“Ho bisogno di una tua parola”
“Ho bisogno di una tua parola”
● La filiale messicana dei testimoni di Geova ha ricevuto la seguente lettera da una donna che lavora in una scuola che segue in modo particolare chi è disabile o affetto da malattie mentali: “Il 9 maggio la mia cara mamma è deceduta. Non ho parole per descrivere il senso di vuoto che ho provato. Alcuni mesi prima della sua morte, avevo fatto ricerche per lavoro sulla tanatologia, ovvero la disciplina che studia la morte e le reazioni umane di fronte a essa. Ho pensato che questo mi avrebbe aiutato, ma non è stato così”.
In seguito, in un momento di sconforto, la donna si è rivolta a Dio in preghiera, dicendo: “Ho bisogno di una tua parola”. E racconta: “Quella sera ho letto l’opuscolo Quando muore una persona cara. Sembrava che fosse stato scritto per me. Diceva che non c’è nulla di male a piangere. Nella parte intitolata ‘Come posso sopportare questo dolore?’ si legge: ‘Non sottovalutate l’importanza della preghiera. . . . L’aiuto che Dio dà è veramente efficace. . . . È vero, l’aiuto di Dio non eliminerà il dolore, ma può renderlo più facile da sopportare. Questo non significa che non piangerete più o che dimenticherete il vostro caro. Ma potrete riprendervi’. Parole del genere sono davvero di aiuto”.
Se avete perso una persona cara e avete bisogno di una parola di conforto, o conoscete qualcuno in questa situazione, troverete utile l’opuscolo di 32 pagine intitolato Quando muore una persona cara.
Potete richiederne una copia compilando l’accluso tagliando e spedendolo all’indirizzo ivi indicato oppure all’indirizzo appropriato fra quelli elencati a pagina 5 di questa rivista.