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Rafforziamo la fede in ciò che speriamo

Rafforziamo la fede in ciò che speriamo

La fede è la sicura aspettazione di cose sperate (EBREI 11:1)

CANTICI: 81, 134

1, 2. (a) In che modo la nostra speranza è diversa da quella di altre persone? (b) Cosa considereremo in questo articolo?

GEOVA ci ha dato una speranza meravigliosa: ha promesso che santificherà il suo nome e che la sua volontà sarà fatta sia in cielo che sulla terra (Matteo 6:9, 10). Queste sono le cose più importanti che desideriamo vedere realizzate. Geova ci ha anche promesso che ci darà una bellissima ricompensa: la vita eterna, in cielo o sulla terra (Giovanni 10:16; 2 Pietro 3:13). Nel frattempo desideriamo vedere in che modo Geova continuerà a guidare e aiutare i suoi servitori in questi ultimi giorni.

2 La Bibbia dice che la fede è “la sicura aspettazione”, o sicura attesa, della speranza che abbiamo. Quindi avere fede significa essere assolutamente sicuri che quello che Geova ha promesso si avvererà (Ebrei 11:1). Invece molti oggi sperano e desiderano diverse cose, ma non possono essere sicuri che si avvereranno. Ad esempio, una persona forse spera di vincere la lotteria, ma non può di certo essere sicura che ci riuscirà. Questo articolo ci mostrerà cosa fare per rafforzare la fede nelle promesse di Dio. Inoltre vedremo in che modo una fede forte può esserci d’aiuto anche oggi.

3. Perché crediamo che le promesse di Dio si avvereranno?

3 Non nasciamo con la fede. Per avere fede dobbiamo permettere allo spirito santo di Dio di agire sul nostro cuore (Galati 5:22). Lo spirito santo ci aiuta a conoscere bene Geova. Ci rendiamo conto che Lui è onnipotente e saggio, quindi siamo sicuri che ha la capacità di fare tutto quello che promette. Geova parla delle sue promesse come se si fossero già avverate, e infatti dice: “Sono avvenute!” (Leggi Rivelazione 21:3-6.) Sappiamo che Geova fa sempre quello che promette, lui è “il Dio fedele”. Per questo motivo crediamo a tutto quello che dice a proposito del futuro (Deuteronomio 7:9).

LA FORTE FEDE DEI SERVITORI DI DIO DEL PASSATO

4. In che cosa avevano fede i servitori di Dio del passato?

4 Il capitolo 11 di Ebrei contiene il nome di 16 uomini e donne che avevano forte fede nelle promesse di Geova. Parla anche di molti altri che Geova approvò perché avevano fede (Ebrei 11:39). Tutti loro aspettavano “il seme” che Geova aveva promesso. Sapevano che questo avrebbe distrutto tutti i nemici di Dio e che avrebbe reso la terra di nuovo un paradiso (Genesi 3:15). Questi servitori di Dio avevano anche molta fede nella sua promessa di riportarli in vita. Ovviamente non speravano di essere risuscitati per vivere in cielo, visto che Gesù non aveva ancora reso possibile questa risurrezione (Galati 3:16). Al contrario avevano la speranza di vivere per sempre in un bellissimo paradiso sulla terra (Salmo 37:11; Isaia 26:19; Osea 13:14).

5, 6. Cosa aspettavano con entusiasmo Abraamo e la sua famiglia? Come riuscirono a mantenere una forte fede? (Vedi l’immagine iniziale.)

5 A proposito di questi fedeli servitori di Geova, Ebrei 11:13 dice: “Nella fede morirono tutti questi, benché non ottenessero l’adempimento delle promesse, ma le videro da lontano e le salutarono”. Da questo capiamo che aspettavano con entusiasmo il nuovo mondo. Uno di loro era Abraamo. Gesù spiegò cosa provò Abraamo pensando a quando avrebbe visto avverarsi quelle promesse. Disse che “si rallegrò grandemente alla prospettiva di vedere” quel giorno (Giovanni 8:56). Anche Sara, Isacco, Giacobbe e molti altri desideravano vedere il giorno in cui il Regno, “il cui edificatore e costruttore è Dio”, avrebbe governato su tutta la terra (Ebrei 11:8-11).

6 Ma come riuscirono Abraamo e la sua famiglia a mantenere una forte fede? Continuarono a imparare cose nuove su Geova. A volte Dio comunicò con loro tramite angeli, visioni o sogni. In altri casi forse Abraamo e la sua famiglia impararono da fedeli servitori di Dio che erano più anziani o attraverso gli scritti antichi. Non dimenticarono mai le promesse di Dio, anzi amavano meditare su quello che avevano imparato. Questo li convinse che Geova mantiene sempre le sue promesse. Quindi rimasero leali a lui anche quando affrontarono persecuzione e difficoltà.

