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Continuiamo a meditare su cose spirituali

Continuiamo a meditare su cose spirituali

Pondera queste cose; sii assorto in esse, affinché il tuo progresso sia manifesto a tutti (1 TIMOTEO 4:15)

CANTICI: 57, 52

1, 2. Cosa rende gli esseri umani diversi dagli animali?

IL CERVELLO umano è straordinario. Ad esempio, grazie al cervello abbiamo la capacità di imparare una o più lingue. Il linguaggio ci permette di leggere, scrivere, parlare e capire quello che sentiamo. Ci permette anche di pregare e cantare lodi a Geova. Tutto questo ci rende diversi dagli animali. Gli scienziati non riescono a capire completamente in che modo il cervello fa queste cose meravigliose.

2 La capacità di usare il linguaggio è un dono di Geova (Salmo 139:14; Rivelazione 4:11). E Geova ci ha fatto anche un altro dono che ci rende diversi dagli animali. Gli esseri umani sono stati creati “a immagine di Dio”. Abbiamo il libero arbitrio, cioè la libertà di fare le nostre scelte. Quindi possiamo scegliere di usare il linguaggio per servire e lodare Geova (Genesi 1:27).

3. Quale regalo di Geova ci fa diventare saggi?

3 Per insegnarci come possiamo servirlo e lodarlo, Geova ci ha fatto un bellissimo regalo: la Bibbia. La Bibbia, per intero o in parte, è disponibile in più di 2.800 lingue. Se meditiamo su quello che dice la Bibbia, impariamo a pensare come pensa Dio (Salmo 40:5; 92:5; 139:17). E i pensieri di Geova ci fanno diventare saggi in modo da farci avere la vita eterna. (Leggi 2 Timoteo 3:14-17.)

4. Cosa significa meditare, e a quali domande risponderemo?

4 Meditare significa concentrarsi su qualcosa e pensarci profondamente e attentamente (Salmo 77:12; Proverbi 24:1, 2). Gli argomenti migliori su cui possiamo meditare sono quelli che riguardano Geova e Gesù (Giovanni 17:3). In questo articolo risponderemo alle seguenti domande: Come possiamo leggere in modo da rendere più facile la meditazione? Su cosa possiamo meditare? Cosa ci può aiutare a meditare regolarmente e a provare piacere nel farlo?

STUDIAMO IN MODO DA IMPARARE

5, 6. Cosa ci può aiutare a ricordare quello che leggiamo e a capirlo meglio?

5 Vi siete mai accorti che ci sono cose che facciamo senza nemmeno pensarci, come respirare, camminare o andare in bicicletta? Purtroppo a volte potrebbe capitarci anche di leggere senza pensare. O addirittura mentre leggiamo potremmo cominciare a pensare ad altro. Come possiamo evitare che succedano cose del genere? È importante che ci concentriamo su quello che stiamo leggendo e che pensiamo a cosa significa. Alla fine di un paragrafo o di un sottotitolo, fermiamoci a riflettere su quello che abbiamo appena letto per assicurarci di averlo capito veramente. Poi meditiamo su quello che abbiamo imparato.

Leggere la Bibbia pronunciando le parole ci aiuterà a concentrarci meglio e a ricordare di più

6 Gli scienziati hanno scoperto che è più facile ricordare una cosa se la leggiamo non solo nella nostra mente ma pronunciando le parole. Il nostro Creatore lo sa e per questo motivo disse a Giosuè di leggere il libro della Legge “sottovoce”, cioè a voce bassa. (Leggi Giosuè 1:8.) Leggere la Bibbia in questo modo ci aiuterà a concentrarci meglio e a ricordare di più.

7. Qual è il momento migliore per meditare sulla Bibbia? (Vedi l’illustrazione iniziale.)

7 Meditare e concentrarci su quello che studiamo richiede molto impegno. Quindi è meglio meditare quando non siamo stanchi e quando siamo in un posto tranquillo, dove non ci sono molte cose che possono distrarci. Davide, uno scrittore dei salmi, meditava quando era sveglio durante la notte (Salmo 63:6). Gesù era perfetto, eppure sceglieva posti tranquilli per meditare e pregare (Luca 6:12).

COSE BUONE SU CUI MEDITARE

8. (a) Su cosa possiamo meditare? (b) Cosa prova Geova quando parliamo con altri di lui?

