16 OTTOBRE 2019
RUSSIA
Corte d’appello sostiene che giudice russo abbia violato la procedura giudiziaria nel caso contro il fratello Kuzin
Il 9 settembre 2019 il giudice Svetlana Anatol’evna Prokof’eva della corte d’appello regionale di Kaluga ha stabilito che il Tribunale distrettuale della stessa città ha commesso una grave violazione quando ha stabilito di lasciare il fratello Dmitrij Kuzin in custodia cautelare.
La sentenza del giudice Prokof’eva è importante in quanto si è trattato di una rara ammissione dell’ingiustizia dei procedimenti legali a carico dei Testimoni di Geova in Russia. Il giudice ha criticato il Tribunale distrettuale a motivo delle numerose violazioni delle procedure giudiziarie. È stato rilevato che il Tribunale distrettuale si è preso gioco delle convinzioni religiose del fratello Kuzin e non gli ha permesso di difendersi nel modo dovuto. Il giudice Prokof’eva ha inoltre dichiarato che “è impossibile sostenere l’imparzialità del giudice che presiedeva il Tribunale distrettuale”.
Il fratello Kuzin è stato arrestato il 26 giugno 2019, quando degli agenti del Servizio Federale di Sicurezza (FSB) di Kaluga hanno fatto irruzione nel suo appartamento. Due giorni dopo, il Tribunale distrettuale ha stabilito che il fratello Kuzin fosse posto in custodia cautelare per due mesi. Il 19 agosto l’agente dell’FSB di Kaluga che dirigeva le indagini ha presentato un’istanza presso lo stesso tribunale per prolungare la custodia cautelare di altri due mesi. Il tribunale ha accolto l’istanza.
Il fratello Kuzin ha fatto appello al Tribunale regionale di grado superiore presieduto dal giudice Prokof’eva. Dato che il giudice ha stabilito che la corte di grado inferiore aveva violato la procedura, ha rimandato il caso del fratello Kuzin alla corte di grado inferiore presieduta questa volta da un altro giudice. Purtroppo il 23 settembre il Tribunale distrettuale presieduto dal nuovo giudice ha prolungato di altri due mesi la custodia cautelare del fratello Kuzin.
Siamo certi che Geova, il Dio di fedeltà e giustizia, continuerà lealmente a prendersi cura dei nostri fratelli e delle nostre sorelle in Russia che confidano in lui (Deuteronomio 32:4, 9-11).