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Significato delle notizie

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Una Bibbia impopolare

Per circa 100 anni il nome di Gesù nelle Bibbie protestanti giapponesi è stato reso “Iesu”. Le Bibbie cattoliche all’inizio usavano “Zezu”, e nel 1895 assunsero la forma “Iezusu”. Nel tentativo di annullare l’annosa differenza cinque anni fa la JBS (Società Biblica Giapponese) ha pubblicato una traduzione interconfessionale della Bibbia. Con una soluzione di compromesso questa versione usa “Iesusu” sperando in tal modo di riuscire gradita a entrambi i gruppi e unirli maggiormente. C’è riuscita?

Secondo il Mainichi Shimbun, mentre la JBS vende più di un milione di Bibbie all’anno, della nuova traduzione sono state vendute solo 20.000 copie. “L’ostacolo maggiore è stata la pronuncia del nome di Gesù”, dice il Mainichi Daily News. L’insolito modo di scrivere il nome ha reso la nuova versione “estremamente impopolare sia tra i cattolici che tra i protestanti”. Ora la JBS sta preparando un’edizione riveduta che sarà pubblicata l’anno prossimo. Per rendere Gesù si ritornerà alla forma protestante “Iesu”. Ma per non ignorare completamente i cattolici, includerà i libri apocrifi. Solo il tempo dirà se questo progetto funzionerà.

L’apostolo Paolo ammonì gli altri cristiani: “Ora vi esorto, fratelli, per il nome del nostro Signore Gesù Cristo a parlare tutti concordemente, e a non avere fra voi divisioni”. (I Corinti 1:10) Se coloro che si dicono cristiani in Giappone, e forse altrove, hanno tanta difficoltà ad accordarsi su quel “nome”, possono forse attendersi di essere uniti in altre cose? Come altri, perciò, stanno adempiendo le parole profetiche di Paolo secondo le quali “negli ultimi giorni” le persone ‘non sarebbero state disposte a nessun accordo’. — II Timoteo 3:1, 3.

Un dramma mormone

Una rappresentazione teatrale della vita di tre giovani mormoni in Germania al tempo della guerra ha fatto sorgere una polemica all’interno della chiesa mormone, come riferisce il New York Times. Nella realtà i giovani furono arrestati dalla Gestapo per aver prodotto e distribuito pubblicazioni antinaziste; uno di essi fu giustiziato, gli altri inviati in campi di concentramento.

Ma perché la polemica? “All’epoca del nazismo le autorità ecclesiastiche dello Utah [USA] consigliavano agli affiliati tedeschi di sostenere il Terzo Reich, fatto che rendeva l’opposizione dei tre ragazzi a Hitler una violazione della linea seguita, secondo Douglas Tobler, docente [dell’Università Brigham Young]”, dice l’articolo. Pertanto “la rappresentazione teatrale ribadisce l’apparente conflitto fra due dottrine della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”, prosegue l’articolo, “quella che ingiunge di ubbidire alla ‘legge del paese’, e quella che insegna la fedeltà alla verità e alla libertà di scelta”.

Di fronte al governatore Pilato Gesù Cristo disse chiaramente: “Il mio regno non fa parte di questo mondo”. (Giovanni 18:36) I cristiani devono pertanto rimanere neutrali rispetto alle questioni politiche delle nazioni. L’apostolo Paolo esortò i cristiani a ‘essere sottoposti alle autorità superiori . . . a motivo della propria coscienza’. Quando le autorità chiedono ai cristiani di andare contro la propria coscienza guidata dalla Bibbia, essi devono “ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini”. — Romani 13:1, 5; Atti 5:29.

“Anno di terremoti”

Definendo il 1983 “Un anno di terremoti”, il New York Times chiede: “Potrebbero questi avvenimenti, così distanti nello spazio ma così vicini nel tempo, essere collegati fra loro?” Solo dall’ottobre 1983 sono stati registrati i seguenti grandi terremoti (secondo la scala Richter):

Data Luogo Magnitudo

4 ott. Cile 7,3

7 ott. Stati Uniti 5,2

28 ott. Stati Uniti 6,9

30 ott. Turchia 7,2

6 nov. Cina 6,0

8 nov. Belgio 5,0

15 nov. Hawaii 6,7

22 dic. Guinea 6,3

1° gen. Giappone 7,5

Se da una parte l’articolo forniva varie spiegazioni per giustificare questo “improvviso aumento di terremoti che causano vittime”, dall’altra gli studenti della Bibbia conoscono bene l’avvertimento di Gesù Cristo: “Vi saranno . . . terremoti in un luogo dopo l’altro”. Anche se non spiegò la causa di questi terremoti, Gesù mostrò che sono proprio “collegati”, essendo parte di un composito “segno” mondiale che contraddistingue la sua invisibile “presenza” e il “termine del sistema di cose”. — Matteo 24:3, 7.