7. Come ci aiuta Geova a rafforzare la nostra fede, e cosa dobbiamo fare?

7 Per aiutarci a mantenere una forte fede, Geova ci fa conoscere le sue promesse sul futuro grazie alla Bibbia. Tramite questo libro, ci fa anche capire cosa dobbiamo fare per essere felici. Ecco perché per noi è molto utile leggere la Bibbia ogni giorno e seguire i suoi consigli (Salmo 1:1-3; leggi Atti 17:11). Geova ci dà anche “il cibo a suo tempo” attraverso “lo schiavo fedele e discreto” (Matteo 24:45). Proprio come facevano i servitori di Dio del passato, anche noi dobbiamo leggere regolarmente quello che Dio promette e meditare con attenzione su quello che leggiamo. In questo modo rimarremo leali a Dio e continueremo ad aspettare con fiducia che il suo Regno governi su tutta la terra.

Vedere come Geova risponde alle nostre preghiere rafforza la nostra fede

8. In che modo la preghiera rafforza la nostra fede?

8 In quale altro modo i servitori di Geova del passato riuscirono a mantenere una forte fede? Tramite la preghiera. Quando questi chiedevano a Geova di aiutarli e vedevano che lui rispondeva alle loro preghiere, la loro fede si rafforzava (Neemia 1:4, 11; Salmo 34:4, 15, 17; Daniele 9:19-21). Per noi è la stessa cosa. Ogni volta che ci rendiamo conto che Geova ha ascoltato le nostre preghiere e che ci ha dato proprio quello che ci serviva al momento giusto, la nostra fede in lui si rafforza. (Leggi 1 Giovanni 5:14, 15.) Per avere più fede è anche importante che ‘continuiamo a chiedere’ a Geova il suo spirito santo (Luca 11:9, 13).

9. Per cosa dovremmo pregare?

9 Quando preghiamo, non dovremmo solo chiedere a Geova quello che ci serve. Dovremmo anche ringraziarlo e lodarlo ogni giorno per tutte le cose meravigliose che ha fatto per noi (Salmo 40:5). Dovremmo anche pregare per i nostri fratelli che servono Geova in altre parti del mondo. Ad esempio, ricordiamoci di pregare per quelli che sono in prigione o che hanno incarichi di responsabilità. Vedere come Geova risponde alle nostre preghiere rafforza la nostra fede e ci fa avvicinare di più a lui (Ebrei 13:3, 7).

RIMASERO LEALI

10. Che cosa ha aiutato molti servitori di Dio a essere coraggiosi e a rimanere leali a lui?

10 In Ebrei capitolo 11 l’apostolo Paolo disse: “Delle donne ricevettero i loro morti mediante risurrezione; ma altri uomini furono torturati perché non accettarono la liberazione mediante qualche riscatto, per ottenere una risurrezione migliore” (Ebrei 11:35). Molti rimasero leali a Dio e perseverarono nelle prove grazie alla fede nella risurrezione che Dio aveva promesso. Sapevano che in futuro Geova li avrebbe risuscitati e li avrebbe ricompensati con la vita eterna sulla terra. Ad esempio, Nabot e Zaccaria furono uccisi a colpi di pietre perché ubbidirono a Dio (1 Re 21:3, 15; 2 Cronache 24:20, 21). Daniele fu messo in una fossa con leoni affamati, e i suoi amici furono gettati nel fuoco. Erano pronti a morire piuttosto che essere sleali a Geova. Tutti questi uomini ebbero una forte fede: sapevano che Geova avrebbe dato loro il suo spirito santo e l’aiuto necessario per perseverare nonostante le prove (Daniele 3:16-18, 20, 28; 6:13, 16, 21-23; Ebrei 11:33, 34).

I servitori di Dio gli rimangono leali grazie alla loro forte fede nella promessa della risurrezione

11. Quali prove affrontarono alcuni profeti a motivo della loro fede?

11 Molti profeti, come ad esempio Micaia e Geremia, furono insultati o messi in prigione. Altri ancora, come Elia, dovettero fuggire andando “per deserti e monti e spelonche e caverne della terra”. Tutti loro perseverarono nelle prove e rimasero leali a Dio perché erano sicuri che le cose che speravano si sarebbero avverate (Ebrei 11:1, 36-38; 1 Re 18:13; 22:24-27; Geremia 20:1, 2; 28:10, 11; 32:2).

12. Chi ci ha dato il miglior esempio da imitare, e cosa lo aiutò a perseverare?

12 Gesù Cristo perseverò nella prova più difficile di tutte e rimase leale a Geova. Cosa lo aiutò a perseverare? Paolo disse: “Per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura, disprezzando la vergogna, e si è messo a sedere alla destra del trono di Dio” (Ebrei 12:2). Poi Paolo incoraggiò i cristiani a ‘considerare attentamente’ l’esempio di Gesù. (Leggi Ebrei 12:3.) Come Gesù, molti cristiani del primo secolo, ad esempio Antipa, morirono perché rimasero leali a Geova (Rivelazione 2:13). A differenza dei servitori di Dio dell’antichità, che avevano la speranza di vivere sulla terra, quei cristiani hanno già ricevuto la loro ricompensa (Ebrei 11:35). Infatti nel 1914, poco tempo dopo che Gesù diventò Re, i cristiani unti che erano già morti furono risuscitati alla vita immortale in cielo, dove regneranno con lui sugli esseri umani (Rivelazione 20:4).

