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15 SETTEMBRE 2015
RUSSIA

Rinviato il verdetto del nuovo processo ai 16 testimoni di Geova di Taganrog

Rinviato il verdetto del nuovo processo ai 16 testimoni di Geova di Taganrog

Il nuovo processo ai 16 testimoni di Geova di Taganrog (Russia) è ora al suo nono mese. Questa estate si sono tenute oltre 20 udienze, e altre sono programmate per ottobre. Se condannati, i Testimoni rischiano di venire incarcerati o multati solo per il fatto di aver assistito a funzioni religiose, aver letto la Bibbia ed essersi radunati con compagni di fede.

L’effetto sugli imputati delle lungaggini procedurali

Dall’inizio del nuovo processo, questo stesso anno, gli imputati hanno trascorso in aula quasi 50 giorni. Se si include il periodo del primo processo, sono stati in tribunale per oltre due anni, il che rende questo il più lungo processo penale di cui sono stati oggetto i Testimoni di Geova in Russia.

La quantità di tempo impiegato nelle udienze ha influito negativamente sugli imputati. Uno di loro, Kirill Kravčenko, spiega: “Non riusciamo a lavorare; non riusciamo a trascorrere abbastanza tempo con le nostre famiglie, né a prenderci il dovuto riposo”. Diversi imputati sono stati licenziati o hanno ricevuto pressioni perché lasciassero il lavoro a causa del tempo impiegato nel processo, o perché l’essere testimoni di Geova li ha resi oggetto di diffamazione. Negli scorsi due anni, il tribunale ha loro vietato di lasciare Taganrog senza aver prima ottenuto un nullaosta ufficiale.

Inoltre, il processo ha causato agli imputati indebito stress emotivo. “Influisce sulla mia salute”, racconta Tat’jana Kravčenko. “Non riesco ad addormentarmi, oppure mi sveglio nel cuore della notte. Penso in continuazione al processo, ci rimugino sopra e mi preoccupo”. Nikolaj Trocjuk, anche lui tra gli imputati, è stato ricoverato diverse volte a causa della tensione dovuta al processo.

Eventi che hanno portato al nuovo processo a Taganrog

Nel 2011 la polizia condusse un’indagine segreta sui testimoni di Geova di Taganrog. Nel 2012 furono incriminati 16 Testimoni, e il primo processo penale ebbe inizio nel maggio 2013. Dopo 15 mesi di udienze, il tribunale della città di Taganrog dichiarò sette di loro colpevoli di presunta attività estremista. Il giudice comminò pesanti multe a tutti e sette, e ne condannò quattro a lunghi periodi di detenzione, ma fece subito decadere le multe e sospese le pene detentive. Il giudice prosciolse gli altri nove Testimoni per questioni tecniche, sebbene ritenesse che avevano comunque preso parte ad attività estremiste.

I 16 Testimoni presentarono appello al tribunale regionale di Rostov, chiedendo di venire assolti da tutti i capi di imputazione. Ricorse in appello anche il pubblico ministero, sostenendo che con la sospensione delle pene si fosse mostrata eccessiva indulgenza.

Il 12 dicembre 2014, il Tribunale regionale di Rostov prese in esame gli appelli, ribaltando poi il verdetto del tribunale della città di Taganrog. Tuttavia, anziché assolvere i Testimoni, il tribunale regionale di Rostov accolse le richieste del pubblico ministero e rinviò il caso al tribunale della città di Taganrog perché fosse istruito un nuovo processo con un giudice diverso. Il processo è iniziato il 22 gennaio 2015, e i Testimoni si aspettavano il verdetto entro giugno 2015. Avendo fissato delle udienze per ottobre, pare che il giudice emetterà sentenza verso la fine del 2015.

La legge contro l’estremismo dovrebbe limitare le attività religiose pacifiche?

