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Uno sguardo al mondo

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Rara orchidea salvata dall’estinzione

Per 50 anni l’unica orchidea, chiamata scarpetta della Madonna (Cypripedium calceolus), che cresce selvatica in Gran Bretagna è stata sorvegliata 24 ore su 24 per impedirne l’estinzione. Questa bella orchidea color rosso scuro e giallo era talmente apprezzata nella seconda metà dell’800 e nei decenni successivi che, a motivo della raccolta indiscriminata, nel 1950 ne rimaneva una sola pianta nel North Yorkshire. Da questo unico esemplare i botanici cercarono di produrre delle pianticelle, ma poiché fioriva raramente l’impollinazione naturale era impossibile. Tuttavia nell’ultimo decennio del secolo scorso scienziati del Reale orto botanico di Kew Gardens, a Londra, scoprirono un metodo chiamato micropropagazione, che permise loro di produrre nuove pianticelle dai semi ottenuti grazie all’impollinazione manuale. Queste piante furono poi trasferite nel loro ambiente naturale calcareo, con il risultato che attualmente nell’Inghilterra settentrionale crescono da 200 a 300 scarpette della Madonna. Un sito è aperto al pubblico, ma gli altri si trovano in località segrete per assicurarne la protezione, riferisce l’Independent di Londra, dato che “gli scienziati stanno lavorando per rendere le piante abbastanza robuste da resistere agli insetti nocivi e ai funghi”.

Allergici agli esseri umani

“Molti animali sono allergici agli esseri umani”, afferma il giornale tedesco Leipziger Volkszeitung. Secondo la stessa fonte, l’Associazione tedesca per l’asma e le allergie (DAAB) avrebbe annunciato di recente che “la compagnia dell’uomo causa tipici sintomi di allergia, come orticaria o continui starnuti, in un animale da compagnia su 20”. Nella maggior parte dei casi, pare che le cause sarebbero le squame cornee dell’uomo e gli escrementi degli acari della polvere che se ne nutrono. Se un animale continua a grattarsi, a leccarsi o a strapparsi il pelo quando non ha le pulci, significa che è allergico all’uomo; e il fatto che i sintomi scompaiano in un altro ambiente o in assenza del padrone lo confermerebbe. Anche i cibi e i pollini si dice che provochino allergie negli animali. Per esempio, negli ultimi anni la DAAB ha notato un aumento del numero di cavalli con la febbre da fieno.

Cosa rende “veri uomini”?

Secondo l’Independent di Londra, “i ragazzi . . . credono ancora che essere sportivi, portare abiti firmati ed evitare amicizie strette dimostrino che si è ‘veri uomini’, mentre lavorare sodo ‘non è virile’”. “I ragazzi rispettano i compagni che sono prepotenti, dispotici e che dicono un sacco di parolacce. Gli adolescenti che non si conformano a questo stereotipo rischiano di subire minacce o di essere etichettati come gay”. Il sondaggio effettuato dal Birkbeck College dell’Università di Londra su ragazzi dagli 11 ai 14 anni in 12 scuole londinesi, ha rivelato che i ragazzi “hanno ammesso che il loro ‘comportamento macho’ spesso li faceva sentire isolati e restii a esprimersi”, dice il giornale. Il professor Stephen Frosh, che ha diretto il sondaggio, ha detto: “I ragazzi hanno bisogno di messaggi che li convincano che per essere uomini non occorre essere duri e reprimere i sentimenti”.

Criticata la Croce Rossa

Poco dopo gli attacchi dell’11 settembre, la Croce Rossa Americana è entrata in azione, sollecitando offerte in denaro e donazioni di sangue. Sono stati offerti circa 850 milioni di dollari e sono state raccolte 400.000 unità di sangue. Mentre la raccolta è stata rapida, gli esborsi no. “La Croce Rossa Americana è stata lenta nel distribuire i fondi per l’assistenza alle famiglie colpite dagli attacchi”, afferma il Washington Times. “I fondi venivano spesi in programmi che non avevano niente a che fare con gli avvenimenti dell’11 settembre”, e gran parte sono stati devoluti a “bisogni a lungo termine, come un programma per congelare il sangue, psicoterapia e attacchi futuri”. Poiché non c’era bisogno del sangue raccolto e i 42 giorni di conservazione erano trascorsi, il sangue ‘era inservibile e doveva essere bruciato’, dice l’articolo. I mezzi d’informazione hanno riferito che il consiglio direttivo della Croce Rossa, duramente criticato, ha costretto alle dimissioni il presidente e alla fine del gennaio 2002 ha annunciato che entro l’11 settembre 2002 il 90 per cento dei fondi raccolti sarà distribuito alle vittime del disastro.