8 Abbiamo detto che possiamo meditare su quello che leggiamo nella Bibbia, ma possiamo meditare anche su altre cose. Per esempio quando vediamo una delle meraviglie della creazione di Geova, fermiamoci e chiediamoci: “Cosa mi insegna riguardo a Geova?” Pensare a queste cose sicuramente ci spingerà a ringraziare Geova in preghiera. E se siamo con altre persone, ci verrà voglia di dire anche a loro quello che proviamo (Salmo 104:24; Atti 14:17). Quando meditiamo, preghiamo e parliamo con altri di Geova, lui lo nota ed è felice. La Bibbia ci assicura: “E si cominciò a scrivere dinanzi a lui un libro di memorie per quelli che avevano timore di Geova e per quelli che pensavano al suo nome”, ovvero meditavano su di lui (Malachia 3:16).

Meditiamo su come aiutare chi studia la Bibbia con noi? (Vedi il paragrafo 9)

9. (a) Paolo disse a Timoteo di meditare su che cosa? (b) Quando ci prepariamo per il ministero su cosa possiamo meditare?

9 L’apostolo Paolo disse a Timoteo di meditare su come il suo modo di parlare, di comportarsi e di insegnare influiva sugli altri. (Leggi 1 Timoteo 4:12-16.) Anche noi possiamo meditare su queste cose. Per esempio abbiamo bisogno di tempo per meditare quando ci prepariamo per tenere uno studio biblico. Dobbiamo pensare allo studente e cercare di trovare domande ed esempi che lo aiutino a fare progressi. Quando ci prepariamo in questo modo per uno studio biblico rafforziamo anche la nostra fede, e diventiamo insegnanti della Bibbia migliori e più entusiasti. Meditare è molto utile anche prima di uscire nel servizio di campo. (Leggi Esdra 7:10.) Forse potremmo leggere un capitolo del libro degli Atti così da avere più entusiasmo nel ministero. Possiamo anche meditare sui versetti biblici che vogliamo usare quel giorno e sulle pubblicazioni che vogliamo offrire (2 Timoteo 1:6). Pensiamo alle persone del territorio e a quello che possiamo dire per catturare il loro interesse. Se ci prepariamo così, riusciremo a usare in modo efficace la Bibbia per predicare (1 Corinti 2:4).

Permettiamo a quello che leggiamo di toccare il nostro cuore e ringraziamo Geova delle cose buone che stiamo imparando

10. Su quali altre cose buone possiamo meditare?

10 Su quali altre cose possiamo meditare? Se prendiamo appunti durante i discorsi pubblici, le assemblee e i congressi, prendiamoci il tempo per rileggerli. E mentre lo facciamo, chiediamoci: “Cosa ho imparato dalla Bibbia e dall’organizzazione di Dio?” Possiamo anche meditare sulle informazioni contenute ogni mese negli articoli della Torre di Guardia e di Svegliatevi! e nelle pubblicazioni presentate all’ultimo congresso. Quando leggiamo l’Annuario, dopo ogni esperienza fermiamoci, riflettiamoci e lasciamo che ci tocchi il cuore. Quando leggiamo le nostre pubblicazioni, potremmo sottolineare i punti principali o scrivere appunti vicino ai paragrafi. Questo ci aiuterà quando ci prepariamo per una visita ulteriore, una visita pastorale o un discorso. Ma soprattutto quando ci fermiamo a meditare su quello che leggiamo abbiamo questi vantaggi: diamo tempo al materiale di toccare il nostro cuore e abbiamo il tempo per pregare Geova e ringraziarlo delle cose buone che stiamo imparando.

MEDITIAMO SULLA PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

11. Qual è la cosa più importante su cui dovremmo meditare, e perché farlo ci sarà utile anche in futuro? (Vedi anche la nota in calce.)

11 Ovviamente la cosa più importante su cui dovremmo meditare è la Bibbia. Ma cosa faremo se un giorno ci verrà vietato di avere una Bibbia? * (Vedi la nota in calce.) Nessuno potrà impedirci di meditare su quello che abbiamo imparato a memoria, come per esempio i nostri versetti o i nostri cantici preferiti (Atti 16:25). Lo spirito di Dio ci aiuterà a ricordare le cose che abbiamo imparato, e questo ci aiuterà a rimanere fedeli (Giovanni 14:26).

12. Come possiamo organizzare il nostro programma giornaliero di lettura della Bibbia?

12 Come possiamo organizzare il nostro programma giornaliero di lettura della Bibbia? Forse in alcuni giorni della settimana possiamo leggere e meditare sulla lettura biblica settimanale per la Scuola di Ministero Teocratico. In altri giorni invece potremmo leggere i Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni e meditare su quello che disse e fece Gesù (Romani 10:17; Ebrei 12:2; 1 Pietro 2:21). Abbiamo anche una pubblicazione che descrive gli avvenimenti della vita di Gesù nell’ordine in cui sono successi. Questa pubblicazione può aiutarci a capire meglio i Vangeli (Giovanni 14:6).

