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Da sinistra: Viktor Šiplov (avvocato), il fratello Konstantin Baženov, la sorella Snežana Baženova, la sorella Vera Zolotova, Viktor Ženkov (avvocato) e Maksim Novakov (avvocato)

17 NOVEMBRE 2020 | AGGIORNAMENTO: 1° FEBBRAIO 2023
RUSSIA

AGGIORNAMENTO: NUOVA SENTENZA | Tribunale respinge l’appello presentato da tre Testimoni

AGGIORNAMENTO: NUOVA SENTENZA | Tribunale respinge l’appello presentato da tre Testimoni

Il 31 gennaio 2023 il Tribunale del territorio della Kamčatka ha nuovamente imposto la condanna a due anni con sospensione della pena nel caso riguardante Konstantin, sua moglie Snežana e Vera. Al momento non dovranno andare in prigione.

Il 15 dicembre 2022 il Consiglio giudiziario per gli illeciti penali della Corte suprema russa ha ribaltato la sentenza con cui erano stati assolti il fratello Konstantin Baženov, sua moglie Snežana e la sorella Vera Zolotova. Il loro caso ritornerà ora alla corte d’appello. I rappresentanti di almeno sei ambasciate straniere hanno assistito all’udienza a sostegno dei Testimoni di Geova.

Il 10 giugno 2022 la Nona Corte di cassazione di giurisdizione generale ha respinto la richiesta dell’accusa di ribaltare la sentenza di assoluzione di Konstantin, Snežana e Vera. L’accusa si è appellata alla Corte suprema russa.

Il 18 gennaio 2022 il Tribunale del territorio della Kamčatka ha accolto il secondo appello di Konstantin, di sua moglie Snežana e di Vera. I tre Testimoni sono stati prosciolti da tutti i capi d’accusa con effetto immediato. Adesso hanno il diritto di chiedere un risarcimento per essere stati condannati ingiustamente. L’accusa presenterà ricorso.

Il 17 novembre 2020 il Tribunale del territorio della Kamčatka ha respinto l’appello presentato da Konstantin, da sua moglie Snežana e da Vera. Questo significa che è diventata esecutiva la precedente condanna a due anni con sospensione della pena. Al momento non dovranno andare in prigione. Tutti e tre sono gioiosi e determinati a rimanere leali.

Al termine della precedente udienza, svoltasi il 25 settembre 2020, il fratello Baženov aveva dichiarato con coraggio davanti al giudice che non temeva la condanna. Aveva aggiunto che considera un onore avere una parte nell’adempimento di Giovanni 15:20, dove Gesù dice che i suoi discepoli sarebbero stati perseguitati.

Il fratello Baženov aveva anche ricordato alla corte che in Matteo 28:19, 20 Gesù comanda ai suoi discepoli di predicare. Poi Baženov aveva posto questa domanda: “C’è forse qualcuno che ha il diritto di annullare o vietare un comando di Cristo?” E aveva inoltre detto: “Non posso rimanere in silenzio. Continuerò a dichiarare la buona notizia riportata nella Bibbia”.