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Aiutiamo i figli dei “residenti forestieri”

Aiutiamo i figli dei “residenti forestieri”

Non ho motivo di gratitudine più grande di queste cose, che io oda che i miei figli continuano a camminare nella verità (3 GIOVANNI 4)

CANTICI: 134, 133

1, 2. (a) Quale problema affrontano molti figli di immigrati? (b) A quali domande risponderà questo articolo?

“DA PICCOLO, sia a casa che in congregazione, parlavo la lingua dei miei genitori che erano immigrati”, dice Joshua. “Ma quando cominciai ad andare a scuola, iniziai a parlare più volentieri la lingua del posto in cui vivevamo. Dopo pochi anni parlavo solo quella lingua. Non riuscivo a capire quello che veniva detto alle adunanze e mi sentivo lontano dalla cultura dei miei genitori”. Joshua non è l’unico a essersi trovato in questa situazione.

2 Oggi più di 240 milioni di persone vivono in un paese diverso da quello in cui sono nati. Se sei un genitore che si è trasferito in un paese straniero, cosa puoi fare affinché i tuoi figli abbiano le condizioni migliori per imparare ad amare Geova e continuare a camminare nella verità? (3 Giovanni 4). E che aiuto possono dare gli altri?

GENITORI, DATE IL BUON ESEMPIO

3, 4. (a) In che modo i genitori possono dare il buon esempio ai loro figli? (b) Quale modo di pensare sbagliato dovrebbero evitare i genitori?

3 Genitori, se volete che i vostri figli diventino amici di Geova e vivano per sempre, è molto importante che diate il buon esempio. Se i vostri figli vedono che continuate a “cercare prima il regno”, impareranno a contare su Geova per le necessità di ogni giorno (Matteo 6:33, 34). Non cercate di accumulare sempre più cose materiali, ma fate in modo che servire Geova sia la cosa più importante per voi. Vivete una vita semplice ed evitate di fare debiti. Sforzatevi di ottenere “un tesoro in cielo”, cioè l’approvazione di Geova, invece di cercare di avere più soldi o “la gloria degli uomini” (leggi Marco 10:21, 22; Giovanni 12:43).

4 Non siate mai così impegnati da non avere abbastanza tempo da dedicare ai vostri figli. Dite ai vostri figli quanto li apprezzate se, invece di ottenere per sé stessi o per voi una posizione sociale migliore o più soldi, scelgono di mettere Geova al primo posto. Non pensate che i figli abbiano la responsabilità di garantire ai genitori una vita comoda dal punto di vista economico. Questo modo di pensare è sbagliato, infatti la Bibbia dice: “I figli non devono mettere da parte per i genitori, ma i genitori per i figli” (2 Corinti 12:14).

GENITORI, CERCATE DI SUPERARE IL PROBLEMA DELLA LINGUA

5. Perché i genitori devono parlare spesso di Geova con i loro figli?

5 Come aveva predetto la Bibbia, persone di “tutte le lingue delle nazioni” stanno entrando nell’organizzazione di Geova (Zaccaria 8:23). Se, però, i vostri figli non capiscono bene la vostra lingua, potreste avere difficoltà a insegnare loro la verità. Non studierete mai la Bibbia con qualcuno che per voi sia più importante dei vostri figli. E loro riceveranno la vita eterna, solo se ‘acquistano conoscenza’ di Geova (Giovanni 17:3). Se volete che vostro figlio impari le cose che Geova insegna, dovete “parlarne” spesso. (Leggi Deuteronomio 6:6, 7.)

Non studierete mai la Bibbia con qualcuno che per voi sia più importante dei vostri figli

6. Se i vostri figli imparano la vostra lingua, quali vantaggi avranno? (Vedi l’immagine iniziale.)

6 È probabile che, a scuola e parlando con gli altri, i vostri figli imparino la lingua del posto in cui vivete. Ma impareranno la vostra lingua solo se voi parlate regolarmente con loro. In questo modo, per loro sarà più facile comunicare con voi e dirvi cosa provano. Ma ci sono anche altri vantaggi. Parlare più di una lingua migliora la capacità di pensare dei figli e li aiuta a capire modi di pensare diversi. Inoltre, questo potrebbe dare loro l’opportunità di fare di più nel servizio. Carolina, i cui genitori sono immigrati, dice: “Far parte di una congregazione di lingua straniera mi piace un sacco. È bellissimo poter dare una mano dove c’è più bisogno”.

