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Uno sguardo al mondo

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Rifiuti in mare

Ci vogliono mille anni perché una bottiglia di vetro gettata in mare possa degradarsi e sparire. I fazzoletti di carta ci mettono tre mesi a degradarsi, e i fiammiferi sei mesi. I mozziconi di sigaretta inquinano il mare per un periodo che va da 1 a 5 anni, le buste di plastica per 10-20 anni, i prodotti di nylon per 30-40 anni, le lattine per 500 anni e il polistirolo per 1.000 anni. Questi sono solo alcuni dei dati con cui Legambiente, associazione ambientalista italiana, invita i bagnanti ad andare in spiaggia con una maggiore consapevolezza ecologica. “Indicazioni superflue?”, chiede il Corriere della Sera. (23 maggio 2000) “Le 605 tonnellate di immondizia che i volontari di ‘Spiagge pulite’ hanno raccolto sui litorali italiani dal ’90 a oggi dicono di no”.

I bambini e l’occulto

“Il materiale legato al satanismo e all’occulto che si trova su Internet rappresenta un pericolo per i bambini”: è quanto afferma un sindacato degli insegnanti, secondo quanto si legge sul quotidiano londinese The Independent. Da un sondaggio condotto in Gran Bretagna per conto dell’Association of Teachers and Lecturers è emerso che più di metà dei ragazzini di età compresa tra gli 11 e i 16 anni “nutriva interesse per l’occulto e il soprannaturale”, quasi un quarto d’essi nutriva “molto interesse”, e 1 su 6 sosteneva di essere rimasto “sconvolto” da materiale legato all’occultismo. Peter Smith, segretario generale di questa associazione, avverte: “I giovani possono facilmente visitare centinaia di siti dedicati alla stregoneria, al gettare incantesimi e alle tecniche di salasso senza che nessun adulto abbia il controllo di ciò che leggono. . . . Questa è una tendenza giovanile estremamente preoccupante. Genitori e insegnanti vorranno informare i figli e i giovani dei pericoli che corre chi si immischia nell’occultismo prima che siano troppo coinvolti”.

Mettete in frigo le pietanze quando sono ancora calde

Lasciar raffreddare le pietanze prima di metterle in frigo è sbagliato, dice Bessie Berry, responsabile della hot line che il Dipartimento dell’Agricoltura americano ha istituito per rispondere a domande relative a carne e pollame. “Anche il cibo appena tolto dal forno o dal fornello” dovrebbe essere messo subito in frigo se non va consumato. Un bollettino universitario spiega che “prima si mettono in frigo i cibi cotti, prima i batteri dannosi che possono essere presenti smetteranno di moltiplicarsi”. (Tufts University Health & Nutrition Letter) Ma in questo modo non si danneggia il frigorifero o non si sovraccarica il motore? La Berry dice di no. I frigoriferi moderni sono progettati in modo da potervi mettere dentro cibi caldi. L’idea che ciò non si possa fare potrebbe essere un retaggio dell’era delle ghiacciaie, dove il calore avrebbe fatto sciogliere il ghiaccio. Bisogna comunque adottare due precauzioni: Se refrigerate qualcosa di voluminoso, come un pollo intero, una pentola di minestra o una casseruola fonda piena di cibo, è bene dividere preventivamente il cibo mettendolo in contenitori più bassi, altrimenti la parte più interna non si raffredderà abbastanza in fretta da fermare la moltiplicazione dei batteri. Inoltre, tra le pietanze calde e gli altri alimenti contenuti nel frigorifero si deve lasciare un po’ di spazio in modo da permettere all’aria di circolare e raffreddarle rapidamente.

Voci sintetizzate che trasmettono stati d’animo

Nel tentativo di rendere più amichevoli le voci sintetizzate al computer, gli scienziati vorrebbero far esprimere loro anche delle emozioni. Secondo il quotidiano tedesco Gießener Allgemeine, un gruppo di ricercatori del Politecnico di Berlino ha analizzato come cambia la voce umana a seconda dello stato d’animo. Attori teatrali hanno letto frasi di contenuto neutro esprimendo stati d’animo diversi: rabbia, tristezza, noia, gioia, paura o disgusto. Le frasi sono state poi analizzate sillaba per sillaba studiando l’altezza del suono, la velocità di dizione, la frequenza fondamentale, il volume e la chiarezza di articolazione. Dai risultati è emerso che uno stato d’animo gioioso o adirato faceva aumentare la velocità e il volume. Le sillabe venivano marcate bene e l’articolazione rimaneva buona. Nel caso di noia, timore o tristezza, la dizione era più lenta e indistinta, e cambiava l’altezza del suono. La paura faceva alzare il tono della voce di circa un’ottava. Nel caso del dolore le corde vocali vibravano delicatamente e la voce diventava più bassa e roca. Queste caratteristiche sono state applicate a voci artificiali così da vedere se gli ascoltatori riuscivano a “identificare il giusto stato emotivo”. Questo progetto interessa soprattutto chi lavora nel campo della sintesi e del riconoscimento vocale.

