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“Risplenda la vostra luce” alla gloria di Geova

“Risplenda la vostra luce” alla gloria di Geova

Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché diano gloria al Padre vostro (MATT. 5:16)

CANTICI: 77, 59

1. Quale particolare motivo di gioia abbiamo?

È DAVVERO entusiasmante sapere che il popolo di Geova sta crescendo. L’anno scorso sono stati condotti oltre 10.000.000 di studi biblici. Questo indica senz’altro che i servitori di Dio stanno facendo risplendere la loro luce. Inoltre, non dimentichiamo che milioni di persone interessate sono state presenti alla Commemorazione e hanno così imparato come Dio ha espresso il suo amore attraverso il riscatto (1 Giov. 4:9).

2, 3. (a) Cosa non ci impedisce di risplendere “come luce nel mondo”? (b) Sulla base delle parole di Gesù riportate in Matteo 5:14-16, cosa vedremo in questo articolo?

2 A livello mondiale, nel popolo di Geova si parlano molte lingue. Ma questo non ci impedisce di lodare uniti il nostro Padre, Geova (Riv. 7:9). Indipendentemente da quale sia la nostra madrelingua o da dove viviamo, possiamo risplendere “come luce nel mondo” (Filip. 2:15).

3 Se contribuiamo al nostro aumento, rafforziamo la nostra unità e rimaniamo vigilanti, possiamo dare gloria a Geova. In questo articolo vedremo come far risplendere la nostra luce in questi tre campi. (Leggi Matteo 5:14-16.)

ESTENDIAMO L’INVITO AD ALTRI

4, 5. (a) Oltre alla predicazione, cosa ci permette di far risplendere la nostra luce? (b) Quali buoni risultati si ottengono essendo gentili? (Vedi l’immagine iniziale.)

4 “Nessuno può essere fedele e verace al Signore in questi rimanenti giorni [...] se egli non si avvale dell’opportunità di far risplendere la sua luce”. Così si leggeva nell’articolo “Luce nelle tenebre”, pubblicato nella Torre di Guardia del 1° dicembre 1925. L’articolo spiegava: “Egli deve far ciò col narrare le buone novelle ai popoli della terra, e col conformarsi alle vie di luce”. Chiaramente, un modo in cui facciamo risplendere la nostra luce è predicando la buona notizia e facendo discepoli (Matt. 28:19, 20). Mentre predichiamo, possiamo dare gloria a Geova anche con il nostro comportamento. I padroni di casa e i passanti ci osservano. Un sorriso amichevole e un saluto cordiale dicono molto su chi siamo e sul Dio che adoriamo.

5 “Quando entrate nella casa”, disse Gesù ai discepoli, “salutate quelli della casa” (Matt. 10:12). Nella zona dove Gesù e gli apostoli spesso predicavano, le persone di solito invitavano gli estranei a entrare in casa. In molti luoghi, oggi questo non è comune. La gente potrebbe preoccuparsi o irritarsi vedendo un estraneo alla porta. Se siamo amichevoli e spieghiamo in modo gentile perché siamo lì, è più facile che il padrone di casa si rilassi. Un bel sorriso è spesso la migliore introduzione. Questo è vero anche per i fratelli e le sorelle che svolgono la testimonianza pubblica con l’espositore mobile. In questo tipo di servizio un sorriso e un saluto gentili possono invogliare le persone ad avvicinarsi per prendere una pubblicazione e magari conversare con noi.

6. Cosa fa una coppia anziana per rimanere attiva nel ministero?

6 A causa di alcuni problemi di salute, una coppia anziana dell’Inghilterra fa molta fatica a predicare di casa in casa. Per questo i due hanno deciso di far risplendere la loro luce in un altro modo. Vivono vicino a una scuola, quindi nell’orario in cui i genitori vanno a riprendere i figli mettono fuori casa un tavolino con alcune pubblicazioni. Molti si sono incuriositi e hanno preso vari opuscoli e i volumi 1 e 2 del libro I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande. Una pioniera della congregazione spesso si unisce a loro due. I suoi modi amichevoli e gli sforzi fatti dalla coppia hanno spinto un genitore ad accettare di studiare la Bibbia.

7. Come possiamo aiutare i rifugiati che si trovano nella nostra zona?

7 Negli ultimi anni, in molti paesi c’è stato un notevole afflusso di rifugiati. Cosa possiamo fare per aiutare queste persone a conoscere Geova e quello che intende fare in futuro? Per iniziare, potremmo usare l’app JW Language per imparare un saluto nelle lingue parlate dai rifugiati che si trovano nella nostra zona. Con l’app potremmo anche imparare alcune frasi per catturare il loro interesse. Poi potremmo far vedere il sito jw.org e la varietà di video e pubblicazioni disponibili nella loro lingua (Deut. 10:19).