7. Cosa potete fare se la lingua è un problema nella vostra famiglia?

7 Man mano che si abituano alla cultura e alla lingua del posto, i figli di alcuni immigrati potrebbero non avere più voglia di usare la lingua dei genitori, o magari non essere più capaci di parlarla. Genitori, se questo è il caso dei vostri figli, potete imparare a parlare, almeno un po’, la lingua del posto? Se capirete di cosa parlano i vostri figli, che tipo di divertimenti scelgono, cosa studiano a scuola, e se riuscirete a parlare da soli con i loro insegnanti, per voi sarà più facile aiutarli a crescere servendo Geova. È vero, per imparare una lingua ci vogliono tempo, sforzi e umiltà, ma ne vale la pena. Facciamo un esempio: se vostro figlio diventasse sordo, non cerchereste di imparare la lingua dei segni per riuscire a comunicare con lui? Non sarebbe giusto quindi fare lo stesso sforzo per un figlio che si esprime meglio in una lingua diversa dalla vostra? * (Vedi la nota in calce.)

8. Come potete aiutare i vostri figli, se non conoscete bene la lingua che loro parlano meglio?

8 Per alcuni genitori immigrati forse è molto difficile imparare bene la lingua che i figli parlano meglio. Per questo motivo, i genitori potrebbero fare fatica ad aiutare i figli a capire “gli scritti sacri” (2 Timoteo 3:15). Ma, anche se vi trovate in questa situazione, potete comunque aiutare i vostri figli a conoscere e ad amare Geova. “La nostra mamma, che ci ha cresciuti da sola, capiva davvero poco la lingua che io e mia sorella parlavamo meglio. E noi non conoscevamo molto bene la sua lingua”, dice un anziano che si chiama Shan. “Ma vedendo che lei studiava, pregava e faceva del suo meglio per tenere l’adorazione in famiglia ogni settimana, abbiamo capito che conoscere Geova è una cosa molto importante”.

9. In che modo alcuni genitori possono aiutare i figli che forse hanno bisogno di studiare in due lingue?

9 Alcuni figli, che a scuola parlano una lingua e a casa ne parlano un’altra, potrebbero aver bisogno di imparare a conoscere Geova in entrambe le lingue. Per questo motivo, alcuni genitori usano pubblicazioni, video e registrazioni audio in due lingue. È chiaro, quindi, che i genitori immigrati devono fare più sforzi per aiutare i loro figli ad avvicinarsi a Geova.

COME SCEGLIERE LA LINGUA DELLA CONGREGAZIONE DI CUI FAR PARTE

10. (a) Chi deve scegliere la lingua della congregazione di cui farà parte la famiglia? (b) Cosa dovrebbero fare i capifamiglia prima di prendere una decisione?

10 Gli immigrati che vivono lontano da una congregazione in cui si parla la loro lingua, si assoceranno a una congregazione che usa la lingua del posto (Salmo 146:9). E se invece nella zona dove vivono c’è una congregazione in cui si parla la loro lingua? Il capofamiglia dovrà scegliere la lingua della congregazione di cui farà parte la famiglia pensando al bene di tutti. Prima di decidere, però, rifletterà con attenzione, pregherà al riguardo e ne parlerà con la moglie e i figli (1 Corinti 11:3). Cosa prenderà in considerazione? Quali princìpi biblici lo aiuteranno a decidere?

11, 12. (a) In che modo la lingua influisce su quanto un figlio impara alle adunanze? (b) Perché alcuni figli si rifiutano di imparare la lingua dei genitori?

