Una collaborazione straordinaria
Frutto di un progetto?
Una collaborazione straordinaria
▪ Nel terreno tra certe piante e batteri si instaura una collaborazione straordinaria che rende possibile la vita.
Riflettete: L’azoto è un gas essenziale alla crescita e alla riproduzione delle piante, ma perché queste lo possano utilizzare, deve prima essere trasformato, o fissato, in modo da ottenere composti come l’ammoniaca. Le Leguminose ovviano a questo problema lavorando in stretta associazione con dei batteri, i rizobi. Tale cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra organismi diversi è chiamata simbiosi.
Grazie a una particolare sostanza chimica prodotta dalla leguminosa, i batteri vengono attirati in prossimità delle radici e quindi vi penetrano. Anche se appartengono a due regni diversi, i batteri e la pianta collaborano “per dare origine a quello che in pratica è un nuovo organo: un tubercolo radicale pienamente funzionale in cui viene fissato l’azoto”, fa notare la rivista Natural History. All’interno del tubercolo, che funge da loro nuova dimora e laboratorio, i batteri si mettono all’opera. Il loro attrezzo principale è un particolare enzima, una sostanza proteica chiamata nitrogenasi, di cui si servono per fissare l’azoto atmosferico che si trova nel terreno.
“Tutta la nitrogenasi presente sul pianeta . . . potrebbe stare in un solo grande secchio”, dice la stessa rivista. Ogni singola molecola è quindi preziosa. C’è un problema però: l’enzima viene inattivato dall’ossigeno. La soluzione? La leguminosa produce una sostanza particolare che porta via l’ossigeno potenzialmente dannoso.
Il tubercolo è rivestito da una membrana che regola lo scambio di ammoniaca, zuccheri e altre sostanze nutritizie tra i batteri e la pianta. Quando infine questa muore, l’ammoniaca rimane nel terreno. Ecco perché le Leguminose sono state soprannominate “concime verde”.
Che ne dite? È possibile che i batteri e le piante con cui vivono in simbiosi abbiano dato origine a questo straordinario, incredibile e complesso sistema che sostiene la vita? O siamo davanti a un’ennesima prova dell’esistenza di un progetto?
[Immagine a pagina 25]
Un tubercolo radicale
[Fonte dell’immagine a pagina 25]
Foto a tutta pagina: © Wally Eberhart/Visuals Unlimited; riquadro: © Dr. Jack M. Bostrack/Visuals Unlimited