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Quanto è diffusa l’ingiustizia?

Quanto è diffusa l’ingiustizia?

Quanto è diffusa l’ingiustizia?

ALL’INIZIO del 1940 il trentaquattrenne Roy fu arrestato nel New Mexico (USA) per un’imputazione di rapina. Egli dichiarò che, al momento in cui fu commessa, era lontanissimo dalla scena del delitto, ma non fu in grado di presentare testimoni a suo discarico. Pertanto fu condannato e messo in prigione. Sedici anni più tardi Roy fu scarcerato. Un’indagine aveva dimostrato che era innocente!

In Colombia alcuni anni fa una donna riferì a un quotidiano la sua triste storia. Il marito aveva lasciato lei e i loro quattro figli per un’altra donna. Ciò nonostante con grandi sforzi e sacrifici aveva dato ai figli una certa istruzione e quindi, con il loro aiuto, aveva messo insieme una discreta somma per assicurare alla famiglia una vita tranquilla. Poi un giorno fu chiamata a comparire davanti a un giudice. Perché? Perché il marito le aveva fatto causa. Alla donna fu detto che metà di quanto possedeva apparteneva al marito. “Non riesco a credere che accadano ingiustizie del genere”, esclamò.

Molti anni fa un uomo saggio riassunse gran parte delle vicende umane nella frase: “L’uomo ha dominato l’uomo a suo danno”. (Ecclesiaste 8:9) Come mostrano i due esempi riportati, questo dominio ha causato sofferenze a livello individuale. Ha inoltre fatto patire ingiustizie a interi gruppi di persone. Eccone solo alcuni esempi:

Economia: Secondo The World Almanac & Book of Facts 1984, in India il reddito medio annuo è stato di circa 250.000 lire, in un tempo in cui in molte nazioni europee era di circa 17 milioni. Gli economisti dicono che simili disparità inducono a “mettere in discussione l’efficienza e la giustizia dell’attuale ordine economico”.

Salute: “Verso la giustizia in campo sanitario” era uno dei titoli di una recente rivista medica dell’ONU. Cosa c’è di ingiusto in campo sanitario? Ebbene, non molto tempo fa, per esempio, nel Nepal un giovane morì per mancanza di insulina. Nell’intera zona in cui viveva l’insulina non esisteva proprio! È giusto che in alcuni paesi le persone muoiano di malattie che altrove sono normalmente curate o tenute sotto controllo? Ogni anno muoiono 25 milioni di persone per malattie provocate da acqua inquinata e da servizi igienici insufficienti. Eppure non sarebbe difficile fornire loro acqua potabile, e richiederebbe solo un terzo di quanto nel mondo si spende per il tabacco o circa un diciottesimo di quanto si spende per gli armamenti. È giusto?

Alimentazione: Nel 1980 quasi 50 milioni di persone morirono di fame. Ma, se il cibo fosse distribuito equamente, ciascuno ne avrebbe più che a sufficienza. Il problema è che alcune nazioni ne consumano più di quanto ne producano. Spesso, anche quando il cibo è disponibile, i poveri non se lo possono permettere. Un alto funzionario del Fondo per l’Infanzia delle Nazioni Unite ha detto che questa situazione è ‘ingiusta, inaccettabile ed evitabile quasi del tutto’.

Pregiudizio: Parlando di violenti disordini razziali verificatisi negli Stati Uniti, una rivista ha detto: “Tra le molte cause dei disordini c’era soprattutto la sensazione di essere oggetto di ingiustizia”. Sì, spesso certi gruppi razziali sono oggetto di discriminazioni. Anche le donne. Anche i poveri, di qualsiasi sesso o colore della pelle.

Perché il mondo è così pieno di ingiustizia?