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Siete daltonici?

Siete daltonici?

Siete daltonici?

“Quando scelgo i vestiti da mettermi, mia moglie controlla che i colori siano abbinati bene”, dice Rodney. “A colazione è lei che sceglie la frutta per me, perché non riesco a vedere se è matura. Al lavoro uso il computer e non sempre capisco dove devo cliccare sullo schermo, poiché spesso le varie opzioni sono contrassegnate da colori diversi. Quando guido non distinguo se il semaforo è rosso o verde, così osservo se si illumina la parte alta o la parte bassa. Altri dispositivi di segnalazione, però, possono costituire un problema”.

RODNEY è affetto da daltonismo, un’anomalia della percezione cromatica. Si tratta di un’alterazione congenita della retina, la membrana del fondo oculare sensibile alla luce. Rodney non è l’unico ad avere questo disturbo: approssimativamente una persona di sesso maschile di origine europea su 12 e una di sesso femminile su 200 presentano un’alterazione del senso cromatico. * Come la stragrande maggioranza delle persone che hanno questo problema, Rodney riesce a distinguere diversi colori; non vede solo in bianco e nero, ma alcuni colori gli appaiono diversi da come li percepisce chi ha una visione normale.

Nella retina dell’occhio umano si trovano normalmente tre tipi di cellule sensibili ai colori, i cosiddetti coni. Ogni tipo è particolarmente sensibile alla lunghezza d’onda di un colore primario: il rosso, il verde e il blu. Le differenti lunghezze d’onda della luce attivano i coni corrispondenti, i quali inviano l’informazione al cervello permettendogli di percepire i colori. * Nelle persone che hanno un difetto della visione dei colori, però, la sensibilità dei coni a uno o più colori è ridotta, oppure falsata nella lunghezza d’onda, così che la percezione dei colori è alterata. Chi ha questo problema in genere ha difficoltà a distinguere tra il giallo, il verde, l’arancione, il rosso e il marrone. A causa di questo difetto può essere difficile vedere della muffa verde su un pezzo di pane scuro o su un formaggio giallognolo, oppure distinguere una persona bionda con gli occhi azzurri da una con i capelli rossi e gli occhi verdi. Se i coni sensibili al rosso sono molto deboli, una rosa rossa sembrerà nera. Sono pochissimi gli individui con anomalie della visione cromatica che non riescono a vedere il blu.

Anomalie della visione cromatica nei bambini

I difetti della visione dei colori sono di solito ereditari e presenti fin dalla nascita. I bambini che presentano questi disturbi imparano spesso inconsciamente a compensare il difetto. Per esempio anche se non riescono a distinguere certi colori, possono percepire differenze di contrasto e brillantezza e associare queste variazioni ai nomi dati ai colori. Possono inoltre imparare a riconoscere gli oggetti dall’aspetto della superficie invece che dal colore. In effetti nell’infanzia molti non si accorgono di avere questo problema.

Poiché nelle scuole materne ed elementari si usano spesso strumenti didattici colorati, genitori e insegnanti potrebbero essere erroneamente portati a concludere che il bambino abbia un disturbo dell’apprendimento, mentre in realtà ha un’anomalia della visione cromatica. Una maestra punì un bambino di cinque anni che aveva fatto un disegno in cui le nuvole erano rosa, le persone verdi e le foglie degli alberi marroni. Ma per un bambino che è affetto da un’alterazione del senso cromatico questi colori possono sembrare perfettamente normali. A ragione, perciò, alcuni esperti raccomandano test del senso cromatico nei primi anni dell’infanzia.

Non esiste una cura per questo disturbo, ma esso non peggiora con l’età né contribuisce all’insorgere di altri disturbi della vista. * Nondimeno l’incapacità di riconoscere i colori può essere frustrante. Sotto il dominio del Regno di Dio, Gesù Cristo eliminerà ogni traccia di imperfezione dagli esseri umani devoti. Allora le persone che oggi sono affette da disturbi visivi di ogni tipo vedranno l’opera di Geova in tutta la sua gloria. — Isaia 35:5; Matteo 15:30, 31; Rivelazione (Apocalisse) 21:3, 4.

[Note in calce]

^ par. 3 Si riscontrano anomalie della percezione cromatica in persone di tutte le razze, ma soprattutto in quella caucasica.

^ par. 4 Molti animali distinguono i colori anche se la loro visione cromatica è diversa dalla nostra. I cani, per esempio, hanno solo due tipi di coni nella retina, uno per il blu e l’altro per una tonalità tra il rosso e il verde. Alcuni uccelli, invece, hanno quattro tipi di coni e riescono a percepire la luce ultravioletta, che non fa parte dello spettro dei colori visibili agli esseri umani.

^ par. 8 L’incapacità di riconoscere i colori può a volte essere causata da una malattia. Se da adulti iniziate a notare cambiamenti nella visione dei colori, fareste bene ad andare da un oculista.

[Riquadro/Diagramma a pagina 18]

TEST DEI COLORI

I test per stabilire il tipo e il grado di anomalia della visione cromatica utilizzano spesso mosaici di punti di vari colori e sfumature. Le tavole di Ishihara sono molto usate e consistono in totale di 38 schede. Per esempio, osservando alla luce del giorno i mosaici di punti qui a fianco, chi ha una visione cromatica normale dovrebbe essere in grado di vedere i numeri 42 e 74, mentre chi è affetto da daltonismo (il più comune fra i problemi della visione cromatica) non riesce a distinguere il rosso dal verde, quindi probabilmente non vedrà nessun numero nel cerchio in alto e in basso vedrà forse il numero 21. *

Se dai test risulta un’anomalia, l’oculista può prescrivere ulteriori esami per determinare se è un difetto ereditario o se è determinata da altre cause.

[Nota in calce]

^ par. 15 Le schede sono presentate a scopo puramente illustrativo. I test diagnostici devono essere fatti da personale specializzato.

[Fonte]

Tavole per i test a pagina 18: Riprodotte con il permesso della Pseudoisochromatic Plate Ishihara Compatible (PIPIC) Color Vision Test 24 Plate Edition del dott. Terrace L. Waggoner/www.colorvisiontesting.com

[Riquadro a pagina 19]

PERCHÉ SOPRATTUTTO I MASCHI?

I disturbi ereditari della visione dei colori dipendono dal cromosoma X. Le donne hanno due cromosomi X, mentre gli uomini hanno un cromosoma X e uno Y. Così se una donna eredita un cromosoma portatore di un’anomalia visiva, con tutta probabilità sull’altro cromosoma X c’è un gene normale che le permetterà di avere una visione normale. L’uomo che eredita un difetto sul cromosoma X, invece, non ha un altro cromosoma X che possa sopperire.

[Diagramma/Immagini a pagina 18]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

COME SI PERCEPISCONO I COLORI

La luce dagli oggetti passa attraverso la cornea e il cristallino e viene messa a fuoco sulla retina

Cornea

Cristallino

Retina

L’immagine è rovesciata ma viene poi raddrizzata dal cervello

IL NERVO OTTICO trasmette gli impulsi visivi al cervello

LA RETINA contiene coni e bastoncelli che permettono una visione completa

Bastoncelli

Coni

I CONI sono sensibili alla luce rossa, verde o blu

Rosso

Verde

Blu

[Immagini]

Visione normale

Con un’anomalia della visione cromatica