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“In quanto alla parola del nostro Dio, durerà a tempo indefinito”

“In quanto alla parola del nostro Dio, durerà a tempo indefinito”

“L’erba verde si è seccata, il fiore è appassito; ma in quanto alla parola del nostro Dio, durerà a tempo indefinito” (ISA. 40:8)

CANTICI: 95, 97

1, 2. (a) Come sarebbe la nostra vita senza la Bibbia? (b) Cosa ci aiuta a trarre il massimo beneficio dalla Parola di Dio?

RIUSCIAMO a immaginare come sarebbe la nostra vita senza la Bibbia? Non avremmo a disposizione consigli affidabili per la vita di tutti i giorni. Non conosceremmo la risposta alle nostre domande su Dio, sulla vita e sul futuro. Inoltre, non sapremmo quello che Geova ha fatto nel passato per gli esseri umani.

2 Siamo felici di non trovarci in questa triste situazione. Infatti Geova non solo ci ha dato la sua Parola, la Bibbia, ma ci ha anche assicurato che il suo messaggio “durerà a tempo indefinito”. L’apostolo Pietro citò le parole riportate in Isaia 40:8. Questo versetto non si riferisce in maniera specifica alla Bibbia, ma si può applicare per estensione al messaggio contenuto nelle Scritture. (Leggi 1 Pietro 1:24, 25.) Naturalmente possiamo trarre il massimo beneficio dalla Bibbia se è disponibile in una lingua che comprendiamo bene. Di questo sono consapevoli da molto tempo tutti quelli che amano la Parola di Dio. Anche se non è sempre stato facile, nel corso dei secoli molte persone hanno fatto grandi sacrifici per tradurre e rendere disponibili le Scritture. Erano motivate dallo stesso desiderio di Dio, cioè che “ogni sorta di uomini siano salvati e vengano all’accurata conoscenza della verità” (1 Tim. 2:3, 4).

3. Cosa prenderemo in esame in questo articolo? (Vedi l’immagine iniziale.)

3 In questo articolo vedremo come la Parola di Dio è sopravvissuta nel corso del tempo nonostante (1) il fatto che le lingue cambiano, (2) i cambiamenti politici che ebbero un effetto sulla lingua franca, cioè la lingua usata nella comunicazione tra popoli diversi, e (3) l’opposizione alla sua traduzione. Prendere in esame queste informazioni accrescerà la nostra gratitudine per la Bibbia. Renderà anche più forte il nostro amore per il suo Autore, che ci ha fornito questo libro per il nostro bene (Mic. 4:2; Rom. 15:4).

LE LINGUE CAMBIANO

4. (a) Come cambiano le lingue con il passare del tempo? (b) Cosa dimostra che Dio non preferisce una lingua in particolare? Riflettere su questo come ci fa sentire?

4 Con il passare del tempo le lingue tendono a cambiare. Alcune parole o espressioni che prima avevano un significato, in seguito ne hanno assunto uno completamente diverso. Forse ci vengono in mente degli esempi che dimostrano quanto sia cambiata la lingua che parliamo. La stessa cosa accadde all’ebraico e al greco, le lingue in cui fu scritta la maggior parte della Bibbia. Infatti l’ebraico e il greco moderni sono molto diversi da quelli parlati all’epoca degli scrittori biblici. Quindi, praticamente tutti quelli che desiderano capire la Bibbia devono leggere una sua traduzione, e questo vale anche per chi conosce l’ebraico o il greco moderni. Alcune persone credono di dover imparare l’ebraico e il greco antichi per leggere la Bibbia nelle lingue in cui fu scritta in origine. Comunque, questo potrebbe non essere poi così utile come pensano. * Siamo grati del fatto che oggi la Bibbia sia stata tradotta, per intero o in parte, in oltre 3.200 lingue. Senza dubbio, Geova vuole che persone di “ogni nazione e tribù e lingua e popolo” abbiano l’opportunità di trarre beneficio dalla sua Parola. (Leggi Rivelazione 14:6.) Riflettere su questo ci fa sentire ancora più vicini al nostro Dio, che dimostra sempre amore e imparzialità (Atti 10:34).

