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Perché invecchiamo?

Perché invecchiamo?

Perché invecchiamo?

“L’uomo, debole fin dalla nascita, vive solo pochi giorni, ma pieni di guai”. — GIOBBE 14:1, PAROLA DEL SIGNORE.

FORSE pensate che tutte le forme di vita debbano inevitabilmente deperire. Dopo essere stati usati tutti i giorni, automobili e aspirapolvere alla fine smettono di funzionare. È facile concludere che gli animali invecchino e muoiano in modo simile. Tuttavia, come spiega lo zoologo Steven Austad, “gli organismi viventi . . . sono molto diversi dalle macchine. La loro caratteristica più peculiare, forse, è proprio la loro capacità di ‘autoripararsi’”. *

Il modo in cui il nostro organismo si ripara da solo dopo un infortunio è meraviglioso, ma sotto certi aspetti sono ancora più straordinarie le riparazioni che avvengono regolarmente. Prendiamo le ossa per esempio. “Apparentemente inerte se osservato dall’esterno, l’osso è un tessuto vivo che si distrugge e si ricostruisce incessantemente nel corso di tutta la vita adulta”, spiega la rivista Le Scienze, l’edizione italiana di Scientific American. “Questo processo di rimodellamento sostituisce in pratica l’intero scheletro ogni 10 anni”. (Aprile 2003) Altre parti dell’organismo si rinnovano con maggiore frequenza. Alcune cellule della pelle, del fegato e dell’intestino possono essere sostituite quasi quotidianamente. Ogni secondo, l’organismo produce circa 25 milioni di nuove cellule che prendono il posto delle vecchie. Se questo non avvenisse e ogni parte dell’organismo non fosse costantemente riparata o sostituita, si invecchierebbe addirittura durante l’infanzia.

Il fatto che non ci deterioriamo è stato considerato ancor più straordinario quando i biologi hanno iniziato a studiare le molecole all’interno delle cellule viventi. Quando una cellula viene rimpiazzata, la nuova deve avere una copia del nostro DNA, la molecola che contiene gran parte delle informazioni necessarie per riprodurre il nostro intero organismo. Pensate a quante volte il DNA si è riprodotto, non solo nel nostro corpo da che siamo nati ma nel corso di tutta la storia umana! Per capire quanto questo sia sorprendente, considerate cosa accadrebbe se usaste una fotocopiatrice per fare una copia di un documento e poi vi serviste di quella copia per fare la successiva. Se faceste questa operazione ripetutamente, la qualità delle copie si deteriorerebbe fino a renderle illeggibili. Fortunatamente, la qualità del DNA non si deteriora e non scade quando le cellule si dividono più e più volte. Come mai? Perché le cellule hanno molti modi per riparare gli errori nella replicazione del DNA. Se così non fosse, l’umanità si sarebbe estinta già da molto tempo!

Dato che tutte le parti dell’organismo, dalle strutture più grandi alle minuscole molecole, vengono costantemente sostituite o riparate, di per sé l’usura non è sufficiente a spiegare l’invecchiamento. I numerosi apparati dell’organismo si riparano o vengono sostituiti per molti anni, ognuno secondo modalità e tempi differenti. Perché allora iniziano tutti a perdere in efficienza più o meno nello stesso momento?

L’invecchiamento è programmato?

Perché un gatto domestico vive 20 anni, mentre un opossum, di dimensioni simili, vive appena 3 anni? * Perché un pipistrello può vivere 20 o 30 anni, mentre un topo soltanto 3? Perché una tartaruga gigante vive 150 anni, mentre un elefante solo 70? Fattori come alimentazione, peso, dimensioni del cervello o ritmo di vita non spiegano differenze di questo tipo. L’Encyclopædia Britannica dice: “Racchiuse all’interno del codice genetico ci sono le informazioni che specificano l’età oltre la quale una specie non può vivere”. La durata massima della vita è scritta nei geni. Man mano, però, che ci si avvicina a quell’età, cos’è che dà inizio al declino delle funzioni vitali dell’organismo?

