Vai direttamente al contenuto

Vai direttamente all’indice

Confidiamo sempre in Geova!

Confidiamo sempre in Geova!

Confida in lui in ogni tempo, o popolo (SALMO 62:8)

1-3. Perché Paolo era convinto che poteva confidare in Geova? (Vedi l’illustrazione iniziale.)

IMMAGINA di essere un cristiano e di trovarti a Roma nel primo secolo. Vivi in un periodo davvero pericoloso. Infatti i romani perseguitano i cristiani in modo crudele. I romani hanno accusato i cristiani di odiare le persone e di aver incendiato Roma. Molti tuoi fratelli e sorelle cristiani vengono arrestati. Alcuni vengono fatti sbranare da animali feroci, mentre altri vengono appesi a dei pali e poi bruciati vivi per illuminare la città durante la notte. Ogni giorno hai la paura che una di queste cose possa succedere anche a te.

2 Fu in questo periodo difficile che l’apostolo Paolo venne messo in prigione. Forse si chiedeva se gli altri cristiani lo avrebbero aiutato, visto che ricordava una situazione passata in cui nessuno lo aveva aiutato. Paolo però aveva ricevuto aiuto da Geova attraverso il Signore Gesù, infatti scrisse: “Il Signore mi stette vicino e mi infuse potenza”. Gesù aveva dato a Paolo la forza di cui aveva bisogno. Paolo scrisse perfino che ‘era stato liberato dalla bocca del leone’ (2 Timoteo 4:16, 17). * (Vedi la nota in calce.)

3 Paolo ricordava come Geova lo aveva aiutato in passato. Per questo era convinto che Geova gli avrebbe dato la forza necessaria per affrontare la situazione in cui si trovava in quel momento e anche le situazioni difficili che avrebbe affrontato in futuro. Era così convinto di questo che scrisse: “Il Signore mi libererà da ogni opera malvagia” (2 Timoteo 4:18). Paolo aveva imparato che anche quando i suoi fratelli non potevano aiutarlo, lui poteva sempre confidare in Geova e in Gesù. Non aveva alcun dubbio!

OPPORTUNITÀ CHE HAI PER CONFIDARE IN GEOVA

4, 5. (a) Chi può darti sempre l’aiuto di cui hai bisogno? (b) Come puoi rafforzare la tua relazione con Geova?

4 Ti sei mai sentito completamente solo davanti a un problema difficile? Forse hai perso il lavoro, o hai subìto pressioni a scuola. Forse hai avuto un grave problema di salute o qualche altra seria difficoltà. In situazioni come queste magari hai chiesto aiuto ad altri ma sei rimasto deluso perché non hai ricevuto l’aiuto che ti serviva. Ovviamente ci sono problemi che gli esseri umani non possono risolvere. Cosa puoi fare quindi? La Bibbia dice: “Confida in Geova” (Proverbi 3:5, 6). Ma puoi davvero essere sicuro che lui ti aiuterà? Sì. Nella Bibbia troviamo molti esempi che ci dimostrano che Geova aiuta davvero i suoi servitori.

Le situazioni difficili ci danno l’opportunità di confidare in Geova completamente

5 Non arrabbiarti se gli altri non ti danno l’aiuto di cui hai bisogno. Al contrario, fai come Paolo, che considerava le situazioni difficili come un’opportunità per confidare in Geova completamente. Le difficoltà sono anche un modo per vedere di persona quanto Geova si interessa di te. Se confidi in Geova la tua relazione con lui diventerà più forte.

DEVI CONFIDARE IN GEOVA

6. Perché non è sempre facile confidare in Geova quando abbiamo un grave problema?

6 Forse hai un problema che ti fa stare male. Hai fatto tutto il possibile per risolverlo e hai pregato Geova per chiedergli aiuto. A questo punto puoi stare sereno perché hai fiducia che lui ti aiuterà. (Leggi Salmo 62:8; 1 Pietro 5:7.) Quindi se vuoi avere una buona relazione con Geova è importante che impari a confidare in lui. Confidare in Geova però non è sempre facile. Come mai? Un motivo è che non sempre lui risponde subito alle preghiere (Salmo 13:1, 2; 74:10; 89:46; 90:13; Abacuc 1:2).

