Traduzioni in copto
Nel III secolo, diversi traduttori, che lavoravano indipendentemente l’uno dall’altro, trascrissero in copto alcune parti delle Scritture Ebraiche e delle Scritture Greche Cristiane. Il copto era una lingua dell’antico Egitto che si avvaleva di un alfabeto per gran parte derivato da quello greco. Sono stati rinvenuti manoscritti biblici in vari dialetti copti, tra i quali il sahidico e il bohairico.
Le versioni copte della Bibbia furono tradotte dal greco. A quanto pare, all’inizio del IV secolo la maggior parte dei libri della Bibbia in copto erano già in circolazione.
I più antichi codici completi dei Vangeli in copto che abbiamo a disposizione oggi sono datati all’XI o al XII secolo, ma copie di singoli libri biblici o porzioni di essi risalgono già al IV e al V secolo. Il valore delle traduzioni copte, in particolare di quelle più antiche, è dato dal fatto che si basavano su testi greci precedenti a molti manoscritti greci che ci sono pervenuti. Perciò le traduzioni in copto possono far luce sui testi più antichi su cui si basavano. Ad esempio, alcune di esse rendono il testo di Giovanni 1:1 in un modo che indica che Gesù, di cui si parla come di “un dio”, e l’Iddio Onnipotente non sono la stessa persona.