1º MAGGIO 2018
RUSSIA
Le autorità russe tentano di confiscare la proprietà dell’ente statunitense dei Testimoni di Geova
NEW YORK. Giovedì 3 maggio 2018 il Tribunale cittadino di San Pietroburgo esaminerà l’appello presentato dai Testimoni di Geova contro la sentenza di confisca di quella che era la loro sede nazionale in Russia. Se l’appello verrà respinto, lo Stato potrà confiscare immediatamente il complesso costituito da 14 edifici. La proprietà, che si estende su un’area di una decina di ettari, ha un valore stimato di circa 2 miliardi di rubli (oltre 25 milioni di euro).
La sentenza emessa dal Tribunale distrettuale Sestroreckij nel dicembre 2017 ha ignorato le prove del fatto che la sede dei Testimoni è di proprietà della Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania (WTPA), un ente non lucrativo con sede negli Stati Uniti. I Testimoni di Geova della Russia trasferirono la proprietà in questione alla WTPA nel 2000, e da allora la WTPA ha versato alla Federazione Russa circa 188 milioni di rubli (circa 2,5 milioni di euro) di imposte relative a questa proprietà. Benché per oltre 17 anni il governo russo abbia riconosciuto legalmente valido il contratto che sancisce il trasferimento alla WTPA, ora il Tribunale distrettuale ne nega la validità. Di conseguenza, il Tribunale ha riconosciuto come proprietario il Centro Amministrativo dei Testimoni in Russia. Visto che tale ente è stato sciolto dalla Corte suprema nel 2017, se l’appello dei Testimoni venisse respinto, la sentenza diventerebbe esecutiva e lo Stato potrebbe immediatamente confiscare la proprietà.
L’udienza si terrà alle 11:30 presso il Tribunale cittadino di San Pietroburgo, situato al seguente indirizzo: ul. Bassejnaja 6, San Pietroburgo, Russia.
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