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Il 1914, l’anno che ha cambiato la vostra vita

Il 1914, l’anno che ha cambiato la vostra vita

Il 1914, l’anno che ha cambiato la vostra vita

PIÙ di 70 anni fa, i giornali del lunedì mattina, 29 giugno 1914, recavano questo terribile titolo: “ASSASSINATO L’EREDE AL TRONO AUSTRIACO”. Forse quella notizia ora vi sembrerà molto vecchia, quasi fosse stata presa dalla storia antica. Eppure fece trasalire coloro che vivevano a quel tempo. E diede il via a una serie di avvenimenti a catena che ancora interessano proprio voi.

Quegli avvenimenti, inoltre, preconizzavano altri eventi ben più importanti che presto avranno un profondo effetto sulla vostra vita. Vediamo perché le cose stanno proprio così.

Gli effetti si sentono ancora

In primo luogo, in che modo oggi, negli anni ’80, quell’assassinio di tanto tempo fa influisce sulla vostra vita? Ebbene, quell’avvenimento fece scatenare la prima guerra mondiale. Quella guerra e il successivo accordo di pace diedero forma al mondo che noi conosciamo.

Prima di quella guerra, la scena mondiale era dominata da imperi, la maggior parte dei quali costituiti da formidabili potenze europee. La guerra provocò lo smembramento di quegli imperi, e oggi la stabilità del mondo non è più nelle mani di un piccolo numero di potenti nazioni europee. Invece osserviamo qualcosa che mette in dubbio la stessa sopravvivenza dell’umanità: un’implacabile lotta per la supremazia fra due superpotenze, la Russia comunista e l’America capitalista. Anche questa situazione affonda le sue radici nella prima guerra mondiale.

Prima di quella guerra, la Russia era un paese immenso e retrogrado sotto il dominio della Chiesa Ortodossa Russa e governato dallo zar. Sebbene fosse forte, l’America non era affatto in grado di rivaleggiare con le potenze europee. Ma la prima guerra mondiale cambiò tutto. Secondo lo storico René Albrecht-Carrié, con la prima guerra mondiale “l’America raggiunse la maggiore età nell’ambito della comunità internazionale”. Egli aggiunge: “Alla fine della guerra il potere degli Stati Uniti era in ogni senso di gran lunga superiore a tutti gli altri”. La sua immensa ricchezza, in contrasto con il dissesto economico delle potenze europee, portò l’America alla sua attuale posizione di dominio sul mondo.

In Russia, già prima della guerra si udivano fermenti di rivolta. Durante la guerra la Russia si schierò contro la Germania, per cui il rivoluzionario russo Lenin, esiliato in Svizzera, fu rimandato dai tedeschi nella sua terra natale, nella speranza che ciò servisse ad accrescere le agitazioni sociali in quel paese. La strategia ebbe successo, e la Russia si ritirò dalla guerra. I bolscevichi, partito di Lenin, si misero alla testa della rivoluzione russa, rivoluzione che ebbe come diretto risultato la Russia moderna.

Oltre alla rivalità tra le superpotenze, oggi si riscontrano agitazione e instabilità senza precedenti tra le nazioni e al loro interno. Anche questo fa parte di quello che lo storico Charles L. Mee jr. chiama il “retaggio enormemente confuso” della prima guerra mondiale e del trattato di pace che ne seguì. Come parte di quel retaggio egli elenca “l’ascesa di Hitler, la seconda guerra mondiale, le sommosse e le rivoluzioni che affliggono un mondo privo di un ordine politico”. Tuttora nei quotidiani si legge di spargimenti di sangue e di sofferenze. E ricordate, la seconda guerra mondiale promosse lo sviluppo delle bombe nucleari, le quali rappresentano una tetra minaccia per l’esistenza stessa della vita sulla terra.

Comunque, prosegue Mee, “allo stesso tempo, il crollo del vecchio ordine era il necessario preludio del diffondersi dell’autogoverno, della liberazione di nuove nazioni e classi, della concessione di maggiore libertà e indipendenza”. Prima del 1914, la maggior parte delle nazioni erano governate da aristocrazie ereditarie privilegiate. Le strutture di classe erano rigide. La prima guerra mondiale accelerò lo smembramento di quel sistema. Come dice lo storico René Albrecht-Carrié, “fu la prima guerra mondiale a rompere l’argine della struttura sociale del XIX secolo; non si poteva più negare il riconoscimento all’Uomo della Strada”. È difficile oggi comprendere quanto fossero potenti le vecchie classi dominanti.

Sì, il mondo che conosciamo oggi cominciò a formarsi quando il proiettile di quell’assassino stroncò l’erede al trono austriaco 70 anni fa. Se quella tragedia e la guerra che essa scatenò non fossero mai successe, la vostra vita sarebbe molto diversa. Ma stavano accadendo altre cose durante i primi anni di questo secolo. La maggioranza delle persone non ne conosceva affatto il significato. Eppure queste cose toccano la vostra vita ancor più profondamente.

[Immagine a pagina 3]

L’arciduca Francesco Ferdinando e la moglie, cinque minuti prima di essere assassinati