La crociata degli atei
La crociata degli atei
NEOATEI: sono definiti così i componenti di una nuova corrente di atei, i quali non si accontentano di tenere per sé le proprie idee. La loro è piuttosto una crociata per “cercare con fervore, rabbia e passione di convincere chi è religioso a pensarla come loro”, ha scritto il giornalista Richard Bernstein. Anche gli agnostici sono nel loro mirino, perché i neoatei non lasciano spazio al dubbio. Per loro Dio non esiste. Punto e basta.
“Io credo che il mondo abbia bisogno di svegliarsi dal suo lungo incubo di fedi religiose”, ha affermato il premio Nobel Steven Weinberg. “Qualsiasi cosa noi scienziati possiamo fare per indebolire la presa delle religioni dovremmo farlo e potrebbe alla fine rivelarsi come il nostro maggiore contributo alla civiltà”. (Micromega, n. 3/2008) Uno strumento usato per indebolire tale presa è la pagina stampata, che a quanto pare sta suscitando notevole interesse, dato che alcuni libri scritti da neoatei sono diventati best seller.
La religione ha contribuito alla causa dei neoatei, perché la gente è ormai stufa dell’estremismo, del terrorismo e dei conflitti di matrice religiosa che piagano il mondo. Un esponente di spicco del neoateismo ha detto: “La religione avvelena ogni cosa”. E questo ‘veleno’ comprenderebbe non solo le posizioni estremiste, ma anche i credi religiosi in generale. I neoatei sostengono che le dottrine fondamentali debbano essere smascherate, abbandonate e sostituite da razionalità e ragione. A detta dell’ateo Sam Harris, la gente non deve avere paura di affermare apertamente “che la Bibbia e il Corano contengono entrambi, tra le righe, idee contrarie alla vita”. “Non possiamo più permetterci il lusso di essere politicamente corretti”. *
Se da una parte i neoatei screditano la religione, dall’altra esaltano la scienza, e alcuni arrivano ad affermare che questa confuti l’esistenza di Dio. Ma è così? Può davvero arrivare a tanto? Rivolgendosi al lettore credente, Harris dice: “A tempo debito, uno di noi due avrà senza dubbio la meglio in questa disputa, mentre l’altro dovrà rassegnarsi alla sconfitta”. *
Secondo voi, il tempo a chi darà ragione? Mentre affrontiamo l’argomento, chiedetevi: ‘Credere in un Creatore è intrinsecamente dannoso? Se tutti fossero atei, il mondo sarebbe migliore?’ Esaminiamo il parere espresso da alcuni stimati scienziati e filosofi su ateismo, religione e scienza.
[Note in calce]
^ par. 4 La fine della fede, trad. di M. Gurioli, Nuovimondimedia, San Lazzaro di Savena, 2006, p. 19.
^ par. 5 Lettera a una nazione cristiana, trad. di M. Gurioli, Nuovi Mondi, Modena, 2008, p. 30.