divenne in effetti un re nel regno spirituale?

4 Gesù Cristo morì da martire per aver predicato il regno di Dio, “il regno dei cieli”. Egli morì nella carne, come perfetto sacrificio umano; ma, dice l’apostolo Pietro, “Cristo morì una volta per sempre in quanto ai peccati, persona giusta per ingiusti, affinché vi conducesse a Dio, essendo messo a morte nella carne, ma essendo reso vivente nello spirito”. (1 Pietro 3:18) Israele, “la casa di Giacobbe”, doveva avere dunque su di sé un re celeste, un invisibile re spirituale, cioè il risuscitato Gesù Cristo, immortale nei cieli. (Romani 1:3, 4) Così il risuscitato Gesù Cristo è l’Erede permanente o l’Erede regale di Davide, e il suo regno è eterno. Questo regno messianico è quello che viene tagliato dal “monte” della sovranità di Geova senza l’aiuto di mani umane.

5. (a) Quando la “pietra” simbolica fu tagliata dal monte? (b) Quale periodo di tempo ebbe inizio per questo malvagio sistema di cose terrestre, quando la “pietra” simbolica fu lanciata contro la simbolica “immagine”?

5 Quando questa “pietra” regale fu tagliata e lanciata contro la simbolica “immagine” delle potenze mondiali terrestri? Fu “tagliata” alla fine dei Tempi dei Gentili verso il 4/5 ottobre 1914, quando Geova, Colui che costituisce il Re, insediò il risuscitato Gesù Cristo come Re dominante nei cieli. (Luca 21:24; Salmo 2:1-6; Rivelazione 11:15; 12:5-10) Allora si applicarono all’insediato Gesù Cristo le parole profetiche di Salmo 110:2: “La verga della tua forza Geova manderà da Sion, dicendo: ‘Sottoponi in mezzo ai tuoi nemici’”. Questa è la ragione per cui cominciò il “tempo della fine” di questo terrestre sistema di cose malvagio. (Daniele 12:4) In maniera corrispondente, le cose che Gesù Cristo predisse sarebbero dovute accadere durante il “termine del sistema di cose” si sono avverate dalla fine dei Tempi dei Gentili nel 1914. — Matteo da 24:3 a 25:33.

6. (a) Cos’è significativo circa il fatto che la pietra urta l’immagine “ai piedi di ferro e argilla modellata”? (b) Quando questa pietra urta la simbolica “immagine”?

6 Il fatto che, nel sogno del re, la pietra colpisca l’immagine d’uomo “ai piedi di ferro e argilla modellata” è significativo. Mostra che il messianico regno di Dio colpisce la vera “immagine” delle potenze mondiali ai giorni della Settima Potenza Mondiale, la duplice Potenza Mondiale Anglo-Americana, nei suoi ultimi giorni. Questo è il tempo in cui i domini umani di questo mondo si dividono fra governi imperialisti paragonabili al ferro e governi radicali paragonabili all’argilla. Le due specie non si amalgamano. La simbolica “immagine” non è colpita al principio della “grande tribolazione” ormai imminente, al tempo in cui è distrutta la religiosa Babilonia la Grande. Piuttosto, è colpita più tardi nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon. (Matteo 24:21, 22; Rivelazione 7:14; 16:14, 16; 17:1-18; da 18:20 a 19:3) È allora che le nazioni mondane, non più sotto l’influenza religiosa di Babilonia la Grande, si levano unitamente nella completa, dichiarata opposizione alla Sovranità Universale di Geova Dio e al suo regno messianico.

7. Nel sogno di Nabucodonosor, si mostra forse che la “pietra” urta e stritola i governanti che sono nel reame spirituale?

7 Il sogno profetico di Nabucodonosor non mostra che la “pietra” o il regno messianico colpisca i nemici politici negli invisibili cieli spirituali, come lo spirituale “principe del regale reame di Persia” e lo spirituale “principe di Grecia”. (Daniele 10:13, 20) La “pietra” regale urta qualche cosa di terrestre, di visibile, di umano, cioè i governi politici di questo mondo, siano essi imperialisti, democratici, radicali, socialisti o comunisti.