LA FORTE FEDE DEI SERVITORI DI DIO DEI NOSTRI GIORNI

13, 14. Quali prove affrontò Rudolf Graichen, e cosa lo aiutò a rimanere leale a Dio?

13 Anche oggi milioni di servitori di Dio seguono l’esempio di Gesù meditando sulle promesse di Dio e rimanendo leali a Lui durante le prove. Consideriamo l’esempio di Rudolf Graichen, un fratello nato in Germania nel 1925. Questo fratello dovette affrontare per molti anni una durissima persecuzione da parte della Gestapo, la polizia segreta nazista. In seguito fu anche perseguitato dalla polizia segreta comunista della Germania Orientale, la Stasi. Cosa aiutò Rudolf a rimanere leale a Dio? Quando era piccolo, i suoi genitori appesero alle pareti di casa dei quadri con delle scene prese dalla Bibbia. Rudolf disse che in uno dei quadri c’erano un lupo e un agnello, un capretto e un leopardo, un vitello e un leone, tutti in pace e guidati da un ragazzino (Isaia 11:6-9). In questo modo Rudolf pensò spesso al paradiso sulla terra e la sua fede in questa promessa si rafforzò.

14 Ma Rudolf affrontò anche molte altre difficoltà. Sua madre morì di tifo nel campo di concentramento di Ravensbrück. Suo padre invece firmò un documento dove diceva che non voleva più essere testimone di Geova. Ma la fede di Rudolf rimase forte. Infatti, dopo aver passato un periodo in prigione, servì come sorvegliante di circoscrizione e in seguito fu invitato a frequentare la Scuola di Galaad. Da lì fu mandato in Cile dove servì ancora nella circoscrizione e sposò una sorella missionaria di nome Patsy. Purtroppo, un anno dopo la loro figlia di pochi mesi morì e alcuni anni più tardi morì anche sua moglie, a soli 43 anni. Nonostante tutte queste prove, Rudolf continuò a servire Geova. Durante la sua vecchiaia servì come pioniere regolare e anziano, anche se aveva problemi di salute. Il racconto della sua vita si trova nella Torre di Guardia del 1° agosto 1997, da pagina 20 a pagina 25. [1] (Vedi la nota.)

15. Fate esempi di fratelli e sorelle dei nostri giorni che servono Geova con gioia nonostante la persecuzione.

15 Oggi molti nostri fratelli e sorelle servono Geova con gioia anche se sono perseguitati duramente. Centinaia di questi sono in prigione in Corea del Sud, in Eritrea e a Singapore perché si rifiutano di ‘prendere la spada’ (Matteo 26:52). Pensiamo ai nostri fratelli Isaac, Negede e Paulos che sono rinchiusi in una prigione dell’Eritrea da più di 20 anni. Sono stati trattati in modo disumano. E per tutti questi anni non hanno potuto sposarsi o occuparsi dei loro genitori. Eppure sono rimasti leali a Geova e hanno mantenuto una forte fede. Ora sono perfino rispettati dalle guardie della prigione. Sul sito jw.org possiamo vedere una foto di questi fratelli: anche se stanno soffrendo, non hanno perso il sorriso.

In che modo i fratelli della tua congregazione hanno mantenuto una forte fede? (Vedi i paragrafi 15 e 16)

16. Cosa è possibile fare grazie a una forte fede?

16 La maggioranza dei servitori di Geova non sono andati in prigione o non sono stati trattati duramente come i fratelli appena descritti. Molti però hanno sofferto a causa di povertà, disastri naturali o guerre civili. Seguendo l’esempio di Abraamo, Isacco, Giacobbe e Mosè, altri hanno rinunciato a diventare ricchi o famosi per concentrarsi sul servizio a Geova. Come fanno tutti questi fratelli a continuare a servire Geova con gioia? Lo amano e hanno forte fede nelle sue promesse. Sono convinti che Geova ricompenserà i suoi fedeli servitori dando loro la vita eterna nel nuovo mondo, dove non ci sarà più nessuna ingiustizia. (Leggi Salmo 37:5, 7, 9, 29.)

17. In che modo manterremo una forte fede, e cosa spiegherà il prossimo articolo?

17 Da questo articolo abbiamo capito perché la fede è “la sicura aspettazione” della speranza che abbiamo. Per avere questo tipo di fede dobbiamo pregare Geova e continuare a meditare sulle sue promesse. Così saremo in grado di perseverare nonostante qualsiasi prova. Il prossimo articolo spiegherà cos’altro significa avere fede.

^ [1] (paragrafo 14) Vedi anche la biografia di Andrej Hanák della Slovacchia, nell’articolo “Nonostante le prove, la mia speranza è rimasta fulgida”, in Svegliatevi! del 22 aprile 2002.