11 I genitori devono capire di cosa hanno davvero bisogno i loro figli. È vero che, per capire bene le verità della Bibbia, ai figli non basta solo l’insegnamento che ricevono alle adunanze per alcune ore alla settimana. Però è bene tenere presente una cosa: alle adunanze che si tengono nella lingua che capiscono meglio, i figli imparano anche solo essendo presenti. Forse più di quanto i genitori possano immaginare. Ma, se i figli non capissero bene la lingua, questo non succederebbe. (Leggi 1 Corinti 14:9, 11.) Inoltre, la lingua che un figlio ha imparato da piccolo non continuerà per forza a essere la lingua che influisce sul suo modo di pensare e su quello che prova. Infatti, alcuni figli riescono a fare commenti, discorsi e presentazioni nella lingua dei genitori, ma in realtà non stanno esprimendo i loro pensieri e sentimenti.

12 Oltre alla lingua, ci sono anche altri fattori che influiscono su quello che un figlio prova. Lo dimostra l’esempio di Joshua, di cui abbiamo parlato prima. Sua sorella, Esther, dice: “Per i bambini piccoli, la lingua, la cultura e la religione dei genitori sono una cosa sola”. Se i figli si sentono lontani dalla cultura dei genitori, si potrebbero rifiutare di imparare la loro lingua e di accettare la loro religione. Cosa possono fare in questo caso i genitori?

13, 14. (a) Perché una coppia di immigrati decise di trasferirsi con la famiglia in una congregazione in cui si parlava la lingua del posto? (b) Cosa ha fatto questa coppia per rimanere forte spiritualmente?

13 I genitori cristiani pensano prima ai bisogni dei loro figli e non a quello che è meglio per sé stessi (1 Corinti 10:24). Samuel, il padre di Joshua ed Esther, dice: “Io e mia moglie osservammo i nostri figli per capire quale lingua fosse più adatta per la loro crescita spirituale e pregammo per ricevere saggezza. La risposta alle nostre preghiere non fu quello che avremmo scelto noi. Perciò, quando capimmo che i nostri figli imparavano poco alle adunanze nella nostra lingua, decidemmo di trasferirci nella congregazione in cui si parlava la lingua del posto. Tutti insieme andavamo regolarmente alle adunanze e in servizio. Inoltre invitavamo i fratelli della congregazione a mangiare qualcosa e a fare delle gite. Così abbiamo aiutato i nostri figli a conoscere i fratelli, ad avvicinarsi di più a Geova e a considerarlo non solo il loro Dio, ma anche il loro Padre e Amico. Questo per noi contava più del fatto che i nostri figli parlassero perfettamente la nostra lingua”.

14 Samuel aggiunge: “Per rimanere forti spiritualmente, io e mia moglie frequentavamo anche le adunanze nella nostra lingua. Anche se eravamo stanchi e avevamo tanti impegni, ringraziamo Geova perché ha ricompensato tutti i sacrifici che abbiamo fatto. I nostri tre figli servono Geova e sono impegnati nel servizio a tempo pieno”.

QUELLO CHE POSSONO FARE I FIGLI

15. Perché una sorella di nome Kristina pensò che le avrebbe fatto bene trasferirsi in una congregazione in cui si parlava la lingua del posto?

15 Crescendo, i figli potrebbero rendersi conto che servirebbero meglio Geova trasferendosi in una congregazione che usa la lingua che capiscono di più. In questo caso, i genitori non dovrebbero pensare che i loro figli vogliano abbandonarli. Kristina racconta: “Conoscevo un po’ la lingua dei miei genitori, ma non riuscivo a capire quello che veniva detto alle adunanze in quella lingua. Quando avevo 12 anni, andai a un congresso nella lingua che usavo a scuola. Per la prima volta capii che quella era la verità! Quando poi iniziai a pregare in quella lingua, ci fu un altro grosso cambiamento: riuscivo a dire a Geova tutto quello che avevo nel cuore!” (Atti 2:11, 41). Quando compì 18 anni, Kristina parlò con i suoi genitori e decise di trasferirsi in una congregazione in cui si parlava la lingua del posto. Dice: “Conoscere meglio Geova nella lingua che usavo a scuola mi spinse ad agire”. Dopo poco tempo Kristina diventò una pioniera regolare e ora è molto felice.

