Educhiamo la coscienza in base alle leggi e ai princìpi di Dio
“Rifletto sulle tue esortazioni” (SAL. 119:99)
1. Qual è una cosa che rende gli esseri umani superiori agli animali?
UNA cosa che rende gli esseri umani superiori agli animali è la coscienza. L’uomo è stato dotato di una coscienza fin da quando è stato creato. Lo dimostra il fatto che, dopo aver disubbidito alla legge di Geova, Adamo ed Eva andarono a nascondersi: la loro coscienza li stava condannando.
2. In che senso la nostra coscienza è come una bussola? (Vedi l’immagine iniziale.)
2 Una persona che ha una coscienza non educata nel modo giusto è paragonabile a una nave che ha una bussola difettosa. Navigare senza una bussola ben calibrata può essere pericoloso. I venti e le correnti, infatti, possono facilmente spingere la nave fuori rotta. Una bussola ben calibrata, invece, può aiutare il capitano a mantenere la rotta. La coscienza è come una bussola in campo morale; è il senso interiore di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, una guida che ci può portare nella direzione giusta. Ma, per funzionare bene, la coscienza deve essere calibrata, cioè educata.
3. Cosa può succedere se la coscienza non è dovutamente educata?
3 Se la coscienza non è dovutamente educata, non impedisce 1 Tim. 4:1, 2). Chi ha una coscienza del genere potrebbe arrivare a convincersi che “il male sia bene” (Isa. 5:20). Gesù infatti disse ai suoi discepoli: “Verrà il tempo in cui chi vi ucciderà penserà di aver reso sacro servizio a Dio” (Giov. 16:2). Quelli che uccisero il discepolo Stefano pensavano proprio questo (Atti 6:8, 12; 7:54-60). Nel corso della storia molti fanatici religiosi hanno commesso crimini terribili, ad esempio uccidendo altri, e hanno dichiarato di averlo fatto in nome di Dio. Che assurdità! Agendo così, in realtà sono andati contro le leggi del Dio che dicevano di adorare (Eso. 20:13). È chiaro che la loro coscienza è stata una guida inaffidabile.
di fare ciò che è sbagliato (4. Come possiamo impedire che la nostra coscienza smetta di funzionare correttamente?
4 Come possiamo impedire che la nostra coscienza smetta di funzionare correttamente? Le leggi e i princìpi contenuti nella Parola di Dio sono utili “per insegnare, per riprendere, per correggere e per disciplinare nella giustizia” (2 Tim. 3:16). Quindi se studiamo attentamente la Bibbia, riflettiamo su quello che abbiamo imparato e lo mettiamo in pratica nella nostra vita, riusciremo sempre di più a pensare come pensa Geova. Così la nostra coscienza sarà una guida affidabile. Ora vedremo in che modo le leggi e i princìpi di Geova possono aiutarci a educare la nostra coscienza.
FACCIAMOCI GUIDARE DALLE LEGGI DI DIO
5, 6. Quali risultati si ottengono seguendo le leggi di Dio?
5 Se vogliamo che le leggi di Dio ci guidino, non basta leggerle o sapere quali sono. Dobbiamo imparare ad amarle e a rispettarle. La Parola di Dio dice: “Odiate ciò che è male e amate ciò che è bene” (Amos 5:15). Possiamo riuscirci se impariamo a vedere le cose come le vede Geova. Immaginate di non riuscire a dormire bene. Il vostro medico vi dice di seguire una dieta, di svolgere un po’ di attività fisica e di fare dei cambiamenti nel vostro stile di vita. Dopo aver seguito i suoi consigli, vi rendete conto che funzionano. Probabilmente siete molto grati al vostro medico per avervi aiutato a migliorare la qualità della vostra vita!
6 In maniera simile, il nostro Creatore ci ha dato delle leggi che possono proteggerci dalle conseguenze dolorose del peccato, permettendoci così di migliorare la qualità della nostra vita. Le leggi riportate nella Bibbia vietano ad esempio la menzogna, l’inganno, il furto, l’immoralità sessuale, la violenza e lo spiritismo (leggi Proverbi 6:16-19; Riv. 21:8). Quando vediamo gli ottimi risultati che si ottengono facendo le cose come vuole Geova, proviamo ancora più amore e gratitudine per lui e per le sue leggi.
