30 AGOSTO 2018
COREA DEL SUD
Corea del Sud. Udienza della Corte suprema sull’obiezione di coscienza
Giovedì 30 agosto 2018 la Corte suprema della Corea del Sud si è riunita in seduta plenaria per l’udienza pubblica riguardante il caso di tre testimoni di Geova obiettori di coscienza. Per quattro ore i 13 giudici hanno posto domande agli avvocati dei Testimoni e ad altre persone così da fare chiarezza sulla questione. Questo rispecchia l’acceso dibattito generale che si è creato intorno ai tanti casi di imprigionamento per obiezione di coscienza che si verificano ormai da molto tempo. I giudici hanno discusso in modo approfondito la decisione storica del 28 giugno 2018, con cui la Corte costituzionale aveva stabilito che il legislatore introducesse un servizio alternativo per gli obiettori di coscienza invece di ritenerli criminali da imprigionare. Gli avvocati hanno chiesto alla Corte suprema di dichiarare non colpevoli i tre fratelli. In questo modo si stabilirebbe un importante precedente legale, che indicherebbe chiaramente alle corti di grado inferiore come pronunciarsi sugli oltre 900 casi simili ancora aperti. Ora spetta alla Corte suprema decidere come e quando esprimersi sui tre casi rappresentativi discussi durante l’udienza.
Tutti noi e gli oltre 100 fratelli fedeli che si trovano ancora in prigione continueremo ad aspettare con piena fiducia e pazienza il Dio della nostra salvezza (Michea 7:7).