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Il Tribunale distrettuale di Oslo

11 GENNAIO 2023
NORVEGIA

Tribunale norvegese accoglie la richiesta dei Testimoni di Geova di sospendere la revoca della loro registrazione

Tribunale norvegese accoglie la richiesta dei Testimoni di Geova di sospendere la revoca della loro registrazione

Il 30 dicembre 2022 il Tribunale distrettuale di Oslo ha accolto la richiesta dei nostri fratelli di emettere un’ingiunzione temporanea per sospendere il tentativo del governo di revocare la registrazione dei Testimoni di Geova come comunità religiosa in Norvegia. Questa richiesta si è resa necessaria perché la governatrice delle contee di Oslo e Viken aveva annunciato la sua decisione di revocare la nostra registrazione a livello nazionale. L’ingiunzione ci permette di mantenere la registrazione finché il caso non verrà esaminato in tribunale. Il Ministero dell’Infanzia e delle Famiglie si oppone all’ingiunzione.

Ufficio di traduzione decentrato e sede di scuole bibliche in Norvegia. In passato il complesso ospitava la filiale della Norvegia, ma dal 2012 l’opera svolta in questo paese è coordinata dalla filiale della Scandinavia, che si trova in Danimarca

L’ingiunzione del Tribunale distrettuale porta immediati benefìci ai nostri fratelli e sorelle, tra cui diverse coppie di fidanzati. In Norvegia il governo nomina ministri di culto per celebrare matrimoni solo se la comunità religiosa a cui appartengono è registrata. La revoca della registrazione dei Testimoni di Geova da parte del governo avrebbe quindi significato che i ministri di culto Testimoni avrebbero perso la loro nomina e l’autorizzazione a celebrare matrimoni. Grazie all’ingiunzione, invece, le coppie di fidanzati possono sposarsi in una Sala del Regno e avere un ministro di culto testimone di Geova.

Il fratello Bjørnstad e la sorella De Andrade Montelo, una coppia di fidanzati le cui osservazioni sono state incluse nell’ingiunzione presentata il 28 dicembre 2022

Il fratello André Bjørnstad e la sorella Yasmin de Andrade Montelo sono tra le coppie di fidanzati direttamente coinvolte. Le loro osservazioni sono state incluse nella richiesta d’ingiunzione presentata il 28 dicembre 2022. Il fratello Bjørnstad ha riconosciuto che alcuni potrebbero chiedersi perché lui e la sua fidanzata ci tengano così tanto a essere sposati da un testimone di Geova. Ha spiegato: “Le persone hanno un legame profondo con la loro fede e le loro convinzioni. E se si perde questo legame ci si può sentire come se si perdesse parte della propria identità”.

Prima che la Norvegia decidesse di revocare la registrazione dei Testimoni di Geova, il governo ci aveva negato il diritto alle sovvenzioni statali che ricevevamo da più di 30 anni. Il governo concede queste sovvenzioni a più di 700 denominazioni religiose registrate nel paese. Il 21 dicembre 2022 i Testimoni di Geova hanno fatto causa alla Norvegia a motivo del suo rifiuto di concedere loro le sovvenzioni statali.

Il governo della Norvegia è in disaccordo con le nostre credenze e pratiche basate sulle Scritture relative alla disassociazione. La governatrice è arrivata al punto di chiedere che i Testimoni di Geova modifichino il provvedimento della disassociazione per mantenere la registrazione. Queste azioni contro i Testimoni di Geova non sono basate su opinioni di esperti o su sentenze di tribunali.

La governatrice ha affermato che la cancellazione della registrazione non limita la libertà religiosa. In casi simili, però, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che negare la registrazione della nostra organizzazione costituisce una violazione della libertà religiosa dei Testimoni di Geova. a

Il fratello Jørgen Pedersen, membro del Comitato di Filiale della Scandinavia, ha dichiarato: “I Testimoni di Geova praticano la loro religione in modo pacifico in Norvegia da più di 130 anni. Le libertà e i diritti fondamentali di cui godiamo sono garantiti dalla Costituzione norvegese e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Se i tribunali norvegesi decideranno in nostro favore, di fatto verranno maggiormente tutelati i diritti e le libertà di tutti i cittadini della Norvegia”.