16. Perché Nadia è felice di essere rimasta in una congregazione di lingua straniera?

16 Ragazzi, pensate che per voi sarebbe meglio far parte di una congregazione in cui si parla la lingua del posto? Se la risposta è sì, cercate di capire perché. Pensate che così vi avvicinerete di più a Geova? (Giacomo 4:8). Oppure volete trasferirvi per non essere controllati dai vostri genitori o forse perché non vi va di impegnarvi? “Quando io, mio fratello e le mie sorelle eravamo adolescenti, volevamo trasferirci nella congregazione in cui si parlava la lingua del posto”, dice Nadia, che oggi serve alla Betel. Ma i suoi genitori sapevano che per i loro figli questa non sarebbe stata la cosa migliore dal punto di vista spirituale. “Oggi siamo felici che i nostri genitori abbiano fatto tanti sforzi per insegnarci la loro lingua e che ci abbiano tenuto con loro nella congregazione di lingua straniera. Questo ha reso la nostra vita più interessante e ci ha dato più opportunità di aiutare altri a conoscere Geova”.

QUELLO CHE POSSONO FARE GLI ALTRI

17. (a) A chi ha affidato Geova la responsabilità di crescere i figli? (b) Come possono i genitori ricevere aiuto per insegnare la verità ai loro figli?

17 Geova ha affidato ai genitori, non ai nonni o ad altri, la responsabilità di insegnare la verità ai figli. (Leggi Proverbi 1:8; 31:10, 27, 28.) Comunque, i genitori che non parlano la lingua del posto in cui vivono potrebbero aver bisogno di aiuto per riuscire a toccare il cuore dei loro figli. Se i genitori chiedessero aiuto, questo non significherebbe che non vogliono prendersi la responsabilità di crescere i loro figli. Anzi, questo potrebbe aiutarli a crescere i figli “nella disciplina e nella norma mentale di Geova” (Efesini 6:4). Ad esempio, i genitori potrebbero chiedere consigli agli anziani su come tenere l’adorazione in famiglia o come trovare buoni amici per i loro figli.

Stare con i fratelli della congregazione fa bene sia ai figli che ai genitori (Vedi i paragrafi 18 e 19)

18, 19. (a) In che modo i fratelli possono aiutare i giovani? (b) Cosa devono ricordare i genitori?

18 I genitori potrebbero aiutare i loro figli invitando di tanto in tanto altre famiglie per l’adorazione in famiglia. Inoltre, molti giovani possono imparare da altri fratelli uscendo in servizio con loro e facendo altre cose insieme (Proverbi 27:17). Shan, di cui abbiamo parlato prima, dice: “Ricordo molto bene i fratelli che si presero il tempo di aiutarmi. Imparavo sempre cose nuove, quando mi aiutavano a preparare i discorsi che dovevo fare alle adunanze. E mi piaceva quando stavamo tutti insieme nel tempo libero”.

19 È chiaro che i fratelli a cui i genitori chiedono aiuto dovrebbero sempre incoraggiare i figli a rispettare i loro genitori. Lo possono fare parlando in maniera positiva dei genitori e non crescendo i figli al posto loro. Chi dà una mano deve anche evitare di comportarsi in un modo che possa essere considerato moralmente sbagliato da qualcuno all’interno o all’esterno della congregazione (1 Pietro 2:12). Anche se possono chiedere aiuto ad altri, i genitori devono ricordare che sono loro ad avere la responsabilità di insegnare la verità ai figli. Devono seguire con attenzione quello che fanno i loro figli e la loro crescita spirituale.

20. In che modo i genitori possono aiutare i loro figli a diventare fedeli servitori di Geova?

20 Genitori, chiedete l’aiuto di Geova in preghiera e fate del vostro meglio. (Leggi 2 Cronache 15:7.) Fate in modo che l’amicizia dei vostri figli con Geova venga prima dei vostri interessi. Impegnatevi al massimo per far entrare la Parola di Dio nel cuore di vostro figlio. Non perdete mai la speranza che possa diventare un servitore di Geova. Se i vostri figli ubbidiranno alla Parola di Dio e seguiranno il vostro buon esempio, proverete quello che provò l’apostolo Giovanni verso i suoi figli spirituali: “Non ho motivo di gratitudine più grande di queste cose, che io oda che i miei figli continuano a camminare nella verità” (3 Giovanni 4).

^ par. 7 Vedi l’articolo “Imparare un’altra lingua: Potete farcela!” in Svegliatevi! di marzo 2007, pagine 10-12.