8. Similmente, in Rivelazione, capitoli 17 e 19, contro chi e che cosa si mostra che combatte la “pietra” regale?

8 Così Rivelazione 17:12-14 pure rivela che la regale “pietra” messianica combatte contro i militarizzati rappresentanti dell’Ottava Potenza Mondiale, le Nazioni Unite, allora libere da ogni dominio di Babilonia la Grande: “Questi combatteranno con l’Agnello, ma, siccome egli è Signore dei signori e Re dei re, l’Agnello li vincerà”. Similmente, il racconto dei particolari della “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon, riportato in Rivelazione 19:11-21, rivela che la regale “pietra” messianica avanza nella guerra non contro forze spirituali nei cieli invisibili, ma contro il sistema politico mondiale sulla terra, con tutti i suoi governanti e i suoi eserciti e i suoi seguaci umani.

9. Come tutta questa guerra influisce sulla terra abitata?

9 Questa guerra dà luogo al peggiore tempo d’afflizione che la terra abitata abbia mai avuto. Preannunciando questo, Daniele 12:1 dice: “E durante quel tempo [della fine] sorgerà Michele, il gran principe che sta a favore dei figli del tuo popolo [Israele, il popolo di Daniele]. E per certo accadrà un tempo d’angustia tale come non se ne sarà fatto accadere da che ci fu nazione fino a quel tempo”.

10. (a) Al culmine del “giorno di Geova”, che cosa accadrà alla simbolica “immagine”? (b) Quando Satana e i suoi demoni devono essere incatenati e scagliati nell’abisso?

10 Quindi si adempie la parte finale del sogno di Nabucodonosor, che la “pietra . . . stritolò il ferro, il rame, l’argilla modellata, l’argento e l’oro”. Questi, “tutti insieme, furono stritolati e divennero come la pula dall’aia d’estate, e il vento li portò via così che non se ne trovò nessuna traccia”. (Daniele 2:45, 35) Questo è il culmine del “giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi”. Questo giorno è il “giorno di Geova, per cui i cieli essendo infuocati saranno dissolti e gli elementi essendo intensamente caldi si fonderanno!” Inoltre, la “terra e le opere che sono in essa saranno scoperte [si mostrerà che sono combustibili]”. (2 Pietro 3:7, 10, 12) È primariamente dopo questa “distruzione degli uomini empi”, secondo il libro di Rivelazione, che Satana il Diavolo e i suoi angeli demonici sono incatenati e scagliati nell’abisso per mille anni. Si raffigura che essi siano legati e inabissati dopo la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon e come un fatto separato. — Rivelazione da 19:11 a 20:3.

11. Come le Scritture mostrano chi è stato il potere invisibile dietro i “cieli” governativi fra gli uomini?

11 È vero che Satana il Diavolo è stato “il governante di questo mondo”, come lo chiamò Gesù Cristo. (Giovanni 14:30; 16:11) Oltre a ciò, l’apostolo Paolo si riferì a Satana il Diavolo come all’“iddio di questo sistema di cose” e come al “governante dell’autorità dell’aria”. (2 Corinti 4:4; Efesini 2:2) Paolo disse anche che i cristiani lottano contro le “malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti”. (Efesini 6:12) Innegabilmente hanno esercitato il controllo e l’invisibile potere che si nasconde dietro quei “cieli” governativi fra gli uomini. — Rivelazione 13:1, 2; Luca 4:5-7.

12. (a) Corrisponde la descrizione che si trova in II Pietro 3:10-12 a ciò che accade a Satana e ai suoi demoni quando sono scagliati nell’abisso? (b) Cosa significa che siano legati e gettati nell’abisso?

12 Ciò nondimeno, è pure vero che Satana e i suoi angeli demonici non subiscono la dissoluzione che è descritta in II Pietro 3:10-12. Non sono distrutti nel “gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon. In seguito sono semplicemente tolti di mezzo essendo ridotti a uno stato di inattività nell’abisso, fuori della portata della terra. Che queste malvage forze spirituali siano legate e inabissate non viene descritto come un combattimento o una guerra, nel senso in cui è descritta l’espulsione di Satana e dei suoi angeli demonici dal cielo. — Rivelazione 12:7-13.

GLI ATTESI “NUOVI CIELI E NUOVA TERRA”

13. I cristiani testimoni di Geova che cosa attendono ora con ansiosa aspettazione?

13 I cristiani testimoni di Geova ora fanno più che ‘tenere bene in mente la presenza del giorno di Geova’ in cui i simbolici “cieli”, gli “elementi” e “la terra e le opere che sono in essa” saranno dissolti, distrutti. Con fede essi attendono ansiosamente ciò che avverrà subito dopo questo “giorno” della dissoluzione di questo sistema di cose e l’inabissamento di Satana e dei suoi angeli demonici. Con l’apostolo Pietro dicono: “Ma secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. — 2 Pietro 3:13.