Disastri naturali mortali

“Nel 2001 i morti a causa di disastri naturali sono stati almeno 25.000 in tutto il mondo, più del doppio dell’anno precedente”, afferma un comunicato della Reuters. Secondo la Munich Re, la più grande compagnia di riassicurazione del mondo, le perdite economiche sono ammontate a oltre 39 miliardi di euro, molto più di quelle dovute agli attacchi dell’11 settembre negli Stati Uniti. Due terzi dei 700 disastri più gravi sono stati causati da uragani e inondazioni. Le proibitive condizioni meteorologiche sono attribuite ai continui mutamenti climatici mondiali. “Incendi di foreste in Australia, inondazioni in Brasile e in Turchia, abbondanti nevicate nell’Europa centrale e meridionale e un tifone a Singapore, che meteorologicamente era ritenuto impossibile, sono tutte indicazioni di un collegamento fra i mutamenti climatici e l’aumento di catastrofi dovute al maltempo”, ha detto la compagnia, che ha notato che il 2001 è stato al secondo posto fra gli anni più caldi da che si iniziò a tenerne le registrazioni 160 anni fa. I terremoti hanno causato il maggior numero di morti: oltre 14.000 solo in gennaio, per un terremoto avvenuto in India. Complessivamente nel corso dell’anno si sono contati 80 terremoti importanti.

Le cinture di sicurezza posteriori salvano la vita

“I passeggeri seduti sui sedili posteriori delle auto che non allacciano la cintura di sicurezza espongono quelli seduti davanti e che la usano a un rischio cinque volte maggiore di rimanere uccisi in un incidente”, riferisce il Guardian di Londra. In uno studio sugli oltre 100.000 incidenti automobilistici avvenuti in Giappone nell’arco di cinque anni, alcuni ricercatori dell’Università di Tokyo hanno scoperto che quasi l’80 per cento dei decessi di persone che sedevano davanti con la cintura di sicurezza allacciata avrebbe potuto essere evitato se l’avessero utilizzata anche i passeggeri seduti dietro. In uno scontro i passeggeri senza cintura vengono proiettati in avanti con tale forza che chi è seduto davanti corre un rischio molto maggiore di rimanere gravemente ferito o addirittura di morire. Anche se in Gran Bretagna l’uso delle cinture di sicurezza posteriori è obbligatorio dal 1991, i sondaggi rivelano che circa il 40 per cento degli adulti ancora non le usa.

Rischi dell’inquinamento atmosferico in Asia

Secondo la rivista sull’ambiente Down to Earth, “ogni anno in India muoiono più di 40.000 persone a causa dell’inquinamento atmosferico”. Una ricerca condotta dalla Banca Mondiale e dall’Istituto per l’ambiente di Stoccolma mostrava che in Asia l’aria è più inquinata che in Europa e America messe insieme e causa migliaia di decessi a Seoul, Pechino, Bangkok, Jakarta e Manila. A Manila, per esempio, più di 4.000 persone muoiono ogni anno per affezioni delle vie respiratorie, mentre 90.000 soffrono di grave bronchite cronica. A Pechino e Jakarta il tasso di mortalità è anche superiore. Il problema è attribuito “all’uso di carburante scadente, ai metodi di produzione energetica inefficienti, all’uso di veicoli in cattive condizioni e al traffico congestionato”, dice la rivista.

Si approfitta del passaggio all’euro

Con il passaggio all’euro, la Chiesa Cattolica ha colto “l’occasione offerta dal funerale della lira per porre rimedio ai vuoti della questua” arrotondando le tariffe, dice il Corriere della Sera. (4 gennaio 2002) Con una circolare mandata a tutte le parrocchie il Vicariato di Roma “apporta alcuni ritocchi al ‘tariffario’. L’obolo per la celebrazione di una messa, che prima era di sole 15.000 lire, passa a 10 euro (19.363 lire). L’offerta massima per un matrimonio, che prima era di 450.000 lire, aumenta a 270 euro (523.000 lire)”. La circolare specifica però che “la cifra riguarda i matrimoni celebrati per gli ‘esterni’, mentre per i parrocchiani l’offerta rimane libera, così come per battesimi e funerali”. Per i parroci romani resta comunque il problema di trovare spesso le cassette delle offerte sconsolatamente vuote, forse per “una certa avarizia dei fedeli, unita a un calo delle presenze”, dice il quotidiano.