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Quando una persona cara soffre di un disturbo mentale

Quando una persona cara soffre di un disturbo mentale

Quando una persona cara soffre di un disturbo mentale

ERA una mattina come tante altre per la famiglia Conte. * I genitori e i due figli si erano già alzati e vestiti ed erano pronti a dedicarsi alle varie attività della giornata. Giulia ricordò a Sandro, il figlio quattordicenne, che era in ritardo per la scuola. Ciò che accadde poi fu del tutto inaspettato. Nel giro di mezz’ora Sandro imbrattò di vernice la parete di una stanza, cercò di dar fuoco al garage e tentò di impiccarsi in soffitta.

Mentre seguivano allibiti l’ambulanza che portava via Sandro, Giulia e suo marito Aldo non riuscivano a spiegarsi l’accaduto. Purtroppo, quello era solo l’inizio. Sandro ebbe molti episodi psicotici, che lo fecero piombare in un periodo buio segnato dalla malattia mentale. Nei difficili cinque anni che seguirono tentò più volte il suicidio, fu arrestato due volte, venne ricoverato in sette cliniche psichiatriche e si sottopose a un’infinità di sedute con psicoterapeuti. I parenti e gli amici, confusi, spesso non sapevano che dire o che fare.

È stato calcolato che, a livello mondiale, 1 persona su 4 prima o poi nella vita soffre di qualche disturbo mentale. È un dato sconcertante, da cui si capisce che il problema può benissimo riguardare anche un vostro parente stretto o amico. Cosa potete fare se una persona a voi cara è affetta da qualche disturbo psichico?

Riconoscete i sintomi. Non sempre i disturbi mentali vengono diagnosticati immediatamente. A volte amici e familiari attribuiscono i sintomi a cambiamenti ormonali, indisposizione, difetti di personalità o circostanze difficili. La mamma di Sandro aveva notato qualche segno premonitore nel figlio, ma tanto lei quanto il marito pensavano che tali sbalzi d’umore fossero da attribuire a una fase adolescenziale passeggera. Il fatto è che cambiamenti significativi nelle abitudini di sonno, nell’alimentazione o nel comportamento possono essere sintomo di un problema più grave. Se il vostro familiare o conoscente si fa visitare da uno specialista può darsi che si trovi una cura efficace, così da migliorare la qualità della sua vita.

Documentatevi. Chi soffre di un disturbo mentale di solito non ha modo di documentarsi sul proprio problema. Pertanto, se consultate voi stessi fonti aggiornate e attendibili potrete capire meglio cosa sta passando il vostro caro. Sarete anche in grado di parlare con altri in maniera più franca e con cognizione di causa. Giulia, ad esempio, provvide ai suoi suoceri della documentazione medica e questo li fece sentire più informati e partecipi.

Cercate delle cure. Nonostante ci voglia molto tempo per guarire da alcuni disturbi mentali, con una terapia appropriata molti malati possono raggiungere una certa stabilità ed essere produttivi. Purtroppo molti soffrono per anni senza ricevere aiuto. Proprio come chi ha uno scompenso cardiaco deve andare dal cardiologo, chi ha un disturbo mentale deve rivolgersi a chi sa come curare questi problemi. Uno psichiatra, ad esempio, può prescrivere dei farmaci che, se assunti con regolarità, possono aiutare a tenere sotto controllo l’umore, ad alleviare l’ansia e a correggere modi di pensare distorti. *

Incoraggiate il malato a farsi aiutare. Chi soffre di un disturbo mentale forse non si rende conto di aver bisogno di aiuto. Potreste proporgli di consultare un determinato dottore, leggere qualche articolo utile o parlare con qualcuno che ha già affrontato un problema analogo. Non è detto che il malato sia d’accordo con la vostra proposta. Comunque sia, avete il dovere di intervenire se una persona affidata a voi rischia di farsi del male o di farlo ad altri.

Non fate sentire in colpa il malato. Gli scienziati non sono ancora riusciti a comprendere bene in che modo fattori genetici, ambientali e sociali interagiscono così da alterare il funzionamento del cervello. Un disturbo mentale può avere varie cause, tra cui lesioni cerebrali, abuso di sostanze, fattori esterni che creano stress, squilibri biochimici e predisposizioni ereditarie. Non serve a molto accusare una persona di quello che secondo voi avrebbe fatto per contribuire alla sua malattia. Sarà meglio usare le proprie energie per provvedere aiuto e incoraggiamento.

Siate realisti. Se da una persona malata vi aspettate più di quello che è in grado di fare rischiate di scoraggiarla. D’altra parte, se date troppo peso ai suoi limiti potete farla sentire inutile. Perciò siate realisti. Naturalmente, le azioni sbagliate non vanno tollerate. Anche chi ha un disturbo mentale può imparare dalle conseguenze delle proprie azioni, come chiunque altro. Se si comporta in maniera violenta può essere necessario ricorrere alla legge o adottare altri provvedimenti pratici per proteggere l’individuo stesso e gli altri.

