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Rimanete spiritualmente sani mentre servite in un campo di lingua straniera

Rimanete spiritualmente sani mentre servite in un campo di lingua straniera

Nel mio cuore ho custodito il tuo detto (SALMO 119:11)

CANTICI: 142, 92

1-3. (a) Quale dovrebbe sempre essere per noi la cosa più importante? (b) Quali difficoltà affronta chi sta imparando una nuova lingua, e quali domande deve farsi? (Vedi l’immagine iniziale.)

OGGI molti testimoni di Geova si impegnano a predicare “ad ogni nazione e tribù e lingua e popolo” adempiendo una profezia della Bibbia (Rivelazione 14:6). Forse anche voi per farlo state imparando un’altra lingua. Magari siete missionari o predicate in un paese dove c’è bisogno di più proclamatori. Oppure avete iniziato a frequentare le adunanze in una congregazione di lingua straniera nel vostro paese.

2 Per tutti noi che serviamo Dio la cosa più importante deve essere la nostra salute spirituale e quella della nostra famiglia (Matteo 5:3). A volte, però, siamo così occupati che non riusciamo a trovare il tempo di studiare da soli in modo significativo. Ma chi serve in una congregazione di lingua straniera affronta anche altre difficoltà.

3 Chi serve in una congregazione di lingua straniera non deve solo imparare una nuova lingua, deve anche studiare in modo regolare argomenti spirituali profondi (1 Corinti 2:10). Ma come può riuscirci se non capisce bene la lingua che si parla nella sua congregazione? E perché i genitori che servono in una congregazione di lingua straniera devono capire se la verità arriva al cuore dei loro figli?

UN PERICOLO PER LA NOSTRA AMICIZIA CON GEOVA

4. Cosa potrebbe mettere in pericolo la nostra amicizia con Geova? Fate un esempio.

4 La nostra amicizia con Geova potrebbe essere in grave pericolo se non capiamo la lingua in cui vengono spiegati gli insegnamenti biblici. Quando Neemia tornò a Gerusalemme notò che alcuni bambini non sapevano parlare l’ebraico. (Leggi Neemia 13:23, 24.) Visto che quei bambini non riuscivano a capire la Parola di Dio, non avevano una stretta relazione con Geova (Neemia 8:2, 8).

5, 6. Di quale problema si sono accorti alcuni genitori che servono in una congregazione di lingua straniera? Qual è la causa di questo problema?

5 Alcuni genitori che servono in una congregazione di lingua straniera si sono accorti che per i loro figli non è facile mantenere una stretta relazione con Geova. Visto che non capiscono bene quello che viene detto alle adunanze, i loro figli non sono spinti a mettere in pratica gli insegnamenti che vengono dati. Pedro, che dal Sudamerica si è spostato con la sua famiglia in Australia, dice che quando si parla di cose spirituali, il cuore e i sentimenti dovrebbero essere coinvolti (Luca 24:32). [1] (Vedi la nota.)

6 Quando leggiamo in una lingua straniera, i nostri sentimenti sono meno coinvolti rispetto a quando leggiamo nella nostra lingua. E forse facciamo fatica a comunicare in un’altra lingua. Questo potrebbe stancarci così tanto da rovinare il nostro servizio a Geova. Quindi mentre continuiamo a servire con gioia in una congregazione di lingua straniera, è importante che proteggiamo la nostra relazione con Geova (Matteo 4:4).

PROTESSERO LA LORO RELAZIONE CON GEOVA

7. In che modo i babilonesi cercarono di obbligare Daniele ad accettare la loro cultura e la loro religione?

7 Quando Daniele e i suoi amici andarono in esilio a Babilonia, i babilonesi cercarono di obbligarli ad accettare la cultura e la religione del posto. In che modo? Insegnarono a quei ragazzi la loro lingua, “la lingua dei caldei”, e li chiamarono con dei nomi babilonesi (Daniele 1:3-7). Il nuovo nome dato a Daniele derivava da Bel, il più importante dio babilonese. Forse il re Nabucodonosor voleva far credere a Daniele che quel dio babilonese fosse più potente di Geova, il Dio di Daniele (Daniele 4:8).