PERCHÉ MEDITARE È COSÌ IMPORTANTE?

13, 14. Perché è molto importante che continuiamo a meditare su Geova e su Gesù, e questo cosa ci spingerà a fare?

13 Meditare su Geova e su Gesù può aiutarci a diventare cristiani maturi e a rafforzare la nostra fede (Ebrei 5:14; 6:1). Una persona che dedica poco tempo a pensare a Dio, pian piano perderà la sua amicizia con lui o addirittura lo abbandonerà (Ebrei 2:1; 3:12). Gesù ci avvertì che se non accettiamo la Parola di Dio “con cuore eccellente e buono” non riusciremo a ‘ritenerla’, cioè a farla rimanere nel nostro cuore. Piuttosto potremmo essere facilmente “portati via da ansietà e ricchezze e piaceri di questa vita” (Luca 8:14, 15).

14 Continuiamo quindi a meditare sulla Bibbia e a conoscere meglio Geova. Questo ci spingerà a imitare in maniera più completa le sue qualità e la sua personalità (2 Corinti 3:18). Non finiremo mai di conoscere meglio il nostro Padre celeste e di imitarlo. Che grande onore! (Ecclesiaste 3:11).

Meditare su Geova e su Gesù ci aiuta a mantenere il nostro entusiasmo per la verità

15, 16. (a) Quali benefìci avete ricevuto meditando su Geova e su Gesù? (b) Perché a volte potrebbe essere difficile meditare, ma perché dovremmo continuare a sforzarci di farlo?

15 Meditare su Geova e su Gesù ci aiuta a mantenere il nostro entusiasmo per la verità. Questo entusiasmo incoraggerà i fratelli e le persone che incontriamo nel servizio di campo. E se meditiamo su quello che Geova ha fatto per noi dandoci il sacrificio di riscatto di Gesù, continueremo a considerare importante la nostra amicizia con Dio (Romani 3:24; Giacomo 4:8). Mark, un fratello del Sudafrica che ha passato tre anni in prigione per la sua fede, ha detto: “La meditazione è come un’avventura emozionante. Più meditiamo su cose spirituali, più scopriamo cose nuove sul nostro Dio, Geova. A volte, quando mi sento un po’ scoraggiato o preoccupato per il futuro, prendo la Bibbia e medito su alcuni versetti. Dopo averlo fatto mi sento molto più calmo”.

16 La vita in questo mondo è così piena di distrazioni che è davvero difficile trovare il tempo per meditare sulla Bibbia. Patrick, un fratello che vive in Africa, ha detto: “La mia mente è come una cassetta della posta piena di informazioni di ogni tipo, desiderate e indesiderate, che devo mettere in ordine ogni giorno. Quando lo faccio, spesso trovo ‘inquietanti pensieri’ e devo pregare Geova al riguardo per poi riuscire a meditare con la mente libera. È vero che fare tutto questo prima di meditare può richiedere un po’ di tempo, ma mi fa sentire più vicino a Geova. Mi apre la mente per capire meglio la verità” (Salmo 94:19). Abbiamo davvero molti benefìci se leggiamo e meditiamo sulla Bibbia ogni giorno (Atti 17:11).

COME POSSIAMO TROVARE IL TEMPO?

17. Come trovate il tempo per meditare?

17 Alcuni si alzano presto la mattina per leggere la Bibbia, meditare e pregare. Altri lo fanno durante la pausa del pranzo. Per altri ancora il momento migliore è la sera o prima di andare a letto. C’è poi chi ama leggere la Bibbia sia la mattina che prima di andare a dormire (Giosuè 1:8). La cosa importante è che ‘riscattiamo per noi stessi il tempo opportuno’. Questo significa che dobbiamo prendere del tempo da attività meno importanti e usarlo per meditare ogni giorno sulla Parola di Dio (Efesini 5:15, 16).

18. Cosa promette la Bibbia a chi medita ogni giorno sulla Parola di Dio e la mette in pratica?

18 La Bibbia promette che Geova benedirà tutti quelli che meditano sulla sua Parola e che si impegnano per mettere in pratica quello che imparano. (Leggi Salmo 1:1-3.) Gesù disse: “Felici quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!” (Luca 11:28). Ma soprattutto meditare ogni giorno sulla Parola di Geova ci aiuterà a comportarci in modo da dare onore a lui. Se lo facciamo, Geova ci ricompenserà dandoci felicità oggi e la vita eterna nel nuovo mondo (Giacomo 1:25; Rivelazione 1:3).

^ par. 11 Vedi l’articolo “La nostra lotta per rimanere spiritualmente forti”, nella Torre di Guardia del 1° dicembre 2006.