Vai direttamente al contenuto

A sinistra: la sorella Tat’jana Gal’kevič; a destra: la sorella Valentina Vladimirova

24 GENNAIO 2022 | AGGIORNATO IL 16 FEBBRAIO 2024
RUSSIA

AGGIORNAMENTO: EMESSA LA CONDANNA | Due sorelle con problemi di salute affrontano sei mesi di carcere con l’aiuto di Geova

AGGIORNAMENTO: EMESSA LA CONDANNA | Due sorelle con problemi di salute affrontano sei mesi di carcere con l’aiuto di Geova

Il 14 febbraio 2024 il Tribunale distrettuale Promyšlennyj di Smolensk ha condannato le sorelle Tat’jana Gal’kevič e Valentina Vladimirova a due anni di reclusione con sospensione condizionale della pena. Al momento le sorelle non devono andare in prigione.

Cronologia

  1. 14 maggio 2019

    Le autorità avviano un’indagine nei confronti di Tat’jana e Valentina. La polizia perquisisce gli appartamenti di entrambe le sorelle, che vengono trattenute e interrogate per più di 48 ore. Anche se entrambe soffrono di problemi di salute cronici, vengono mandate in un centro di detenzione preventiva

  2. 22 novembre 2019

    Dopo più di sei mesi, Tat’jana e Valentina vengono rilasciate dal centro di detenzione preventiva e poste agli arresti domiciliari

  3. 31 dicembre 2019

    Valentina viene portata all’ospedale perché le sue condizioni di salute sono peggiorate

  4. 6 agosto 2020

    Dopo circa otto mesi, Tat’jana viene rilasciata dagli arresti domiciliari e le viene ordinato di non lasciare la città. Valentina invece rimane agli arresti domiciliari e le è concesso di comunicare solo con un parente stretto e con un avvocato

  5. 2 ottobre 2020

    Le autorità incriminano Tat’jana e Valentina presentando un documento di 400 pagine in cui accusano le sorelle di aver cospirato per “occultare le attività di un’organizzazione estremista”

  6. 14 ottobre 2020

    Durante l’udienza preliminare, il giudice ordina che il caso venga rinviato all’ufficio del procuratore per ulteriori indagini perché le prove presentate sono inammissibili. Sebbene Valentina non sia in grado di stare in piedi durante l’udienza a causa della sua salute, il tribunale rifiuta di rilasciarla dagli arresti domiciliari

  7. 25 febbraio 2021

    La corte d’appello ribalta la decisione di rinviare il caso all’ufficio del procuratore, permettendo così che il processo continui

Profilo

Preghiamo che Geova continui a essere ‘una forza e uno scudo’ per Valentina, Tat’jana e tutti i fratelli e le sorelle che sono perseguitati in Russia e in Crimea (Salmo 28:7).