24 LUGLIO 2020
RUSSIA
Il fratello Dennis Christensen è stato rinchiuso in una cella di punizione per la seconda volta
Il 15 luglio 2020 il fratello Dennis Christensen è stato rinchiuso per la seconda volta in una sezione punitiva del carcere in cui si trova e dalla quale era uscito solo quattro giorni prima. Rimarrà lì almeno fino al 27 luglio. Se venisse mandato in questa sezione una terza volta, le autorità carcerarie potrebbero dichiararlo un ostinato violatore del regolamento della prigione e rinchiuderlo per un massimo di sei mesi in una sezione del carcere dove i detenuti sono sottoposti a misure punitive ancora più severe. Il team che si occupa della difesa del fratello Christensen ricorrerà in appello per confutare le ultime accuse sollevate.
Il fratello Christensen viene punito perché a motivo del suo stato di salute non può svolgere il lavoro che gli è stato assegnato. Le autorità carcerarie lo avevano costretto a lavorare nella sartoria della prigione, ignorando il fatto che la sua salute sia peggiorata da quando lui è stato imprigionato. Secondo il personale medico del carcere, il fratello Christensen è abbastanza in salute per svolgere questo tipo di lavoro, a patto che ogni tanto si prenda delle pause per riposarsi e fare esercizio. In precedenza, però, il fratello Christensen era stato visitato da un medico esterno alla prigione, il quale aveva invece concluso che le condizioni di salute del fratello Christensen gli impedivano di compiere il lavoro assegnatogli.
All’interno della sezione punitiva del carcere non sono consentiti acquisto di cibo, telefonate, ricezione di pacchi e visite. La legge prevede che i detenuti possano ricevere visite solo da parte di ministri di culto, ma al fratello Christensen questa possibilità è preclusa. Infatti, dato che in Russia i Testimoni di Geova non sono più legalmente riconosciuti come religione, Christensen non può richiedere che gli anziani gli facciano visita.
Come già comunicato in precedenza, il 23 giugno il Tribunale distrettuale L’govskij aveva concesso al fratello Christensen la scarcerazione anticipata e aveva disposto che la pena residua fosse convertita in una multa. Solo alcuni giorni dopo, però, la procura si era appellata contro questa decisione. Sembra che le autorità carcerarie, in combutta con la procura, stiano cercando di infangare la reputazione del fratello Christensen per impedire il suo rilascio anticipato.
Il fratello Christensen e sua moglie Irina continuano a essere positivi. È molto incoraggiante vedere come Geova aiuta sempre i suoi fedeli servitori a perseverare con pazienza e gioia anche nelle prove più difficili (Colossesi 1:11).