5. Perché la “Bibbia del re Giacomo” era particolarmente interessante?

5 Anche le lingue in cui è stata tradotta la Bibbia hanno subìto dei cambiamenti nel corso del tempo. Una traduzione della Bibbia che è facile da capire quando viene realizzata, col tempo potrebbe diventare meno chiara. Prendiamo il caso di una traduzione in inglese del 1611, la “Bibbia del re Giacomo”. Diventò una delle Bibbie in inglese più diffuse ed ebbe una notevole influenza su questa lingua. * Comunque, è da notare che la “Bibbia del re Giacomo” dava un’importanza limitata al nome di Dio. Usava il nome “Geova” solo in alcuni versetti, mentre riportava il termine “SIGNORE” in lettere maiuscole in altri versetti delle Scritture Ebraiche dove il nome divino era presente nel testo originale. In edizioni successive il termine “SIGNORE” compariva anche in alcuni versetti delle Scritture Greche Cristiane. Da questo punto di vista, la “Bibbia del re Giacomo” riconosceva al nome di Dio il posto che gli spetta in quello che generalmente viene chiamato Nuovo Testamento.

6. Perché siamo felici di avere la Traduzione del Nuovo Mondo?

6 Nel corso dei secoli però molti dei termini usati dalla “Bibbia del re Giacomo” diventarono antiquati. Questo accadde anche nel caso delle prime traduzioni della Bibbia in altre lingue. Quindi, siamo davvero felici di avere una Bibbia che usa un linguaggio moderno: la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture. Questa traduzione è stata prodotta per intero o in parte in più di 150 lingue, e questo la rende disponibile oggi a buona parte della popolazione mondiale. Il suo linguaggio comprensibile permette al messaggio della Parola di Dio di toccare il nostro cuore (Sal. 119:97). Cosa ancora più importante, la Traduzione del Nuovo Mondo restituisce al nome di Dio il posto che gli spetta nelle Scritture.

MOLTI POPOLI, UNA LINGUA

7, 8. (a) Perché molti ebrei del III secolo a.E.V. non riuscivano a capire le Scritture Ebraiche? (b) Cos’è la Settanta greca?

7 A volte i cambiamenti politici determinarono quale fosse in un dato momento la lingua franca, cioè la lingua usata nella comunicazione tra popoli diversi. Ma Dio fece in modo che, nonostante questi cambiamenti, le persone potessero leggere la Bibbia in una lingua che comprendevano. Ad esempio, i primi 39 libri della Bibbia furono scritti da israeliti, o ebrei, ai quali inizialmente “furono affidati i sacri oracoli di Dio” (Rom. 3:1, 2). Comunque, già nel III secolo a.E.V. molti ebrei non comprendevano più l’ebraico. Questo era dovuto al fatto che Alessandro Magno aveva esteso il suo impero conquistando nuovi territori (Dan. 8:5-7, 20, 21). Con la graduale espansione dell’impero, il greco divenne la lingua usata da molti dei suoi abitanti, inclusi gli ebrei che erano sparsi su una vasta area. Ma dato che molti di loro ormai parlavano il greco, comprendere le Scritture Ebraiche era diventato più difficile. Quale fu la soluzione?

8 Verso la metà del III secolo a.E.V. i primi cinque libri della Bibbia furono tradotti dall’ebraico al greco. La traduzione di tutti gli altri libri delle Scritture Ebraiche fu completata nel II secolo a.E.V. Questa raccolta di traduzioni di libri della Bibbia divenne nota come la Settanta greca. La Settanta è la prima traduzione completa delle Scritture Ebraiche di cui si abbia notizia.

9. (a) Come influirono la Settanta e altre tra le prime traduzioni della Bibbia sulle persone? (b) Qual è il brano delle Scritture Ebraiche che preferite?

9 Grazie alla Settanta gli ebrei che parlavano greco potevano leggere le Scritture Ebraiche. Immaginiamo l’emozione che avranno provato ascoltando o leggendo la Parola di Dio in quella che era diventata la loro madrelingua. Successivamente, la Bibbia fu tradotta in parte anche in altre lingue parlate da molti popoli, come il siriaco, il gotico e il latino. Dato che ora potevano leggere le Scritture in una lingua che comprendevano, indubbiamente molti lettori avranno avuto un loro brano preferito, proprio come noi oggi. (Leggi Salmo 119:162-165.) La Parola di Dio è sopravvissuta nonostante il fatto che la lingua usata nella comunicazione tra i vari popoli sia cambiata.

OPPOSIZIONE ALLA TRADUZIONE DELLA BIBBIA

10. Perché ai tempi di Wycliffe la Bibbia non era a disposizione della gente comune?

10 Persone influenti cercarono più volte di impedire che la gente comune leggesse la Bibbia. Comunque, alcuni non si fecero intimidire. Tra di loro ci fu un teologo del XIV secolo, John Wycliffe. Lui era convinto che tutti dovessero avere la possibilità di trarre beneficio dalla Parola di Dio. Ma a quel tempo in Inghilterra la Bibbia non era a disposizione della gente comune. Un motivo era che la maggior parte delle persone non poteva permettersi di comprare una Bibbia, perché le copie erano scritte a mano ed erano molto costose; inoltre la maggioranza della popolazione era analfabeta. Anche se in chiesa venivano letti dei passi della Bibbia, probabilmente molti non erano in grado di capirli. Questo perché la traduzione ufficiale della Bibbia adottata dalla Chiesa, la Vulgata, era scritta in latino, ma nel Medioevo quella lingua non era più usata dalla gente comune. Come avrebbero fatto le persone a scoprire i tesori contenuti nella Bibbia? (Prov. 2:1-5).