8, 9. (a) Quale aiuto pratico riceviamo all’adunanza infrasettimanale? (b) In che modo i genitori possono aiutare i figli a partecipare alle adunanze?

8 L’adunanza Vita e ministero è un regalo di Geova che ci permette di diventare più efficaci quando predichiamo. Grazie ai pratici consigli che riceviamo a questa adunanza, ci sentiamo più sicuri nel fare visite ulteriori e condurre studi biblici.

9 Molti che assistono alle nostre adunanze per le prime volte rimangono colpiti dalla partecipazione dei bambini. Genitori, aiutate i vostri figli a far risplendere la loro luce insegnando loro a commentare a parole proprie. Dopo aver sentito i commenti semplici e spontanei dei bambini, alcuni hanno voluto conoscere la verità (1 Cor. 14:25).

RAFFORZIAMO L’UNITÀ

10. Cosa possiamo fare per rafforzare l’unità in famiglia?

10 Un altro modo in cui facciamo risplendere la nostra luce è rafforzando l’unità della nostra famiglia e della nostra congregazione. Ad esempio, se siete genitori, tenete l’adorazione in famiglia regolarmente. Molte famiglie guardano insieme il programma mensile su JW Broadcasting, e poi parlano di come possono usare quello che hanno imparato. Ricordate che i bisogni di un bambino potrebbero essere molto diversi da quelli di un adolescente. Quindi fate il possibile per rendere l’adorazione in famiglia utile per tutti (Sal. 148:12, 13).

L’interesse che mostriamo alle persone anziane fa bene a noi e a loro (Vedi il paragrafo 11)

11-13. Come possiamo rafforzare l’unità della congregazione e aiutare altri a far risplendere la loro luce?

11 Se siete giovani, anche voi potete rafforzare l’unità della congregazione facendo in modo che tutti si sentano utili. Potreste ad esempio fare amicizia con fratelli e sorelle più anziani. Con rispetto, potreste chiedere loro di raccontarvi qualche esperienza avuta durante i molti anni in cui hanno servito Geova. Scoprirete che hanno tanto da insegnarvi, e la conversazione sarà molto incoraggiante sia per voi che per loro. Inoltre tutti noi, sia che siamo giovani o di una certa età, potremmo far sentire benvenute le persone che vengono per le prime volte nella Sala del Regno. Può essere sufficiente salutarle con un sorriso amichevole, aiutarle a trovare posto e presentarle agli altri. In questo modo le faremo sentire a casa.

12 Se venite incaricati di condurre un’adunanza per il servizio di campo, potete fare molto per aiutare le persone anziane a partecipare al ministero. Accertatevi che abbiano un territorio adatto. In alcuni casi, potreste disporre che predichino con un fratello o una sorella più giovane, così che abbiano un aiuto dal punto di vista fisico. Potete mostrare considerazione anche nei confronti di chi non può fare molto a motivo di problemi di salute o altre circostanze. Il vostro interesse e il vostro discernimento possono aiutare tutti — giovani e meno giovani, esperti e meno esperti — a predicare la buona notizia con zelo (Lev. 19:32).

13 Il salmista si sentì spinto a scrivere: “Com’è buono e com’è piacevole che i fratelli dimorino insieme in unità!” (Leggi Salmo 133:1, 2.) Stando insieme, gli israeliti godevano della bella compagnia di altri che adoravano Geova. La loro unità era come l’olio dell’unzione, gradevole e benefico. Rafforzando l’unità della congregazione, anche noi possiamo avere un effetto positivo sui nostri fratelli. Se lo stiamo già facendo, siamo davvero da lodare. Ma potremmo ‘allargarci’ stando più spesso insieme ai fratelli, e non sempre con i soliti? (2 Cor. 6:11-13, nt.).

14. Come possiamo far risplendere la nostra luce nel vicinato?

14 Possiamo far risplendere la nostra luce anche nel vicinato. Parole e gesti gentili potrebbero invogliare un vicino a conoscere la verità. Chiediamoci: “Cosa pensano i miei vicini di me? Tengo la casa pulita e ordinata? La mia proprietà contribuisce al decoro del quartiere? Cerco di aiutare i miei vicini?” Potremmo anche farci dire da altri Testimoni in che modo la loro gentilezza e il loro buon esempio hanno influito su parenti, vicini, colleghi di lavoro o compagni di scuola. Molto probabilmente ci racconteranno delle belle esperienze (Efes. 5:9).