Studiare i libri sacri in ebraico aiutò Daniele a mantenere una stretta relazione con Geova

8. Come riuscì Daniele a mantenere una stretta relazione con Geova?

8 Alla corte di Babilonia, vennero offerti a Daniele gli ottimi cibi del re. Daniele però aveva deciso “in cuor suo” che non avrebbe disubbidito alla legge di Dio (Daniele 1:8). Aveva continuato a studiare i libri sacri, che erano in ebraico, e questo lo aiutò a mantenere una stretta relazione con Geova mentre si trovava in un paese straniero (Daniele 9:2). E circa 70 anni dopo che era stato portato a Babilonia, Daniele era ancora conosciuto con il suo nome ebraico (Daniele 5:13).

9. Quale atteggiamento aveva lo scrittore del Salmo 119 verso la Parola di Dio?

9 Un altro esempio è quello dello scrittore del Salmo 119, che dovette affrontare i membri della corte reale che parlavano male di lui. Ma grazie alla forza che gli diede la Parola di Dio, riuscì a essere diverso dagli altri (Salmo 119:23, 61). Fece in modo che le parole di Dio influissero in modo profondo sui suoi sentimenti. (Leggi Salmo 119:11, 46.)

MANTENIAMO UNA STRETTA RELAZIONE CON GEOVA

10, 11. (a) Quando studiamo la Parola di Dio quale dovrebbe essere il nostro obiettivo? (b) Come possiamo raggiungere questo obiettivo? Fate un esempio.

10 Forse abbiamo tante responsabilità sia in congregazione che al lavoro. È importante però che tutti noi riserviamo del tempo all’adorazione in famiglia e a studiare da soli (Efesini 5:15, 16). Non dobbiamo studiare solo con l’obiettivo di leggere tante pagine o di commentare alle adunanze. Il nostro obiettivo dovrebbe essere invece quello di lasciare che la Parola di Dio influisca su di noi e rafforzi la nostra fede.

11 Per raggiungere questo obiettivo ci vuole equilibrio. Non dobbiamo pensare solo a come quello che studiamo può essere utile agli altri, ma anche a come può essere utile a noi (Filippesi 1:9, 10). In effetti quando ci prepariamo per il servizio, per le adunanze o per un discorso non pensiamo sempre a come applicare a noi quelle informazioni. Ad esempio, immaginiamo un cuoco che prepara diversi piatti. Prima di servirli li assaggia un po’ tutti, ma non gli basta assaggiare questi cibi per vivere. Se vuole rimanere in buona salute dovrà prepararsi regolarmente del cibo nutriente. In modo simile, per rafforzare la relazione che abbiamo con Geova dobbiamo studiare la Bibbia regolarmente. Studiando in modo profondo riusciremo a soddisfare i nostri bisogni.

12, 13. Perché molti si rendono conto che è utile studiare la Bibbia nella loro lingua?

12 Molti che servono in una congregazione di lingua straniera hanno capito l’importanza di studiare regolarmente la Bibbia nella loro lingua (Atti 2:8). Perfino i missionari sanno che per svolgere il loro incarico all’estero senza indebolirsi non possono accontentarsi solo di quello che capiscono alle adunanze.

13 Alain, che da circa otto anni sta imparando il persiano, dice: “Quando preparo le adunanze in persiano sono molto concentrato sulla lingua. Faccio un grande esercizio a livello mentale, ma mi accorgo che spesso i pensieri spirituali che leggo non suscitano in me delle emozioni. Per questo motivo dedico regolarmente del tempo a studiare la Bibbia e altre pubblicazioni nella mia lingua”.

COME ARRIVARE AL CUORE DEI PROPRI FIGLI

14. Cosa devono capire i genitori, e perché?

14 I genitori cristiani devono capire se la verità arriva alla mente e al cuore dei loro figli. Consideriamo l’esempio di Serge e di sua moglie Muriel, che hanno servito in una congregazione di lingua straniera per più di tre anni. Cominciarono ad accorgersi che il loro figlio di 17 anni non andava con piacere in servizio e alle adunanze. Muriel racconta: “Predicare in un’altra lingua non gli piaceva, mentre prima predicare in francese, che è la sua lingua, gli piaceva tantissimo”. Serge aggiunge: “Quando ci siamo accorti che quella situazione non aveva permesso a nostro figlio di crescere spiritualmente, abbiamo deciso di tornare nella congregazione dove eravamo prima”.

Cercate di capire se la verità arriva al cuore dei vostri figli (Vedi i paragrafi 14 e 15)

15. (a) Cosa può aiutare i genitori a decidere se cambiare congregazione? (b) Cosa insegna Deuteronomio 6:5-7 ai genitori?

