Perché il buon senso è così raro?
Perché il buon senso è così raro?
“MA COSA gli è preso? Dovrebbe sapere che certe cose non si fanno”, osserva qualcuno. Un altro, incredulo, si allontana scuotendo la testa e borbottando: “Se avesse avuto un briciolo di buon senso non l’avrebbe fatto”. Avete mai sentito commenti del genere? Ma cos’è il “buon senso”?
Una definizione di “buon senso” è “capacità di giudicare e comportarsi con saggezza”. (Zingarelli, 2005) Il buon senso sottintende la facoltà di decidere in modo intelligente e ovviamente chiama in causa la facoltà di pensare. Molti però preferiscono lasciare che siano gli altri a pensare per loro. Permettono che siano i mezzi di informazione, i colleghi o l’opinione comune a decidere per loro.
A quanto pare il buon senso è un bene molto raro nel mondo odierno. Ma come si fa ad averlo? Di che utilità è?
Come si fa ad avere buon senso?
Anche se ci vogliono tempo, attenta riflessione e impegno costante, è senz’altro possibile imparare ad avere buon senso e giudizio. Consideriamo tre fattori che possono aiutarci a divenire persone di buon senso.
Studiare la Bibbia e seguirne i consigli. La Bibbia, libro scritto con logica e dallo stile impareggiabile, è di grande aiuto per avere sapienza e buon senso. (Efesini 1:8) L’apostolo Paolo, ad esempio, rivolge ai conservi cristiani questa esortazione: “Tutte le cose vere, tutte le cose di seria considerazione, tutte le cose giuste, tutte le cose caste, tutte le cose amabili, tutte le cose delle quali si parla bene, se c’è qualche virtù e qualche cosa degna di lode, continuate a considerare queste cose”. (Filippesi 4:8) Se seguiremo di continuo questi consigli saremo persone giudiziose e ci comporteremo in modo assennato.
Imparare dall’esperienza. Mettendo in relazione il buon senso con l’esperienza, un poeta svizzero ha detto che ‘il buon senso è composto di esperienza e previsione’. In effetti, “chiunque è inesperto ripone fede in ogni parola, ma l’accorto considera i suoi passi”. (Proverbi 14:15) Il buon senso è frutto di osservazione, pratica ed esperienza. Con l’andare del tempo possiamo diventare più capaci. Ma ci vogliono umiltà e mitezza per imparare dai propri sbagli. L’atteggiamento presuntuoso, superbo e ostinato, comune in questi ultimi giorni, non è una dimostrazione di buon senso. — 2 Timoteo 3:1-5.
Scegliere con saggezza le compagnie. Se vogliamo agire con sapienza e buon senso, le compagnie ci possono essere di aiuto o di ostacolo. Proverbi 13:20 dichiara: “Chi cammina con le persone sagge diverrà saggio, ma chi tratta con gli stupidi se la passerà male”. Nessuno ci obbliga ad accettare la mentalità o le idee di coloro che disubbidiscono a Dio e non tengono conto della sua Parola. Proverbi 17:12 afferma: “Si incontri un uomo con un’orsa privata dei suoi piccoli anziché con qualcuno stupido nella sua stoltezza”.
Di che utilità è?
Ci sono dei vantaggi ad avere buon senso. Rende la vita più interessante e fa risparmiare tempo. Può anche ridurre la frustrazione che spesso prova chi fa le cose senza pensare. Chi non ha giudizio si complica la vita. “Il duro lavoro degli stupidi li rende stanchi”, dice la Bibbia. (Ecclesiaste 10:15) Le persone di questo tipo si affannano continuamente e finiscono per sentirsi esauste, ma in pratica non concludono nulla.
La Bibbia è una fonte ricchissima di consigli pratici riguardo a pulizia, dialogo e operosità; dà inoltre suggerimenti su come far fronte alla povertà e su molti altri aspetti della vita. Milioni di persone possono confermare che se la loro vita è stata un successo o un fallimento è dipeso dalla misura in cui hanno applicato i princìpi biblici, che aiutano ad agire saggiamente.
Se abbiamo buon senso non ci limiteremo a seguire una serie di istruzioni o regole dettagliate. Saremo aiutati ad assolvere le nostre responsabilità. Tuttavia, anche se uno ha buon senso, questo non significa che non debba acquistare conoscenza. “Il saggio ascolterà e guadagnerà più istruzione”, dice Proverbi 1:5. Dobbiamo imparare inoltre ad analizzare le informazioni che raccogliamo e a trarne le debite conclusioni. Questo ci aiuta a ‘camminare nella sapienza’. — Proverbi 28:26.
La modestia va di pari passo con il buon senso. Anche se forse vorremmo avere tante responsabilità, dobbiamo usare giudizio e fare solo quello che le forze ci consentono. È vero che l’apostolo Paolo ci dice di avere “molto da fare nell’opera del Signore”. (1 Corinti 15:58) Comunque, nel seguire questa esortazione bisogna tener conto anche del principio esposto in Ecclesiaste 9:4: “Un cane vivo è meglio che un leone morto”. Se mentre serviamo Geova ci prendiamo cura della nostra salute, forse vivremo più a lungo e continueremo a essere attivi. Il buon senso può aiutarci a trovare un ragionevole equilibrio che ci permetta di fare quanto è necessario senza perdere la gioia. Il buon senso è utile in molti modi.
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La Bibbia è una fonte ricchissima di buoni consigli
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Il buon senso è frutto di osservazione, pratica ed esperienza