CONTINUIAMO A VIGILARE

15. Perché è così importante vigilare?

15 Se vogliamo far risplendere sempre di più la nostra luce, dobbiamo essere consapevoli del periodo in cui viviamo. Più volte Gesù disse ai suoi discepoli: “Vigilate” (Matt. 24:42; 25:13; 26:41). Ovviamente, se ci sembra che la “grande tribolazione” sia ancora lontana — che prima o poi verrà ma non mentre noi siamo in vita — non saremo pronti a cogliere ogni opportunità per parlare di Geova (Matt. 24:21). Invece di risplendere, la nostra luce diventerà fioca e potrebbe addirittura spegnersi.

16, 17. Come possiamo rimanere vigilanti?

16 Ora più che mai dobbiamo continuare a vigilare. Le condizioni del mondo stanno peggiorando, ma non c’è dubbio che Geova interverrà esattamente al momento giusto (Matt. 24:42-44). Nel frattempo dobbiamo essere pazienti e rimanere vigilanti. È importante che leggiamo ogni giorno la Bibbia e che non smettiamo mai di pregare Geova (1 Piet. 4:7). Possiamo imparare molto dall’ottimo esempio di fratelli e sorelle che con gioia hanno vigilato e fatto risplendere la loro luce per anni. Uno di questi esempi lo troviamo nella biografia intitolata “Settant’anni fa ‘ho afferrato per il lembo un uomo che è un giudeo’”, pubblicata nella Torre di Guardia del 15 aprile 2012, alle pagine da 18 a 21.

17 Riempiamo la nostra vita di attività spirituali e trascorriamo del tempo con i fratelli. Così ci sentiremo felici e ci sembrerà che il tempo passi rapidamente (Efes. 5:16). Noi servitori di Geova abbiamo ottenuto molti risultati negli ultimi cento anni. Ma oggi siamo più attivi che mai. Grazie alla guida di Geova, stiamo facendo risplendere la nostra luce con un’intensità che non avremmo mai immaginato.

Le visite pastorali ci offrono la possibilità di attingere alla sapienza della Parola di Dio (Vedi i paragrafi 18 e 19)

18, 19. In che modo gli anziani possono aiutarci a rimanere vigilanti e attivi? Fate un esempio.

18 È incoraggiante sapere che le nostre imperfezioni non ci impediscono di servire Geova come lui desidera. Apprezziamo il fatto che, per aiutarci a questo riguardo, Geova ci abbia dato “doni sotto forma di uomini”, gli anziani di congregazione. (Leggi Efesini 4:8, 11, 12.) La prossima volta che gli anziani ci fanno visita, sfruttiamo l’occasione per imparare dalla loro saggezza e dai loro consigli.

19 In Inghilterra due anziani andarono a trovare una coppia che aveva chiesto aiuto per risolvere alcuni problemi coniugali. La moglie si lamentò del fatto che il marito non si assumeva le sue responsabilità spirituali come capofamiglia. Il marito ammise che non si sentiva un bravo insegnante e che non organizzava regolarmente l’adorazione in famiglia. Gli anziani invitarono la coppia a riflettere sull’esempio di Gesù. Suggerirono al marito di imitare il modo in cui Gesù si prendeva cura dei discepoli, e incoraggiarono la moglie a essere paziente con il marito. Poi diedero loro alcuni suggerimenti pratici su come collaborare per tenere l’adorazione in famiglia con i loro due figli (Efes. 5:21-29). In seguito gli anziani lodarono il marito per gli sforzi che stava facendo. Lo incoraggiarono a non arrendersi e ad affidarsi allo spirito santo. L’amore, l’interesse e il sostegno degli anziani hanno aiutato questa famiglia a far risplendere la sua luce.

20. Quali risultati otteniamo quando facciamo risplendere la nostra luce?

20 Un salmista cantò: “Felice è chiunque teme Geova e cammina nelle sue vie” (Sal. 128:1). Quando facciamo risplendere la nostra luce siamo più felici. Quindi, invitiamo altri a servire Dio, comportiamoci in modo da rafforzare l’unità e continuiamo a vigilare. Le nostre “opere eccellenti” saranno viste dagli altri, e molti saranno spinti a dare gloria al nostro Padre, Geova (Matt. 5:16).