In origine, la legge federale della Russia contro le attività estremiste era pensata per combattere il terrorismo, ma alcuni funzionari russi la stanno applicando in modo errato al fine di limitare attività religiose pacifiche e legali. Rappresentanti delle autorità in tutto il Paese hanno interrotto le adunanze dei Testimoni, hanno perquisito le loro abitazioni e vietato e confiscato pubblicazioni, usando la legge contro l’estremismo come pretesto per giustificare tali azioni. A Taganrog, le autorità hanno abusato di questa legge per sciogliere il locale ente giuridico dei Testimoni e sequestrare la loro Sala del Regno. Più recentemente le autorità di Samara e Abinsk hanno fatto lo stesso, sciogliendo gli enti giuridici dei Testimoni e sequestrandone i beni.

In conseguenza delle severe azioni da parte delle autorità russe, i Testimoni di Geova hanno presentato 28 richieste alla Corte europea dei diritti dell’uomo per ottenere giustizia. Poiché 22 di tali richieste riguardano violazioni dei diritti umani di simile natura, la Corte europea dei diritti dell’uomo le sta valutando congiuntamente. Secondo un legale dei Testimoni, la Corte europea dei diritti dell’uomo potrebbe emettere la sentenza relativa a questi casi già alla fine del 2015.

Il rischio di un aumento dell’intolleranza religiosa

Per quanto concerne la libertà religiosa, la Russia si trova ora a un bivio. Se gli imputati di Taganrog saranno dichiarati colpevoli, i Testimoni di Geova in Russia si aspettano che i loro compagni di fede possano essere perseguiti anche a Samara, Abinsk e altrove. Nutrono la speranza che il governo russo porrà fine a tale persecuzione e che sosterrà la libertà religiosa a beneficio di tutti i suoi cittadini.

Cronologia degli eventi

  1. 9 giugno 2008

    L’ufficio del pubblico ministero regionale di Rostov deposita un’istanza contro i testimoni di Geova di Taganrog per presunta attività estremista.

  2. 11 settembre 2009

    Il tribunale regionale di Rostov dichiara estremiste 34 pubblicazioni religiose dei Testimoni di Geova e mette fuori legge l’associazione religiosa locale (LRO) dei Testimoni di Geova di Taganrog.

  3. 8 dicembre 2009

    La Corte Suprema della Federazione Russa conferma la decisione del tribunale regionale di Rostov del settembre 2009.

  4. 1° marzo 2010

    Il Ministero della Giustizia include le 34 pubblicazioni dichiarate estremiste dal tribunale di Rostov nell’elenco federale di materiale estremista. Le autorità sequestrano la Sala del Regno dei Testimoni a Taganrog.

  5. 1° giugno 2010

    I Testimoni di Geova di Taganrog presentano l’istanza Taganrog LRO and Others v. Russia alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

  6. 30 aprile 2011

    Le agenzie di intelligence iniziano a filmare segretamente le funzioni religiose dei Testimoni a Taganrog.

  7. 6 luglio 2011

    Le autorità includono l’associazione religiosa di Taganrog nell’elenco federale delle organizzazioni estremiste.

  8. Agosto 2011

    Le autorità locali danno il via a un’indagine penale nei confronti dei Testimoni di Taganrog e perquisiscono 19 abitazioni.

  9. 31 maggio 2012

    Gli inquirenti notificano le prime incriminazioni ai testimoni di Geova di Taganrog sulla base delle loro attività religiose.

  10. Maggio 2013

    Presso il tribunale della città di Taganrog inizia il processo penale a 16 Testimoni accusati di estremismo.

  11. 29-30 luglio 2014

    Il tribunale della città di Taganrog dichiara colpevoli sette dei Testimoni accusati di presunta attività estremista. In seguito, tutti e 16 gli imputati, nonché il pubblico ministero, ricorrono in appello.

  12. 12 dicembre 2014

    In fase di appello, il tribunale regionale di Rostov decide di rinviare il caso a un giudice diverso perché istruisca un nuovo processo.

  13. 22 gennaio 2015

    Presso il tribunale della città di Taganrog inizia il nuovo processo ai 16 Testimoni.

^ par. 44 “The Honouring of Obligations and Commitments by the Russian Federation”, Risoluzione 1896 (2012), Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, paragrafo 25.31.

^ par. 45 “Concluding Observations on the Seventh Periodic Report of the Russian Federation”, Comitato per i Diritti Umani dell’ONU, paragrafo 20.