7. In che modo ci è utile riflettere sui racconti contenuti nella Bibbia?
7 Per capire cosa è giusto e cosa è sbagliato, non dobbiamo per forza subire le conseguenze che derivano dal disubbidire alle leggi di Dio. Possiamo imparare dagli errori commessi da persone vissute nel passato e di cui si parla nella Parola di Dio. Proverbi 1:5 dice: “Il saggio ascolta e acquisisce più istruzione”. L’istruzione migliore in assoluto viene da Dio, e un modo per riceverla è leggere i racconti contenuti nella Bibbia e rifletterci su. Pensiamo, ad esempio, al dolore che avrà provato il re Davide dopo aver disubbidito a una legge di Geova e aver commesso adulterio con Betsabea (2 Sam. 12:7-14). Mentre meditiamo su questo racconto, chiediamoci: “In che modo il re Davide avrebbe potuto risparmiarsi le sofferenze provate dopo l’adulterio con Betsabea? Se mi trovassi davanti a una tentazione simile, avrei la forza di resistere? Fuggirei come fece Giuseppe, oppure cederei come fece Davide?” (Gen. 39:11-15). Se riflettiamo con attenzione sulle terribili conseguenze del peccato, riusciremo sempre di più a ‘odiare ciò che è male’.
8, 9. (a) A cosa serve la coscienza? (b) Che relazione c’è tra i princìpi di Geova e la nostra coscienza?
8 Ovviamente evitiamo i comportamenti che Dio odia. Ma ci sono altre attività o campi della vita su cui la Bibbia non dà comandi specifici. In queste situazioni, come possiamo capire cosa piace a Dio? È qui che entra in gioco la nostra coscienza educata secondo la Bibbia.
9 Spinto dall’amore, Geova ci ha dato dei princìpi che guidano la nostra coscienza. Lui stesso ci dice: “Io, Geova, sono il tuo Dio, colui che ti insegna per il tuo bene, colui che ti guida lungo la via in cui devi camminare” (Isa. 48:17, 18). Se riflettiamo con attenzione sui princìpi biblici facendo in modo che ci tocchino il cuore, possiamo correggere e modellare la nostra coscienza. Questo ci aiuterà a prendere decisioni sagge.
FACCIAMOCI GUIDARE DAI PRINCÌPI DI DIO
10. Cosa sono i princìpi, e come li usò Gesù nel suo ministero?
10 Un principio è una verità o dottrina fondamentale che sta alla base di un ragionamento o di un’azione. Capire i princìpi ci permette di comprendere il modo di pensare di chi ci ha dato le leggi, cioè Geova, e le ragioni per cui ce le ha date. Nel corso del suo ministero, Gesù insegnò delle verità fondamentali per aiutare i suoi discepoli a capire quali sarebbero state le conseguenze di certi atteggiamenti o azioni. Ad esempio, spiegò che il risentimento può portare alla violenza e che i pensieri immorali possono portare all’adulterio (Matt. 5:21, 22, 27, 28). Se permettiamo ai princìpi di Geova di guidarci, educheremo dovutamente la nostra coscienza e prenderemo decisioni che danno gloria a Dio (1 Cor. 10:31).
11. In che senso la coscienza di un cristiano può essere diversa da quella di un altro?
11 In certi campi due cristiani che hanno educato la propria coscienza in base ai princìpi biblici potrebbero giungere a conclusioni opposte. Pensiamo, ad esempio, al consumo di alcolici. La Bibbia non vieta il consumo moderato di alcolici. Dice però che è sbagliato bere troppo o arrivare a ubriacarsi (Prov. 20:1; 1 Tim. 3:8). Ma questo significa che un cristiano deve solo preoccuparsi di non bere troppo? No, deve tenere conto anche di altri fattori. Un cristiano potrebbe anche sentirsi a posto con la sua coscienza, ma deve comunque tenere conto di quella degli altri.
12. In che modo le parole di Romani 14:21 ci spingono a rispettare la coscienza degli altri?
12 Paolo sottolineò quanto sia importante per un cristiano rispettare la coscienza degli altri. Infatti scrisse: “È meglio non mangiare carne né bere vino né fare qualsiasi altra cosa che possa indebolire la fede di tuo fratello” (Rom. 14:21). Saremmo disposti a rinunciare a un nostro diritto per non indebolire la fede di un fratello che ha una coscienza diversa dalla nostra? Sicuramente sì. Dopo aver conosciuto la verità, alcuni che abusavano di alcolici hanno deciso di non bere affatto. Nessuno di noi vorrebbe mai fare qualcosa che possa portare un fratello a ricadere in un’abitudine così dannosa! (1 Cor. 6:9, 10). Come dovremmo comportarci se invitassimo a casa nostra un fratello che ha un passato di questo tipo e che rifiuta di bere alcol? Non dovremmo insistere perché accetti di bere; se lo facessimo non dimostreremmo di amarlo.
13. Come dimostrò Timoteo di rispettare la coscienza degli altri?
Atti 16:3; 1 Cor. 9:19-23). Siamo disposti, come Timoteo, a fare dei sacrifici per il bene degli altri?
13 Probabilmente intorno all’età di 20 anni, Timoteo decise di farsi circoncidere. Anche se per lui sarebbe stato doloroso, scelse di farlo perché non voleva in nessun modo offendere gli ebrei a cui stava per predicare. L’atteggiamento di Timoteo ci ricorda quello dell’apostolo Paolo (“AVANZIAMO VERSO LA MATURITÀ”
14, 15. (a) Cosa dobbiamo fare per diventare cristiani maturi? (b) Che relazione c’è tra l’amore e la maturità cristiana?