Cercate di comunicare. Comunicare è essenziale, anche se a volte vi sembra che ciò che dite venga frainteso. Chi soffre di un disturbo mentale può avere reazioni imprevedibili, e il suo stato d’animo può sembrare non adeguato alle circostanze. Ad ogni modo, criticando quello che dice farete solo sentire ulteriormente in colpa una persona già depressa. Quando le parole non servono, sedete in silenzio e ascoltate. Mostrate che comprendete il suo stato d’animo e i suoi pensieri, senza condannarli. Sforzatevi di non perdere la calma. Fategli capire in maniera semplice e coerente che gli volete bene: sarà utile sia a voi che al vostro caro. Nel caso di Sandro è stato così. Dopo qualche anno Sandro ha detto di essere grato a coloro che, per usare le sue parole, “mi hanno aiutato quando non volevo aiuto”.

Non trascurate gli altri familiari. Quando l’attenzione di una famiglia è polarizzata su un familiare che ha un problema, gli altri rischiano di venire trascurati. Per un certo periodo Francesca, la sorella di Sandro, si sentì messa da parte a motivo della malattia del fratello. Per non attirare l’attenzione su di sé cercava di minimizzare i risultati che otteneva. Nello stesso tempo, sembrava che i genitori pretendessero da lei sempre di più, come se lei potesse compensare le carenze del fratello. A volte, in situazioni del genere, i fratelli del malato si comportano male per attirare l’attenzione. Le famiglie che hanno questo problema hanno bisogno di aiuto per cercare di non trascurare nessuno. Ad esempio, quando la famiglia Conte era completamente assorbita dai problemi di Sandro alcuni amici della locale congregazione dei testimoni di Geova aiutarono Francesca standole più vicini.

Incoraggiate abitudini sane. Per favorire la salute mentale bisogna badare all’alimentazione, all’esercizio fisico, alle abitudini di sonno e alle attività sociali. In genere è meno stressante dedicarsi ad attività semplici con un piccolo gruppo di amici. Ricordate inoltre che l’alcool può aggravare i sintomi e interferire con le medicine. Ora la famiglia Conte cerca di coltivare abitudini che, sul piano dell’igiene mentale, siano di beneficio a tutti ma specialmente a Sandro.

Non trascuratevi. Lo stress che deriva dal prendersi cura di una persona che ha un disturbo mentale può mettere in pericolo la vostra salute. È essenziale, pertanto, che non trascuriate i vostri bisogni fisici, emotivi e spirituali. I Conte sono testimoni di Geova. Giulia ritiene che la sua fede l’abbia aiutata molto ad affrontare il problema. “Le adunanze cristiane attenuavano lo stress”, dice, “erano un’occasione per accantonare i problemi del presente ed elevare la mente a cose più importanti e alla vera speranza per il futuro. Quante volte, in preda alla disperazione, ho chiesto aiuto in preghiera! E ogni volta succedeva qualcosa che mitigava il mio dolore. Con l’aiuto di Geova Dio avevo una pace mentale che, nella mia situazione, era sorprendente”.

Oggi Sandro è un giovanotto e vede la vita con occhi diversi. “Sento che quello che ho passato mi ha reso una persona migliore”, dice. Francesca, sua sorella, spiega che l’esperienza è stata utile anche a lei. “Sono diventata più tollerante”, dice. “Gli altri possono avere problemi che noi non immaginiamo nemmeno. Solo Geova Dio sa come stanno veramente le cose”.

Se una persona a voi cara soffre di un disturbo mentale, ricordate sempre che se saprete ascoltare, sarete pronti a darle una mano quando serve e sarete di mente aperta potrete aiutarla a vivere, e magari anche a essere felice.

[Note in calce]

^ par. 2 I nomi sono stati cambiati.

^ par. 7 È bene valutare sia i potenziali benefìci offerti da queste cure che i possibili effetti collaterali. Svegliatevi! non raccomanda nessuna terapia in particolare. I cristiani dovrebbero assicurarsi che qualsiasi terapia a cui si sottopongono non sia in conflitto con i princìpi biblici.

[Riquadro a pagina 21]

Alcuni sintomi premonitori

Se un vostro caro presenta qualcuno dei sintomi qui elencati potrebbe aver bisogno di consultare un medico o uno specialista della salute mentale:

• Tristezza o irritabilità che durano nel tempo

• Tendenza a limitare i contatti sociali

• Enormi sbalzi d’umore

• Ira esagerata

• Comportamenti violenti

• Abuso di sostanze

• Paure, preoccupazioni e stati d’ansia esagerati

• Paura morbosa di ingrassare

• Cambiamenti significativi nelle abitudini alimentari o di sonno

• Incubi persistenti

• Pensieri confusi

• Fissazioni o allucinazioni

• Pensieri di morte o di suicidio

• Incapacità di affrontare problemi e attività quotidiane

• Negazione di problemi evidenti

• Una serie di problemi fisici di cui non è chiara l’origine

[Immagine a pagina 22]

Quando le parole non servono, sedete in silenzio e ascoltate