14. Come l’adempimento di quella promessa riportata da Pietro corrisponde all’adempimento del sogno di Nabucodonosor?

14 La venuta di “nuovi cieli e nuova terra” è l’adempimento della parte finale del sogno profetico di Nabucodonosor, cioè: “E in quanto alla pietra che urtò l’immagine, divenne un ampio monte e riempì l’intera terra”. (Daniele 2:35) In questo modo il celeste regno messianico viene raffigurato come un monte sopra la terra, che ‘riempie l’intera terra’.

15, 16. In che modo i nuovi cieli e la nuova terra sono “secondo la sua promessa”, cioè la promessa di Geova?

15 L’apostolo Pietro dice che gli attesi “nuovi cieli e nuova terra” sono “secondo la sua promessa”, la promessa di Geova, a cui Pietro fece riferimento nel versetto precedente. Una promessa divina di questa specie, in cui si trova specificamente l’espressione usata da Pietro, è in Isaia 65:17, 18 e 66:22. Sotto ispirazione divina qui è scritto:

16 “Poiché, ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra; e le cose precedenti non saranno richiamate alla mente, né saliranno in cuore. Ma esultate e gioite per sempre di ciò che io creo. Poiché, ecco, io creo Gerusalemme causa di gioia e il suo popolo causa d’esultanza”. “‘Poiché proprio come i nuovi cieli e la nuova terra che io sto per fare stanno dinanzi a me’, è l’espressione di Geova, ‘così continueranno a stare la vostra progenie e il vostro nome’”.

17. Dove e quando quella profezia di Isaia ebbe un adempimento in piccole proporzioni?

17 Questa profezia di Isaia, scritta verso il 732 a.E.V., pur essendo dall’apostolo Pietro applicata al futuro, ebbe un adempimento in piccole proporzioni o minore un paio di secoli dopo la profezia di Isaia. Questo avvenne quando finirono i settant’anni di desolazione e osservanza sabatica del paese di Giuda e Gerusalemme e da Babilonia un fedele rimanente di Giudei esiliati tornò nel 537 a.E.V. nella patria che Dio aveva dato loro. Per l’anno 515 a.E.V., il terzo giorno del mese di Adar, Gerusalemme fu ricostruita e il suo tempio riedificato. (Esdra 6:13-22) Nell’anno 455 a.E.V. le mura di Gerusalemme furono ricostruite sotto il governatorato di Neemia, e questo fu l’occasione di una gioiosa celebrazione. (Neemia 6:15) Con l’andar del tempo Gerusalemme divenne di nuovo una città di fama mondiale. — Daniele 9:24, 25.

18. In quell’adempimento in piccole proporzioni, che cosa furono i “nuovi cieli”?

18 In questo adempimento in piccole proporzioni della profezia di Isaia, i “nuovi cieli” furono il giusto nuovo governo del governatore Zorobabele e dei suoi successori. Questo governo con sede nella Gerusalemme restaurata prese il posto del corrotto governo dei re Ioiachim, Ioiachin e Sedechia, che fu rovesciato dai Babilonesi nel 607 a.E.V. Il governatore Zorobabele fu impiegato come tipo del più grande Zorobabele nella seguente profezia di Aggeo 2:23: “‘In quel giorno’, è l’espressione di Geova degli eserciti, ‘ti prenderò, o Zorobabele figlio di Sealtiel, mio servitore’, è l’espressione di Geova; ‘e per certo ti porrò come anello con sigillo, perché tu sei colui che ho scelto’, è l’espressione di Geova degli eserciti”.

19. (a) Che cosa era in quel tempo la “nuova terra”? (b) Fu la profezia adempiuta lì completamente nel riabitato paese di Giuda?

19 Quei “nuovi cieli” tipici che si stendevano come un governo sopra il riabitato paese di Giuda avevano sotto di loro una “nuova terra”. Tale “nuova terra” era il purificato e restaurato rimanente giudaico che partì da Babilonia e riedificò Gerusalemme e il suo santo tempio per rendere a Geova mediante esso la pura adorazione conforme alla legge mosaica e in armonia con il Suo patto. (Isaia 66:8) Visto che quell’antico adempimento della profezia fu solo un adempimento illustrativo e in piccole proporzioni, la profezia concernente le condizioni di vita sotto i “nuovi cieli” e nella “nuova terra” si realizzò solo in misura limitata: “‘Non faranno danno né causeranno rovina in tutto il mio santo monte’, ha detto Geova”. (Isaia 65:19-25) I “nuovi cieli” e la “nuova terra” dell’adempimento in più grandi proporzioni di Isaia 66:22 eran quelli che sarebbero dovuti rimanere dinanzi a Geova Dio per sempre.

