I lettori ci scrivono
I lettori ci scrivono
Solitudine Non ho potuto fare a meno di scrivervi dopo aver letto la serie di articoli “Soli ma senza soffrire di solitudine”. (8 giugno 2004) All’inizio il soggetto non mi sembrava interessante, ma quando ho cominciato a leggere gli articoli ho capito che tendo a essere introversa. Avevo proprio bisogno di questi consigli.
A. V., Stati Uniti
Soffro di convulsioni e depressione, e i farmaci mi lasciano spesso in uno stato di torpore. Perciò molte volte mi sento sola e infelice. Questi articoli mi hanno aiutata a comprendere che anche se soffriamo di solitudine non siamo soli!
J. C., Stati Uniti
Ho 14 anni e ho attraversato un periodo in cui volevo essere accettato dai compagni di classe. Pensavo che fossero amici. Ma visto che come cristiano ero diverso da loro, mi resi conto che mi avrebbero messo da parte se non fossi diventato come loro. Ora capisco che solo nella congregazione cristiana è possibile trovare veri amici di tutte le età.
N. C., Spagna
Gli articoli di questa serie mi hanno fatto capire perché reagivo così male quando mio marito viaggiava per lavoro e io rimanevo sola. Il consiglio di considerare la solitudine come un’esperienza comune e di parlarne con un’amica matura mi è stato molto utile.
J. H., Repubblica Ceca
Sto per trasferirmi in una zona in cui c’è bisogno di evangelizzatori. Mia madre è contenta della mia decisione, ma a volte si sente sola. Proprio mentre mi chiedevo cosa fare, è uscita questa rivista. Ora ho intenzione di comunicare regolarmente con mia madre e di condividere con lei le gioie che provo nel ministero.
N. K., Giappone
Torre di Londra L’articolo “La Torre di Londra: monumento storico di un passato turbolento” è arrivato al momento giusto. (8 giugno 2004) La mia insegnante e alcuni compagni erano appena tornati da un viaggio a Londra. Grazie all’articolo ho fatto anch’io un “viaggio” a Londra, e per di più gratis!
P. L., Germania
Ansia Di recente mi sono sentita molto stanca a motivo di ansietà. Il pensiero che avessi poca fede ha peggiorato la situazione. Ho provato molta gratitudine quando ho letto l’articolo “Il punto di vista biblico: Essere ansiosi è indice di poca fede?” (8 giugno 2004) Geova mi incoraggia sempre quando sono preoccupata.
Y. I., Giappone
Demografia Nell’articolo “La demografia, la Bibbia e il futuro” dite che gli israeliti lasciarono l’Egitto dopo 215 anni. (8 maggio 2004) Tuttavia Esodo 12:40, 41 dice che gli anni furono 430.
R. C., Stati Uniti
“Svegliatevi!” risponde: Esodo 12:40 dice: “La dimora dei figli d’Israele, che avevano dimorato in Egitto, fu di quattrocentotrent’anni”. Si noti che “la dimora dei figli d’Israele” non si riferisce solo al periodo in cui gli ebrei dimorarono in Egitto; a quanto pare, invece, abbraccia l’intero periodo che ebbe inizio quando Abraamo entrò nel paese di Canaan. L’apostolo Paolo mostrò che il periodo di 430 anni cominciò quando fu convalidato il patto abraamico. (Galati 3:16, 17) Questo avvenimento si verificò quando Abraamo entrò in Canaan nel 1943 a.E.V. La cronologia biblica indica che ciò avvenne 215 anni prima che gli ebrei si trasferissero in Egitto. Si deduce che in effetti gli ebrei ‘dimorarono in Egitto’ 215 anni. — Vedi la voce “Cronologia” nel volume 1 di “Perspicacia nello studio delle Scritture”, edito dai testimoni di Geova.