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Come può aiutarmi la preghiera?

Come può aiutarmi la preghiera?

I giovani chiedono...

Come può aiutarmi la preghiera?

“È stata la preghiera che mi ha aiutato a rimettermi in carreggiata”. — Giorgio. *

MOLTI giovani pregano. Forse più di quanti tu creda. Da un sondaggio Gallup condotto negli Stati Uniti è risultato che il 56 per cento dei ragazzi dai 13 ai 17 anni dice una preghiera prima di cena. Stando a un altro sondaggio, il 62 per cento dei giovani adulti prega ogni giorno.

Comunque sia, per molti giovani pregare è solo un’abitudine, una semplice routine. Pochi hanno quella che la Bibbia definisce “accurata conoscenza di Dio”. (Colossesi 1:9, 10) Di conseguenza, Dio non riveste un ruolo importante nella loro vita. A degli adolescenti è stato chiesto se avevano mai chiesto aiuto a Dio per prendere una decisione importante. Una ragazza ha risposto: “Prego sempre Dio perché mi guidi e mi faccia scegliere la strada giusta nella vita”. Però ha ammesso: “Ora come ora non mi viene in mente nessuna decisione in particolare per cui ho pregato”. Non è dunque strano se molti giovani non sono convinti che pregare abbia qualche efficacia o che li aiuterà veramente!

Eppure migliaia di giovani, come Giorgio citato all’inizio, hanno provato di persona l’efficacia della preghiera. Puoi provarla anche tu! Un articolo precedente ha mostrato perché possiamo avere fiducia che Dio ascolterà le nostre preghiere. * Ora la domanda è: Come può aiutarti la preghiera? Per prima cosa vediamo in che modo Dio esaudisce le preghiere.

In che modo Dio esaudisce le preghiere

Nei tempi biblici alcuni uomini fedeli ebbero una risposta diretta — o persino miracolosa — alle loro preghiere. Ad esempio, quando il re Ezechia seppe di avere una malattia che l’avrebbe portato alla morte supplicò Dio di esserne liberato. Dio rispose: “Ho udito la tua preghiera. Ho visto le tue lacrime. Ecco, ti sano”. (2 Re 20:1-6) Anche altri uomini e donne timorati di Dio sperimentarono l’intervento di Dio in maniera analoga. — 1 Samuele 1:1-20; Daniele 10:2-12; Atti 4:24-31; 10:1-7.

Ma l’intervento divino non era affatto la norma, nemmeno nei tempi biblici. Nella maggior parte dei casi Dio esaudiva le preghiere dei suoi servitori non intervenendo in maniera miracolosa, ma aiutandoli ad essere “pieni dell’accurata conoscenza della sua volontà in ogni sapienza e discernimento spirituale”. (Colossesi 1:9, 10) Sì, l’aiuto di Dio consisteva nel rafforzare i suoi servitori spiritualmente e moralmente, nel dar loro la saggezza e la conoscenza necessarie per prendere decisioni sagge. Quando i cristiani si trovavano in difficoltà, non sempre Dio eliminava la prova. Al contrario, dava loro “la potenza oltre ciò che è normale” perché la potessero sopportare! — 2 Corinti 4:7; 2 Timoteo 4:17.

Analogamente oggi, probabilmente la risposta alle tue preghiere non includerà qualcosa di eclatante. Ma come fece con altri in passato, Dio può darti il suo spirito santo e rafforzarti perché tu possa affrontare qualsiasi difficoltà. (Galati 5:22, 23) Per illustrare questo punto, consideriamo quattro modi specifici in cui pregare può esserti d’aiuto.

Aiuto nel prendere decisioni

Karen stava frequentando un giovane che sembrava avere elevate mete spirituali. “Mi diceva sempre che voleva diventare anziano nella congregazione”, racconta. Tutto sembrava andare bene. Ma “parlava molto anche dell’attività commerciale che stava avviando e di tutte le cose che avrebbe potuto comprarmi. Cominciai a dubitare della sua sincerità”. Karen pregò al riguardo. “Implorai Geova di aprirmi gli occhi e di indicarmi quello che dovevo sapere riguardo a questo ragazzo”.

A volte il fatto stesso di pregare è utile, in quanto ti può aiutare a fermarti per vedere le cose dal punto di vista di Geova. Ma Karen aveva anche bisogno di consigli pratici. Avrebbe ricevuto una risposta miracolosa? Ebbene, considera un episodio biblico relativo al re Davide. Quando seppe che il suo amico fidato Ahitofel era diventato consigliere del suo figlio traditore Absalom, Davide pregò: “Volgi, ti prego, il consiglio di Ahitofel in stoltezza, o Geova!” (2 Samuele 15:31) Ma agì anche in armonia con la sua preghiera. Affidò al suo amico Husai questa missione: “Devi quindi frustrare per me il consiglio di Ahitofel”. (2 Samuele 15:34) In modo analogo, Karen agì in armonia con la sua preghiera parlando con un anziano di congregazione maturo che conosceva il suo ragazzo. Lui confermò i suoi sospetti: Il ragazzo aveva fatto pochissimo progresso spirituale.