15 Cosa può aiutare i genitori a decidere se tornare in una congregazione dove si parla la lingua che i figli capiscono meglio? Due cose. Primo, valutare se hanno davvero abbastanza tempo ed energie per insegnare ai loro figli ad amare Geova e allo stesso tempo insegnare loro una lingua straniera. Secondo, capire se ai loro figli non piace andare alle adunanze, predicare o partecipare alle altre attività del campo di lingua straniera. Queste ragioni potrebbero spingere i genitori a decidere di tornare nella congregazione dove si parla la lingua che i loro figli capiscono meglio. Poi, quando i figli avranno sviluppato una stretta relazione con Geova, i genitori potrebbero decidere di tornare in una congregazione di lingua straniera. (Leggi Deuteronomio 6:5-7.)

16, 17. Cosa ha aiutato alcuni genitori a insegnare ai figli a conoscere Geova?

16 Altri genitori hanno avuto delle idee per insegnare ai figli a conoscere Geova nella loro lingua, anche se fanno parte di una congregazione o di un gruppo di lingua straniera. Charles è in un gruppo di lingua lingala con le sue tre figlie che hanno dai 9 ai 13 anni. Charles racconta: “Abbiamo deciso sia di studiare con ciascuna delle nostre figlie che di fare l’adorazione in famiglia in francese, che è la nostra lingua. Però facciamo anche delle scenette e dei giochi in lingala, così le nostre figlie possono imparare la lingua divertendosi”.

Impegnatevi a imparare la nuova lingua e a commentare alle adunanze (Vedi i paragrafi 16 e 17)

17 Kevin ha due figlie di cinque e otto anni. Anche lui e la sua famiglia fanno parte di una congregazione di lingua straniera. Kevin si impegna molto per insegnare la verità alle figlie perché si è accorto che non capiscono bene le adunanze. Infatti dice: “Io e mia moglie teniamo lo studio con ognuna di loro in francese, che è la loro lingua. Abbiamo anche deciso di andare a un’adunanza in francese una volta al mese. E poi approfittiamo delle vacanze per partecipare al congresso che si tiene nella nostra lingua”.

18. (a) In che modo Romani 15:1, 2 può aiutarvi a prendere sagge decisioni per il bene dei vostri figli? (b) Quali suggerimenti hanno dato alcuni genitori? (Vedi la nota.)

18 Ogni famiglia deve decidere cos’è meglio per i figli e per la loro amicizia con Geova (Galati 6:5). [2] (Vedi la nota.) Muriel dice che lei e suo marito volevano tanto continuare a servire in una congregazione di lingua straniera. Decisero comunque di lasciare il campo straniero per aiutare il figlio a rafforzare il suo amore per Geova. (Leggi Romani 15:1, 2.) Oggi Serge capisce che hanno preso la decisione giusta. Dice: “Da quando siamo tornati nella congregazione francese nostro figlio è cresciuto molto spiritualmente e si è battezzato. Ora è pioniere regolare, e sta anche pensando di tornare in un gruppo di lingua straniera”.

LASCIAMO CHE LA PAROLA DI DIO INFLUISCA SUI NOSTRI SENTIMENTI

19, 20. Come possiamo dimostrare di amare la Parola di Dio?

19 Geova ama tutte le persone. Ha reso la Bibbia disponibile in centinaia di lingue perché vuole che “ogni sorta di uomini” possa conoscere bene la verità (1 Timoteo 2:4). Geova sa che per rafforzare la relazione che abbiamo con lui dobbiamo leggere la Bibbia nella lingua che capiamo meglio.

20 Tutti noi dobbiamo impegnarci per mantenere una stretta relazione con Geova. Questo significa che dobbiamo studiare regolarmente la Bibbia nella lingua che capiamo meglio. Se lo faremo, potremo aiutare la nostra famiglia ad avere una buona salute spirituale e dimostreremo di amare davvero la Parola di Dio (Salmo 119:11).

^ [1] (paragrafo 5) Alcuni nomi sono stati cambiati.

^ [2] (paragrafo 18) Potete trovare princìpi biblici utili per la vostra famiglia nell’articolo “Allevare i figli in un paese straniero: Difficoltà e ricompense”, nella Torre di Guardia del 15 ottobre 2002.