Geova, il nostro Padre in cielo, ci vuole bene e sa quello che ci serve

7. Perché Geova non sempre risponde subito alle preghiere?

7 Perché Geova non sempre risponde subito alle preghiere? Per capirlo dobbiamo ricordare che secondo la Bibbia lui è nostro Padre e noi siamo i suoi figli (Salmo 103:13). Un padre non sempre dà a suo figlio tutto quello che chiede, o non glielo dà subito. Un padre sa che il figlio potrebbe improvvisamente cambiare idea e non volere più quello che voleva un attimo prima. Inoltre sa cos’è meglio per suo figlio, e tiene conto dell’effetto che soddisfare la sua richiesta avrà sugli altri. Sa quello che serve al figlio e qual è il momento giusto per darglielo. Se desse subito al figlio tutto quello che chiede, il padre diventerebbe schiavo del figlio. Geova è il nostro Padre in cielo e ci vuole bene. Visto che è il nostro saggio Creatore, Geova sa benissimo quello che ci serve e decide qual è il momento migliore per darci quello che chiediamo. Quello che dobbiamo fare è aspettare e vedere il modo in cui Geova risponde alle nostre preghiere. (Confronta Isaia 29:16; 45:9.)

8. Cosa promette Geova a proposito di quello che possiamo sopportare?

8 Dobbiamo anche ricordare che Geova sa quello che possiamo sopportare e quello che non possiamo sopportare (Salmo 103:14). Quindi ci dà la forza in base alle nostre necessità. È vero che a volte potremmo sentire di non farcela ad andare avanti, ma Geova ci promette che se il nostro problema diventa insopportabile lui “farà anche la via d’uscita”. (Leggi 1 Corinti 10:13.) È incoraggiante pensare che Geova sa fino a che punto possiamo sopportare i nostri problemi.

9. Cosa dovremmo fare se preghiamo per chiedere aiuto a Geova ma lui non ci risponde subito?

9 Se preghiamo per chiedere l’aiuto di Geova, ma lui non ci risponde subito, mostriamo pazienza. Ricordiamoci che Geova vuole davvero aiutarci, ma aspetta pazientemente il momento giusto per darci quello che ci serve. La Bibbia ci dice: “Geova si terrà in aspettazione per mostrarvi favore, e perciò sorgerà per mostrarvi misericordia. Poiché Geova è un Dio di giudizio. Felici sono tutti quelli che si tengono in aspettazione di lui” (Isaia 30:18).

LA “BOCCA DEL LEONE”

10-12. (a) Perché assistere un familiare malato potrebbe essere particolarmente difficile? (b) In che modo confidare in Geova durante un periodo difficile influisce sulla nostra relazione con lui? Fate un esempio.

10 La tua situazione potrebbe essere talmente difficile da farti sentire come Paolo, cioè senti il bisogno di essere salvato “dalla bocca del leone” (2 Timoteo 4:17). In periodi del genere è estremamente importante che confidi in Geova. Ad esempio, forse stai assistendo un familiare malato. Hai pregato Geova di aiutarti a prendere decisioni giuste e di farti essere forte. * (Vedi la nota in calce.) Ora puoi provare una certa serenità perché sai che Geova ti vede e capisce la tua situazione. E sai che ti aiuterà a perseverare e a rimanere fedele a lui (Salmo 32:8).

Abbi fiducia che il tuo Padre in cielo ti darà la forza di ubbidirgli fedelmente

11 In certi casi però può sembrare che Geova non ti stia aiutando. Infatti può darsi che i medici non siano d’accordo tra di loro su cosa fare. Oppure avevi sperato che i tuoi familiari ti confortassero, e invece sembra che loro peggiorino solo le cose. Rivolgiti sempre a Geova per ricevere forza. Continua ad avvicinarti a lui. (Leggi 1 Samuele 30:3, 6.) In seguito, quando riuscirai a capire il modo in cui Geova ti ha aiutato, la tua relazione con lui diventerà più forte.

12 A Linda è successo proprio questo. * (Vedi la nota in calce.) Linda ha assistito per molto tempo i genitori malati prima che morissero, e dice: “Molto spesso io, mio marito e mio fratello non sapevamo cosa fare. A volte ci sembrava di non avere via d’uscita. Però guardandoci indietro vediamo più chiaramente che Geova è stato con noi. Ci ha rafforzati e ci ha dato proprio quello che ci serviva, anche nelle situazioni più disperate”.

13. In che modo confidare in Geova ha aiutato Rhonda ad affrontare una tragedia dopo l’altra?

13 La nostra completa fiducia in Geova ci aiuterà anche ad affrontare tragedie. L’esperienza di Rhonda lo dimostra. Suo marito, che non è un testimone di Geova, decise di divorziare da lei. Nello stesso periodo, suo fratello si ammalò di una malattia molto grave, il lupus. E, pochi mesi dopo, la moglie di suo fratello morì. Quando Rhonda cominciò a riprendersi da queste esperienze scioccanti iniziò a fare la pioniera regolare. Ma poco dopo morì sua madre. Cosa aiutò Rhonda ad affrontare queste tragedie? Lei dice: “Comunicavo con Geova tutti i giorni, anche per prendere piccole decisioni. Questo ha reso Geova una persona reale per me e mi ha insegnato a confidare in lui invece che in me stessa o negli altri. E l’aiuto che lui mi ha dato è stato un vero aiuto: Geova si è preso cura di tutti i miei bisogni. Posso dire di aver sentito Geova al mio fianco”.

