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Emilia in Svizzera

15 APRILE 2020
DAL MONDO

Giovani Testimoni si rivelano molto creativi durante la pandemia

Giovani Testimoni si rivelano molto creativi durante la pandemia

In tutto il mondo i nostri ragazzi, come pure i bambini, si mostrano ben determinati a mantenere buone abitudini spirituali cercando nuovi modi per predicare e per incoraggiare altri Testimoni durante la pandemia da coronavirus.

In Nuova Zelanda la gente è solita mettere giocattoli, orsacchiotti e foto dietro i vetri delle finestre così che i bambini che passano di lì possano vederli. I ragazzi di varie congregazioni hanno voluto sfruttare l’idea per predicare, così stanno facendo la stessa cosa con disegni di Lele e Sofia e la scritta “Guardateci su jw.org”.

Un disegno di Lele e Sofia attaccato ai vetri di una finestra in Nuova Zelanda

Emilia, una bambina immunodepressa di nove anni che vive in Svizzera, ha scritto ai residenti di una casa di cura dove ora le visite non sono permesse. Emilia ha accluso alle lettere un disegno di Noè e dell’arca. Ha spiegato che una volta anche Noè e la sua famiglia si sono ritrovati in isolamento, ma proprio quell’isolamento ha salvato loro la vita. Emilia ha incoraggiato i residenti a “rimanere dentro, come Noè”. La bambina desidera andare a trovare i residenti di persona quando la pandemia sarà cessata.

Grazie a queste lettere Emilia ha avuto dei riscontri positivi e con alcuni ha proseguito la corrispondenza. Un giornalista ha sentito la storia di Emilia e ne ha parlato in un articolo.

La famiglia Kempf in Canada

Peyton ed Ella Kempf, due sorelline che vivono nell’Ontario (Canada), si tengono in contatto con i fratelli e le sorelle della congregazione anche mentre è in corso questa pandemia. Jared, il padre, spiega: “Durante l’adorazione in famiglia, le nostre figlie ci hanno aiutato a fare un elenco di tutti quelli che volevamo contattare”. Jessica, la madre, aggiunge: “Vogliamo che le bambine imparino quanto è importante che i fratelli e le sorelle come pure i nostri familiari e gli amici sappiano che non li abbiamo dimenticati”.

Stella negli Stati Uniti

Stella, una bambina di nove anni, e sua madre, che vivono in Colorado (USA), hanno fatto qualcosa di simile, decidendo di contattare i fratelli e le sorelle della loro congregazione avanti con gli anni. Dopo aver fatto un elenco, li hanno contattati al telefono uno per uno.

Jonathan e Sean McKampson, di 12 e 15 anni, insieme ai genitori fanno parte di una congregazione di lingua cinese dell’Arizona. I due fratelli continuano a predicare scrivendo lettere in cinese ogni mattina prima delle lezioni. Visto che stanno ancora imparando la lingua, ci mettono tanto tempo e fanno tanta fatica per scrivere una lettera, ma sono decisi a parlare del messaggio della Bibbia con le persone di lingua cinese.

Jonathan e Sean negli Stati Uniti

Una mamma con sei figli, dai 2 ai 15 anni, insieme a una pioniera visitava regolarmente una casa di riposo nella parte occidentale del Michigan. Ma quando le autorità hanno vietato le visite a causa del coronavirus, lei e suo marito hanno iniziato a mandare ai residenti della casa di riposo dei video in cui i loro figli cantano cantici del Regno o leggono versetti biblici. Uno dei dipendenti della struttura ha detto al padre che, grazie a uno di quei video, un residente che era molto giù per le notizie sui decessi causati dal coronavirus si è tranquillizzato.

Siamo certi che Geova apprezza molto gli sforzi che questi ragazzi e questi bambini stanno facendo per mostrare amore ad altri e per dargli lode con metodi di predicazione così creativi (Salmo 148:12, 13).