Karen dice: “Quella situazione mi aprì gli occhi per quanto riguarda il potere della preghiera”. Triste a dirsi, il suo ex ragazzo si impegnò per diventare ricco e smise di servire Dio. “Se l’avessi sposato”, dice Karen, “forse oggi verrei alle adunanze cristiane da sola”. La preghiera aiutò Karen a prendere una decisione saggia.

Aiuto nel controllare le tue emozioni

“Tutto il suo spirito è ciò che lo stupido lascia uscire”, dice Proverbi 29:11, “ma chi è saggio lo tiene calmo sino alla fine”. Il problema è che oggi molti sono costantemente sotto stress e spesso perdono le staffe, a volte con risultati disastrosi. Un giovane di nome Brian ricorda: “Avevo dei problemi con un collega. Un giorno lui tirò fuori un coltello”. Tu cosa avresti fatto? Brian pregò. Dice: “Geova mi aiutò a rimanere calmo, e parlando dissuasi il mio collega dal compiere gesti avventati. Lui lasciò cadere il coltello e se ne andò”. Un buon autocontrollo aiutò Brian a non cedere all’ira, e questo forse gli salvò la vita.

Probabilmente non ti capita spesso di trovarti con un coltello puntato addosso. Ma nella vita ci saranno molte situazioni in cui dovrai tenere sotto controllo le tue emozioni. La preghiera ti potrà aiutare a rimanere calmo.

Aiuto quando sei preoccupato

Barbara ricorda di aver “attraversato un periodo difficile” qualche anno fa. Dice: “Il lavoro, la famiglia, gli amici... nulla sembrava andare per il verso giusto. Non sapevo che fare”. Istintivamente Barbara chiese aiuto in preghiera. Ma c’era un problema. “Non sapevo cosa chiedere a Geova”, dice. “Alla fine, chiesi pace mentale. Ogni sera gli chiedevo di aiutarmi a non essere ansiosa”.

In che modo quella preghiera le fu d’aiuto? Dice: “Qualche giorno dopo mi resi conto che anche se i miei problemi non erano scomparsi, non mi creavano più tanta ansietà”. La Bibbia promette: “Le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiera e supplicazione insieme a rendimento di grazie; e la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero custodirà i vostri cuori e le vostre facoltà mentali mediante Cristo Gesù”. — Filippesi 4:6, 7.

Aiuto nell’avvicinarti a Dio

Nota ciò che è successo a un giovane di nome Paul. “Ero appena andato ad abitare con dei parenti”, dice. “Una notte mi prese una profonda crisi depressiva. Avevo finito da poco gli studi, e sentivo molto la mancanza dei miei amici. Mi vennero le lacrime agli occhi ricordando i bei momenti passati insieme”. Cosa poteva fare Paul? Per la prima volta pregò fervidamente. Dice: “Aprii il mio cuore a Geova e gli chiesi forza e pace mentale”.

Il risultato? Paul ricorda: “La mattina dopo mi svegliai con una sensazione di leggerezza che non avevo mai provato prima. Passai dall’angoscia alla ‘pace di Dio che sorpassa ogni pensiero’”. Ora che aveva trovato la tranquillità interiore, Paul poté valutare la sua situazione con maggiore lucidità. E ben presto si rese conto che in realtà i ‘bei tempi andati’ non erano poi stati così belli. (Ecclesiaste 7:10) Anzi, a dire il vero gli “amici” che rimpiangeva tanto non avevano influito su di lui in maniera positiva.

Ciò che più conta, Paul sperimentò di persona la cura di Geova. Ebbe la prova che è proprio vero ciò che dice Giacomo 4:8: “Accostatevi a Dio, ed egli si accosterà a voi”. Per Paul questo segnò una svolta importante. Fu spinto a mettere Geova al primo posto nella sua vita e a dedicarsi a lui.

Parla con Dio!

Queste esperienze positive garantiscono che pregare può esserti di vero aiuto. Naturalmente, questo vale solo se desideri davvero conoscere Dio e coltivare un’amicizia con lui. Purtroppo, molti giovani rimandano di far questo. Carla è cresciuta in una famiglia cristiana, eppure ammette: “Solo negli ultimi anni credo di aver capito davvero cosa significa la straordinaria relazione che abbiamo con Geova”. Giorgio, il giovane menzionato all’inizio, aveva ricevuto un’educazione cristiana ma si allontanò dalla vera adorazione per vari anni. “Fu solo quando mi resi conto di cosa avevo perduto”, dice, “che mi rivolsi a Geova. Ora so quanto la vita può essere arida e vuota senza tale relazione”.

Tu, però, non aspettare che succeda qualcosa di grave prima di avvicinarti a Dio. Comincia a parlargli ora, e fallo in modo regolare! (Luca 11:9-13) ‘Dinanzi a lui versa il tuo cuore’. (Salmo 62:8) Scoprirai presto che pregare può esserti di vero aiuto!

[Note in calce]

^ par. 3 Alcuni nomi sono stati cambiati.

^ par. 6 Vedi l’articolo “I giovani chiedono... Dio ascolterà le mie preghiere?” in Svegliatevi! del 22 giugno 2001.

[Riquadro/Immagini a pagina 15]

Pregare può aiutarti a

● Prendere decisioni migliori

● Mantenere la calma quando sei sotto stress

● Trovare sollievo quando sei preoccupato

● Avvicinarti a Dio