Anche situazioni all’interno della tua famiglia potrebbero mettere alla prova la tua relazione con Geova (Vedi i paragrafi da 14 a 16)

14. Come ti può aiutare Geova se un tuo familiare viene disassociato?

14 Pensa anche a un’altra situazione difficile: qualcuno nella tua famiglia viene disassociato. Tu sai quello che la Bibbia dice su come comportarsi con i disassociati (1 Corinti 5:11; 2 Giovanni 10). Ma vuoi troppo bene a quella persona e quindi credi che ubbidire al comando della Bibbia sia molto difficile, o addirittura impossibile. In una situazione del genere, hai fiducia che il tuo Padre in cielo ti darà la forza di ubbidirgli fedelmente? Vedi la situazione come un’opportunità per avvicinarti ancora di più a Geova?

15. Perché Adamo disubbidì a Geova?

15 Possiamo paragonare questa situazione a quella del primo uomo, Adamo. Adamo credeva forse di poter disubbidire a Geova e continuare a vivere? No, infatti la Bibbia dice che “non fu ingannato” (1 Timoteo 2:14). Allora perché disubbidì? Adamo mangiò il frutto che sua moglie gli diede perché amava lei più di quanto amava Geova. Preferì ascoltare sua moglie invece di Geova (Genesi 3:6, 17).

16. Chi dovremmo amare più di chiunque altro, e perché?

16 La decisione di Adamo ci insegna che dobbiamo amare Geova più di chiunque altro. (Leggi Matteo 22:37, 38.) Se il nostro amore per Geova è così forte riusciremo ad aiutare i nostri familiari nel modo migliore, sia che servano Geova sia che non lo servano. Quindi continua a rafforzare il tuo amore per Geova e la tua fiducia in lui. Se sei preoccupato per un familiare disassociato, prega Geova e digli quello che provi (Romani 12:12; Filippesi 4:6, 7). * (Vedi la nota in calce.) Anche se soffri moltissimo, considera la situazione come un’opportunità per rafforzare ancora di più la tua relazione con Geova. Così riuscirai a confidare in lui e ti renderai conto che ubbidirgli è sempre la cosa migliore da fare.

COSA PUOI FARE MENTRE ASPETTI?

Dimostra a Geova che confidi in lui impegnandoti nell’opera di predicazione (Vedi il paragrafo 17)

17. Se ti impegni nell’opera di predicazione, di cosa puoi aver fiducia?

17 Perché Geova liberò Paolo dalla “bocca del leone”? Paolo stesso dice: “Affinché per mezzo mio la predicazione fosse compiuta pienamente” (2 Timoteo 4:17). Geova ha affidato anche a noi l’opera di predicare “la buona notizia”, e dice che siamo suoi “collaboratori” (1 Tessalonicesi 2:4; 1 Corinti 3:9). Se ti impegni il più possibile in quest’opera, puoi aver fiducia che Geova ti darà tutto quello di cui hai bisogno (Matteo 6:33). E ti sarà più facile aspettare la sua risposta alle tue preghiere.

18. Cosa puoi fare per rafforzare la tua fiducia in Geova e la tua relazione con lui?

18 Perciò usa ogni giorno per rafforzare la tua relazione con Geova. Quando devi affrontare una difficoltà e sei preoccupato, vedi la situazione come un’opportunità per avvicinarti ancora di più a Geova. Leggi la Parola di Dio, la Bibbia, studiala e medita su di essa. Continua a pregare Geova e a impegnarti nel servirlo. Se fai queste cose, puoi aver fiducia che Geova ti aiuterà ad affrontare ogni situazione difficile sia oggi che in futuro.

^ par. 2 Paolo potrebbe essere stato liberato da leoni veri e propri oppure da un’altra situazione pericolosa.

^ par. 10 Sono stati pubblicati articoli per aiutare chi ha una malattia e chi dà assistenza. Vedi Svegliatevi! dell’8 febbraio 1994, dell’8 febbraio 1997, del 22 maggio 2000 e del 22 gennaio 2001.

^ par. 12 I nomi sono stati cambiati.

^ par. 16 Sono stati pubblicati degli articoli per aiutarci quando un familiare lascia Geova. Vedi La Torre di Guardia del 1° settembre 2006, pagine 17-21, e del 15 gennaio 2007, pagine 17-20.