500 anni di scempi

Secondo un recente sondaggio del WWF (Fondo Mondiale per la Natura), il Brasile ha perso il 37 per cento dei suoi principali ecosistemi da quando ebbe inizio la colonizzazione, circa 500 anni fa. Fino ad ora, dice il quotidiano O Estado de S. Paulo, “sono andati distrutti il 93 per cento delle foreste costiere, il 50 per cento della savana e il 15 per cento della regione amazzonica”. Garo Batmanian, funzionario della sezione brasiliana del WWF, dice: “Quando arrivarono i portoghesi trovarono foreste lussureggianti e più acqua di quanta ne avessero mai vista. Questo fece nascere l’idea errata che tutto quello che si pianta qui attecchisce e che non c’è bisogno di adattare la tecnologia europea alla realtà locale”. Questo, secondo Batmanian, ha dato il via allo scempio della mata atlântica, la foresta che si estendeva lungo tutta la costa brasiliana.

Trasporti puliti per il futuro

“La tecnologia delle celle a combustibile, che promette di rivoluzionare l’industria mondiale dell’automobile, sta entrando nel mercato”, afferma il quotidiano The Australian. Questa tecnologia è particolarmente adatta agli autobus cittadini perché è molto meno rumorosa e non dà luogo a emissioni inquinanti. Gli autobus avranno un’autonomia di 300 chilometri, una velocità massima di 80 chilometri l’ora e potranno trasportare 70 passeggeri. Verranno offerti alle aziende di trasporti europee a un prezzo iniziale di oltre 1 milione di dollari ciascuno, e dovrebbero entrare in servizio entro la fine del 2002. Le celle a combustibile potrebbero rappresentare anche il futuro delle automobili, ma non sono ancora entrate in produzione. “Dobbiamo ridurre i costi, l’ingombro e il peso dei sistemi a celle a combustibile per poter competere con i motori a combustione interna”, dice il prof. Ferdinand Panik.

Francobolli personalizzati

Il New York Times riferisce che “in Canada hanno fatto il loro debutto i francobolli personalizzati, l’ultima trovata per un’epoca egocentrica”. Ora la gente può personalizzare la posta che spedisce “con una foto del neonato, del neolaureato, della coppia felice o del cane fedele”. Chi lo desidera spedisce un modulo con una foto e un versamento. In cambio riceve un foglio con 25 cornici autoadesive dorate su cui sono stampati la parola “Canada” e il valore del francobollo, e un secondo foglio con le riproduzioni della foto da inserire dentro le cornici dorate. Il costo, però, è più del doppio rispetto a quello dei francobolli normali. Inoltre, vengono offerti degli autoadesivi di saluto che “permetteranno di personalizzare la corrispondenza a seconda dell’umore o del messaggio”, ha detto Micheline Montreuil, responsabile della produzione filatelica delle Poste Canadesi. Per non essere da meno, anche Australia, Gran Bretagna, Singapore e Svizzera hanno creato la loro versione dei francobolli personalizzati. Le infinite varianti potranno rappresentare una vera sfida per i collezionisti di francobolli.

Malattie e disastri a confronto

I disastri, come le inondazioni e i terremoti, ricevono molta più attenzione dai mezzi di informazione, ma le malattie contagiose fanno molte più vittime, afferma un comunicato della Croce Rossa. Il New York Times scrive in proposito: “L’anno scorso le vittime di malattie contagiose come AIDS, tubercolosi e malaria sono state 160 volte più numerose di quelle dei terremoti in Turchia, dei cicloni in India e delle inondazioni in Venezuela . . . Si calcola che dal 1945 ad oggi solo queste tre malattie abbiano fatto 150 milioni di morti, in paragone con i 23 milioni che sono morti nelle varie guerre durante lo stesso periodo di tempo”. Secondo Peter Walker, autore del comunicato, il problema nasce dall’inadeguatezza dei sistemi sanitari pubblici. “In quasi tutti i paesi c’è un sistema sanitario sulla carta, ma quando ci si allontana dai centri cittadini di fatto non c’è niente”, ha detto Walker. I 13 milioni di morti provocati l’anno scorso dalle malattie infettive si sarebbero potuti evitare spendendo solo cinque dollari a persona in assistenza medica. L’articolo conclude dicendo: “I soldi spesi per cambiare il comportamento della gente salvano più vite di quelli spesi per comprare strutture costose come ospedali e attrezzature tecnologicamente all’avanguardia”.