14 Tutti i cristiani dovrebbero ‘lasciarsi dietro gli insegnamenti basilari riguardo al Cristo’ e ‘avanzare verso la maturità’ (Ebr. 6:1). Comunque, essere cristiani da tanto tempo non significa automaticamente essere cristiani maturi. Dobbiamo ‘avanzare’, cioè continuare a impegnarci. Per diventare cristiani maturi dobbiamo continuare ad acquisire conoscenza e perspicacia. Ecco perché ci viene spesso ricordato di leggere un brano della Bibbia ogni giorno (Sal. 1:1-3). Ci siamo posti questo obiettivo? Leggendo la Bibbia tutti i giorni riusciremo a capire meglio le leggi e i princìpi di Geova, e avremo una comprensione più profonda della sua Parola.
15 La legge più importante per i cristiani è la legge dell’amore. Gesù infatti disse ai suoi discepoli: “Grazie a questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore fra voi” (Giov. 13:35). Giacomo, il fratellastro di Gesù, la definì “la legge regale” (Giac. 2:8). E Paolo disse che “l’amore è l’adempimento della legge” (Rom. 13:10). Non ci sorprende che nella Bibbia venga data questa importanza all’amore, dato che “Dio è amore” (1 Giov. 4:8). L’amore di Dio, comunque, è più che un sentimento. Giovanni scrisse: “È in questo modo che l’amore di Dio si è manifestato nei nostri confronti: Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo perché tramite lui avessimo la vita” (1 Giov. 4:9). È chiaro quindi che l’amore ha spinto Dio ad agire. Quanto più dimostriamo di amare Geova, suo Figlio, i nostri fratelli e le persone in generale, tanto più dimostriamo di essere cristiani maturi (Matt. 22:37-39).
16. Perché man mano che diventeremo cristiani maturi i princìpi biblici saranno sempre più importanti?
1 Cor. 15:33). Crescendo, però, quel bambino svilupperà la sua capacità di pensare e sarà in grado di fare un ragionamento basato sui princìpi biblici. Questo lo aiuterà sempre di più a prendere decisioni sagge nella scelta degli amici. (Leggi 1 Corinti 13:11; 14:20.) Se ragioniamo sui princìpi biblici, la nostra coscienza diventerà una guida sempre più affidabile, in sintonia con i pensieri di Dio.
16 Man mano che diventeremo cristiani maturi, i princìpi biblici saranno sempre più importanti per noi. Le leggi possono essere applicate in situazioni specifiche, mentre i princìpi si applicano a tante situazioni diverse. Pensiamo per esempio a un bambino che non capisce perché le amicizie sbagliate sono pericolose. I genitori saggi gli daranno delle regole per proteggerlo (17. Perché possiamo dire che abbiamo quello che ci serve per prendere decisioni sagge?
17 Abbiamo tutto quello che ci serve per prendere decisioni sagge che piacciono a Geova. Le leggi e i princìpi che si trovano nella Bibbia ci possono rendere ‘del tutto competenti, ben preparati per ogni opera buona’ (2 Tim. 3:16, 17). I princìpi biblici ci permettono di ‘comprendere qual è la volontà di Geova’, ma dobbiamo fare ricerche per trovarli (Efes. 5:17). Dobbiamo servirci di tutti gli strumenti per lo studio che abbiamo a disposizione, come l’Indice delle pubblicazioni Watch Tower, la Guida alle ricerche per i Testimoni di Geova, la Watchtower Library, la BIBLIOTECA ONLINE Watchtower e l’app JW Library. Questi strumenti ci aiutano a trarre il meglio dal nostro studio personale e dall’adorazione in famiglia.
OTTIMI RISULTATI GRAZIE A UNA COSCIENZA EDUCATA SECONDO LA BIBBIA
18. Quali ottimi risultati otterremo agendo in armonia con le leggi e i princìpi di Geova?
18 Mettendo in pratica i princìpi di Geova e ubbidendo alle sue leggi la qualità della nostra vita sarà migliore. Salmo 119:97-100 dice: “Quanto amo la tua legge! Su di essa rifletto tutto il giorno. Il tuo comandamento mi rende più saggio dei miei nemici, perché è con me per sempre. Ho più perspicacia di tutti i miei insegnanti, perché rifletto sulle tue esortazioni. Mi comporto con più intendimento degli anziani, perché osservo i tuoi ordini”. Se ci prendiamo il tempo di ‘riflettere’ sulle leggi e i princìpi di Dio, saremo sempre più in grado di agire con saggezza, perspicacia e intendimento. Permettendo alle leggi e ai princìpi di Dio di educare la nostra coscienza, giungeremo “alla stessa statura che appartiene alla pienezza del Cristo” (Efes. 4:13).