1º MARZO 2019
RUSSIA
La Corte europea dei diritti dell’uomo esamina con urgenza la richiesta di un Testimone torturato in Russia
Il 25 febbraio 2019 è stato richiesto alla Corte europea dei diritti dell’uomo un procedimento d’urgenza riguardo a Sergej Loginov, uno dei sette testimoni di Geova che sono stati torturati da pubblici ufficiali a Surgut, nella Siberia occidentale. Gli altri sei fratelli torturati sono stati rilasciati, ma il fratello Loginov è in custodia cautelare dal giorno del suo arresto e non ha accesso alle cure mediche di cui avrebbe bisogno in seguito ai danni fisici subiti.
Il 26 febbraio, a un solo giorno dalla presentazione della domanda, la Corte si è pronunciata favorevolmente. Ha accolto la domanda e ha ordinato alla Russia di sottoporre “immediatamente” Loginov a una visita da parte di personale medico indipendente. Lo scopo è determinare il grado dei danni “fisici e psicologici” riportati e valutare se le sue condizioni di salute permettono che resti in custodia. Il governo russo ha tempo fino all’11 marzo 2019 per conformarsi a questa decisione.
La Corte europea dei diritti dell’uomo accoglie richieste simili soltanto in circostanze eccezionali, nel caso in cui una persona rischi di subire danni imminenti e irreversibili. Ci conforta che la Corte europea sia intervenuta e lo abbia fatto così velocemente, a un solo giorno dalla presentazione della richiesta. La Corte ha indicato che monitorerà con attenzione gli abusi subiti dai nostri fratelli.
Attualmente a Surgut 19 Testimoni sono accusati di reati penali, e 3 di loro sono sotto custodia cautelare.
Continuiamo a supplicare Geova perché sostenga i nostri fratelli, e teniamo a mente queste rassicuranti parole di Geremia: “Benedetto è l’uomo che confida in Geova, che ripone la sua fiducia in Geova” (Geremia 17:7).