20, 21. (a) Che cosa sono i “nuovi cieli” che attendiamo secondo la promessa di Dio? (b) Come il regno messianico diviene ‘un gran monte che riempie l’intera terra’, come predisse Daniele?

20 Quindi, i “nuovi cieli” che i cristiani testimoni di Geova hanno atteso da molto tempo secondo la Sua promessa si realizzano nel messianico regno di Dio, nelle mani del permanente Erede del re Davide. Poiché questo regno è la “pietra” regale che stritola tutti i re terreni e i loro governi nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon, sul nostro globo terrestre non lascia in esistenza nessun governo politico umano. Pertanto, questo regno messianico assomigliato a una pietra deve divenire come un gran monte che riempie e copre l’intera terra. Significa questo che il regno israelita di Davide sarà ristabilito da Cristo proprio qui sulla terra? No! Non ci sarà nemmeno una manifestazione terrestre del regno di Davide sulla superficie della terra. Gesù Cristo, suo Erede permanente, non regnerà visibilmente nella carne in una città di Gerusalemme situata nel Medio Oriente.

21 La sede del suo governo sarà la ‘città dell’Iddio vivente, la Gerusalemme celeste’. (Ebrei 12:22; Rivelazione 14:1) Il suo governo simile a un monte prende il posto di tutti i governi politici umani che erano i simbolici “cieli” del vecchio sistema di cose. (Isaia 34:3-5) Così ci saranno nuovi “cieli” governativi che in effetti saranno negli invisibili cieli spirituali.

22, 23. (a) Come Gesù Cristo eliminerà l’influenza satanica che ha dominato i “cieli” governativi di questo sistema di cose? (b) Perché la promessa dei “nuovi cieli” è specialmente preziosa per quelli che sono cristiani unti dallo spirito? (c) In Rivelazione 21:1-4, che cosa sono il “precedente cielo”, la “precedente terra” e il “mare”, a cui si fa riferimento, e che cosa prende il loro posto?

22 Satana il Diavolo è stato l’invisibile “governante” che ha dominato quei “cieli” governativi di questo sistema di cose sulla terra. Il distruttivo “fuoco” del “giorno di Geova” dissolverà e distruggerà quei “cieli” governativi e lascerà Satana il Diavolo senza tali “cieli” sui quali ha dominato per millenni. (Rivelazione 13:1, 2; 19:19-21) Per certo egli non dominerà i “nuovi cieli”. La sua invisibile posizione di dominio sulle cose terrestri sarà sostituita dall’invisibile dominio sovrumano di Gesù Cristo, l’Erede permanente di Davide, che, con la risurrezione dai morti, fu reso spirito immortale e incorruttibile, assai più potente di Satana il Diavolo e di tutti i suoi angeli demonici. Satana e i suoi angeli devono essere rimossi dalla loro posizione nelle vicinanze della terra sotto restrizione e devono essere imprigionati nell’abisso da cui non potranno esercitare nessun controllo sui “cieli” che dominano la terra. (Rivelazione 20:1-3) Poiché Gesù Cristo è ora un celeste Re spirituale, i suoi “nuovi cieli” saranno cieli in un senso molto letterale. Non esisteranno altri cieli governativi. L’apostolo Pietro e gli unti conservi cristiani generati dallo spirito potevano aspettare con grande desiderio l’istituzione di quei promessi “nuovi cieli”. Perché? Perché hanno la ‘preziosa e grandissima promessa’ di Dio che, se fedeli fino alla morte, formeranno parte di quei “nuovi cieli” con Gesù Cristo. Sono eredi di Dio e coeredi di Gesù Cristo. (2 Pietro 1:4; Romani 8:16, 17) La loro intera congregazione costituirà la regale “sposa” del re Gesù Cristo. Così, più di otto secoli dopo che Dio aveva impiegato Isaia per profetizzare intorno ai “nuovi cieli e nuova terra”, Dio fece un’ulteriore promessa di tali cose gloriose per mezzo dell’apostolo Giovanni, che scrisse:

23 “E vidi un nuovo cielo e una nuova terra; poiché il precedente cielo [i governi politici insieme con Satana e i suoi angeli demonici] e la precedente terra [l’empia società umana] erano passati, e il mare [le irrequiete, agitate masse del genere umano] non è più. E vidi la città santa, la Nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, e preparata come una sposa adorna per il suo marito. Allora udii un’alta voce dal trono dire: ‘Ecco, la tenda di Dio è col genere umano ed egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate’. . . . Mi parlò, dicendo: ‘Vieni qui, ti mostrerò la sposa, la moglie dell’Agnello’. E mi trasportò nella potenza dello spirito su un grande e alto monte, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio”. — Rivelazione 21:1-4, 9, 10.

GIUSTA “NUOVA TERRA”

24. Che cosa sarà la “grande folla” nella “nuova terra”, e in quali circostanze favorevoli si accingeranno all’opera?

24 Con ansiosa aspettazione, anche la “grande folla” dei futuri superstiti della “grande tribolazione” attende i “nuovi cieli e nuova terra”. Questa “nuova terra” sarà la nuova società umana che vivrà sotto i “nuovi cieli”. (Rivelazione 7:9-14) Proprio come Noè e la sua famiglia sopravvissero al diluvio universale e formarono il nucleo della nuova società umana sulla terra, così la “grande folla” sopravvivrà alla prossima “grande tribolazione” e formerà il nucleo permanente della nuova società umana, la simbolica “nuova terra”. All’inizio essi saranno nel paradiso spirituale che supererà la “grande tribolazione” insieme a loro, ma poi si accingeranno all’opera di fare della terra letterale un paradiso che abbraccerà tutto il globo. Gli animali, selvaggi e domestici, saranno in pace con loro.

25. Come allora la situazione sarà assai più favorevole di quanto non lo fosse quella dei restaurati Israeliti quando la profezia di Isaia ebbe adempimento in piccole proporzioni?

25 Il privilegio di vivere allora sulla terra purificata, senza inquinamento, sotto i giusti “nuovi cieli”, sarà incomparabile, assai superiore a ciò che provarono i restaurati Israeliti adempiendo in piccole proporzioni la profezia di Isaia nella provincia persiana di Giuda. Oh, pensate di vivere sulla terra quando le “cose precedenti” saranno passate, quando la morte non ci sarà più, quando non si farà più cordoglio per i morti, né ci saranno più grida o afflizione di cuore!

26. In quel tempo, che farà Geova anche a favore dei morti?

26 Sotto il regno del padre eterno Gesù Cristo e dei suoi coeredi del Regno, i componenti della “grande folla” si avvieranno verso la vita senza fine in un paradiso globale di bellezza, abbondanza, felicità e pace. Non occorrerà fare cordoglio per i cari morti, poiché per mezzo dei “nuovi cieli” l’Onnipotente Dio Geova recherà la risurrezione dei morti umani per cui è disponibile il sacrificio di riscatto di Gesù Cristo. (Giovanni 11:25, 26; 5:28, 29; Atti 24:15; Rivelazione 20:11-14) Questi risuscitati, compresi gli uomini e le donne di fede da Abele a Giovanni Battista, avranno l’opportunità di far parte di quella “nuova terra”.

27. (a) Come possiamo essere sicuri che, nonostante le più tenebrose condizioni mondiali, ci sarà in effetti tale salvezza del genere umano? (b) Ora che cosa dobbiamo fare individualmente per prepararci a ricevere il beneficio di tale salvezza?

27 Sembra quasi incredibile che tale consolante prospettiva ci stia immediatamente dinanzi in questa generazione. Eppure è così! Le condizioni mondiali non sono mai apparse più tenebrose. L’afflizione mondiale aumenta. L’impotenza dell’uomo diviene sempre più evidente. È impossibile avere soccorso da fonti umane. Tuttavia ci sarà una salvezza del genere umano dalla peggiore afflizione della terra. La famiglia umana non si estinguerà. Non sarà spazzata via. Quelli della famiglia umana verranno dall’afflizione mondiale ed entreranno in un nuovo ordine giusto in cui una tale afflizione mondiale non sorgerà più. Abbiamo la parola dello stesso Dio Onnipotente. Il fatto che ora viviamo con piena fede in tale parola divina preparerà la via per salvarci dall’afflizione mondiale. La salvezza è vicina! — Matteo 24:21, 22; Naum 1:9.

[Domande per lo studio]