Il biologo molecolare John Medina scrive: “A quanto pare ci sono misteriosi segnali che a un certo punto semplicemente compaiono e dicono alle cellule adulte di interrompere le loro normali funzioni”. Fa inoltre questa osservazione: “Esistono geni in grado di dire alle cellule, e in effetti all’intero organismo, di invecchiare e morire”.

Il nostro corpo si potrebbe paragonare a un’azienda che da molti anni fa ottimi affari e prospera. All’improvviso il consiglio di amministrazione sospende le assunzioni e la formazione di nuovo personale, smette di riparare e sostituire i macchinari e di provvedere alla manutenzione e ristrutturazione degli edifici. In poco tempo, l’azienda inizia ad andare a rotoli. Ma come mai il consiglio di amministrazione ha deciso di cambiare la sua politica vincente? I biologi che studiano l’invecchiamento sono alle prese con un interrogativo simile. Un libro dice: “Nelle ricerche sull’invecchiamento uno dei grandi misteri da capire è perché le cellule smettono di replicarsi e iniziano a morire”. — The Clock of Ages.

L’invecchiamento si può eliminare?

L’invecchiamento è stato definito “il problema biologico più complesso in assoluto”. Dopo molti anni di fatiche, la ricerca scientifica non ha individuato la causa dell’invecchiamento e tanto meno il modo per eliminarlo. Nel giugno 2002 la rivista Le Scienze ha pubblicato l’avvertimento lanciato da 51 scienziati che studiano l’invecchiamento. Esso diceva: “Nessun tipo di intervento in commercio — neppure uno — si è finora rivelato in grado di rallentare, bloccare o invertire il processo d’invecchiamento umano”. Anche se l’alimentazione equilibrata e l’esercizio fisico possono giovare alla salute e diminuire il rischio di morte prematura dovuta a malattie, non è stato trovato nulla che possa ritardare l’invecchiamento. Questi risultati ci ricordano le parole pronunciate da Gesù e riportate dalla Bibbia: “Chi di voi può, essendo ansioso, aggiungere un cubito alla durata della sua vita?” — Matteo 6:27.

Riassumendo i progressi compiuti per trovare la soluzione contro l’invecchiamento, Medina scrive: “In effetti non sappiamo proprio il motivo per cui invecchiamo. . . . Dopo aver dichiarato guerra al cancro molti anni fa, non abbiamo ancora trovato una cura. E il processo d’invecchiamento è infinitamente più complesso dei meccanismi che sono alla base del cancro”.

La ricerca porta a un’importante conclusione

La ricerca su come funzionano gli organismi viventi e perché invecchiano non ha infranto ogni speranza di vivere più a lungo. Con le loro ricerche, alcuni sono arrivati inesorabilmente a un’importante conclusione per comprendere l’invecchiamento. Il biochimico Michael Behe scrive: “Negli scorsi 40 anni la biochimica ha svelato i segreti della cellula. . . . Il risultato degli sforzi cumulativi compiuti per studiare la cellula — per studiare la vita a livello molecolare — addita in modo forte, chiaro e penetrante un ‘progetto!’” Gli organismi viventi sono stati progettati da una mente intelligente. Naturalmente, Behe non è il primo a essere pervenuto a questa conclusione. Dopo aver riflettuto su com’è fatto il corpo umano, un antico salmista scrisse: “Sono fatto in maniera tremendamente meravigliosa”. — Salmo 139:14.

Se tutti gli organismi viventi sono frutto di un progetto, sorge una domanda interessante: Dio, il grande Progettista, ha creato l’uomo perché vivesse più o meno quanto molti animali, oppure vuole che viviamo più a lungo di loro?

[Note in calce]

^ par. 3 Perché invecchiamo, trad. di E. Dal Pra, McGraw-Hill, Milano, 1998, p. 3.

^ par. 8 L’opossum comune è un marsupiale che si trova nel Nordamerica.

[Testo in evidenza a pagina 6]

‘Siamo fatti in maniera meravigliosa’

[Immagine alle pagine 4 e 5]

L’invecchiamento è causato dall’usura?

[Fonte dell’immagine a pagina 6]

DNA: Foto: www.comstock.com