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Il Palazzo di Giustizia di Roma, sede della Corte Suprema di Cassazione

1º OTTOBRE 2019
ITALIA

Educazione religiosa dei figli: secondo la Cassazione entrambi i genitori hanno gli stessi diritti

Educazione religiosa dei figli: secondo la Cassazione entrambi i genitori hanno gli stessi diritti

Il 30 agosto 2019 la Corte Suprema di Cassazione ha emesso un’importante ordinanza in una causa riguardante l’affidamento dei figli e i diritti dei genitori. Con questo provvedimento la più alta corte italiana ha difeso il diritto di una madre, che è testimone di Geova, a insegnare le proprie convinzioni religiose al figlio minorenne.

Il padre, che non è Testimone ed è separato dalla moglie, aveva insistito perché al figlio venissero trasmesse esclusivamente le sue credenze religiose. Due tribunali di grado inferiore avevano emesso sentenze favorevoli nei suoi confronti, affermando che insegnare al figlio un’altra religione avrebbe potuto “creare confusione nel minore”. Queste sentenze interferivano con il diritto della madre a educare il figlio secondo i suoi princìpi religiosi. La Cassazione ha ribaltato le sentenze emesse dai tribunali di grado inferiore e ha riaffermato il diritto del minore ad avere “un rapporto equilibrato e paritario con entrambi i genitori”. La Cassazione ha anche sottolineato che tutte le confessioni religiose hanno “pari dignità davanti alla legge” e ha condannato quello che ha definito “pregiudizio” dei tribunali di grado inferiore verso i Testimoni di Geova. Stando a questa ordinanza, in caso di disaccordo tra i genitori riguardo all’educazione religiosa dei figli, nessun giudice ha il diritto di stabilire quale religione sia migliore.

Ci auguriamo che questa ordinanza della Cassazione stabilisca un precedente per altre cause di affidamento dei figli in Italia. Questo avrà senz’altro risvolti positivi per tutti i genitori che si sforzano di crescere i propri figli “nella disciplina e nell’istruzione di Geova” (Efesini 6:4).