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24 NOVEMBRE 2020
RUSSIA

Condannato il fratello Sergej Ledenëv a due anni di reclusione con sospensione condizionale della pena

Condannato il fratello Sergej Ledenëv a due anni di reclusione con sospensione condizionale della pena

Il 24 novembre 2020 il Tribunale cittadino di Petropavlovsk-Kamčatskij del territorio della Kamčatka ha condannato il fratello Sergej Ledenëv a due anni di reclusione con sospensione condizionale della pena e tre anni di libertà vigilata. Al momento Sergej non dovrà andare in carcere.

L’ultimo giorno del processo Sergej ha spiegato con coraggio cosa significa essere un testimone di Geova. Ha detto: “Geova non è il nome di un popolo, di un’organizzazione o di una fede. Geova è il nome proprio di Dio. Nella Bibbia, nel libro del profeta Isaia, Geova chiama i suoi servitori fedeli ‘i miei testimoni’. Sulla base di queste parole, a un congresso che si è tenuto nel 1931 è stato adottato il nome ‘Testimoni di Geova’. Questo nome richiama l’incarico di testimoniare riguardo a Dio, cioè di parlare agli altri di lui, del fatto che è il Creatore, il Salvatore e il Sovrano dell’universo, e del suo meraviglioso proposito per gli esseri umani. Per me e per i miei compagni di fede questo è un onore inestimabile” (Isaia 43:10).

Con ferma convinzione Sergej ha detto alla corte: “Non ho alcun motivo di vergognarmi, come se avessi commesso un crimine. La mia coscienza è pulita davanti a Dio e agli uomini”.