20 AGOSTO 2021 | AGGIORNATO AL 28 NOVEMBRE 2022
RUSSIA

AGGIORNAMENTO: PRONUNCIATA LA SENTENZA | Nel Daghestan tre fratelli e una sorella ricevono l’aiuto di Geova

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Il 24 novembre 2022 il Tribunale distrettuale Kirovskij di Mahačkala ha dichiarato colpevoli i fratelli Marat Abdulgalimov, Arsen Abdullaev e Anton Dergalev, e la sorella Marija Karpova. Sono stati condannati a pene che vanno dai sei ai sei anni e mezzo di reclusione con sospensione condizionale della pena. Al momento non devono andare in prigione.

Cronologia

27 maggio 2020

Dopo 362 giorni Marat, Arsen, Anton e Marija sono stati rilasciati dal centro di detenzione preventiva e sono stati posti agli arresti domiciliari
4 giugno 2019

Il Tribunale distrettuale Sovetskij di Mahačkala ha disposto che i quattro Testimoni fossero mandati in un centro di detenzione preventiva
1º giugno 2019

Agenti dell’FSB, la polizia segreta russa, hanno fatto irruzione in 13 case di testimoni di Geova in tutto il Daghestan
27 maggio 2019

L’ufficio dell’FSB del Daghestan ha avviato un procedimento penale a carico di Marat, Arsen, Anton e Marija

Profilo

Marat Abdulgalimov

Anno di nascita. 1991 (Mahačkala, Repubblica del Daghestan)

Cenni biografici. Ha tre fratelli e sorelle. Gli piace giocare a calcio. Ha imparato il mestiere di saldatore e recentemente ha lavorato in un negozio di scarpe.

Già da piccolo gli piaceva leggere la Bibbia. Stava volentieri con persone che imitavano Cristo e amavano il prossimo. Si è battezzato come testimone di Geova nel 2013.

Breve intervista

Cosa ti ha aiutato a perseverare per quasi un anno in carcere?

Iniziai a riflettere sulle mie circostanze e le paragonai a quelle di Giuseppe. Giuseppe rimase in prigione per 13 anni; io rischiavo un massimo di 10 anni di carcere. Con l’aiuto di Geova anch’io potevo rimanere fedele nonostante le difficoltà. Vedendo come Geova dava risposte alle mie preghiere ho cominciato a gettare il mio peso su di lui. Salmo 55:22 mi ha aiutato a perseverare in questa prova. Questo versetto promette che se getto il mio peso su Geova, lui mi sosterrà. E questo è proprio quello che ho fatto.

Arsen Abdullaev

Anno di nascita. 1979 (Kasumkent, Repubblica del Daghestan)

Cenni biografici. Già da giovane gli piaceva giocare a pallavolo e leggere libri. È diplomato in enologia. Di recente ha lavorato come idraulico.

Anche se i suoi genitori all’inizio si sono opposti, Arsen si è battezzato nel 2000. È sposato con Suat e hanno un figlio piccolo.

Breve intervista

Come sei riuscito a non cedere allo scoraggiamento mentre eri in carcere?

I cantici mi hanno aiutato molto. Mi trasmettevano sentimenti positivi. Spesso li cantavo a me stesso. Il cantico 45, “La meditazione del mio cuore”, è diventato il mio preferito. Ovviamente c’erano momenti in cui ero scoraggiato, stanco di tutto, arrabbiato, e non avevo voglia di fare niente. Però non permettevo a questi stati d’animo di durare più di un giorno. Dicevo a me stesso: “Domani ti sveglierai e tutto sarà a posto. Questi sentimenti passeranno. Sii forte, la tua famiglia ha bisogno di te, e anche i tuoi fratelli e le tue sorelle”.

Anton Dergalev

Anno di nascita. 1985 (Rostov sul Don, regione di Rostov)

Cenni biografici. Sua madre ha cresciuto da sola lui e suo fratello. Sua madre e sua nonna gli hanno insegnato ad amare i princìpi biblici. Ha lavorato come elettricista e paesaggista. Si è battezzato nel 2002.

Breve intervista

Come ti ha aiutato Geova durante questa prova?

I fratelli e le sorelle hanno fatto tanto per noi. Uno dei miei compagni di cella diceva che nel giro di qualche mese i miei amici avrebbero smesso di mandarmi pacchi. È rimasto molto sorpreso quando ha visto che i pacchi continuavano ad arrivare anche dopo sei mesi e addirittura dopo quasi un anno!

Cosa consiglieresti ai fratelli per prepararsi alla persecuzione?

Il mio consiglio è di continuare ad andare alle adunanze. A me mancano davvero tanto. Usate ogni opportunità che Geova vi dà. Prendetevi cura della vostra spiritualità e non abbiate paura di nulla. Geova è sempre al nostro fianco.

Marija Karpova

Anno di nascita. 1980 (Magadan, regione di Magadan)

Cenni biografici. Ha due fratelli. Le piace sciare, viaggiare e leggere. Ha un diploma in veterinaria.

Nella Bibbia ha trovato risposte soddisfacenti riguardo al futuro e ha deciso di diventare testimone di Geova. Si è battezzata nel 1998.

Breve intervista

Cosa ti ha aiutato a non farti prendere dall’ansia quando eri in carcere?

Sono riuscita a ricordare molti versetti biblici e a scriverli in un quaderno. Questi versetti mi hanno dato molta forza nei tre mesi in cui non ho potuto avere una Bibbia. Filippesi 4:6, 7 mi ha incoraggiato molto. Ogni volta che c’era un nuovo motivo per cui preoccuparsi, aprivo il quaderno, leggevo il versetto e pensavo: “Non essere in ansia per nessuna cosa”. E poi mi sentivo meglio.

Cosa ti dà la certezza che Geova ti sta aiutando in questo periodo difficile?

Ho perso mio padre [quando ero in carcere], e allora ho visto un modo in cui Geova mi ha aiutato. Sono venuta a sapere della sua morte da mia mamma e non da qualche estraneo, perché l’investigatore mi ha permesso di parlare con lei per telefono. Inoltre, due miei cari amici sono stati con mia madre dato che io non potevo essere presente. Hanno fatto un viaggio per essere con lei e sostenerla durante il funerale. I fratelli e le sorelle non si sono dimenticati di mia mamma: l’hanno chiamata, le hanno scritto lettere, le hanno mandato biglietti e l’hanno aiutata in maniera pratica in modo che potesse venire alle udienze.

Abbiamo piena fiducia che Geova Dio sarà sempre all’altezza del suo nome divenendo ciò che è necessario per proteggere e aiutare il suo popolo (Esodo 3:14).

Testimoni di Geova

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