John Wycliffe e altre persone desideravano che la Parola di Dio fosse a disposizione di tutti. Abbiamo anche noi lo stesso desiderio? (Vedi il paragrafo 11)

11. Che effetto ebbe la Bibbia di Wycliffe sulle persone?

11 Nel 1382 fu prodotta una traduzione in inglese, che in seguito divenne nota come la Bibbia di Wycliffe. Questa si diffuse rapidamente tra i seguaci di Wycliffe. Predicatori itineranti, detti lollardi, desideravano che la Parola di Dio raggiungesse la mente e il cuore della gente comune. Viaggiavano a piedi di villaggio in villaggio per tutta l’Inghilterra, leggendo spesso dei brani della Bibbia di Wycliffe alle persone che incontravano e lasciando loro delle copie di quella traduzione. Tutto questo ebbe un effetto straordinario: le persone ricominciarono a interessarsi alla Parola di Dio.

12. Cosa fece il clero nei confronti di Wycliffe e dei suoi seguaci?

12 Come reagirono i membri del clero? Manifestarono tutto il loro odio per la Bibbia di Wycliffe, per Wycliffe e per i suoi seguaci. Le autorità religiose perseguitarono i lollardi. Inoltre, andarono alla ricerca delle copie della Bibbia di Wycliffe e distrussero tutte quelle che riuscirono a trovare. Wycliffe fu dichiarato eretico anche se era già morto. Non potendo punire un uomo morto, il clero fece riesumare le sue ossa, le bruciò e gettò le ceneri nel fiume Swift. Ma la Chiesa non poteva fermare il rinnovato interesse che si era creato nei confronti della Parola di Dio, dato che molte persone ormai volevano leggerla e capirla. Nei secoli successivi, molti in Europa e in altre parti del mondo si impegnarono affinché la Bibbia fosse tradotta, distribuita e messa così a disposizione della gente comune.

“COLUI CHE TI INSEGNA PER IL TUO BENEFICIO”

13. Cosa risulta chiaro esaminando la storia delle traduzioni della Bibbia? Perché questo rafforza la nostra fede?

13 Naturalmente, non dobbiamo pensare che Dio abbia ispirato il lavoro di traduzione della Settanta, della Bibbia di Wycliffe, della “Bibbia del re Giacomo” o di qualsiasi altra versione. Tuttavia, esaminando la storia di queste e di molte altre traduzioni, risulta chiara una cosa: proprio come Geova aveva promesso, la sua Parola è sopravvissuta. Questo sicuramente rafforza la nostra fede nel fatto che tutte le altre promesse di Geova si avvereranno (Gios. 23:14).

14. Perché sapere che la Bibbia è sopravvissuta nel corso del tempo accresce il nostro amore per Geova?

14 Esaminando il modo in cui la Bibbia è sopravvissuta nel corso del tempo non solo rafforziamo la nostra fede, ma accresciamo anche il nostro amore per Geova. * Pensiamo infatti al motivo per cui ci ha dato la Bibbia e per cui ci ha assicurato che sarebbe sopravvissuta: l’ha fatto perché ci ama e vuole ‘insegnarci per il nostro beneficio’. (Leggi Isaia 48:17, 18.) Se vogliamo contraccambiare questo amore, dobbiamo amare Geova e ubbidire ai suoi comandamenti (1 Giov. 4:19; 5:3).

15. Cosa prenderemo in esame nel prossimo articolo?

15 Dato che siamo felici di avere la Parola di Dio, vogliamo sicuramente fare del nostro meglio per trarne beneficio. Come possiamo fare in modo che la lettura della Bibbia influisca sulla nostra vita? Come possiamo richiamare l’attenzione delle persone sulla Bibbia quando predichiamo? In che modo i fratelli possono basare sulle Scritture quello che insegnano nella congregazione? Nel prossimo articolo risponderemo a queste domande.

^ par. 4 Vedi l’articolo “È necessario imparare l’ebraico e il greco?”, nella Torre di Guardia del 1° novembre 2009.

^ par. 5 Molte espressioni inglesi in uso ancora oggi sono tratte dalla “Bibbia del re Giacomo”.

^ par. 14 Vedi il riquadro “ Una mostra da non perdere!